Roma: conferenze antisemite nella casa dei giornalisti

 
Emanuel Baroz
3 agosto 2010
12 commenti

Conferenze antisemite nella casa dei giornalisti

di Riccardo Chiaberge

Oltre all’Ordine, dovremo abolire anche il sindacato dei giornalisti? Mi scrive un collega e amico di Facebook, Dimitri Buffa, per segnalarmi un fatto abbastanza incredibile: il 22 luglio, nella gloriosa sede della Fnsi a Roma, in Corso Vittorio Emanuele II, 349, si è svolta un’intervista di chiaro sapore antisemita, a cura di Giovanna Canzano, all’ “esperto” di economia  Giorgio Vitali  (Clicca qui per il video della conferenza/intervista).

La giornalista Canzano è una militante della nuova destra, più o meno sociale, ed esordisce così: “siamo con Giorgio Vitali presso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana per una conferenza dal titolo “La crisi economica internazionale ed italiana”… sentiamo Giorgio Vitali cosa ci dice di questa conferenza stampa”. Parola all’intervistato: “siccome prevedo di essere ascoltato da persone che già sanno tante cose è inutile che mi dilungo… mi limito soltanto a dire che la crisi internazionale finanziaria che è scoppiata qualche anno fa è stata ampiamente voluta dalla forza delle lobby…soprattutto della lobby ebraica che ha in mano la finanza internazionale e che ha utilizzato la crisi per sostenere il progetto di aggressione all’Iraq e all’Afghanistan e probabilmente anche all’Iran…”.

Ma non è tutto. Buffa ci informa che qualche giorno dopo, nella stessa sede, è stato intervistato il professor Antonio Pantano, sedicente maggiore esperto italiano di Ezra Pound (filmato in questo video), sempre sulla crisi e sulle previsioni economiche della stessa che erano già presenti nelle profezie del noto poeta. Che aveva l’unico piccolo difetto di essere stato un nazista e di avere anche lui incolpato gli ebrei per il crack del 1929.

Ci domandiamo, con Buffa, cosa abbiano da dire al riguardo i responsabili del sindacato nazionale dei giornalisti italiani, sempre in prima fila nelle celebrazioni della Resistenza e dell’antifascismo. Purtroppo l’antisemitismo è una bestia subdola, che si insinua anche nelle case più rispettabili, e alita i suoi miasmi perfino tra i democratici: nei salotti buoni della sinistra, l’odio per Israele assume talvolta accenti che ricordano la retorica nazifascista del complotto demoplutogiudaico.

Riccardo Chiaberge conduce su Radio24 ‘La finestra sul cortile’

Il Fatto Quotidiano

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  • #1Emanuel Baroz

    INTERVISTE ANTI SEMITE NELLA SEDE DELLA FNSI A ROMA

    Sembra incredibile ma lo scorso 22 luglio nella gloriosa sede della Fnsi a Roma, quella di Corso Vittorio Emanuele II, 349, si è svolta un’intervista di sapore tipicamente anti semita, a cura della giornalista Giovanna Canzano, all’ “esperto” di economia Giorgio Vitali.

    Questo è il link dove potrete vedere e giudicare con i vostri occhi il tutto: http://video.aol.ca/video-detail/giovanna-canzano-intervista-giorgio-vitalimov/36028864198781865-

    Noi possiamo solo riportare quello che abbiamo fatto fatica a credere di avere davvero udito.

    La giornalista Canzano è una militante di questi movimenti della nuova destra, più o meno sociale, ed esordisce così: “siamo con Giorgio Vitali preso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana per una conferenza dal titolo “La crisi economica internazionale ed italiana”..sentiamo Giorgio Vitali cosa ci dice di questa conferenza stampa.”

    Parola all’intervistato: “siccome prevedo di essere ascoltato da persone che già sanno tante cose è inutile che mi dilungo..mi limito soltanto a dire che la crisi internazionale finanziaria che è scoppiata qualche anno fa è stata ampiamente voluta dalle forze della lobby..soprattutto della lobby ebraica che ha in mano la finanza internazionale e che ha utilizzato la crisi per sostenere il progetto di aggressione all’Iraq e all’Afghanistan e probabilmente anche all’Iran..questo è il progetto globale..tuttavia il fatto che questa crisi che è anche legata al fatto che il potere finanziario può stampare la carta moneta che vuole… e vendere, quando noi parliamo di signoraggio, parliamo di vendita della carta moneta ai cittadini.. questa situazione ha allarmato tutti i popoli i quali si sono resi conto da una parte di essere vittime di un’enorme rapina e dall’altra parte hanno cominciato a prendere in considerazione le teorie delle tante persone che già da un secolo e mezzo cercavano di rendere edotta la popolazione mondiale di quanto si tramava alle loro spalle …a questo punto devo dire una cosa che colpisce molto ma che mi hanno dato la notizia solo questa mattina: in Francia hanno coniato una moneta metallica da 25 euro.. fatto di grande innovazione perché per convenzione internazionale la moneta metallica è fatta dallo stato nell’interesse del cittadino di proprietà del cittadino..mentre la carta moneta è di proprietà dei banchieri come una cambiale e il cittadino è costretto a comprarla..sempre e comunque pagandoci sopra degli interessi..”

    Il delirio continua un altro minuto con argomenti come quello banalissimo che “la Francia anticipa le rivoluzioni” e che “l’Italia potrebbe seguirne l’esempio”. Tre minutie 45 secondi in tutto, quanti bastano a Vitali per dare elementi di economia che vanno bene per l’uomo di Neanderthal ma inzeppandoci dentro il pregiudizio anti semita secondo cui la crisi è stata “ampiamente voluta” dalla “lobby ebraica”, la quale “detiene il potere finanziario mondiale”.

    Goebbels forse avrebbe potuto fare di meglio ma sicuramente non l’avrebbe fatto all’interno dei locali della Fnsi, un sindacato considerato di sinistra.
    Non basta: sempre nei locali della Fnsi, qualche giorno dopo, altro giro altra intervista: nel filmato che si può vedere a questo sito http://www.youtube.com/watch?v=–HVXUyhXy8, stavolta a essere intervistato, nell’ambito di una conferenza stampa tititolata “Morire per Maastricht”, il professor Antonio Pantano, sedicente maggiore esperto italiano di Ezra Pound, sempre sulla crisi e sulle previsioni economiche della stessa che erano già presenti nelle profezie del noto poeta. Che aveva l’unico piccolo difetto di essere stato un nazista e di avere dato anche lui la colpa agli stessi soggetti per quel che riguarda il crack del 1929. Insomma un ciclo di interviste del culturame fascistoide e nazistoide che ancora residua in Italia e con la cornice della sede romana della Fnsi che stavolta è anche inquadrata nelle immagini, con il proprio logo che campeggia sullo sfondo di questa intervista. In questo caso, il professore nell’individuare i soggetti responsabili della crisi odierna non nomina esplicitamente gli ebrei ma cita Pound, parlando di “certi personaggi che hanno nelle mani..negli artigli” il potere economico e che sono “sempre gli stessi..” dai tempi di Pound.

    Poi c’è un paragone tra la Morgan Stanley di oggi e la banca Morgan dell’epoca, e insomma chi vuole capire ha capito.

    E tante grazie al sindacato unitario dei giornalisti italiani per l’ospitalità fornita..presumibilmente gratuita.

    Dimitri Buffa

    http://www.facebook.com/dariodimitribuffa

    3 Ago 2010, 09:59 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    COSI’ LA FNSI SI AUTO ASSOLVE PER LE INTERVISTE ANTI SEMITE NELLA PROPRIA SEDE- NEANCHE UNA PRESA DI DISTANZA

    Federazione Nazionale della Stampa Italiana

    Roma, 2 agosto 2010

    Dott. Dimitri BUFFA

    Caro Dimitri,
    si potrebbe dire: tanto rumore per nulla! Hai creato una tempesta in un bicchier d’acqua perché la sede romana della Fnsi (la Fnsi ha una sede sola quella di Corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma) ha affittato (a pagamento, quindi) la sala a Il Borghese per una sua conferenza stampa. Dov’è il problema? Noi, come ti ricordi bene anche tu, siamo il sindacato unico ed unitario dei giornalisti italiani, appunto anche di quelli de Il Borghese. La richiesta ci è arrivata e visto che c’era la disponibilità della sala l’abbiamo concessa. E’ questo l’errore? Dovremmo, come sembra che tu ci voglia sollecitare, avviare delle indagini su chi ci chiede la sala e magari fare censure preventive perché i richiedenti sono di destra, di sinistra o di centro o perché non ci piacciono le loro posizioni? Noi siamo fatti di pasta diversa e coinvolgere la Fnsi in squallide polemiche antisemite perché qualcuno ha detto cose su cui non siamo, ovviamente, d’accordo è decisamente incredibile. Noi non facciamo analisi del sangue preventive a nessuno. Se dei giornalisti ci chiedono la sala noi siamo felici che si sentano a casa loro. Se poi dicono cose riprovevoli e fuori da un contesto storico la responsabilità non può cadere su chi ha ospitato la conferenza stampa. Per tua conoscenza ti ricordo che la Fnsi è il sindacato che ha ottimi rapporti con tutti i giornalisti internazionali e in particolare con quelli israeliani che ha, nei fatti, riportato quest’anno nel sindacato internazionale, grazie alla sua azione e alla sua mediazione, dopo vivaci polemiche con il vertice Ifj.

    Accusarci, nei fatti, di favorire posizioni antisemite nella sede della Fnsi non solo è grottesco ma non fa onore alla tua intelligenza e alla tua onestà intellettuale.

    Cordialmente

    Renzo Santelli
    (Responsabile relazioni esterne)

    http://www.facebook.com/dariodimitribuffa

    3 Ago 2010, 10:02 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    3 Ago 2010, 10:30 Rispondi|Quota
  • #4damiano

    “…Ci domandiamo, con Buffa, cosa abbiano da dire al riguardo i responsabili del sindacato nazionale dei giornalisti italiani, sempre in prima fila nelle celebrazioni della Resistenza e dell’antifascismo…”
    che siano un tantinello schierati e intrisi di ideologia?

    “… l’odio per Israele assume talvolta accenti che ricordano la retorica nazifascista del complotto demoplutogiudaico…”
    demoplutogiudaico? Non ti dimenticare i massoni … quelle bestie nere lì, quasi tutte filoebraiche, c’entrano quasi sempre … il complotto vero e dal quale guardarsi è quello plutogiudomassonico …

    3 Ago 2010, 10:44 Rispondi|Quota
  • #5damiano

    avete notato come stringe gli occhi quasi ad ogni parola enunciata?

    3 Ago 2010, 11:17 Rispondi|Quota
  • #6Marco

    Il discorso del signoraggio non e’ basato su teorie, ma su fatti. Ovvero che la possibilita’ di stampare valuta sia in mano a societa’ private e’ una realta’. Che poi il Pantano la infarcisca di concetti anti-semiti e’ un altro discorso.

    3 Ago 2010, 12:03 Rispondi|Quota
  • #7damiano

    Caro Marco, dici bene … ma è proprio quella la tecnica della disinformazione… è lì che si gioca la partita: si asseriscono concetti veri, spesso condivisibili, ma nel discorso si introducono anche scempiaggini o porcherie che altro scopo non hanno se non quello di disinformare, distorcere la realtà a beneficio di questa o quella posizione spesso ideologica. I concetti veri e condivisibili hanno il compito di referenziare i concetti di disinformazione offrendo al relatore la patente della credibilità o quanto meno dell’affidabilità. La disinformaizone non è mai un coacervo di balle è sempre un sapiente mix di verità provate, asserzioni condivisibili e oggettive, asserzioni verosimili e perle di disinformazione, in modo che sia molto difficile distinguere le une dalle altre …

    3 Ago 2010, 13:30 Rispondi|Quota
    • #8Emanuel Baroz

      Caro Damiano, complimenti per la definizione di disinformazione da te appena enunciata…credo la farò mia!

      3 Ago 2010, 14:01 Rispondi|Quota
  • #9damiano

    è un onore, Emanuel. Complimenti a te per il bel sito che, tanto per stare in tema, la disinformazione quotidianamente la combatte. Sono onorato di essere tra i tuoi contatti di Facebook.

    3 Ago 2010, 16:11 Rispondi|Quota
    • #10Emanuel Baroz

      l’onore è tutto il mio caro Damiano!!!! Quando vorrai intervenire qui sarai sempre benvenuto!!!

      3 Ago 2010, 17:01 Rispondi|Quota
  • #11alfonso margani

    Penso che persone così siano “giustificabili” proprio come sono “giustificabili” i redattori di “Avvenire” che per anni hanno lasciato lavorre come redattore l’infame Maurizio Blondet fingendo di non accorgersi di quello che scriveva 8e scrive!)

    5 Ago 2010, 07:26 Rispondi|Quota
  • #12alfonso margani

    Penso che persone così siano “giustificabili” proprio come sono “giustificabili” i redattori di “Avvenire” che per anni hanno lasciato lavorare come redattore l’infame Maurizio Blondet fingendo di non accorgersi di quello che scriveva (e scrive!)

    5 Ago 2010, 07:27 Rispondi|Quota