Roma: l’UCOII fa rinviare l’inaugurazione di Piazza Gerusalemme?

 
Emanuel Baroz
28 maggio 2009
2 commenti

Roma: piazza Gerusalemme, salta la cerimonia

di Francesco Battistini

tempio-maggiore-romaROMA — Dicono che la parte più facile del lavo­ro d’un sindaco sia tagliare na­stri e scoprire lapidi. Provate a chiedere che ne pensi Gianni Alemanno, che è appena anda­to in Israele a inaugurare una «piazza Roma» nel centro di Gerusalemme, a due passi dal­la sinagoga italiana, e in que­ste ore si preparava a fare lo stesso e in pompa magna dalle parti del Ghetto, il lenzuolo da tirar giù e sul muro una bella targa con l’incisione «piazza Gerusalemme».

Era tutto pron­to: il biglietto aereo per Nir Barkat, il primo cittadino gero­solimitano, la cerimonia con gli applausi, e poi tutti a veder­si la finale di Champions. È ar­rivata qualche telefonata, pe­rò. E sabato a mezzogiorno, quando a Gerusalemme è tut­to chiuso, un’email inviata dal Campidoglio ha cancellato il programma: niente visita uffi­ciale, niente battimani, «per cause di sicurezza che riguar­dano la partita di Champions League, è stato deciso di posti­cipare l’inaugurazione della piazza». A quando? Boh. «Ri­mu! », inganno, scrivono ora i giornali israeliani: «I romani ci hanno imbrogliato», dichia­ra un furibondo portavoce di Barkat. Perché è bastato scava­re un attimo, dicono, per con­vincersi che la paura degli hoo­ligans, «previsti da mesi», non c’entrerebbe nulla.

Il corri­spondente dall’Italia del quoti­diano Yedioth Ahronot cita fonti diplomatiche: «L’annulla­mento è nato da una decisione politica», l’imbarazzo dopo le frasi del premier Netanyahu, e dello stesso Narkat, su Gerusa­lemme «capitale unita e indivi­sibile d’Israele». A protestare sarebbe stato qualche Paese arabo: inaugurare contempora­neamente piazza Roma e piaz­za Gerusalemme significa, di fatto, considerare questa la ve­ra capitale d’Israele (il contra­rio di quel che dicono l’Onu e l’Italia, che tiene l’ambasciata a Tel Aviv).

Una gaffe diploma­tica, insomma, confermata da più fonti:

«Ero assieme a Barkat, quando ha letto la mail — ci dice un consigliere del sindaco israeliano —. La co­municazione ci è stata data in modo esageratamente forma­le.E i motivi del rinvio non so­no molto chiari. Prima c’è sta­to lo choc, poi l’arrabbiatura. Non ce l’aspettavamo: que­st’inaugurazione serviva a raf­forzare la comunità ebraica ro­mana. È una cosa che riguarda le due città, le ambasciate non c’entrano, ma faremo pressio­ni perché la cerimonia ci sia».

È per questo che il sindaco Barkat ha deciso di non brucia­re i mille dollari di biglietto e di partire oggi per Roma, «in visita privata»: vedrà la partita e soprattutto Alemanno, «ed è chiaro – spiegano – che se en­tro mercoledì non ci sarà una data per la cerimonia, il proble­ma diventerà più grosso». Un bel rebus: accontentando gli uni, si scontentano gli altri. La comunità ebraica romana è già sul sentiero di guerra: «Ale­manno sappia che le proteste non le fa solo la Lega araba, sia­mo capaci di farle anche noi».

E Hamza Piccardo, leader delle comunità islamiche italiane, avverte: «Il problema non è de­dicare una piazza a Gerusa­lemme, città delle tre religio­ni, ma il significato che si vuo­le dare: non si sognino d’invi­tare l’ambasciatore d’Israele».

Dal Campidoglio garanti­scono che «questo è un falso problema, la richiesta di spo­stare la cerimonia per ragioni d’ordine pubblico è venuta dalla prefettura», e comun­que «entro un mese, un mese e mezzo» Roma avrà la nuova piazza. La lapide, scolpita nel­la pietra rosa di Gerusa­lemme, per ora sta chiusa in un magazzino.

(Fonte: Corriere della Sera, 26 Maggio 2009, pag. 15)

Thanks to Informazione Corretta, da cui riportiamo anche il commento alla notizia, commento che condividiamo dalla prima all’ultima parola:

Con che autorità Hamza Piccardo dichiara : ” non si sognino di invitare l’ambasciatore di Israele “. E se l’ambasciatore verrà invitato, che cosa farà Hamza Piccardo? Lo Stato italiano può prendere decisioni senza tener conto dell’opinione del leader dell’Ucoii? In attesa di conoscere la data dell’inaugurazione di piazza Gerusalemme, ci chiediamo se la politica italiana abbia la P maiuscola o supina…

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  • #1Enzo Nahum

    Che bello schifo! Dopo l’esclusione di Israele dai Giochi del Mediterraneo ora dobbiamo mandar giu’ un’altra genuflessione italica agli islamofascisti. Scriviamo in massa ad Alemanno con copia a Berlusconi e Fini. Se continuiamo ad accettare che i nemici di Israele dettino legge e limitino le nostre liberta’ siamo belli, fritti e sudditi del califfato.
    Enzo Nahum

    28 Mag 2009, 19:22 Rispondi|Quota
  • #2Mirella Coen

    Anche se non lo dichiarano ormai l’Europa e’ alle merce’ dell’Islam,aveva ragione Oriana Fallaci tra non molto ufficialmente si chiamera’ Eurabia.Anni fa Arafat lo disse ” Con il tasso demografico conquisteremo l’Europa” Aggiungiamo il ricatto del petrolio ed e’ fatta.Il grande califfato e’ alle porte,senza se e senza ma……………….
    Mirella Coen

    31 Mag 2009, 06:54 Rispondi|Quota