Cisgiordania: fermati terroristi armati. Ma per i mass media italiani non è una notizia interessante…
Gerusalemme, 15 Maggio 2012 – Agenti della polizia di frontiera israeliana hanno arrestato in tempo, martedì a Tapuah (Cisgiordania), due palestinesi in possesso di quattro ordigni esplosivi, una pistola e munizioni.
E’ la quinta volta nelle ultime tre settimane che in quest’area vengono fermati dei palestinesi armati di bombe.
(Fonte: Israele.net, 17 Maggio 2012)
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Nella foto in alto: l’educazione che ricevono i bambini palestinesi. E nessuno si indigna…
#1Emanuel Baroz
16/05/2012 Un razzo Qassam palestinese lanciato martedì mattina dalla striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto su un terreno abbandonato nella zona di Shaar HaNegev.
16/05/2012 Festeggiato con banchetti, fuochi d’artificio e lo slogan “Allahu Akbar” (Allah è grande) il ritorno nel quartiere arabo di Giaffa (Tel Aviv) di Hafez Kundus, scacerato lunedì dopo aver scontato 28 anni di carcere per aver cercato di uccidere un altro arabo di Giaffa “colpevole”, ai suoi occhi, d’aver venduto dei terreni ad ebrei.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
Palestina: il Fronte popolare critica la formazione del nuovo governo
Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) condanna la formazione del nuovo governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) guidato dal premier Salam Fayyad. «La nascita di questo governo indica con fin troppa chiarezza che la riconciliazione nazionale palestinese si allontana nonostante il bisogno di unità espresso dal nostro popolo», ha commentato Kayed al Ghol, del Comitato centrale del Fplp riferendosi alla spaccatura tra Fatah e Hamas, i due principali movimenti politici palestinesi. Dopo essersi affrontati in armi nel giugno di cinque anni fa, Fatah (spina dorsale dell’Anp) e Hamas controllano rispettivamente Cisgiordania e Striscia di Gaza. Un anno fa le due parti avevano raggiunto al Cairo un accordo di riconciliazione che afferma la priorità della formazione un governo “tecnico” di unità nazionale palestinese. Punto ribadito qualche mese fa da una nuova intesa raggiunta a Doha. Sino ad oggi però questo esecutivo non si è materializzato e Fatah e Hamas rimangono distanti nelle loro strategie politiche e nelle loro richieste. Al Ghol da parte sua ha attribuito ad entrambi i governi, in Cisgiordania e a Gaza, la responsabilità della divisione interna palestinese. «L’anniversario della Nakba (15 maggio) e la lotta dei nostri detenuti politici nelle carceri israeliane avevano posto le basi per una strategia nazionale ma (Fatah e Hamas) non hanno colto questa importante opportunità», ha aggiunto al Ghol. Il nuovo governo dell’Anp ha giurato ieri. Si tratta, in effetti, di un rimpasto, visto che il premier è rimasto lo stesso. La conferma di Fayyad accresce il disappunto di Hamas che nell’accordo raggiunto al Cairo e ribadito a Doha, aveva chiesto l’esclusione del primo ministro dell’Anp da qualsiasi incarico nel futuro esecutivo di unità nazionale. Il movimento islamico ritiene Fayyad troppo legato agli Usa e all’Europa e responsabile di diverse campagne di arresti condotte in Cisgiordania dalla polizia dell’Anp nei confronti degli attivisti di Hamas. Non fa piacere agli islamisti palestinesi peraltro il programma del nuovo governo dell’Anp – in cui è più marcata la presenza di esponenti di Fatah e dove Fayyad non occupa più la delicatissima posizione anche di ministro delle finanze (passata all’accademico Nabil Kassis) – che punta sulla organizzazione di elezioni amministrative in Cisgiordania. Hamas vuole che elezioni – legislative, presidenziali e amministrative – si tengano solo dopo la formazione di un esecutivo unico. Fayyad intanto è chiamato a fare i conti con il deficit di bilancio previsto per il 2012. L’Anp ha presentato un bugdet da 1,3 miliardi di dollari che sarà coperto solo in parte dalle entrate tributarie e dai fondi promessi dai Paesi donatori. Secondo le istituzioni finanziarie internazionali a Fayyad mancano 500 milioni di dollari per avere il pareggio di bilancio.
(Fonte: FocusMo, 17 Maggio 2012)
#3Emanuel Baroz
Hamas contro il Festival di letteratura Palestinese a Gaza
Gaza – Si è concluso anzi tempo, fra bruschi spintoni e minacce degli agenti della pubblica sicurezza di Hamas, il ‘Festival della letteratura palestinese’ tenutosi nei giorni scorsi a Gaza alla presenza di scrittori, blogger e poeti, sia locali sia provenienti dal mondo arabo. La denuncia giunge dalla Ong locale, Pchr-Gaza, secondo cui a posteriori i dirigenti di Hamas si sono scusati con gli organizzatori.
Secondo la ricostruzione di Pchr-Gaza, mercoledì il convegno volgeva al termine quando un ufficiale in borghese della sicurezza di Hamas è entrato nella sala dei congressi nel Castello al-Bashal e – dopo aver dichiarato illegale la riunione – ha disattivato l’energia elettrica.
Quando i partecipanti – tra i quali il blogger egiziano Amur Izzat, un sostenitore delle istanze libertarie nel suo Paese – si sono rifiutati di abbandonare la sala, altri agenti in borghese hanno provveduto a sgomberarli con la forza, provocando un parapiglia. Le telecamere che avevano ripreso la scena sono state sequestrate, secondo Pchr-Gaza.
L’evento culturale si è concluso alcune ore dopo, in un’altra sala di Gaza.
In seguito alle denunce di Pchr-Gaza, secondo cui l’intervento delle forze dell’ordine rappresenta una seria violazione della libertà di espressione a Gaza, alcuni dirigenti di Hamas hanno spiegato che il comportamento dell’ ufficiale è scaturito da un errore di valutazione che – hanno assicurato – sarà adesso oggetto di un’inchiesta.
(Fonte: Rainews24.it, 12 Maggio 2012)
#4KLI
E io pago le tasse anche per mantenere questa manica di imbecilli?