Berlino (Germania): lettere con messaggi antisemiti, insulti e richiami alla Shoah all’ambasciata israeliana

 
Emanuel Baroz
8 marzo 2015
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Insulti e richiami all’Olocausto. Le lettere all’ambasciata israeliana a Berlino

Almeno venti messaggi al giorno di minacce e messaggi antisemiti negli uffici di Berlino. Il video del diplomatico di Gerusalemme scuote la società tedesca.

di Leonard Berberi

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Berlino (Germania) – «Assassini, vi odiano tutti». «Che Dio possa punire voi e le vostre famiglie». «Sono molto felice che Hitler vi abbia quasi fatti sparire qui in Germania, ebrei vaff…». «L’umanità vivrà in pace soltanto quando l’ultimo di voi ebrei sarà sepolto». «Sfruttate l’Olocausto perché siete troppo pigri per lavorare». Si potrebbe andare avanti così, di questo passo, ancora per molto. Non sono insulti scritti su forum o siti estremisti. Sono messaggi – nero su bianco – spediti all’ambasciata israeliana in Germania. Così, tutti i giorni. Una media di venti lettere ogni 24 ore piene, zeppe d’insulti e minacce che arrivano sulla scrivania di Jakov Hadas-Handelsman, l’ambasciatore dello Stato ebraico a Berlino.

E lui, il diplomatico, parte di quelle lettere le ha lette in un filmato prodotto dal quotidiano tedesco Berliner Morgenpost. «Le cose sono peggiorate l’estate scorsa, con la nostra operazione militare “Margine di protezione” su Gaza», racconta il funzionario alla tv israeliana Canale 10. «Ma poi sono precipitate dopo gli attacchi alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato kosher a Parigi e le aggressioni a Copenhagen. Non si tratta soltanto di critiche, che ovviamente è un diritto di chiunque. Qui parliamo di qualcosa di molto più preoccupante: antisemitismo».

Nonostante le rassicurazioni del governo tedesco l’ambasciatore vede un brutto clima. Non a caso alcuni giorni fa – dalle pagine del Tagesspiegel am Sonntag – ha invitato gli ebrei che vivono in Europa a emigrare in Israele. E poco rassicurano i messaggi – tanti – di solidarietà arrivati dopo il filmato. «Non invidio gli ebrei che vivono nel Vecchio Continente», dice il diplomatico. «Chi si sente minacciato ha oggi la possibilità di venire da noi in qualsiasi momento», ha aggiunto. Un suggerimento che segue quello del premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo gli attentati di Parigi e criticato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese François Hollande.

Con i due politici europei si era schierato anche il presidente del consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Josef Schuster: «Trasferirsi in Israele non è la soluzione di fronte a una minaccia globale: la paura non è un buon motivo per scegliere la Terra Santa». Ma le cose in realtà non vanno bene nemmeno in Germania. Tanto che la comunità ebraica di Berlino ha deciso di inviare via posta il suo mensile d’informazione (Jüdisches Berlin) in una busta anonima e che nasconda il contenuto per proteggere l’identità dei destinatari. «Per le strade della capitale tedesca gli ebrei vengono picchiati esclusivamente per la loro appartenenza religiosa», scrive Gideon Joffe, il presidente della Comunità di Berlino nell’editoriale della rivista. «Non siamo ancora al punto in cui vengono commessi omicidi ma alcune misure di sicurezza sono necessarie per la nostra protezione».

Agli ebrei tedeschi, poi, è stato anche suggerito di evitare – se possibile – i quartieri delle città a maggioranza musulmana. E se proprio devono andarci allora dovrebbero evitare i simboli religiosi, a partire dalla kippah, il copricapo usato dai maschi. Consigli che fino a un anno fa sarebbero stati impensabili, soprattutto a Berlino: la città negli ultimi anni è diventata la meta preferita dei giovani israeliani, in particolare di quelli con parenti vittime dell’Olocausto che erano stati costretti dai nazisti ad abbandonare le proprie case nella capitale tedesca.

(Fonte: Corriere della Sera, 7 Marzo 2015)

Nella foto in alto: l’ambasciatore israeliano in Germania Jakov Hadas-Handelsman mentre mostra una delle numerose lettere con contenuto antisemita ricevute dall’Ambasciata dello Stato di Israele a Berlino (in questo caso appare la figura di Hitler con il messaggio “Sieg heil”)

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