Antisemitismo sul web: il sito Holywar pubblica lista di collaboratori del sito Roma Ebraica definendoli “nazisti ebrei membri della cupola mafiosa ebraica italiana”

 
Emanuel Baroz
24 dicembre 2011
6 commenti

Il sito antisemita Holy War scheda i volti della Comunità ebraica : «Cupola mafiosa»

di Alessia Rastelli

Kahn, direttore di «Shalom»: nei periodi di crisi pericoloso accanimento contro le minoranze

Roma, 23 Dicembre 2011 – Maurizio Molinari, Ariel David, Donatella Di Cesare, Stefano Gatti, Angelo Pezzana, Claudia De Benedetti, Fabio Perugia, Jonathan Pacifici, Pierpaolo Pinhas Punturello. Ovvero nove membri della Comunità Ebraica, i cui volti sono finiti sul sito antisemita Holy War, schedati come «i nazisti-ebrei membri della cupola mafiosa ebraica italiana». Un attacco che prosegue nelle righe sottostanti: «Questi “schiavi di satana” vogliono la distruzione della Chiesa Cattolica ma noi lotteremo contro tutte le forze del male che la assalgono, questo è il nostro compito. GUERRA SANTA». Le foto sono state prelevate direttamente dal portale della Comunità Ebraica di Roma, che ha subito pubblicato un post per condannare l’episodio e ha annunciato la denuncia alla polizia postale.

IL SITO – «Periodicamente» Holy War «stila liste di proscrizione antiebraiche, diffonde poster antisemiti e persino “dossier” contro il nemico di turno» denuncia il post di risposta. Un anno fa, il Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec), lo aveva annoverato tra i siti antiebraici cosiddetti «principali», ovvero che contengono i materiali più aggressivi. Ma Holy War non è un caso isolato. Sempre nel dicembre 2010, nell’ambito della relazione quadriennale sull’antisemitismo nel nostro Paese, il Cdec aveva lanciato l’allarme a proposito del web: secondo lo studio, i siti internet italiani con significativi contenuti antiebraici sono raddoppiati tra il 2007 e il 2010 rispetto ai quattro anni precedenti.

L’ALLARME – «L’episodio è solo l’ultimo segno di una pericolosa escalation» dice al telefono con Corriere.it Giacomo Kahn, direttore del mensile ebraico «Shalom». «Solo un paio di settimane fa – aggiunge – esponenti dell’organizzazione di estrema destra Militia sono stati arrestati con l’accusa, tra l’altro, di azioni contro la comunità ebraica romana e il suo presidente Pacifici». Kahn richiama l’attenzione anche su «un più generale clima di intolleranza», citando ad esempio l’episodio dei senegalesi uccisi a Firenze. «I periodi di crisi portano sempre con sé una pericolosa tendenza ad accanirsi contro le minoranze. Bisogna fare attenzione» avverte. «Da parte nostra – annuncia – dedicheremo l’intero numero di gennaio di “Shalom”, l’edizione che celebra anche la Giornata della memoria, il 27, alla lotta contro il negazionismo».

Corriere.it

In alto: la locandina pubblicata sul sitodi demente antisemiti holywar

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  • #1HaDaR

    Sinceramente sono esterretfatto dalla banalità del commento di Kahn, come se l’antisemitismo e certi siti nascessero con le “crisi”… Mi chiedo dov’era quando negli ultimi …. anni (mettere un numero qualsiasi sotto i 4000) non s’è mai interrotta l’ostilità all’Ebreo e all’Ebraismo. Il fatto che la stampa non parli di siti antisemiti che sono lì da decenni non cambia il fatto che lo siano stati…
    Sono tutti luoghi comuni e retaggio marxista, della “cocezione materialistica della storia”, quelli del collegamento di crisi economica con antisemitismo.
    Basterebbe la storia d’Italia a Smentire tali baggianate: le leggi razziste del 1938 furono promulgate e applicate proprio nel momento di massimo successo e popolarità del regime e nel momento di massima espansione economica e sociale.
    Pretendere di vendere fumo ideologico, sociologismi passés, come se fossero dati di fatto è penoso e poco serio.
    Qel crisi rese giudeofobi i filosofi greci?
    Quale crisi rese giudeofobi la maggior parte degli storici e filosofi romani, con l’eccezione di Livio e Cassio Dione?
    Quale crisi sin dall’inizio del cristianesimo fece scrivere ai padri della chiesa parole degne di macellai, come Agostino che scriveva a sua sorella che “non vale la pena di bruciare le sinagoghe senza gli Ebrei dentro”? (vedi, fra gli altri: “The Jew in the Medieval World”, di Jacob Marcus, ovviamente mai tradoto in Italiano!)
    Quale crisi fece inventare il complotto giudaico allo stupratore pedofilo chiamato Maometto?
    Quale crisi fece trionfare l’Inquisizione Spagnola proprio nel momento di massimo splendore e riunificazione iberica?
    Quale crisi fece inventare il Ghetto a Venezia, al momento del suo massimo splendore?
    Eccetera.
    L’influenza degli ideologismi marxisti è ancora troppo forte e ingiustificabile dai fatti presso tanti leader comunitari ebrei italiani specialmente nei media.

    25 Dic 2011, 07:22 Rispondi|Quota
  • #2up

    penso che internet sia la classica cartina di tornasole che non li fa ne’ aumentare ne’ diminuire ma ci dice esattamente quali e quanti sono gli antisemiti nel mondo.

    paradossalmente questo e’ un vantaggio solo per gli ebrei che in questo modo hanno la possibilita’ di farsi un’idea precisa. nel momento in cui questa gente si rende visibile, il mondo ebraico puo’ armarsi adeguatamente per combatterla.

    ci fanno un piacere, ci ricordano che non bisogna abbassare mai la guardia e ci dicono quanto dobbiamo alzarla senza paranoie, senza entrare nella psicosi dell’antisemita dietro ogni angolo.

    e’ vero: gli antisemiti organizzati hanno piu’ possibilita’ di farsi pubblicita’ e di sedurre un maggior numero di giovani inconsapevoli e ignoranti della storia e della realta’. il loro rendersi riconoscibili pero’ mi sembra decisamente piu’ prezioso.

    25 Dic 2011, 08:19 Rispondi|Quota
  • #3Salvatore

    Mi chiedo, ma in Italia non esiste una legge che permette l’oscuramento di siti con contenuto neonazista? Se si, perchè non viene applicata, visto che questo schifoso sito si è già reso protagonista di cose simili?

    25 Dic 2011, 12:49 Rispondi|Quota
  • #4Samuel

    “Fermezza e risultati concreti contro chi semina odio in rete”

    Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

    “L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane continua a vigilare con attenzione e a contrastare la disgustosa e inaccettabile diffusione di farneticanti comunicati da parte di siti internet di chiara matrice razzista e antiebraica, l’ultimo dei quali ha rivolto oscure minacce ai collaboratori del sito della Comunità ebraica di Roma. Come è stato già da tempo constatato, è in corso una pericolosa campagna di odio e di istigazione a delinquere che è resa maggiormente insidiosa per la facilità e la velocità consentite dal mezzo utilizzato. L’UCEI prosegue nella efficace collaborazione con le autorità, la magistratura e le Forze dell’ordine coerentemente con la linea di fermezza già più volte dimostrata in tempi recenti e che con la loro professionalità ed efficacia hanno già ottenuto importanti risultati.

    I recenti arresti e l’esito positivo di processi da poco conclusi, dimostrano che il sistema giuridico italiano è solido e provvisto di leggi efficaci per combattere le attività di questi figuri.
    L’azione che deve essere perseguita contro chi semina l’odio non ha bisogno di proclami, ma di vigilanza, fermezza e risultati concreti da mettere a segno applicando la legge e mantenendo costante il nostro impegno”.

    (Fonte: Newsletter Ucei, 25 Dicembre 2011)

    25 Dic 2011, 15:32 Rispondi|Quota
  • #5Samuel

    Guerra santa, tragici deliri

    di Claudio Vercelli

    Che necessitino, ora più che mai, esecrazione e condanna, è fuor di discussione. Ancora di più denuncia e richiesta di vigilanza alle autorità competenti. Tutto questo occorre, dinanzi al ripetersi, oramai costante, degli attacchi via web contro l’ebraismo italiano e verso alcuni suoi esponenti, i maggiormente esposti per via della loro attività pubblica. Non di meno, però, a questo punto della situazione, tutto ciò non è più sufficiente da solo. L’ennesima manifestazione di antisemitismo on line, con la pubblicazione da parte del gruppo Holy War dei volti di nove collaboratori del sito Roma ebraica, accompagnati dalla squallida associazione grafica tra la svastica e il Maghen David, il tutto corredato di una serie di invettive deliranti, deve farci riflettere. Non abbiamo strumenti per tutelarci da sé né, giustamente, la legge lo permetterebbe. L’unica risorsa disponibile è la protezione che gli organi di uno Stato democratico sanno e vogliono offrire ai loro cittadini. Tuttavia la riflessione, che non è sterile esercizio ma comprensione di quello che sta avvenendo per meglio agire dinanzi ai pericoli incombenti, ci deve accompagnare e aiutare una volta ancora di più. Poche considerazioni, quindi, in ordine di successione. La prima di esse è che Holy War usa un linguaggio non casuale, semmai “raffinato” o comunque appropriato rispetto all’obiettivo di delegittimare i propri target. Da una parte invita i cattolici ad un maggiore «impegno» contro «l’intolleranza ebraica». I nomi e i volti dei nove “proscritti”, definiti «nazisti-ebrei» nonché «schiavi di Satana», sono indicati come parte della «cupola mafiosa ebraica italiana» che starebbe agendo per «la distruzione della Chiesa cattolica». Dall’altro, ciò denigrando, associa nazismo ad ebraismo attribuendo, con un capovolgimento logico, al secondo intenti che storicamente sono parte del primo. In sostanza: gli ebrei sono i “nuovi” nazisti. Lo starebbero a dimostrare le vicende del conflitto israelo-palestinese (non è detto esplicitamente ma per associazione di idee si può facilmente pervenire a tale esito, peraltro assai diffuso nel senso comune di molti), epitome di una più generale attività complottistica contro gli ordini della “giustizia divina sulla terra”, di cui una certa idea di Chiesa cattolica, cara ai tradizionalisti lefebvriani, ad esempio, rimarrebbe l’ultima garante. Allora, viene da pensare che le menti che hanno ideato questi testi, così come le mani che le hanno tradotte in un concreto manifesto, non siano quelle del gruppetto dei “soliti fanatici”, come oramai ci siamo fin troppo spesso abituati a credere, ma segmenti piuttosto definiti di mestatori che sanno di potersi celare dietro il radicalismo per portare avanti un’opera di delegittimazione dell’ebraismo e, con esso, di indebolimento della stessa coesione sociale collettiva. Un’altra considerazione, che nasce dal riscontro dell’ennesimo sovvertimento dei ruoli, è quella che si desume dal fatto che il gruppo di Holy War si fa alfiere della tutela dei “diritti” di una maggioranza, quella cattolica, che sarebbero minacciati dalla presenza di una minoranza, definita per l’appunto la «cupola mafiosa ebraica italiana». Anche qui, ad assurgere al ruolo di vittime, è la parte più forte. Da notare anche il richiamo alla parola mafia, che nel linguaggio di senso comune ha molti significati, tutti però univocamente negativi. Chi ha scritto quelle parole, in buona sostanza, sapeva non solo qual è il suo bersaglio ma anche come meglio raggiungerlo attingendo al lessico comune. A ciò va associata un ulteriore riscontro: la nuova frontiera dell’antisemitismo è offerta dalla detonante miscela che mescola antisionismo a negazionismo. Le due cose si alimentano vicendevolmente. Non a caso il gruppo romano di Militia ha sempre battuto il chiodo dell’«Olocausto» come «menzogna». E, in immediato riflesso, di Israele come carnefice. Se il gruppo che trova in Maurizio Boccacci il suo leader è molto interno alle dinamiche dell’estrema destra capitolina, esiste invece un’area di consenso, ben più grande, ai deliri di cui il radicalismo si fa portavoce. Quest’ambito, più subculturale che politico, è quello “rosso-bruna” che salda l’avversione al «capitalismo delle banche» con la difesa di ciò che chiama «tradizione», nel nome del rifiuto della natura “etnica” che il primo esprimerebbe di contro alla seconda. Laddove l’etnia, il nome nuovo dato all’altrimenti impronunciabile parola «razza», va da sé che è quella «ebraica». Un film già visto? Sì, e purtroppo facile da rivedere.

    (Fonte: Newsletter Ucei, 25 Dicembre 2011)

    25 Dic 2011, 15:33 Rispondi|Quota
  • #6Marcello

    Ma quei figli di puttana non si vergognano? Danno del “nazista” agli ebrei quando loro e la loro assurda propaganda dimostrano molto piú nazismo che altri? Sembra di ammirare quegli sfigati della rivista Der Strumer (una orripilante rivista nazista specializzata tempo fa in vignette disgustose ed antisemite). Invece che dare del “nazista” al nobile Stato di Israele (son piú fascisti gli islamisti se proprio dobbiamo dare del “fascista” a qualcuno), chiderei gentilmente a quei maiali antisemiti: “Perché non mostrate la vostra vera natura neonazista invece che fare i pacifisti negando l’Olocausto?”

    26 Dic 2014, 04:32 Rispondi|Quota