Di Stefano (M5S) ne spara un’altra delle sue: “Eventuali violazioni di Israele ledono all’immagine della comunità ebraica”

 
Emanuel Baroz
31 luglio 2013
8 commenti

Di Stefano (M5S) ne spara un’altra delle sue: “Eventuali violazioni di Israele ledono all’immagine della comunità ebraica”

manlio-di-stefano-m5s-viaggio-palestina-pregiudizio-antisraeliano-focus-on-israelRoma, 30 Luglio 2013 – Evidentemente è più forte di lui: il deputato Manlio di Stefano non riesce proprio ad assumere una posizione obiettiva ed imparziale quando parla di Israele e di ebrei. Ne è l’ennesima dimostrazione quanto dichiarato durante la conferenza stampa tenutasi alla Camera dei deputati per rendere conto del viaggio svolto nei giorni scorsi da alcuni eletti del Movimento Cinque Stelle in Israele (anche se per alcuni di loro era la Palestina…), che tante polemiche aveva scatenato per l’assoluto pregiudizio antisraeliano che l’aveva contraddistinto: “Non credo che ci sia un problema di conflitto tra il M5S e nessuna comunità. Credo, anzi, che il problema israeliano possa ledere alla comunità ebraica. Noi non abbiamo nulla contro di loro ma la loro immagine a livello internazionale è compromessa da eventuali violazioni dei diritti umani. Loro sono anche parte lesa in questa storia”.

Sulle vergognose dichiarazioni dell’altro deputato dell’M5S Paolo Bernini, Di Stefano e Maria Edera Spadoni, anch’essa presente alla conferenza,  hanno poi detto: “Bernini ha espresso un suo pensiero. Il M5S non ha mai condiviso una posizione sul sionismo. In ogni caso, non è un argomento sul quale discutere nel 2013 visto che è stato superato dagli accordi di Oslo che, per noi, sono il punto di riferimento”

Analizzando bene le sue parole però c’è qualcosa che non torna: esiste un “problema israeliano”? E Non esiste forse un “problema terrorismo palestinese”? E perchè mai questo fantomatico “problema israeliano” dovrebbe ledere alla comunità ebraica italiana? E per quanto riguarda le “eventuali violazioni dei diritti umani” non sarà forse il caso di guardare in casa dei palestinesi? Domande che probabilmente non riceveranno mai risposte…

Nella foto in alto: Manlio di Stefano (deputato M5S) e Maria Edera Spadoni (deputata M5S) durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati

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  • #1Emanuel Baroz

    “Su Israele e l’Italia gravissime farneticazioni”

    Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato: Suscitano indignazione e inquietudine, le recenti gravissime affermazioni di Manlio Di Stefano, parlamentare del Movimento Cinque Stelle, secondo il quale “il problema israeliano” rischia di “ledere la comunità ebraica” e che aggiunge “noi non abbiamo nulla contro di loro, ma la loro immagine a livello internazionale è compromessa da eventuali violazioni dei diritti”.

    In questo caso è necessaria una risposta molto chiara. Qui non ci si trova solo di fronte a farneticazioni infondate e ingiustificate sotto il profilo dei rapporti internazionali, rivolte contro un Paese da sempre amico dell’Italia e contro l’unica isola di democrazia e di progresso nel mezzo di una regione devastata dalle dittature e afflitta da quotidiane violazioni dei diritti fondamentali.

    Si tratta del vergognoso tentativo di dividere il destino del popolo ebraico da quello dello Stato di Israele. E’ una minaccia che tutti gli ebrei italiani e con essi tutti gli italiani che conoscono la storia e hanno a cuore gli ideali della libertà e della democrazia, devono respingere con sdegno.

    (31 luglio 2013)

    http://moked.it/blog/2013/07/31/su-israele-e-litalia-gravissime-farneticazioni/

    1 Ago 2013, 19:14 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    M.O., Di Stefano (M5S): Israele lede immagine della comunità ebraica

    Il deputato grillino: “Sionismo una piaga? Quella del deputato Bernini non è la posizione del Movimento”

    Il “problema israeliano” può “ledere la comunità ebraica” perché la sua “immagine può essere compromessa da alcune azioni” del governo di Tel Aviv. Il deputato del Movimento cinque stelle Manlio Di Stefano torna sulla polemica sorta nelle settimane scorse dopo aver definito la Guerra dei sei giorni un “attacco preventivo”. L’occasione è la conferenza stampa alla Camera per rendere conto della missione svolta da alcuni eletti Cinque stelle in Palestina. “Non c’è alcun problema o conflitto fra il Movimento e la comunità ebraica, a noi interessa solo il rispetto dei diritti umani”, afferma il parlamentare.

    Quanto al deputato Paolo Bernini, che ha definito il sionismo “una piaga”, Di Stefano puntualizza: “Ha espresso il suo parere ma non è chiaramente quello del Movimento cinque stelle. Non abbiamo mai condiviso una posizione sul sionismo né ne abbiamo mai parlato nei nostri canali”. In ogni caso il viaggio in Palestina, finanziato mediante il rimborso per le spese dell’esercizio del mandato previsto per gli eletti di Camera e Senato, “rientreranno nella rendicontazione” effettuata dai parlamentari grillini.

    E sulle polemiche sorte, la deputata Maria Edera Spadoni aggiunge: “La considero un’attività di lavoro, non siamo andati al mare. Abbiamo incontrato associazioni, visitato villaggi e tenuto uno stile sobrio come facciamo sempre. Abbiamo anche trovato hotel a 50 euro”. E sull’intenzione di un viaggio in Kazakistan dopo il caso Shalabayeva, per verificare le condizioni della moglie di Ablyazov, Di Stefano precisa: “Stiamo valutando questa ipotesi ma lo faremo solo se sarà utile”.

    http://www.ilvelino.it/it/article/mo-di-stefano-m5s-israele-lede-immagine-della-comunita-ebraica/2bf1cd0a-f8a1-484b-b038-4c5c734f0d35/

    1 Ago 2013, 19:15 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Movimento 5 Stelle, dottor Jekyll e mr. Hyde

    di Noemi Cabitza

    Ieri sera il deputato grillino Manlio Di Stefano ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una lettera indirizzata a quelli che lui definisce “amici della comunità ebraica” nella quale cerca di spiegare il suo punto di vista sulla questione medio-orientale, le ragioni del suo recente viaggio nei territori contesi, promette una visita in Israele (ma perché, dov’era stato?) e soprattutto dice che né lui né il Movimento 5 Stelle sono antisionisti.

    Bene, bravo, bis, applausi a scena aperta. Peccato che la mossa assomigli tanto a un tardivo ripensamento in merito a quanto detto ancora pochi giorni fa (Gerusalemme in Palestina, critiche feroci al muro difensivo e ai checkpoint, accuse a Israele di violare i Diritti Umani ecc. ecc.) e che quanto scritto in quella nota faccia a cazzotti con la linea più volte evidenziata dal Movimento 5 Stelle, a partire dal vertice, Grillo, fino all’ultimo sconosciuto deputato.

    Vogliamo parlare di quello che ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini, sin qui noto alle cronache solo per aver detto da Santoro che gli americani inseriscono a tutti un microchip nel cervello? Non è forse lui ad aver dichiarato pochi giorni fa che il sionismo è una piaga e di essersi chiaramente dichiarato antisionista? Che dire poi di quanto scritto dalla deputata grillina Federica Daga sul suo profilo Facebook dove arriva addirittura a dire che la Morgantini è candidata al Premio Nobel per la Pace? Il Nobel per la pace alla Morgantini? Il massimo dell’antisionismo. E senza andare tanto lontano, vogliamo parlare dell’amore che nutre Grillo verso gli Ayatollah iraniani? E delle sue dichiarazioni su Israele? Per non parlare delle varie farneticazioni che si trovano sui profili Facebook dei grillini.

    Ora le cose sono due: o il Movimento 5 Stelle ha due personalità come il dottor Jekyll e il suo alter ego mr. Hyde, oppure il sistema di comunicazione all’interno del Movimento 5 Stelle fa schifo. Come ci si può dichiarare antisionisti – come a fatto Manlio Di Stefano a nome del Movimento 5 Stelle – e allo stesso tempo comportarsi in quel modo e riempire il web di dichiarazioni diametralmente opposte?

    La cosa francamente ci lascia un po’ perplessi. Abbiamo l’impressione di trovarci di fronte all’ennesimo caso di finto amico di Israele che, con il fatto di dichiarasi appunto amico, non perde occasioni di attaccare lo Stato ebraico grazie all’equazione amico=diritto di critica. E’ come quello che fingendosi amico di Israele (se non addirittura ebreo) dopo aver premesso che “lui ama Israele” si lancia in pesanti accuse volte però, attenzione, a fare (secondo lui) il bene dello Stato Ebraico quando invece sono veri e propri attacchi antisemiti. Di persone così ne è pieno il mondo, gente che si nasconde dietro al suo presunto e falso amore per Israele per poter meglio esprimer, nascondendolo, il proprio antisemitismo.

    Ecco, la nostra impressione è questa, quella cioè che quel comunicato serva in effetti a “pararsi il culo” e a giustificare attacchi contro Israele, che sono cosa diversa da una legittima critica fatta da un amico genuino. A meno che veramente il Movimento 5 Stelle non sia una sorta di dottor Jekyll e mr. Hyde. Lo vedremo molto preso, ne siamo convinti.

    http://www.rightsreporter.org/movimento-5-stelle-dottor-jekyll-e-mr-hyde/

    1 Ago 2013, 19:16 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Manlio di Stefano: balle e giravolte anti-israeliane

    di Miriam Bolaffi

    Caro sig. Manlio di Stefano, Lei è un furbacchione, in un colpo solo ha trovato il modo di far parlare di se (non avendone di altri più nobili) e allo stesso tempo di racimolare qualche voto qua e la tra il variegato e purtroppo popoloso mondo antisemita traversale, quello che non è né di destra né di sinistra ma che rappresenta il nuovo nazismo che avanza. Se non si erano ancora accorti di voi, ora sanno che esistete e vedrete che vi premieranno.

    Vorrei confutare punto per punto l’assurda conferenza stampa a cui abbiamo assistito sul suo mirabolante viaggio in Israele, ma sarebbe troppo lungo e tedioso farlo, mi limiterò quindi solo a un ripasso.

    Prima di tutto, Lei parla di imparzialità ma per andare in Israele si sceglie come guida una certa Luisa Morgantini . Niente da dire sulla persona, che non conosco, ma scegliere la Morgantini come “guida spirituale e imparziale” per un viaggio in Israele è come andare in Iran scegliendo l’Ayatollah Khamenei per farsi guidare. Con tutto il rispetto, la signora Morgantini è tutto fuorché imparziale. Liberissima di farlo, per carità, ognuno sceglie da che parte stare, ma per favore evitiamo di insultare le intelligenze di persone senzienti.

    Detto questo caro sig. Manlio Di Stefano,che comunque è la cosa meno importante che le voglio dire, l’ho sentita parlare di territori occupati quando invece sono territori contesi, l’ho sentita parlare del muro difensivo che violerebbe i Diritti Umani, una parola di cui si riempie spesso la bocca ma che credo non ne conosca fino in fondo il significato dato che non credo che lei lascerebbe la porta del suo appartamento aperta a disposizione di chiunque voglia entrare in casa sua e delinquere. Lo sentita persino parlare di violazione degli accordi di Oslo da parte israeliana, cosa che mi fa ritenere che lei gli accordi di Oslo non li abbia mai nemmeno letti altrimenti prima di dire una eresia del genere ci avrebbe pensato bene e, soprattutto, si sarebbe informato con molta attenzione su chi e come ha violato gli accordi di Oslo. Ho sentito dire che avete incontrato una associazione formata da “ex militari pentiti”, si caro Manlio Di Stefano, Lei ha usato proprio la parola “pentiti” per descrive un gruppo di persone che con l’IDF ha ben poco a che spartire se non l’aver fatto per qualche giorno il servizio militare (obbligatorio) prima di ottenere l’esenzione allo stesso per obiezione di coscienza o per altro (ci sono anche queste persone vigliacche in Israele come in ogni Paese democratico). L’ho sentita parlare di checkpoint che violerebbero i Diritti Umani (ancora questa parola a lei incomprensibile) ma non l’ho sentita parlare dei motivi per cui quei checkpoint (e pure il muro difensivo) sono li, non l’ho sentita dire che prima dei checkpoint (e del muro) ogni giorno in Israele saltava in aria un autobus e dopo la loro istituzione invece non è successo più niente. E qui torniamo al discorso della porta di casa sua e le chiedo ancora se lei la lascerebbe aperta ben sapendo che qualche delinquente entrerà e farà quello che vuole di lei e della sua famiglia. Non l’ho sentita nemmeno dire che quei checkpoint erano parte proprio degli accordi di Oslo (zona B e zona C all’inizio e ora solo nella zona C) a dimostrazione che Lei probabilmente pensa che a Oslo avevano bevuto qualche birra e firmato qua e la qualche foglio (mi chiedo seriamente se Lei comprende quello che sto dicendo e se non stia perdendo il mio tempo).

    Ma non voglio infierire consapevole anche che, come detto prima, sono più che convinta di buttare via tempo. Quello che invece, caro sig. Manlio Di Stefano, Le voglio dire con tutto il cuore è che Lei non incanta nessuno. In tre giorni Lei e i suoi colleghi non avete fatto altro che ripetere i soliti stereotipi antisionisti che siamo costretti a sorbire da decine e decine di anni e che potete trovare ovunque in rete. Niente di nuovo. Volete parlare veramente di Diritti Umani? Bene, facciamolo. Andiamo a vedere come gli arabi violano i Diritti dei bambini crescendoli nella cultura dell’odio. Andiamo a fare un viaggetto verso Sderot o verso Ashkelon per vedere come sono costretti a vivere i bambini israeliani sotto il fuoco dei vostri amici arabi. Parliamo di come una intera nazione sia costretta da oltre 60 anni a difendersi dagli attacchi militari per poter sopravvivere. Parliamo di questo prima di parlare delle conseguenze delle decisioni arabe, del muro difensivo, dei checkpoint e di tutte le misure di sicurezza di cui Lei si è lamentato che altro non sono che la conseguenza proprio delle decisioni arabe.

    E siccome Lei nella sua conferenza stampa ha fatto tanti riferimenti ad accordi internazionali (ha scomodato persino la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) le faccio notare che in questo lungo scritto non ho mai nominato la parola “Palestina”. Non l’ho fatto con cattiveria, semplicemente non la volevo confondere. Vede, la Palestina al momento è una cosa astratta, non esiste. E non sono io a dirlo, ma proprio quei trattati internazionali che le piace tanto citare. Probabilmente è per questo che quando è arrivato in Israele ha visto solo scritte israeliane, ha sentito parlare in ebraico e quando è andato a Gerusalemme credendo di essere in “Palestina” l’hanno corretta facendole notare che si trovava nella capitale di Israele. Non se la prenda sig. Manlio Di Stefano, succede a tutti quelli che come lei dicono di essere imparziali ma poi si dimostrano profondamente antisionisti, che poi come diceva un certo Martin Luter King (non so se lo conosce) «L’ANTISEMITA DEVE COSTANTEMENTE INVENTARE NUOVE FORME E NUOVE SEDI PER IL SUO VELENO. Deve camuffarsi. E allora non dice più di odiare gli Ebrei, ma solo di “essere anti-Sionista”».

    http://www.rightsreporter.org/manlio-di-stefano-balle-e-giravolte-anti-israeliane/

    1 Ago 2013, 19:17 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Ecco la lettera postata dal deputato Manlio di Stefano sulla propria bacheca Facebook:

    Amici della Comunità ebraica,
    mandiamo questa lettera aperta nell’intento di chiarire la nostra posizione relativamente alle recenti manifestazioni di dissenso per il nostro viaggio in Israele e Palestina.
    Abbiamo intrapreso questo viaggio per conoscere da vicino la situazione dei territori contesi e pertanto abbiamo deciso di incontrare gruppi della società civile, per lo più palestinese, nonché i rappresentanti delle Nazioni Unite, del consolato italiano e della cooperazione italiana a Gerusalemme.
    È, ovviamente, nostro interesse ascoltare il popolo israeliano, ed è, infatti, in programma un viaggio per conoscere i territori israeliani e per raccogliere, anche lì, la voce di chi soffre a causa diretta o indiretta del conflitto.
    Avevamo poco tempo a disposizione per cui abbiamo scelto di ascoltare le due “campane” in due distinti viaggi, così da non apprendere poche e confuse nozioni ma per immergerci totalmente nelle due diverse realtà.
    Accogliamo quindi con soddisfazione la richiesta d’incontro dell’Ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon, e rilanciamo proponendo di organizzare una visita in Israele dove saremo ben lieti di andare.
    Il MoVimento 5 Stelle non ha e non pretende di avere una linea filo palestinese o filo israeliana: ci interessa semplicemente porre l’accento sulle violazioni dei diritti umani e sulle possibili misure che l’Unione Europea potrebbe adottare per migliorare la vita di profughi e civili in quella terra come in tutte le altre afflitte dagli stessi mali.
    Purtroppo di “muri” e attentatori ce ne sono fin troppi in giro per il pianeta, ne siamo ben consci. Siamo nuovi interlocutori politici e, come tali, dobbiamo vedere e capire per agire, con competenza e cognizione.
    Ripetiamo, ancora una volta, che siamo più che disponibili ad ascoltare chiunque avesse voglia di dialogare con noi, avendo sempre come priorità il benessere di tutti i popoli, affinché possano vivere in pace e sicurezza.
    Il MoVimento 5 Stelle non è antisionista e tantomeno antisemita, siamo ben lontani dall’esserlo e ciò che trapela da saltuarie interviste o dichiarazioni estemporanee è da considerare a titolo strettamente personale.
    Il M5S ha a cuore esclusivamente il rispetto del diritto internazionale e la tutela dei diritti dell’uomo.
    Siamo per il rispetto degli accordi di Oslo, che affermano il diritto palestinese all’autogoverno attraverso la creazione dell’ANP e delle Lettere di mutuo riconoscimento tra Israele e OLP, dove il governo israeliano riconosce l’OLP come legittimo rappresentante del popolo palestinese e viceversa l’OLP riconosce il diritto a esistere dello Stato di Israele, rinunciando al terrorismo e alla violenza.
    Il MoVimento 5 Stelle crede fermamente che una soluzione seria non possa allontanarsi dall’unico obbiettivo comune:
    la PACE.

    I componenti del M5S in commissione Affari esteri e Politiche dell’Unione europea – Camera dei Deputati

    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=567971709927626&id=152760598115408

    1 Ago 2013, 19:21 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Roma, 31 lug. (Adnkronos) – “Gli ebrei italiani della Comunita’di Roma sono fieri di essere cittadini della Repubblica italiana; al contempo sono orgogliosi per cio’ che rappresenta lo Stato di Israele,il quale rimane l’unica vera democrazia in Medio Oriente, nonostante le continue minacce circostanti. Le parole del deputato Di Stefano denotano scarsa conoscenza della realta’ israeliana e del rapporto particolare che lega gli ebrei italiani e del mondo a quello Stato”.Lo dichiara in una nota il consigliere della Comunita’ Ebraica di Roma, Raffaele Sassun.

    “Sappiamo -aggiunge- che non tutti all’interno del Movimento 5 Stelle la pensano allo stesso modo sull’argomento, per questo chiediamo ai portavoce del M5S maggiore attenzione nell’esternare giudizi che toccano corde sensibili e che provano a inserirsi in dibattiti di grande rilevanza internazionale”.

    “Sappiamo bene -prosegue- quale la vera realta’ di vita, di tolleranza, di sopportazione, di rispetto di tutti gli esseri umani in Israele. Pertanto, qualsiasi tentativo di sminuire o indebolire questo speciale rapporto storico fra lo Stato d’Israele e le comunita’ ebraiche risulta essere goffo e destinato a fallire”.

    1 Ago 2013, 19:27 Rispondi|Quota
  • #7laura

    PARACULO. Io non sbaglio mai. penso male e sono una peccatrice, ma non sbaglio MAI.

    2 Ago 2013, 12:22 Rispondi|Quota
  • #8roberto di tivoli

    DI STEFANO?

    2 Ago 2013, 14:26 Rispondi|Quota