Sinai: (Egitto): offensiva dell’esercito contro i terroristi. Catturati anche 32 uomini di Hamas

 
Emanuel Baroz
14 luglio 2013
6 commenti

Egitto: catturati 32 militanti Hamas in retata nel Sinai

egitto-hamas-terrorismo-focus-on-israelIl Cairo, 11 Luglio 2013 – L’esercito egiziano ha ucciso decine di estremisti islamici nel nord del Sinai e ne ha catturati a centinaia, tra cui almeno 32 militanti di Hamas che da Gaza si erano uniti ai gruppi armati pro-Morsi. A dare notizia dell’offensiva militare e’ stato il quotidiano pan-arabo Al-Hayat.

La tensione tra l’esercito egiziano e Hamas era gia’ salita l’anno scorso quando un commando armato aveva attaccato una postazione militare nel Sinai, uccidendo 16 soldati. Negli ultimi mesi i militari hanno rafforzato la loro presenza al confine con la Striscia di Gaza, bloccando i tunnel per il contrabbando delle armi e delle merci. La vigilanza e’ stata intensificata dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi, esponente dei Fratelli musulmani che sono stretti alleati del movimento islamico palestinese, e infatti si e’ avuta notizia che a Gaza comincia a scarseggiare il carburante.

Hamas, da parte sua, ha negato attivita’ di propri militanti nel Sinai e il suo leader a Gaza, Ismail Haniyeh, ha assicuratoa piu’ riprese che il suo movimento non interferira’ negli affari interni egiziani.

(Fonte: Repubblica.it, 11 Luglio 2013)

Nella foto in alto: un manifesto a Gaza raffigurante Ismail Haniyeh, il “presidente” del governo di Hamas, e Mohamed Morsi, l’ex presidente egiziano destituito dal golpe il 3 Luglio scorso

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  • #1Emanuel Baroz

    Smantellata nel Sinai una cellula armata di Hamas

    Una cellula armata di Hamas, il movimento radicale palestinese affiliato alla Fratellanza musulmana, è stata smantellata dall’esercito egiziano nel Sinai al confine con Israele.

    Lo riferiscono fonti della sicurezza egiziane che confermano quanto apparso stamani su quotidiani egiziani e panarabi.

    (Fonte: Gazzetta del Sud, 13 luglio 2013)

    15 Lug 2013, 23:48 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Beny Gantz: “Nel Sinai il terrorismo si rafforza”

    “Nel Sinai le organizzazioni terroristiche stanno mettendo radici e si stanno rafforzando. Noi seguiamo gli sviluppi di giorno in giorno”: lo ha affermato il capo di Stato Maggiore, gen. Beny Gantz, all’indomani di una sparatoria notturna lungo il confine israelo-egiziano in cui non si avute vittime. La scorsa notte, nel Sinai settentrionale, tre manovali egiziani sono rimasti uccisi in un attentato.

    (Fonte: Notizie Geopolitiche, 15 luglio 2013)

    15 Lug 2013, 23:49 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    16/07/2013 Altri due siriani feriti da schegge, nei pressi del confine con Israele, nel quadro dei combattimenti della guerra civile che imperversa nel loro paese, sono stati ricoverati lunedì allo Ziv Medical Center di Safed (Israele).

    16/07/2013 A meno di otto mesi dall’operazione anti-Hamas a Gaza del novembre 2012, le riserve di armi di Hamas “stanno tornando ai livelli di prima del conflitto”. Ne ha dato notizia lunedì radio Galei Tzahal, menzionando in particolare la produzione da parte di Hamas di razzi M-75 da 20 cm capaci di raggiungere Tel Aviv e altre città densamente popolate della regione centrale di Israele. Durante gli otto giorni dell’operazione “Colonna di nube difensiva”, Hamas era riuscita a lanciare alcuni M-75 di medio raggio su Tel Aviv e Gerusalemme. Più di recente, a febbraio, un M-75 lanciato da Gaza si è abbattuto poco a sud di Ashkelon. Secondo il reportage di radio Galei Tzahal, Hamas si starebbe concentrando sulla produzione in proprio a causa del calo delle forniture dall’estero via contrabbando, una circostanza confermata lunedì dal capo di stato maggiore israeliano Benny Gantz.

    16/07/2013 Israele ha acconsentito a una richiesta egiziana di schierare due battaglioni di fanteria nella zona di El-Arish e Rafah (penisola del Sinai settentrionale) per contrastare la maggiore attività terroristica nella zona.

    16/07/2013 Il sito di news siriano Al Hakika ha citato funzionari turchi secondo i quali una importante fonte dei ribelli anti-Assad, Malik al-Kurdi, avrebbe inviato un messaggio agli Stati Uniti in cui avvertiva che missili russi Yakhont erano arrivati in Siria e che Assad intendeva consegnarli a Hezbollah. Il messaggio sarebbe stato recapitato prima dell’attacco di settimana scorsa che ne ha distrutto il deposito a Lattakia. Secondo le fonti, al-Kurdi, che ha servito come ufficiale nella Marina siriana a Lattakia prima di disertare nell’opposizione, avrebbe trasmesso l’informazione all’addetto navale presso l’ambasciata Usa ad Ankara.

    16/07/2013 Un ufficiale della sicurezza egiziana ha dichiarato all’agenzia di stampa Al-Awsat Asharq che l’esercito del Cairo ha distrutto più del 90% dei tunnel usati per il traffico di armi e il contrabbando fra Egitto e striscia di Gaza.

    16/07/2013 Il movimento Tamarod, la forza trainante nel movimento di protesta anti-Morsi in Egitto, in una conferenza stampa lunedì ha chiesto la sospensione temporanea degli accordi di pace di Camp David siglati da Israele ed Egitto. Secondo Tamarod, le disposizioni degli accordi, Israele stesso e le forze internazionali presenti nel Sinai impedirebbero all’Egitto di esercitare appieno la propria sovranità e di inviare forze aggiuntive nella penisola per combattere i terroristi. (In realtà gli accordi del ’79 prevedono questa possibilità, purché in coordinamento con Israele, cosa già avvenuta nel passato anche recente).

    16/07/2013 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) dovrà decidere a metà agosto come riformare il governo ad interim del primo ministro Rami Hamdallah. ”Il presidente – ha detto lunedì Wassel Abu Yusef, membro del Comitato esecutivo dell’Olp – dovrà decidere lo status giuridico dell’attuale governo il prossimo 14 agosto, alla scadenza del periodo ad interim”.

    16/07/2013 Egitto. Il pubblico ministero ha ordinato lunedì l’arresto di sette alti esponenti della Fratellanza Musulmana, per le violenze tra sostenitori e oppositori dei Fratelli Musulmani dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi. L’elenco comprende personalità di primo piano come Essam al-Erian e Mohamed al-Beltagi, entrambi presenti a una manifestazione di lunedì secondo la stessa Fratellanza. I due comparivano già in un analogo elenco di persone accusate di incitare alla violenza diramato la settimana scorsa, ma non erano stati arrestati. Le ultime accuse parlano di “istigazione alla violenza, finanziamento di atti violenti e teppismo”.

    16/07/2013 Gli Stati Uniti non cercheranno di imporre il loro modello all’Egitto né di sostenere partiti o personalità specifiche. Lo ha detto lunedì il vicesegretario di stato Usa, William Burns, rendendo la prima visita in Egitto di un rappresentane di alto livello degli Stati Uniti da quando l’esercito ha spodestato il presidente Mohamed Morsi. Burns ha anche detto di ritenere che l’Egitto non rischia di riprodurre la tragedia della Siria, dove quasi centomila persone sono state uccise nella civile guerra.

    16/07/2013 La squadra israeliana di Fisica si è aggiudicata una medaglia d’oro, tre medaglie d’argento e una medaglia di bronzo alla 44esima Olimpiade della Scienza, conclusa domenica in Danimarca. Il team israeliano si è classificato 13esimo su 83 paesi partecipanti.

    16/07/2013 Il sito russo di news RT ha riferito che, secondo una fonte definita affidabile, l’aviazione israeliana avrebbe usato una base militare in Turchia per attaccare il deposito di missili nella città costiera siriana di Latakia la scorsa settimana. Secondo la fonte, una volta decollati i jet israeliani avrebbero raggiunto Latakia dal mare per non penetrare lo spazio aereo siriano. Lunedì la tv russa in lingua araba Rusiya Al-Yaum ha riferito una secca smentita del ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu. “Chi diffonde queste notizie senza fondamento – ha detto Davutoglu – vuole solo danneggiare la reputazione della Turchia”.

    16/07/2013 Iran. Il neoeletto presidente Hasan Rohani, citato da diversi giornali tra cui il quotidiano pro-riforme Shargh, ha pesantemente criticato la gestione delle risorse del paese da parte del presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, aggiungendo che la sua analisi dell’economia del paese è molto diversa dalla valutazione falsamente ottimista del governo uscente.

    16/07/2013 Sinai egiziano. Almeno tre persone uccise e 17 ferite nelle prime ore di lunedì mattina quando terroristi non identificati hanno attaccato con mitra e granate, nella città di El Arish (Sinai settentrionale), un autobus di lavoratori occupati presso una fabbrica di cemento. Jihad Haddad, portavoce dei Fratelli Musulmani, ha scritto su Twitter che il suo movimento condanna i recenti attentati nella penisola del Sinai e anzi ne ritiene responsabile l’esercito egiziano: ”Siamo convinti – ha scritto – che l’intelligence egiziana è coinvolta negli attentati nel Sinai per stabilizzare il colpo di stato”.

    16/07/2013 “Due settimane fa c’è stato uno sconvolgimento in Egitto e non sappiamo cosa accadrà fra due settimane”. Lo ha detto lunedì il capo di stato maggiore israeliano Benny Gantz, che ha aggiunto: “Elementi terroristici continuano a insediarsi nel Sinai e noi monitoriamo quotidianamente il fenomeno”. A proposito del fronte settentrionale, Gantz ha detto: “La guerra siriana sconfina in Libano e non passa giorno senza un evento in cui sia implicato Hezbollah”.

    16/07/2013 Cinque giovani israeliani in Cisgiordania sono stati arrestati per aver lanciato pietre contro delle persone, che si sono poi rivelate essere membri delle forze di sicurezza che li stavano tenendo d’occhio sotto copertura.

    16/07/2013 Un comitato accademico internazionale nominato dalla Commissione Europea ha scelto il Centro per gli Studi su Politica e Società Europea e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Ben-Gurion del Negev (a Beersheva) per crearvi l’unico Centro d’Eccellenza nazionale “Jean Monnet” in Studi Europei. Circa 162 di questi centri esistono già in giro per il mondo, ma questa è la prima volta che, per istituirne uno, viene scelta un’università israeliana.

    16/07/2013 La commissione della Knesset per la legislazione ha approvato domenica un progetto di legge che designa il 30 novembre come Giornata nazionale per la commemorazione degli oltre 850.000 ebrei nei paesi arabi cacciati o costretti a fuggire dalle loro case dopo la fondazione di Israele. Il 30 novembre è la data in cui, nel 1947, un giorno dopo l’approvazione all’Onu del piano di spartizione che prevedeva uno stato ebraico, le nazioni arabe lanciarono aggressioni di massa contro le loro comunità ebraiche. L’autore del disegno di legge, il parlamentare Shimon Ohayon (Likud-Beytenu), ha inviato una lettera al segretario generale della Lega Araba, Nabil Elaraby, in cui invita l’organizzazione “ad accettare la responsabilità storica per l’umiliazione, le sofferenze e le perdite subite da innocenti vittime ebree, per la guerra dichiarata dal mondo arabo contro lo Stato di Israele”.

    15/07/2013 Yad Vashem, il memoriale della Shoà a Gerusalemme, è stato classificato quarto fra i primi 25 musei di tutto il mondo da un sondaggio del sito TripAdvisor. Yad Vashem è stato anche insignito del premio del sito Certificate of Excellence 2013, che indica che mantiene un rating fra i più alti in termini di recensioni aggregate su TripAdvisor.

    15/07/2013 Un colpo di mortaio è esploso in una zona non edificata del territorio israeliano a ridosso del confine con la Siria, nel nord delle alture del Golan. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha informato che l’incidente è frutto di fuoco interno siriano accidentalmente debordato in Israele.

    15/07/2013 Siria. Secondo la Coalizione siriana, principale forza di opposizione filo-occidentale, circa duecento civili si trovano intrappolati in una moschea nel sobborgo di Qaboun della capitale siriana, mentre all’esterno infuriano i combattimenti fra ribelli e forze fedeli al presidente Bashar Assad. Attacchi dell’esercito del regime anche contro il campo palestinese di Yarmouk, ai margini di Damasco, stando a quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani che ha sede in Gran Bretagna.

    15/07/2013 Siria. I talebani pakistani hanno creato campi paramilitari e inviato centinaia di uomini in Siria per combattere a fianco dei ribelli contro il presidente Bashar Assad, nel quadro di una strategia volta a cementare legami con la dirigenza centrale di al-Qaeda. Lo hanno detto domenica fonti dei talebani. A più di due anni dall’inizio della rivolta anti-Assad, la Siria è diventata un polo d’attrazione di combattenti sunniti stranieri che affluiscono nel paese per unirsi a quella che considerano una guerra santa contro oppressori sciiti. Schierati a fianco di gruppi come il Fronte al-Nusra, che gli Usa considerano un ramo di al-Qaida, i “volontari” provengono principalmente da paesi dell’area come Libia e Tunisia, a loro volta lacerati da conflitti analoghi. Domenica i comandanti talebani in Pakistan hanno annunciato la decisione di unirsi alla causa, affermando che centinaia di combattenti si sono spostati in Siria per combattere al fianco dei loro ”amici mujahedeen”.

    15/07/2013 Siria. Secondo la tv ufficiale di stato siriana, l’esercito avrebbe scoperto un magazzino dei ribelli a Damasco progettato per la produzione e lo stoccaggio di sostanze chimiche tossiche.

    15/07/2013 Egitto. L’Ufficio presidenziale ha annunciato che Mohamed ElBaradei ha prestato giuramento domenica pomeriggio come vice presidente ad interim. Ex capo dell’Agenzia Onu per l’energia atomica AIEA, ElBaradei sarà responsabile delle relazioni internazionali. Domenica mattina era stato annunciato che l’ex ambasciatore egiziano negli Usa, Nabil Fahmy, aveva accettato l’incarico di ministro degli esteri nel governo ad interim da costituire dopo la rimozione del presidente Mohamed Morsi all’inizio del mese.

    15/07/2013 Il governo israeliano ha approvato un piano nazionale per lo sviluppo del Negev (il sud desertico d’Israele) con un budget di 500 milioni di shekel (ca. 140 milioni dollari), ripartiti su cinque anni.

    15/07/2013 Per la prima volta dopo la cacciata del presidente egiziano Mohamed Morsi, il “primo ministro” di Hamas nella striscia di Gaza, Ismail Haniyeh, ha parlato con funzionari dell’intelligence egiziana. Ne ha dato notizia domenica il portavoce del “governo” di Gaza, Ihab al Ghussein.

    15/07/2013 “E’ passato un mese dalle elezioni in Iran, ma Teheran continua la sua corsa verso lo sviluppo di capacità nucleare militare e della sua gamma di missili balistici”. Lo ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. ”La comunità internazionale – ha aggiunto – deve esigere che l’Iran fermi ogni arricchimento dell’uranio, ed è cruciale che le sanzioni economiche siano rafforzate e che l’Iran sia messo di fronte a una credibile opzione militare”.

    15/07/2013 Un altro siriano, ferito alla testa negli scontri della guerra civile siriana in prossimità del confine con Israele, è stato ricoverato domenica in Israele presso il Centro Medico della Galilea occidentale, a Nahariya.

    14/07/2013 Per celebrare l’inizio, questa settimana, del mese sacro islamico del Ramadan, la Biblioteca Nazionale d’Israele ha curato una speciale mostra digitale di 30 rari manoscritti del Corano, che datano dal IX al XIX secolo, originari di diverse località in tutto il mondo musulmano. Si veda (in inglese): http://web.nli.org.il/sites/NLI/English/collections/Islam-Middle-Eastern/Pages/30-Quran-books.aspx

    14/07/2013 Egitto. Annunciata sabato un’inchiesta penale a carico del deposto presidente islamista Mohamed Morsi, incentrata su accuse di spionaggio, istigazione alla violenza e danneggiamento dell’economia del paese. Il primo presidente egiziano entrato in carica attraverso elezioni è trattenuto in un luogo segreto da quando l’esercito lo ha rimosso dal potere lo scorso 3 luglio, ma finora non è stato formalmente incriminato di alcun reato. Secondo una fonte legale citata dall’agenzia di stampa AFP, Morsi sarebbe anche indagato, insieme ad altri membri del partito dei Fratelli Musulmani, per la sua evasione dal carcere del 2011. Gli inquirenti egiziani stanno cercando di capire se organizzazioni straniere come Hezbollah e Hamas siano state complici dell’evasione, avvenuta durante i disordini che hanno rovesciato Hosni Mubarak.

    14/07/2013 Siria. Due video diffusi sabato mostrano bombardamenti dall’aria sul Krak dei Cavalieri (nella provincia centrale di Homs), uno dei castelli crociati meglio conservati al mondo, risalente al XII secolo. I video, uno dall’esterno e uno dall’interno dell’edificio, mostrano pesanti danni. Molti siti archeologici siriani sono stati gravemente danneggiati nella guerra civile. Fra questi, il secolare mercato coperto di Aleppo sventrato da un incendio lo scorso anno, e lo scorso aprile il minareto della famosa Moschea degli Omayyadi dell’XI secolo, crollato durante gli scontri tra esercito e ribelli nella stessa città.

    (Fonte: Israele.net)

    15 Lug 2013, 23:49 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    La caduta di Morsi un brutto colpo per Hamas

    di Sarah F.

    Il colpo è di quelli difficili da digerire. La caduta improvvisa e imprevedibile di Mohamed Morsi è un bruttissimo colpo per Hamas, il gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza e costola della Fratellanza Musulmana.

    Nonostante i leader di Hamas si siano affettati a smentire qualsiasi loro preoccupazione, il fatto che in Egitto i Fratelli Musulmani siano caduti in disgrazia incide e parecchio sul gruppo terrorista palestinese.

    Hamas aveva appena fatto una decisiva scelta di campo scegliendo di stare dalla parte della Fratellanza Musulmana invece che stare con l’Iran. Aveva scelto di osteggiare Assad e quindi di appoggiare la resistenza siriana per tenere fede alla linea egiziana voluta da Mohamed Morsi. Questa decisione aveva attirato su Hamas le ire degli Ayatollah e provocato l’immediato blocco di qualsiasi fornitura militare e degli aiuti finanziari che periodicamente l’Iran inviava ai terroristi palestinesi. Il motivo era semplice: in Egitto comandavano i loro padri putativi, i Fratelli Musulmani, quindi Hamas non aveva più bisogno degli aiuti iraniani. Poi c’erano le promesse dell’Emiro del Qatar che aveva messo la Striscia di Gaza nella sua lunga lista di sostegni al terrorismo islamico, promesse però legate al fatto che in Egitto comandasse la Fratellanza Musulmana. Ora tutto questo castello è crollato e Hamas si ritrova improvvisamente senza amici.

    L’emblema di questa situazione è Khaled Meshaal, capo politico di Hamas. Per vent’anni è stato rifugiato in Siria sotto la protezione di Assad. Quando la Fratellanza Musulmana si è schierata con i ribelli siriani ha pensato bene di scappare a gambe levate per rifugiarsi in Qatar dove Hamas ha aperto un ufficio politico. Ma il suo vero obbiettivo era quello di stabilirsi in Egitto, sotto l’ombrello protettivo dei Fratelli Musulmani. Ora non sa più che pesci pigliare. In Siria non può tornare, in Iran meno che meno. In Qatar non è a suo agio specie per problemi di sicurezza. In un Egitto senza la Fratellanza Musulmana è difficile che possa trovare un angolino dove nascondersi. Povero Meshaal, gira come una trottola senza un rifugio sicuro con un bel bersaglio disegnato sulla fronte.

    Secondo il sito web delle Brigate Ezzedeen al-Qassam , oggi è prevista una riunione dei massimi esponenti di Hamas per discutere sul da farsi dopo la caduta di Morsi e dei Fratelli Musulmani. Nel frattempo l’esercito egiziano ha chiuso il Valico di Rafah e ha posizionato una colonna di carri armati lungo il confine tra la Striscia di Gaza e la Penisola del Sinai. E’ evidente che nemmeno gli egiziani pensano ad Hamas come ad un alleato.

    http://www.rightsreporter.org/la-caduta-di-morsi-un-brutto-colpo-per-hamas/

    15 Lug 2013, 23:50 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    15 Lug 2013, 23:51 Rispondi|Quota
  • #6Parvus

    Il mondo avrebbe la pace se l’esercito del popolo egiziano riuscisse a schiacciare la testa di questi pazzi che da 65 anni cercano la rivincita per una guerra da loro scatenata e che hanno perso.

    17 Lug 2013, 10:51 Rispondi|Quota