7) Ma Israele non ha voluto accogliere i profughi palestinesi
In seguito agli accordi di Oslo del 1993, il negoziato di pace tra Israele e Organizzazione per la Liberazione della Palestina di Yasser Arafat, sembrava giunto a conclusione a metà del 2000: Israele aveva offerto ai palestinesi il 98% della Cisgiordania e naturalmente Gaza, con la possibilità di una strada extraterritoriale che unisse la prima alla seconda, e un settore orientale di Gerusalemme.
L’offerta, avallata negli Stati Uniti dal Presidente Clinton, venne però respinta da Arafat, il quale volle aggiungere alle clausole di pace anche l’impegno d’Israele di prendersi – nel territorio d’Israele – quattro milioni, quattro milioni e mezzo di “profughi” palestinesi, quanti cioè sembravano essere diventati secondo i calcoli dell’OLP, i discendenti di quei 415.000 del 1948.
Con una popolazione ebraica di cinque milioni, la pretesa diventava palesemente provocatoria, come ebbe a dichiarare senza mezzi termini lo stesso Presidente degli Stati Uniti ad Arafat. Facendo le debite proporzioni, come farebbe l’Italia, con tutta la buona volontà, ad assorbire 40, 45 milioni di immigrati nel suo territorio?
[Se vuoi conoscere le altre interessanti risposte alla disinformazione, scritte dal giornalista Luciano Tas, puoi consultare queste altre 20 riflessioni sullo Stato d’Israele e sul conflitto israelo-palestinese]
#1Andrea
Ma e’ vero come avevo letto che Arafat oltre a richiedere l’assorbimento di 4.000.000 di profughi voleva vantare anche la “proprieta'” del sottosuolo su cui sorge la moschea al aqsa? (in pratica sorge sopra il tempio distrutto di Gerusalemme nel 70 d.C.)
#2Franco Masini
” ero ad Ashdod nel 1967 a dragare il porto con la Pirodraga Ptolemee battente bandiera italiana. Lasciammo il porto proprio allo scoccare della guerra dei sei giorni. Ma non ci accorgemmo di niente….” Desidero avere una foto della PD Ptolemee per inserirla nel racconto che ho scritto.” Grazie Franco Masini Lucca /Italia