Gaza, fonte medica: cecchino Hamas ha sparato su convoglio Onu
Roma, 9 gen. (Apcom) – E’ stato un cecchino di Hamas e non un carro armato israeliano ad aprire il fuoco ieri su un convoglio delle Nazioni Unite durante la “tregua umanitaria”, uccidendo un autista palestinese. Lo riferisce un medico del Magen David Adom (la Croce rossa israeliana), secondo quanto riporta il Jerusalem Post.
Il medico, che ha parlato in condizione di anonimato, ha detto di aver trasportato altri due palestinesi rimasti feriti nell’incidente presso l’ospedale Barzilai di Ashkelon, e di aver ricevuto le informazioni sulla dinamica dell’incidente da soldati che si trovavano sul posto.
AdnanAbu Hasna, portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa) a Gaza, aveva invece detto ieri che il convoglio era stato colpito dalle forze israeliane durante la pausa di tre ore dei bombardamenti, dichiarata da Israele per consentire la consegna degli aiuti. Ma come scrive il Jerusalem Post, lo stesso direttore dell’Unrwa a Gaza, John Ging, ha detto di non essere del tutto certo che l’attacco sia giunto dalle forze israeliane.
Inoltre, come ha precisato al Jerusalem Post il portavoce dell’Onu in Israele, Richard Miron, l’Unrwa non sospenderà tutte le sue operazioni nella Striscia di Gaza – come annunciato da Adnan Abu Hasna subito dopo l’incidente -, ma solo quelle relative agli aiuti umanitari.
#1Micol
http://mazzetta.splinder.com/post/19542584
Siete falsi e bugiardi, togliete queste menzogne che fanno solo male a Israele e fanno passare tutti gli ebrei per sostenitori dei crimini di guerra israeliani
#2Emanuel Baroz
Abbiamo riportato la fonte che affermava quando scritto in grassetto…a volte basta leggere prima di affermare falsità
#3chutzpah a strafottere
oggi il governo israeliano si è scusato per l’accaduto: “…i rappresentanti israeliani hanno manifestato agli interlocutori il loro “profondo rammarico” per l’accaduto, assicurando inoltre che non rifletteva in alcun modo la linea politica ufficiale del governo.”
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=319980&START=2&2col=
vi rendete conto o no che a raccontare balle clamorose squalificate solo la vostra causa?
#4Emanuel Baroz
Non ho capito dove sarebbe la smentita a quanto da noi riportato in questa notizia….
#5Emanuel Baroz
10/01/2009 Le Forze di Difesa israeliane smentiscono d’aver mai bombardato un edificio nella striscia di Gaza 24 ore dopo avervi concentrato un centinaio di civili palestinesi. L’esercito definisce infondate e inverosimili le accuse (mosse dall’ufficio Onu per gli aiuti umanitari, il cui personale è per lo più palestinese) giacché la raccolta degli sfollati sarebbe avvenuta il 4 gennaio, data in cui le truppe israeliane non erano nemmeno arrivate nel luogo in questione.
(Fonte: Israele.net)
#6Emanuel Baroz
09/01/2009 Un autista di camion di aiuti umanitari morto, altri due feriti giovedì pomeriggio presso il valico di Erez durante la “tregua umanitaria” di tre ore. Fonti palestinesi accusano Israele. Secondo i medici israeliani che hanno preso in cura i due feriti al Barzilai Hospital di Ashkelon, i soldati israeliani avrebbero invece recuperato a rischio della vita i camionisti, colpiti da cecchini Hamas.
(Fonte: Israele.net)
#7Emanuel Baroz
ISRAELE, NON SIAMO STATI NOI A SPARARE SUL CAMION DELL’ONU
(AGI) – Gerusalemme, 10 gen. – “L’esercito israeliano non ha sparato (giovedi’) contro il camion” di aiuti dell’Onu a Gaza, uccidendo un volontario. E’ quanto scrive il sito web di Haaretz riportando un comunicato di Tsahal che dopo due giorni di indagini ha smentito le accuse mosse dall’Agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa). Fonti anonime dell’esercito hanno anzi puntato il dito contro Hamas, che, lasciano intendere, avrebbe deliberatamente colpito il camion per incolpare gli israeliani. Il portavoce dell’Unrwa, Christopher Gunnes, secondo Haaretz ha anche corretto parzialmente il tiro sottolineando che l’Onu non ha accusato Israele di aver deliberatamente colpito il proprio personale. Gunnes ha spiegato che le dichiarazioni dell’agenzia si sono basate “sul racconto degli autisti degli altri camion presenti sulla scena, che hanno riferito di aver visto un carraarmato israeliano nei pressi e che (secondo loro) ‘non c’era alcun dubbio che avesse sparato’ “. Gunnes ha comunque chiesto a Tsahal di rendere disponibili le foto della scena “per capire cosa sia effettivamente successo”. L’episodio aveva spinto l’agenzia a sospendere ogni attivita’ nella Striscia di Gaza denunciando la mancanza di sicurezza in cui il proprio personale e’ costretto a lavorare. Oggi l’Unrwa aveva annunciato la ripresa delle attivita’ dopo le rassicurazioni israeliani ma Gunnes ha rivelato che Tsahal non ha aperto i valichi per onorare lo “shabat”, il giorno di riposo degli ebrei. (AGI) 16.48
#8Emanuel Baroz
Gaza/ Israele: Non abbiamo attaccato noi il convoglio dell’Onu
Una fonte del Magen David Adom: E’ stato un cecchino di Hamas
Roma, 10 gen. (Apcom) – L’esercito israeliano ha negato oggi di aver sparato contro il convoglio delle Nazioni Unite due giorni fa, durante le tre ore di “tregua umanitaria”. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz. L’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) aveva inizialmente accusato l’esercito israeliano di aver sparato contro un camion con le insegne delle Nazioni Unite, uccidendo un autista palestinese.
Ma un comunicato diffuso oggi dalle autorità militari israeliane afferma che “l’esercito israeliano non ha sparato contro il camion”, e che altre persone rimaste ferite nell’incidente sono state curate in un ospedale israeliano. Christopher Gunnes, portavoce dell’Unrwa, ha detto che l’Agenzia Onu non ha accusato Israele di aver deliberatamente sparato contro il convoglio.
Anche un medico del Magen David Adom (la Croce rossa israeliana) aveva detto subito dopo l’incidente che a sparare sul camion non era stato attaccato dai soldati israeliani ma da un cecchino di Hamas.
L’Unrwa subito dopo l’incidente di giovedì aveva annunciato la sospensione delle attività umanitarie nella Striscia. Ma ieri ha fatto sapere che sarebbero riprese al più presto, dopo aver ottenuto nuove garanzie da Israele per la sicurezza dei propri operatori.
#9admin
E certamente vero che anche nel “campionare” le notizie si può “controllare” l’informazione, ma…noi ci siamo limitati a riportare una notizia del Jerusalem Post. Peraltro senza commentarla.
Noi abbiamo certo i mezzi per stabilire cosa è vero o cosa è falso, però un po’ di buon senso sarebbe ragionevole. A meno che non si pensi che DAVVERO i soldati di Zahal sparino deliberatamente sugli aiuti umanitari.
Tutto può succedere – per errore – ma non riconoscere che certe situazioni possano andare in maniera diversa dal mainstream è molto triste. E il dolore è più acuto se si tratta di correligionari, che per dimostrare la propria “democraticità” e “”apertura” sono i più feroci detrattori d’Israele.
Se ci vogliamo vedere UNA SOLA COSA BUONA IN QUESTE CRITICHE diremo che in questo comunque sta la forza del popolo ebraico. Nell’essere dappertutto. Così immenso che molti arrivano persino a sostenere le ragioni dei suoi nemici.
#10Micol
Sono sciocchezze, avete avvalorato un’ipotesi di terza mano e fonte più che incerta e trascurato la fonte primaria che sosteneva un’ipotesi sconveniente che intanto tutto il resto del mondo dava per accertata e provata. La verità non è tra le ragioni dei nostri nemici, è nostro primario interesse, perchè a forza di mentire per il bene supremo stiamo rendendo un pessimo servizio ad Israele. Basta pensare alla figura di cacca di Pacifici e altri della comunità che scannandosi hanno rivelato che il dono “umanitario” delle comunità è in realtà un espediente mediatico che non costa nulla alla comunità e non porterà alcun sollievo ai palestinesi. Con questi mezzucci e bugie stiamo svendendo la nostra anima a una dirigenza inadatta e incapace che non esita a mandare i nostri figli in guerra per continuare a governare su una caserma ebraica e due enormi carceri per i palestinesi.
#11Stop Razzismo
Micol sai leggere? ti incollo di nuovoparte dell’articolo del Gerusalem post :
“Lo stesso direttore dell’Unrwa a Gaza, John Ging, ha detto di non essere del tutto certo che l’attacco sia giunto dalle forze israeliane.”
nel link che riporti e’ il solito sito propalestinese e’ logico che riprendano le loro parti, o credete solo a quello che vi fa comodo?
#12Micol
Guardate che il governo israeliano ha riconosciuto la responsabilità per l’accaduto e che di solito le testemonianze di seconda e terza mano valgono meno di niente, tranne che per il JP e pochi altri
#13Edgar
Ah Micol, ma che stai a dì???
12/01/2009 Non sono stati i soldati israeliani a sparare sui camion di aiuti umanitari Onu giovedì scorso al valico di Erez (un camionista morto e due feriti, ricoverati in Israele). Lo conferma l’indagine delle Forze di Difesa israeliane.
(Fonte: Israele.net)
#14Micol
Hanno mandato CSI a Gaza?
Ma per favore…l’indagine dell’IDF sull’IDF…cerchiamo di non sbragare
#15Emanuel Baroz
L’IDF ha dimostrato in passato di essere in gradi di ammettere i proprio errori dopo le indagini effettuate…quindi per quanto ci riguarda ha tutta la nostra credibilità
#16Micol
l’IDF non può indagare sull’IDF e pretendere di essere preso per buono per una questione di principio. Qualsiasi diritto non autoritario si fonda sul principio nemo iudex in re ipsa e non è difficile capire perchè non sia opportuno che un’autorità invetighi o giudichi in proprio sui propri comportamenti. La fiducia non è in questione anche perchè al limite dimostra solo un pregiudizio per il quale i “nostri” sono onesti e “gli altri” disonesti che non aiuta certo la “nostra” immagine. Se si vuole far chiarezza ci si rimette al giudizio di un terzo indipendente, questo genere di autoassoluzioni possono far contenti solo i “fedeli” che non si rendono nemmeno conto che un rimedio del genere è peggiore del male.
#17Emanuel Baroz
e chi lo ha detto che l’IDF non può indagare sull’IDF, scusa?!
Proprio le indagini passate hanno dimostrato la credibilità dell’IDF, sicuramente di più rispetto alle indagini dell’ONU o di chi altro…
#18Alex
Ah, l’ebraismo… 2 ebrei: 3 opinioni.
Almeno non ci possono accusare di “organizzare preventivamente” anche le risposte!
😉
#19Micol
Avnery….
War – every war – is the realm of lies. Whether called propaganda or psychological warfare, everybody accepts that it is right to lie for one’s country. Anyone who speaks the truth runs the risk of being branded a traitor. The trouble is that propaganda is most convincing for the propagandist himself. And after you convince yourself that a lie is the truth and falsification reality, you can no longer make rational decisions.
Falsification
An example of this process surrounds the most shocking atrocity of this war so far: the shelling of the UN Fakhura school in Jabaliya refugee camp.
Immediately after the incident became known throughout the world, the army “revealed” that Hamas fighters had been firing mortars from near the school entrance. As proof they released an aerial photo which indeed showed the school and the mortar. But within a short time the official army liar had to admit that the photo was more than a year old. In brief: a falsification.
Later the official liar claimed that “our soldiers were shot at from inside the school”. Barely a day passed before the army had to admit to UN personnel that that was a lie, too. Nobody had shot from inside the school, no Hamas fighters were inside the school, which was full of terrified refugees.