Libano: Hezbollah censurano il Diario di Anna Frank perchè “promuove il sionismo”!!!!!

 
Emanuel Baroz
6 novembre 2009
3 commenti

LIBANO: HEZBOLLAH CENSURANO IL DIARIO DI ANNA FRANK, PROMUOVE SIONISMO

focus on israel diario anna frank(ASCA-AFP) – Beirut, 6 nov – Promuoverebbe il sionismo. Con questa motivazione il Diario di Anna Frank e’ stato censurato da una scuola del Libano dopo una campagna promossa dai militanti Hezbollah.Il testo, considerato un classico della letteratura, raccoglie le memorie di una giovane ebrea che ha vissuto in clandestinita’ prima di entrare nei campi di concentramento.La controversia e’ scoppiata quando gli Hezbollah hanno saputo che alcuni estratti del libro erano stati inclusi nel programma di una scuola inglese privata ad ovest di Beirut.

Il canale televisivo degli Hezbollah, Al-Manar, ha trasmesso un programma in cui veniva criticato aspramente il libro accusato di affrontare la persecuzione degli ebrei in modo ”drammatico, teatrale”.Questo modo di raccontare la storia ”e’ pericoloso”, ha spiegato l’emittente. Un membro del consiglio scolastico, Jimmy Shoufani, ha detto all’Afp che per evitare disordini dopo la polemica il testo e’ stato tolto dal programma scolastico.

Il movimento Hezbollah, che nel 2006 ha combattuto una guerra devastante contro Israele, si e’ sempre rifiutano di consegnare le armi sostenendo che sono necessarie per proteggere il Libano dall’aggressione israeliana.

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  • #1Emanuel Baroz

    Il commento di Anna Foa:

    Che il Diario di Anna Frank sia sotto accusa da parte degli Hezbollah libanesi che cercano, e con ogni probabilità ci riusciranno, di farne vietare la diffusione in arabo e farsi, è notizia di oggi che non può stupirci molto. Il Diario è stato il libro che più ha dato impulso nel mondo alla memoria della Shoah, e come tale è stato anche uno dei testi più attaccati dai negazionisti, che ne hanno più volte messo in dubbio l’autenticità. Ma questo sta succedendo a Beirut, città scelta dall’Unesco come capitale mondiale del libro per il 2009. Beirut quindi, in quest’anno, ci ha rappresentato tutti, lettori, scrittori, editori. E questo, che a rappresentare il libro sia un paese che fa un uso abituale della censura, dove per esempio sono proibiti i libri di Philip Roth, Bellow, Singer, è assai grave. Che cosa risponderà l’Unesco a questo divieto? Ha ancora quasi due mesi per riparare e togliere alla città di Beirut questo onore immeritato.

    (Notiziario Ucei, 6 novembre 2009)

    8 Nov 2009, 16:56 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

    Anna Frank? Non è mai esistita e il suo Diario è solo un pamphlet di propaganda sionista

    Cari amici, forse l’avete letto sui giornali: Hezbullah, in particolare il suo Comitato per il boicottaggio dei beni sionisti in Libano, ha fortemente protestato per la diffusione in Libano della nuova traduzione di un pamphlet filosionista chiamato “Il diario di Anna Frank”. Ha anche denunciato i suoi diffusori sulla base della legge che proibisce la normalizzazione con Israele. Non meravigliatevi. Innanzitutto prendete atto che, per via del suo stesso nome, Hezbullah, il partito di Dio, è per definizione onnisciente, onnipotente e soprattutto buono. Quindi accettate. L’islam è l’accettazione del giogo divino senza discutere, no? Ma poi cercate anche di capire.

    E’ chiaro che si tratta di un pamphlet di propaganda sionista. La verità è che questa Anna Frank non è mai esistita, come non è mai esistita la Shoà, questo ce lo assicura il grande presidente islamico Ahmadinejad. Ma anche se fosse esistita, sarebbe stata un’agente dell’entità sionista incaricata di conquistare l’Olanda per gli scopi criminali che sappiamo, in particolare per cacciarvi gli autentici proprietari palestinesi, che sono lì da sempre. Infatti i musulmani stanno tornando in Olanda e, se il Cielo vorrà, vi saranno presto maggioranza. Così potranno imporre la shaaria a quegli smidollati che ci abitano ora.

    Sembra che gli ebrei abbiano costruito anche lì dei muri dell’apartheid, detti dighe, e che abbiano provato a rivendicare la proprietà di quel territorio – come per la Palestina vera, quella abitata dai Palestinesi e sempre islamica da 57 mila anni fa – vantando la falsa antichità del loro insediamento, per esempio parlando di un certo Spinoza, anche lui inesistente, che sarebbe vissuto lì in antico, fabbricando lenti e scrivendo libri. E’ evidente la falsità di questa leggenda: come poteva scrivere libri se non aveva gli occhiali e doveva fabbricarseli? I sionisti sono ingannatori, fabbricano storie tutto il tempo, parlando del tempio di Gerusalemme, che invece è la Moschea di Al Aqsa, di Spinoza e anche di Anna Frank.

    Torniamo dunque a questa Frank, inesistente agente dell’entità sionista (giù nel ’44, anche loro prima di esistere, avevano agenti dappertutto): sono in grado di rivelarvi che il suo piano fu stroncato dall’intervento del grande leader del popolo arabo Amin al Husseini, gran muftì di Gerusalemme e capo spirituale dei mussulmani palestinesi, che lo fece conoscere al suo amico Adolph Hitler il quale provvide in merito come sapeva fare lui. Tutto chiaro, ora? Avete capito perché Hezbullah non vuole che si diffonda in Libano questa falsificazione storica prodotta a Parigi (sempre cosmopoliti, gli ebrei)?
    Che i libanesi leggano piuttosto roba sana come “Mein Kampf” o “I protocolli dei savi di Sion”, magari nell’edizione preparata dall’Autorità Palestinese. Così, invece di occuparsi di cose inesistenti come la Shoà, potranno essere educati a combattere i piani sionisti per impadronirsi del mondo e seguire l’illuminato Partito di Dio.

    Ugo Volli

    http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

    8 Nov 2009, 19:45 Rispondi|Quota
  • #3Nido d’albero

    Perché il mondo non è in grado di occuparsi dei crimini recenti o attuali, Libano 2006 e Gaza 2008-2009, ad opera di un esercito civile di un’entità democratica, come viene sempre definita, ma (ainoi) sotto inchiesta anche da un giudice che si considera comunque, sostenitore dell’entità che lui stesso ha messo sotto inchiesta per dei crimini di guerra (Goldstein)? Abbiamo già dimenticato gli oltre mille morti civili del Libano (in 33 giorni di aggressione selvaggia ed atroce che non ha risparmiato donne e bambini – vedasi la ripetizione nel 2006 del massacro di Qana – contro il Libano) nell’estate del 2006 o i 1400 morti palestinesi a Gaza nel Dicembre 2008 – Gennaio 2009. La mancanza di provvedimenti contro questi crimini non può portare ad una prospettiva migliore per l’umanità intera.
    Ricordiamoci anche che i crimini che si sono ispirati alla discriminazione religiosa o razziale in Europa ai danni di persone di religione ebraica (e non) si sono consumati proprio nel cuore dell’Europa, ad opera di persone europee e non libanesi nè palestinesi e la cui religione non era certo quella musulmana (anche se erano di fede cristiana, in realtà e per i crimini fatti, non possono considerarsi dei buoni cristiani)

    17 Nov 2009, 00:30 Rispondi|Quota