Terrore a Tel Aviv: attentato in un pub, 2 morti e almeno 7 feriti
Tel Aviv, 1 Gennaio 2016 – Terrore a Tel Aviv: è di due morti e sette feriti il bilancio fornito dalla polizia dell’attentato avvenuto poco fa in nel pub Ha Simtà, nella via Dizengoff, situata al centro di Tel Aviv.
A sparare con una arma automatica è stato un uomo, un arabo israeliano residente nel Wadi Ara, nel Nord del Paese, ma non ancora localizzato dalle forze di sicurezza.
Testimoni riferiscono che l’assalitore indossava una giacca grigia ed un passamontagna nero. Ha sparato una trentina di colpi con un’arma automatica, colpendo gli avventori che festeggiavano un compleanno. Dopo l’attacco l’uomo si sarebbe allontanato a piedi e ricerche sono adesso in corso negli edifici della vicina via Reines.
Nella foto in alto: la scena dell’attentato di questa mattina a Tel Aviv
#1Emanuel Baroz
Tel Aviv, il killer del pub ha un nome: Nashad Milhem, 28 anni, del nord del Paese
La polizia ha diffuso l’identità del sospetto, chiedendo aiuto alla popolazione per localizzarlo e avvertendo: “E’ un uomo molto pericoloso”.
Si chiama Nashad Milhem, ha 28 anni e risiede nella località di Arara, nel nord di Israele. E’ lui l’uomo sospettato di aver fatto fuoco venerdì in un pub di Tel Aviv, uccidendo due persone. A diffondere l’identità dell’arabo israeliano ricercato dalle forze dell’ordine è stata la polizia israeliana, avvertendo che l’uomo è pericoloso e chiedendo alla popolazione un aiuto per localizzarlo.
Ingenti forze di polizia sono nella casa di famiglia di Milhem, nella regione di Wadi Ara, mentre il premier Benyamin Netanyahu si è recato nel pub Hasimtà, a Tel Aviv, dove è avvenuta la sparatoria. “Qua è stato compiuto un crimine disgustoso – ha detto -. C’è stata una crudeltà incredibile. Apprezzo le condanne giunte dal mondo arabo. Devo però aggiungere che mi attendo adesso che i deputati arabi, tutti,nessuno escluso, condannino questo omicidio senza tentennamenti. Un omicidio è un omicidio!”
(Fonte: TGCOM24, 2 Gennaio 2016)
#2Emanuel Baroz
3 gennaio 2016 – Hamas ha elogiato l’attentato di venerdì a Tel Aviv (2 morti e 7 feriti fra gli avventori di un bar). Il “parlamentare” di Gaza Mushir Almasri ha dichiarato che l’inizio del nuovo anno con “l’operazione” a Tel Aviv indica chiaramente che l’intera “entità israeliana” è campo aperto per la “resistenza”.
(Fonte: Israele.net)
#3Emanuel Baroz
3 gennaio 2016 – Il padre dell’arabo-israeliano responsabile dell’attentato mortale di venerdì a Tel Aviv ha esortato sabato le forze di sicurezza a catturare il figlio prima che possa spargere altro sangue. Il padre dell’attentatore, agente volontario di polizia a Wadi Ara, nel nord di Israele, ha contattato le autorità subito dopo aver riconosciuto il figlio in un filmato dell’attacco mostrato in tv. L’attentatore era già stato condannato in passato a una pena detentiva per aver tentato di rubare l’arma di un soldato. Alcuni conoscenti affermano che si tratta di persona mentalmente instabile.
(Fonte: Israele.net)
#4Emanuel Baroz
3 gennaio 2016 – Il consiglio comunale del villaggio di Ar’ara, dove vive la famiglia dell’attentatore di venerdì a Tel Aviv, ha diramato sabato un’energica condanna dell’attentato. “Il Consiglio e gli abitanti – si legge nel comunicato – condannano duramente la sparatoria di venerdì pomeriggio in Via Dizengoff, a Tel Aviv, e si oppongono con forza a tutti gli atti di violenza. Il Consiglio mette in chiaro che si tratta dell’azione di un singolo che non rappresenta il suo villaggio, e sottolinea che l’incidente è estraneo alla nostra cultura e alla cultura del villaggio. Il Consiglio e gli abitanti esprimono le loro condoglianze alle famiglie delle vittime e augurano pronta guarigione ai feriti”.
(Fonte: Israele.net)
#5Emanuel Baroz
4 gennaio 2016 – E’ proseguita domenica la massiccia caccia all’uomo per arrestare Nashat Melhem, il 29enne arabo-israeliano originario di Ar’ara (nord Israele) che venerdì 1 gennaio ha aperto il fuoco sui tavolini di un locale in Via Dizengoff, nel pieno centro di Tel Aviv, provocando due morti (Alon Bakal, 26 anni, e Shimon Ruimi, 30) e sette feriti. Le scuole di Tel Aviv hanno riaperto domenica (che in Israele è giorno feriale) sotto pesanti misure di sicurezza, ma circa metà delle famiglie hanno tenuto a casa i figli. Secondo fonti della polizia citate domenica sera dalla tv Canale 10, venerdì scorso Nashat Milhem avrebbe anche ucciso un tassista trovato morto nella zona nord di Tel Aviv, ed è ancora in possesso del mitra e di molte munizioni. Un agente che l’aveva in custodia quando era in carcere (per aver cercato di rubare il fucile a un soldato) lo ha descritto come un uomo “pieno di odio” e molto pericoloso.
(Fonte: Israele.net)
#6Emanuel Baroz
6 gennaio 2016 – Muhammad Melhem, padre di Nashat Melhem (il terrorista ricercato per l’omicidio di due avventori di un bar e di un taxista, venerdì scorso a Tel Aviv ) è stato arrestato martedì insieme ad altri cinque persone fra famigliari e amici di famiglia, perché sospettati di complicità con il terrorista latitante.
(Fonte: Israele.net)
#7Emanuel Baroz
Fuga finita Eliminato il killer di Tel Aviv
La fuga è finita. Una settimana dopo l’attacco ad un pub di Tel Aviv (due morti) l’arabo israeliano Nashat Melhem è stato ucciso da un’unità scelta della polizia. L’inseguimento si è concluso nel vill ag gio natale di Arara, 60 km a nord di Tel Aviv. Non in una moschea, come riferito all’inizio, ma in una casa abbandonata. Cinque persone che gli hanno fornito assistenza sono agli arresti. A scovarlo un cane segugio della polizia. Quando si è avvicinato al suo nascondiglio, Melhem si è innervosito e gli ha sparato. Resta da capire se il killer fosse un lupo solitario o parte di un gruppo.
(Fonte: Il Corriere della Sera, 9 gennaio 2016)
#8Emanuel Baroz
Dopo la morte del killer, Hamas minaccia Israele: “Non è finita qui”
Il gruppo islamista di Gaza pronto a nuove violenze nel 2016. Si teme un’ondata di attentati come quella dello scorso anno
di Lucio Di Marzo
“Questa non è la fine della storia, e i prossimi giorni lo proveranno”. È arrivata appena dopo la notizia della morte di Nashat Melhem il commento di Hamas, il gruppo islamista palestinese che controlla la Striscia di Gaza.
Gli uomini del Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya hanno postato su twitter una foto del corpo senza vita dell’uomo, responsabile dell’attacco a un pub a Tel Aviv in cui sono morte due persone, e hanno giurato vendetta per il 28enne arabo-israeliano, che tuttavia non agiva in nome del gruppo.
La polizia l’ha trovato oggi, nascosto in una moschea nella zona di Um el-Fahem, non lontano dal suo villaggio natale, e l’ha ucciso in una sparatoria. Un’operazione salutata dal ministero della Difesa, che si è congratulato con le forze dell’ordine e con lo Shin Bet, la sicurezza interna.
“Lo Stato di Israele perseguirà fino alla fine i suoi nemici sia dento che fuori del paese. Questo è il nostro impegno per la sicurezza dei cittadini israeliani”, ha detto il ministro Moshe Ya’alon. Intanto Hamas e Fatah hanno promesso in due messaggi separati di portare avanti “la resistenza” anche nel nuovo anno. Il timore della stampa israeliana è che si prepari una nuova ondata di attentati contro obiettivi israeliani.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/morte-killer-hamas-minaccia-israele-non-finita-qui-1211379.html