Goldstone ritratta su Gaza: “Sbagliato il mio Rapporto”

 
Emanuel Baroz
4 aprile 2011
36 commenti

Goldstone ritratta su Gaza: “Sbagliato il mio Rapporto”

Nuovi dati sulla guerra del 2008. “Israele non diede l’ordine di colpire i civili”

di Maurizio Molinari

Washington, 4 Aprile 2011 – Richard Goldstone fa mea culpa sul rapporto Onu che firmò, accusando Israele di crimini contro i civili a Gaza nell’operazione militare lanciata alla fine del 2008. E il premier Benjamin Netanyahu reagisce chiedendo al Palazzo di Vetro di «buttare quel documento nel cestino della Storia».

La ritrattazione del giudice sudafricano arriva sotto forma di un articolo pubblicato dal Washington Post nel quale scrive: «Oggi sappiamo molto di più su quanto avvenne nella guerra di Gaza del 2008-2009 rispetto al periodo nel quale condussi l’inchiesta per conto del Consiglio Onu sui Diritti umani; se avessi saputo allora ciò che sappiamo oggi, il Rapporto Goldstone sarebbe stato differente». Il ripensamento avviene all’indomani della pubblicazione del rapporto sulla guerra di Gaza redatto da una commissione di esperti indipendenti guidata dall’ex giudice di New York Mary McGowan Davis, sempre per conto dell’Onu, nel quale si legge che «Israele ha dedicato risorse significative per indagare su oltre 400 accuse» riguardo alle proprie operazioni militari, mentre le autorità di Hamas che controllano la Striscia «non hanno svolto alcuna indagine sul lancio di missili e mortai contro Israele».

Se dunque l’originario «Rapporto Goldstone» sollevava l’accusa di «crimini di guerra» e «possibili crimini contro l’umanità» nei confronti tanto di Israele che di Hamas per aver intenzionalmente colpito le popolazioni civili, ora l’autore afferma che l’imputazione sussiste solo nei confronti dell’organizzazione fondamentalista palestinese, «i cui missili vennero volutamente lanciati contro obiettivi civili». A cadere dunque è il sospetto che Israele abbia «perseguito» l’obiettivo di uccidere o ferire civili palestinesi, e Goldstone spiega il passo indietro con la conclusione cui è giunta la giudice McGowan Davis: «l’esercito israeliano ha indagato su alcuni incidenti da noi segnalati indicando che i civili non furono colpiti per scelta». In particolare Goldstone si riferisce all’uccisione di 29 membri della famiglia Al Simouni, spiegando che «il bombardamento della loro casa fu la conseguenza dell’errata interpretazione dell’immagine di un drone da parte di un comandante» e che adesso «un ufficiale è sotto inchiesta per aver ordinato quell’attacco».

Si tratta di «un processo iniziato anche se troppo lento, ma se riconosciuto colpevole quest’ufficiale ne risponderà» scrive Goldstone, spiegando che «l’intento di queste inchieste è sempre di far rispondere i singoli di comportamenti impropri». Da qui la richiesta al Consiglio Onu per i Diritti umani di «condannare nella maniera più dura Hamas» e non lo Stato ebraico per aver intenzionalmente colpito i civili durante il conflitto, pur ribadendo il «disappunto» per la lentezza con cui la giustizia militare israeliana si è mossa. Goldstone finora aveva sempre difeso a spada tratta il Rapporto, arrivando a vedervi il riflesso di un’idea di giustizia basata sul proprio ebraismo.

La reazione del governo di Gerusalemme è arrivata con Netanyahu che ha chiesto all’Onu di «trarre le conseguenze della ritrattazione di Goldstone e stracciare il rapporto, gettandolo nel cestino della storia» come già fatto con la risoluzione votata dall’Assemblea Generale nel 1975 che paragonò il sionismo al razzismo. Nel gennaio 2010 il governo Netanyahu inviò all’Onu una lettera di 40 pagine per ribattere alle accuse del Rapporto Goldstone e nel luglio seguente l’esercito israeliano aprì procedimenti nei confronti degli ufficiali e soldati coinvolti negli episodi contestati. «Quanto ora scrive Goldstone rende giustizia alle nostre forze armate che, come abbiamo sempre affermato, operano sulla base di principi etici molto alti» commenta il ministro della Difesa Ehud Barak.

Alla richiesta di cestinare il Rapporto Goldstone risponde il portavoce dell’Onu Farhan Haq, spiegando che «spetta agli Stati membri decidere se riconsiderare il documento» frutto di un’inchiesta sulla campagna militare di tre settimane che portò all’uccisione di 1400 palestinesi a Gaza – inclusi centinaia di civili – e di tredici israeliani. Il presidente israeliano Shimon Peres però incalza il Palazzo di Vetro: «L’articolo di ritrattazione non basta, Goldstone ci deve le scuse per averci accusato di crimini contro i civili e per aver ignorato la ragione che fu alla base dell’operazione militare a Gaza», ovvero «il diritto all’autodifesa dal lancio di migliaia di razzi contro cittadini israeliani innocenti».

Peres è in partenza per Washington, dove è atteso domani dal presidente Obama per una colazione di lavoro dedicata all’impatto delle rivolte arabe sugli equilibri in Medio Oriente. In quell’occasione chiederà un formale rigetto del Rapporto Goldstone da parte dell’Onu.

La Stampa.it

Nella foto in alto: Richard Goldstone

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  • #1teresa benvenuti

    una buona notizia, l’ho sentita stamattina a radio 24

    4 Apr 2011, 13:18 Rispondi|Quota
  • #2omar

    È evidente che la lobby “sionista” internazionale ha i mezzi per far cambiare idea a chiunque voglia.
    Il linciaggio di Goldstone è iniziato immediatamente dopo che la sua
    commissione ha depositato il suo parere, ed è continuato
    ininterrottamente rimbalzando in ogni dove, dovunque una branca
    dell’internazionale “sionista” avesse voce e mezzi per farsi sentire.
    Le conclusioni della commissione sono state basate su una indagine
    scrupolosa che, per quanto possibile e tenuto conto degli ostacoli posti
    dal governo israeliano e della propaganda di Hamas, ha cercato di
    consultare direttamente le fonti coinvolte in Cast Lead.
    Nonostante questo, da ogni parte del mondo si sono levate voci di
    persone e organizzazioni legate al “sionismo” che, pur non avendo alcuna
    possibilità di accedere alle stesse fonti, negavano *a priori* la
    fondatezza di quelle conclusioni, accusando Goldstone, peraltro ebreo, e
    la sua Commissione di essere “nemici” di Israele, di aver voluto
    danneggiare la sua immagine, di metterne in pericolo l’esistenza,
    seguendo un refrain ben noto e sempre uguale a se stesso.
    Con ciò dimostrando, senza ombra di dubbio, che la realtà dei fatti, per
    quelle persone, per quella organizzazione, è del tutto ininfluente
    rispetto alla sua priorità: difendere acriticamente ogni azione del
    governo israeliano.
    E’ ovvio che la Lobby si illude di poter modificare la percezione della
    realtà del resto del mondo, che si illude di poter cancellare le
    immagini di un esercito ipertecnologico che si scaglia contro una
    enclave di straccioni chiusa in un recinto, impossibilitata a fuggire,
    uccidendo vecchi, donne, bambini. E’ evidente che nessuno può credere
    che carri armati, droni, jet, satelliti, fosforo, missili, siano usati
    come “difesa” da quegli straccioni.
    Quello di cui la Lobby sembra non rendersi conto è che ad ogni suo
    successo formale nella battaglia contro la verità risalta sempre più
    evidente la sua alterità autoreferenziale rispetto al resto del mondo,
    il suo disprezzo per la sensibilità e per l’intelligenza di chi di essa
    non fa parte.
    Questo ogni volta carica di un giro la molla di un conflitto di cui
    nessuno attualmente può prevedere la forma.

    4 Apr 2011, 14:14 Rispondi|Quota
    • #3Emanuel Baroz

      certo, certo, la colpa è della lobby ebraica!

      5 Apr 2011, 02:04 Rispondi|Quota
  • #4barbara

    No, non è una buona notizia, perché
    a) non è vero che oggi si sappiano cose che allora non si sapevano
    b) è un’ulteriore, ennesima dimostrazione della malafede con cui anche questo, come qualunque altro rapporto su Israele, è stato redatto
    c) dai mass media la cosa è stata quasi unanimemente ignorata

    4 Apr 2011, 14:16 Rispondi|Quota
  • #5omar

    e bravo emanuel baroz che non vuole aggiungermi i commenti..complimenti veramente..è così che volete informare in modo “oggettivo” sulla situazione in palestina?evitando cioè ogni tipo di critica?questo sito rispecchia molto il governo israeliano: siete soliti accusare di antisemitismo chiunque critica la politica di israele (d’altronde l’olocausto è stato la prova che tutti ce l’hanno con gli ebrei, mentre la verità è che israele è un paese di santi,no?), mettete a tacere sul nascere i commenti che mettono in luce la verità dei fatti, vi ostinate a sostenere l’innocenza ed a mascherare il genocidio del popolo palestinese che si sta compiendo. Complimenti per la disponibilità ad instaurare un dialogo equilibrato

    4 Apr 2011, 14:54 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      Per l’ennesima volta: qui non censuriamo nessuno, tranne i negazionisti e le offese…..i commenti vanno in coda di moderazione prima di essere accettati perchè abbiamo un problema con spammatori di professione che rendono difficile nostro lavoro….per quanto riguarda la politica di Israele, non abbiamo mai detto che sia esente da critiche, ma riteniamo inaccettabile il pregiudizio antisraeliano che è alla base della maggior parte delle analisi del conflitto israelo-palestinese, e contro questo ci battiamo

      5 Apr 2011, 02:09 Rispondi|Quota
  • #7omar

    È evidente che la lobby “sionista” internazionale ha i mezzi per far cambiare idea a chiunque essa voglia.
    Il linciaggio di Goldstone è iniziato immediatamente dopo che la sua
    commissione ha depositato il suo parere, ed è continuato
    ininterrottamente rimbalzando in ogni dove, dovunque una branca
    dell’internazionale “sionista” avesse voce e mezzi per farsi sentire.
    Le conclusioni della commissione sono state basate su una indagine
    scrupolosa che, per quanto possibile e tenuto conto degli ostacoli posti
    dal governo israeliano e della propaganda di Hamas, ha cercato di
    consultare direttamente le fonti coinvolte in Cast Lead.
    Nonostante questo, da ogni parte del mondo si sono levate voci di
    persone e organizzazioni legate al “sionismo” che, pur non avendo alcuna
    possibilità di accedere alle stesse fonti, negavano *a priori* la
    fondatezza di quelle conclusioni, accusando Goldstone, peraltro ebreo, e
    la sua Commissione di essere “nemici” di Israele, di aver voluto
    danneggiare la sua immagine, di metterne in pericolo l’esistenza,
    seguendo un refrain ben noto e sempre uguale a se stesso.
    Con ciò dimostrando, senza ombra di dubbio, che la realtà dei fatti, per
    quelle persone, per quella organizzazione, è del tutto ininfluente
    rispetto alla sua priorità: difendere acriticamente ogni azione del
    governo israeliano.
    E’ ovvio che la Lobby si illude di poter modificare la percezione della
    realtà del resto del mondo, che si illude di poter cancellare le
    immagini di un esercito ipertecnologico che si scaglia contro una
    enclave di straccioni chiusa in un recinto, impossibilitata a fuggire,
    uccidendo vecchi, donne, bambini. E’ evidente che nessuno può credere
    che carri armati, droni, jet, satelliti, fosforo, missili, siano usati
    come “difesa” da quegli “straccioni”.
    Quello di cui la Lobby sembra non rendersi conto è che ad ogni suo
    successo formale nella battaglia contro la verità risalta sempre più
    evidente la sua alterità autoreferenziale rispetto al resto del mondo,
    il suo disprezzo per la sensibilità e per l’intelligenza di chi di essa
    non fa parte. Questo ogni volta carica di un giro la molla di un conflitto di cui
    nessuno attualmente può prevedere la forma.

    4 Apr 2011, 14:56 Rispondi|Quota
  • #8alfonso margani

    Oram, ti faccio osservare che il tuo commento è stato pubblicato per ben due volte….Dunque perché ti lagni? hai avuto l’onore di due pubblicazioni,non sei contento???
    Barbara ha ragione, perché tutto quel che Goldstone dire di aver saputo solo ora lo si è saputo da sempre,sarebbe bastato dare lo spazio adeguato alle informazioni di parte israeliana…

    5 Apr 2011, 07:48 Rispondi|Quota
  • #9Alberto Pi

    L’analisi Goldstone fa mea culpa e finalmente è onesto con Israele

    di Vittorio Dan Segre

    L’ammissione al Washington Post fatta dal giudice Goldstone, redattore del dirompente rapporto anti israeliano sull’operazione contro Gaza (operazione lanciata in risposta al lancio – nel corso di mesi – di 4.000 missili da parte di Hamas in cui perirono 1.400 palestinesi e 13 israeliani) di essersi sbagliato nelle sue conclusioni e di non aver sufficientemente denunciato le responsabilità palestinesi, è un atto di onestà da parte del giurista sudafricano che forse indica un primo segno dell’evoluzione dell’opinione pubblica internazionale nei confronti dello stato ebraico a seguito delle rivoluzioni in corso nel mondo arabo.

    Se questo rapporto sulla base del quale l’Onu preparava una violenta condanna di Israele verrà «cestinato» come chiede Gerusalemme è da vedere. L’interesse del mondo arabo islamico e delle sinistre occidentali nel delegittimare Israele è troppo radicato per essere cancellato dalla coraggiosa ammissione del proprio errore di un giudice che, per di più è ebreo e dunque considerato automaticamente di parte. Ma questo gesto di onestà potrebbe avere interessanti ricadute politiche nel momento della confusa rivoluzione araba contro i regimi dittatoriali (anti israeliani e antisemiti anche se due, Egitto e Giordania, in pace formale con Israele). Una rivoluzione che per la prima volta non ha bruciato bandiere israeliane nelle piazze né dato a Israele e agli ebrei la colpa di quanto succede.

    Una ricaduta potrebbe interessare la Turchia, paese che ha fatto della operazione israeliana contro Gaza e l’abbordaggio della nave turca Marmara (che voleva romperne l’embargo) le cause ufficiali del suo allontanamento dallo storico alleato israeliano. Le cause di questo rovesciamento di rapporti (che tuttavia non è ancora arrivato alla rottura) sono legate a ben altre ragioni: la crescita del fondamentalismo islamico in Turchia, l’ambizione del regime turco di ripristinare l’influenza mondiale se non il potere regionale dello scomparso impero ottomano, il desiderio di sostituirsi all’Egitto e all’America come mediatore nella questione palestinese, l’attrazione economica del mercato islamico, ecc. Potrebbe tuttavia essere l’occasione per Ankara di abbassare i toni di una critica esagerata contro Israele che comincia ad avere effetti negativi in Europa (avvicinamento militare di Israele alla Grecia, Bulgaria e Cipro, avversari storici della Turchia) e in America (ripristino della condanna per le stragi turche contro gli Armeni).

    Una seconda possibile ricaduta sul piano dell’immagine potrebbe essere l’uso della «confessione» del Giudice Goldstone, da parte di Israele per controbattere le menzogne palestinesi e non palestinesi concernenti le sue responsabilità per i mali del mondo arabo islamico. La radicata menzogna che il conflitto israelo palestinese – nonostante la sua importanza e le responsabilità israeliane – sia come da 150 anni proclama il libello antisemita zarista dei Protocolli dei Saggi di Sion, il «malefico controllo ebraico sulla società internazionale».

    Una terza, non meno importante ricaduta, potrebbe essere la dimostrazione che i popoli arabi non sono meno capaci – anche se storicamente in ritardo – di lottare per la loro libertà, la dignità e il progresso economico. Tre valori che Israele ha scritto con successo sulla sua bandiera. Essi potrebbero diventare la base di una intesa – più solida di quella stipulata con regimi dittatoriali – di reciproca collaborazione. Quella collaborazione che l’Emiro Feizal, leader della rivolta araba nella prima guerra mondiale, aveva stipulato con il Dr Haim Weizman, presidente dell’organizzazione sionista, a Akaba nel 1919 auspicando il comune interesse per il risveglio nazionale ebraico e arabo. Il solo su cui sarà un giorno possibile fondare e sviluppare la pace nel Medio oriente.

    (Fonte: il Giornale, 5 aprile 2011)

    6 Apr 2011, 18:13 Rispondi|Quota
  • #10Alberto Pi

    L’anti-sionismo è finito. In Libia e all’ONU

    di Gianluca Sadun Bordoni

    Per una volta, il centro-destra liberale è unito, e su un tema di primaria importanza come Israele. Mentre l’attenzione di tutti è infatti centrata sulla Libia e sul destino di Gheddafi (peraltro uno dei più feroci oppositori di Israele), un fatto all’apparenza minore, ma di grande valenza simbolica, ci riporta alla guerra di Gaza del 2009.

    A causa di quella guerra, Israele finì sul banco degli accusati per i presunti crimini di guerra. Clamoroso fu soprattutto che il rapporto del Consiglio dell’Onu per i diritti umani, che voleva inchiodare Israele alle sue presunte responsabilità, avesse come principale estensore un giudice sudafricano ebreo, Goldstone. Forse qualcuno ricorderà l’eco di quel rapporto nella stampa di sinistra italiana, che mostrò allora tutto il suo livore – diciamo così – ‘anti-sionista’.

    Bene. La notizia è ora che Goldstone ha – nella sostanza – ritrattato. Con un articolo sul “Washington Post” ha dichiarato che, alla luce di quanto sappiamo ora, le conclusioni da lui tratte erano sbagliate, e l’equiparazione tra i crimini commessi da Hamas e quelli israeliani era infondata.

    Bene ha fatto Israele a chiedere che quel rapporto dell’Onu venga ritirato.

    Bene hanno fatto alcuni giornali americani, come il “Wall Street Journal”, a chiedere a Goldstone di ritirarsi dalla vita pubblica. Per quanto riguarda l’Italia, sarebbe già qualcosa se la sinistra ‘anti-sionista’ facesse autocritica.
    E per quanto riguarda Gheddafi: egli disse, appena un anno fa, che “Israele scomparirà come un granello di sabbia”. Il vaticinio, forse, gli si sta ritorcendo contro.

    (Fonte: Generazione Italia, 5 aprile 2011)

    6 Apr 2011, 18:14 Rispondi|Quota
  • #11Alberto Pi

    «Non c’è modo di risarcire Israele dal danno del rapporto Goldstone»

    Intervista a Fiamma Nirenstein di Edoardo Ferrazzani

    “Se avessi saputo quel che so oggi, la relazione Goldstone sarebbe stata un documento differente”, ha scritto il giudice sud-africano, Richard Goldstone in un editoriale apparso sul Washington Post. Incaricato nel 2009 dal consiglio Onu per i diritti umani (consesso principe dell’antisemitismo onusiano) di condurre una indagine conoscitiva sul conflitto di Gaza tra Hamas e Israele, la relazione che Goldstone sottoscrisse, finì col dipingere Israele – al solito – come lo Stato che uccide indiscriminatamente i civili; lo Stato pariah che viola i diritti dei poveri palestinesi; lo Stato dei ricchi e cattivi ebrei che uccidono i poveri e buoni palestinesi di Gaza. Un’abiura che lascia l’amaro in bocca a tanti. Ne abbiamo parlato con l’on. Fiamma Nirenstein, vice-presidente della commissione affari esteri della Camera. “Goldstone dovrebbe girare di città in città in Israele, scrivere una nuova relazione e chiedere perdono alle genti israeliane”, ha affermato la deputata.

    – On. Nirenstein, il giudice Goldstone ha sconfessato la sua stessa relazione sulla guerra di Gaza. Che cosa significa questo per Israele?

    Mi vien voglia di invertire la domanda e chiedere che cosa abbiano rappresentato tutte quelle pagine di accuse, 575 in tutto, che dipingevano Israele come un paese ‘criminale’ di guerra? Pagine che sono costate manifestazioni antisemite in giro per tutta Europa nelle quali si gridava: “Hamas! Hamas! Ebrei a gas”. Sono costate mozioni di odio nei parlamenti delle varie nazioni di Europa contro Israele.

    – In Israele il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha chiesto all’Onu di annullare l’intera relazione Goldstone. E’ la mossa giusta a suo parere?

    Certo. Adesso l’Onu deve dire ”ci siamo sbagliati” e altrettanto dovrebbe fare il giudice Goldstone. Sarebbe la cosa giusta, anche se credo che l’Onu non lo farà mai perché sia il consiglio per i diritti umani che l’organizzazione nel suo insieme sono ormai delle armi da usare contro lo Stato di Israele, sempre e comunque.

    – L’Italia fortunatamente votò contro la relazione Goldstone in seno al consiglio dei diritti umani Onu quando essa fu approvata.

    L’Italia fu magnifica in quell’occasione e lo fu perché capimmo che approvare quella relazione sarebbe stato un crimine contro la verità. A breve troveremo il modo di ricordare alla Camera che avevamo ragione e che il ministro Frattini ben fece a istruire la rappresentanza italiana in consiglio per un voto contrario alla relazione. L’azione di Israele fu una mera azione difensiva a risposta degli oltre 13,000 missili sparati da Hamas sul territorio israeliano. A dispetto di quel che affermava la relazione Goldstone, Israele prima di attaccare Gaza, avvertiva i civili con volantini e telefonate per impedire che vi fossero vittime. Senza dimenticare le ‘cantonate’ di Goldstone che nella sua relazione scambiò per vittime civili quelli che in realtà erano dei miliziani di Hamas: 564 in tutto. E poi membri della jihad islamica, forze di sicurezza, elementi di Fatah, tanti combattenti finirono per essere contabilizzati dalla relazione Goldstone come morti civili. Insomma il giudice preferì dare retta alle associazioni più ferocemente anti-israeliane, privando così l’opinione pubblica mondiale di una onesta analisi di quello che era ed è diventata Gaza da quando Hamas la governa. Da qui sono nate tutte le flottiglie e l’idea che Gaza sia una piccola fortezza sotto assedio da parte di Israele. Ma sia chiaro che se Gaza è sotto assedio, lo è da parte di Hamas.

    – On. Nirenstein, oramai la relazione Goldstone ha già arrecato danno a Gerusalemme. Può Israele ottenere una vera riparazione?

    Sarò categorica: non esiste possibilità che Israele possa vedersi risarcito in qualche modo per il torto arrecatogli. Goldstone dovrebbe girare di città in città in Israele, scrivere un altro rapporto di 570 pagine e forse questo rappresenterebbe un minimo modo di fare ammenda per il torto che ha inflitto alle genti di Israele. Non si tratta solo di un danno di immagine. E’ un problema di delegittimazione. E’ la riduzione di Israele alla condizione di Stato pariah, con caratteri non troppo dissimili dagli stereotipi dell’antisemitismo europeo. E’ un’altra forma di “accusa del sangue”. Lo stereotipo europeo voleva gli ebrei fruitori del sangue umano per motivi rituali; l’attualizzazione di quell’immagine è composta dagli israeliani che colpiscono volantariamente i civili palestinesi. Nel caso della guerra di Gaza, però i civili palestinesi o erano militanti armati di Hamas oppure scudi umani. Purtroppo Israele ha cercato in tutti i modi di risolvere il problema degli scudi umani. Questo è quello che accade nelle guerre asimmetriche. E anche di questo Goldstone non tenne contro all’epoca della stesura della sua relazione. Perché se bastasse non avere una divisa per essere un civile, dovremmo affermare che i talebani in Pakistan e Afghanistan sono dei civili. Anche loro non hanno la divisa. Ma la mancanza di un uniforme, non rende in per sé civili.

    (Fonte: L’Occidentale, 6 aprile 2011)

    6 Apr 2011, 18:15 Rispondi|Quota
  • #12omar

    È qui che ti sbagli non è pregiudizio anti-israeliano. È la pura e semplice contemplazione dei fatti, è evidente che Israele abbia commesso dei crimini di guerra, non è chiaro invece perchè Goldstone abbia cambiato completamente idea riguardo il suo rapporto. E dire che in realtà si è ricreduto perchè non sono stati commessi crimini da parte di Israele significa prendere a schiaffi l’intelligenza umana che ci distingue dagli animali. È risaputo che Israele ha utilizzato armi chimiche come bombe al fosforo bianco che sono bandite dall’ONU. È evidente che Israle non ha voluto agire in funzione del diritto di leggitima difesa, basta guardare i numeri delle vittime delle rispettive parti coinvolte nel conflitto. Per alfonso margani: mi sono lagnato perchè effettivamente il mio commento non era stato postato, l’ho scritto due volte perchè non era stato postato e avevo visto che era stato inserito prima un commento che era stato fatto dopo il mio. Probabilmente emanuel ci ha pensato due volte prima di inserire il mio commento, mentre se qualcuno scrive qualcosa di pro-israeliano viene postato immediatamente. Mi sembra che il pregiudizio sia più una vostra caratteristica che una mia ad essere sincero.

    6 Apr 2011, 20:38 Rispondi|Quota
    • #13Emanuel Baroz

      ma quali crimini di guerra?! Ma quali armi chimiche?! Senti, se devi venire qui a scrivere castronerie lascia perdere…sono argomenti che abbiamo già affrontato e dimostrato chiaramente come le tesi antisraeliane non fossero basate sulla realtà.

      Per quanto riguarda la pubblicazione dei commenti ripeto, per l’ultima volta (poi se ci vuoi credere bene, altrimenti fai come vuoi), che la maggior parte dei commenti vanno in coda di moderazione e vengono pubblicati in un secondo tempo, e questo è dovuto al filtro antispam del sito

      7 Apr 2011, 10:23 Rispondi|Quota
  • #14omar

    Vuoi dirmi che le foto ed i video che mostrano evidentemente il lancio di bombe al fosforo bianco sono state tutte fatte con photoshop? o forse vuoi dirmi che israele ha “per sbaglio” bombardato scuole, abbattuto case e pure bombardato la sede dell’onu? o che israele era in grave pericolo (infatti ci sono stati poco più di una dozzina di morti) e quindi ha attaccato gaza per difendersi (facendo più di 1400 morti, tra cui almeno 400 bambini)? prendi in giro te stesso, ma su queste cose sarebbe giusto fornire un’informazione corretta, non tesa a mascherare massacri ingiustificati. E non parlo solo di israele perchè sono antisemita, ma perchè tu stai dicendo fesserie infondate su questo argomento, se le dicessi sul darfur o cosa ne so iraq o afghanistan ti risponderei su quello. Ma come tutti i sostenitori di una fanta-democrazia mi sembri irremovibile dalle tue posizioni, qualcuno te le deve aver inculcate come dogmi per bene nel cervello. Alcune verità hanno bisogno di tempo per venire allo scoperto, chissà che un giorno tu stesso possa vederla chiaramente in faccia.

    8 Apr 2011, 14:13 Rispondi|Quota
    • #15Emanuel Baroz

      quali foto? quali video? Informati prima di venire qui a scrivere queste castronerie!

      12 Apr 2011, 11:32 Rispondi|Quota
  • #16omar

    sono passati tre giorni e non mi hai ancora approvato i miei commenti?che aspetti? ti sono scomodi? siete una vergogna

    15 Apr 2011, 22:51 Rispondi|Quota
  • #18omar

    Prima c’era scritto “in attesa di approvazione” adesso magicamente sono scomparsi! Scommetto che non è colpa tua vero? Va bè non ho problemi li riscrivo tutti. Ecco qua: http://www.youtube.com/watch?v=MKgph9PV3SA&feature=fvwrel . Se non sai leggere ti traduco quello che dicono “Human Rights Watch afferma che Israele sta usando indiscriminatamente bombe al fosforo bianco sulle zone densamente popolate di Gaza”. Pensavo tu sapessi fare una ricerca così semplici, come questo ce ne sono migliaia di video che mostrano l’evidenza e pure le ferite che non possono che essere provocate dal fosforo bianco. Vediamo se questa volta me lo metti o fai finta che ci sia stato “un problema”..

    17 Apr 2011, 13:24 Rispondi|Quota
  • #20Caterina

    Sono esterefatta nel consatatre la villania delle risposte di Emanule Baroz alle puntuali atgomentazioni di Omar. Ma come può pensare che la causa sionista possa essere difesa in tal modo, non rispondendo e insultando l’interlocutore? Ma non vi accorgete che in questo nodo potete soltanto perdere credibilità?

    17 Apr 2011, 20:23 Rispondi|Quota
    • #21Emanuel Baroz

      Nessuna villania cara Caterina: semplicemente a castronerie basate sul pregiudizio rispondiamo con i fatti. Certo, può dare fastidio a chi non ha mai voluto aprire i propri occhi

      18 Apr 2011, 10:47 Rispondi|Quota
  • #22Caterina

    Emanuele, ti ringrazio per il link, ma lo conoscevo già. Stavo solo cercando degli approfondimenti, quando sono rimasta colpita dalla malagrazia con cui rispondevi a Omar, senza peraltro dargli delle indicazioni precise.
    Cerchiamo di convincere gli incredul- gli altri non hanno bisogno di noi – se vogliamo davvero difendere la causa sionista.
    Shalom

    18 Apr 2011, 13:57 Rispondi|Quota
    • #23Emanuel Baroz

      @Caterina: quelli come Omar non ascoltano….una discussione inutile ed infinita! Purtroppo…

      18 Apr 2011, 19:00 Rispondi|Quota
  • #24omar

    Ti sei smentito da solo caro Emanuel Baroz. Se leggi bene l’articolo c’è scritto che Israele ha usato il fosforo bianco, che come osserva la croce rossa non è illegale, A MENO CHE questo sia usato su zone ad alta densità abitativa. Ognuno può avere un suo criterio nel giudicare una zona ad alta densità abitativa, però se permetti, la striscia di gaza che è di 360 km^2 con 2 milioni di abitanti circa.. SEMBRA essere proprio una zona ad alta densità abitativa! Se proprio sei ostinato nel sostenere che non ha fatto uso improprio delle bombe al fosforo bianco ti ricordo che è stato confermato da dei medici operanti a gaza durante piombo fuso di armi DIME.

    18 Apr 2011, 14:35 Rispondi|Quota
    • #25Emanuel Baroz

      A MENO CHE…..è proprio quel “A MENO CHE” che ti frega!

      18 Apr 2011, 19:09 Rispondi|Quota
  • #26Daniel

    Ma perchè dobbiamo dare ancora spazio su questo sito a gente come Omar???? Parla ancora di armi al fosforo!……

    18 Apr 2011, 19:12 Rispondi|Quota
  • #27Alberto Pi

    “Qui non censuriamo nessuno”….ah Emanuel, sarebbe ora di iniziare!!!!

    18 Apr 2011, 19:15 Rispondi|Quota
  • #29omar

    Si lo so che non fate altro che censurare (oltre che accusare di antisemitismo) qualsiasi critica, infatti il vostro amico Emanuel Baroz mi ha già cancellato dei post che ho dovuto rimettere. E naturalmente non rispondete nemmeno alle argomentazioni, forse perchè in fondo sapete benissimo che l’evidenza su questa questione è chiara come poche ma allo stesso tempo nascosta come poche.

    20 Apr 2011, 16:37 Rispondi|Quota
    • #30Emanuel Baroz

      le tue argomentazioni sono risibili e non accettano la realtà dei fatti. Cmq per la cronaca non ho cancellato alcun tuo commento. Almeno finora…

      20 Apr 2011, 21:46 Rispondi|Quota
  • #31omar

    Le mie argomentazioni si rifanno a documenti ufficiali e non di parte come i vostri. Se l’ONU ha bandito l’uso del fosforo bianco su zone ad alta densità abitativa, è chiaro che Israele usandolo a Gaza ha compiuto un crimine. Non ci vedo nulla di difficile da capire. Se poi a te fa comodo dire che le mie argomentazioni sono risibili, così da evitare di rispondermi, fai pure. Il rapporto Goldstone è la prova cruciale dei crimini commessi da Israele, ed il fatto che il giudice che ha dato nome al rapporto ha rinnegato quanto sostiene il rapporto non vuol dire assolutamente niente, infatti l’equipe che ha lavorato con lui ha riconfermato fermamente quanto esplicitato nel rapporto. La verità salterà fuori.

    21 Apr 2011, 13:51 Rispondi|Quota
    • #32Emanuel Baroz

      Come prima non credi e non vuoi credere minimamente alla realtà dei fatti, che parla di un esercito, quello israeliano, che ha cercato in tuti i modi di evitare di colpire i civili, nonostante Hamas utilizzasse come rampe di lancio per i propri missili i tetti degli ospedali o i cortili delle scuole, aspetto questo sul quale naturalmente non hai nulla da dire. Sul presunto utilizzo delle armi al fosforo ribadisco quanto detto più sopra

      21 Apr 2011, 18:52 Rispondi|Quota
  • #33omar

    Sai com’è. Io sinceramente mi fido di più di quanto detto da un’equipe di esperti che di quanto dici te. Se loro hanno giudicato di dover mantenere le accuse sui metodi usati dell’esercito israeliano ci sarà un motivo. Se tu sei più competente di loro allora allora perchè non hanno commissionato l’indagine e l’analisi a te?

    21 Apr 2011, 21:13 Rispondi|Quota
    • #34Emanuel Baroz

      il Rapporto Goldstone è pieno di errate valutazioni dovute (forse) a pregiudizio o cmq a mancata informazione…già questo svaluta di molto il valore della analisi compiuta dai tuoi “esperti”

      22 Apr 2011, 17:02 Rispondi|Quota
  • #35omar

    Pieno di valutazioni errate? Secondo chi? Te forse? E chi sei te? Ovviamente il pregiudizio è una costante che utilizzate quando non sapete come difendere la politica di israele.. Haha mi fai ridere veramente, perchè te pensi di essere più informato di loro? Ma vai a nasconderti..

    24 Apr 2011, 14:06 Rispondi|Quota
    • #36Emanuel Baroz

      secondo altri analisti che hanno letto e si sono informati meglio di chi ha redatto il Rapporto Goldstone…ma magari nella tua realtà virtuale questo non è accaduto…

      24 Apr 2011, 19:18 Rispondi|Quota