Riforma scolastica Gelmini: messaggio antisemita sul web contro Giorgio Israel

 
Emanuel Baroz
15 settembre 2009
8 commenti

Riforma scolastica Gelmini:  messaggio sul web contro Giorgio Israel. Solidarietà della politica al professore

Il docente accusato su un forum e paragonato a Biagi. La Gelmini: «Attacchi inaccettabili»

giorgio-israelROMA – I provvedimenti del ministro dell’istruzione paragonati alla legge Biagi, in quanto tutti fonte di precarizzazione, e l’indicazione del professore Giorgio Israel quale ispiratore delle riforme: il primo a dare notizia dei «messaggi deliranti» apparsi su un sito internet è il ministro del welfare Maurizio Sacconi, che mette in guardia dalla «follia del lungo terrorismo ideologico italiano». «La Gelmini a questa riforma sta dando solamente il nome e la faccia – si legge in un forum di discussione sul sito internet www.comedonchisciotte.org – in realtà, l’artefice dietro le quinte di essa, il puparo, è l’ebreo Giorgio Israel. Come lo era Biagi, il riformatore della legge del lavoro, come lo è quel nano malefico di Brunetta».

SOLIDARIETA’ – Subito si moltiplicano gli attestati di solidarietà e gli allarmi; interviene anche Mariastella Gelmini: «È inaccettabile che una persona che ha contribuito con il suo impegno e con la sua onestà intellettuale alla riforma della formazione iniziale degli insegnanti – dice il ministro – debba temere ora per la sua incolumità. Il professor Israel sta lavorando alla riforma della scuola mettendo a disposizione del Paese il suo impegno e le sue idee. Per questo voglio esprimergli tutta la mia solidarietà». Lui, Giorgio Israel, docente universitario di matematica all’Università La Sapienza di Roma e presidente della Commissione ministeriale per il rinnovamento della formazione dei docenti, commenta con preoccupazione le frasi ingiuriose e antisemite contro di lui: «In questo paese c’è una dose di violenza politica che fa spavento».

LA DENUNCIA – Lo stesso Israel ha riportato le minacce sul suo blog: »Un amico mi ha segnalato le frasi scritte contro di me e anche io sono andato a vedere. Quello che mi colpisce – dice all’Ansa – è che noi come commissione non ci siamo mai occupati del precariato, né tanto mento del reclutamento dei docenti, ma soltanto della formazione iniziale. Ma, evidentemente, quando si vuole linciare qualcuno, ogni pretesto è buono». «Hanno scritto che sto facendo piangere migliaia di famiglie, hanno messo il riferimento all’antisemitismo… il quadrò è fin troppo chiaro« conclude. Una «ferma condanna da parte di tutte le forze politiche» è chiesta dal presidente della Commissione istruzione della Camera, Guido Possa (Pdl), mentre il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, tuona: «Chi a sinistra si era illuso di poter imbrigliare del tutto le tentazioni di un “autunno caldo” in un quadro di pacifica e fisiologica dialettica democratica, dovrà prendere atto di aver coltivato un’idea quanto meno illusoria«. Solidarietà a Israel e al ministro Gelmini da Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. Ferma condanna anche dal segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.

(Corriere della Sera, 14 settembre 2009)

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  • #1Emanuel Baroz

    Minacce antisemite, ferma reazione dell’Ucei

    Le gravissime, infami minacce antisemite di cui è stato oggetto il professor Giorgio Israel, docente di matematica all’Università la Sapienza di Roma e consulente del ministero della Pubblica istruzione hanno suscitato una ferma reazione del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. “Come tutti i veri democratici – ha affermato il presidente Ucei – siamo favorevoli al confronto delle idee e intendiamo difendere strenuamente il diritto di tutti ad esprimere le proprie opinioni, anche quelle che non condividiamo. Ma non siamo disposti a rimanere in silenzio se qualcuno divulga frasi del tipo “il puparo è l’ebreo Giorgio Israel”, che contiene in poche parole il peggio del pregiudizio antiebraico, del razzismo, della violenza verbale e sconfina nell’istigazione a delinquere con l’accostamento tra il professor Giorgio Israel e il professor Marco Biagi, il giuslavorista ucciso a Bologna dalle Brigate Rosse”.

    (Notiziario Ucei, 15 settembre 2009)

    16 Set 2009, 17:21 Rispondi|Quota
  • #2Branka Nicija

    Mi ricordo una tavola rotonda organizzata da Shalom anni fa, quando Giorgio Israel polemizzava con Victor Magiar se non sbaglio, sostenendo più o meno: “ma perché noi come ebrei dobbiamo sempre esprimere solidarietà con i rom, con le minoranze, con gli stranieri, basta una buona volta, siamo cittadini italiani e finisce qui!” al che con una mia amica che mi stava accanto abbiamo commentato a bassa voce tra noi: “Sì, sei cittadino italiano finché non comincia la baraonda, e allora la cittadinanza italiana come te l’hanno data così te la tolgono, perché sei EBREO!” Insomma, non eravamo d’accordo con lui. Devo constatare adesso, con grandissimo rammarico ovviamente, che il professor Israel sta imparando la lezione sulla propria pelle. E me ne dispiace immensamente, chiaro. Non è che nessuno gli togliera la cittadinanza, ma la storia è quella di sempre: non appena dai fastidio a qualcuno, si ricorderanno e ti ricorderanno che sei ebreo. Gran novità davvero!

    16 Set 2009, 19:09 Rispondi|Quota
  • #3Branka Nicija

    Io ho già mandato il commento, ma è scomparso nel nulla. Avete difficoltà tecniche sul sito forse?

    16 Set 2009, 20:17 Rispondi|Quota
  • #4Branka Nicija

    Ecco di nuovo: anni fa ho assistito a una tavola rotonda di “Shalom” dove il prof.Israel sosteneva una posizione più o meno così: “ma perché noi ebrei dobbiamo protestare sempre esprimendo solidarietà ai rom, alle minoranze, agli stranieri. Noi siamo cittadini italiani e basta.” Evidentemente non basta, purtroppo. Alla prima occasione qualcuno ti aditerà come ebreo. Mi dispiace tantissimo che il prof.Israel sta imparando la durissima lezione che si era scordato sulla propria pelle.

    16 Set 2009, 20:21 Rispondi|Quota
  • #5Parvus

    Si può se si vuole essere contro la riforma.
    Ma non si può accettare i messaggi razicomunisti.

    16 Set 2009, 21:23 Rispondi|Quota
  • #6cahan dova

    Quello che sta succedendo ultimamente non solo in Italia ma in molte nazione dell’ Europa, per non citare la Svezia e veramente abominevole.
    Ogni atto compiuto da un ebreo o da Israele viene interpretato come un
    atto amtisemita e questo carattere viene espressamente messo in evidenza in forma scritta per stampa e molte volte anche a parole e segni incisi come
    svastiche sui muri o devastazione di tombe nei vecchi cimiteri ebraici.
    Tutto cio personalmente a me mi riporta ai fatti del 1935 dove questi atti
    erano evidenti in Germania e di li alla seconda guerra mondiale, alla macchina infernale dello sterminio nazista il passo e stato imminente.
    Oggi ci dovrebbe essere lo stato d’ Israele creato appositamente per fare
    scudo alla popolazione ebraica nella diaspora, ma cio non e piu possibile
    con tutti i recenti attachi. Israele stessa e attaccata giornalmente da organizzazioni mondiali come l’ Onu, da giornali internazionali, da Universita
    Inglesi, indirettamente da organizzazioni come l’ Unesco con atti impropri etc.. per cui fare fronte a tutto cio e inamissibile.
    Io que vivo ad Israele e lontano in parte da questa onda antesimita che si
    risveglia in Europa ed anche molto forte in Italia, chiedo a tutti i cittadini di
    religione ebraica di non essere indifferenti a tutto cio ma di protestare ad
    alta voce e senza nessuna intimidazione se no ci si ritrovera come 65-75
    anni fa…

    16 Set 2009, 21:25 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Dàgli all’ebreo

    La brutta storia delle minacce a Giorgio Israel, filosofia no global mirata con antisemitismo

    “Chi è Giorgio Israel che a quanto pare è il vero autore della Riforma Gelmini che sta sconvolgendo la vita a diecine (sic) di migliaia di famiglie?”, Risposta: “Ti è venuto il prurito a leggerne il cognome?”. Altra risposta: “La Gelmini a questa riforma sta dando solamente il nome e la faccia In realtà, l’artefice dietro le quinte di essa, il puparo, è l’ebreo Giorgio Israel. Come lo era Biagi, il riformatore della legge del lavoro, come lo è quel nano malefico di Brunetta”. E ancora: “Mi chiedo a che titolo uno che insegna come insegnare e pubblicizzare la shoah faccia parte anche della commissione che sta dietro alla riforma Gelmini”.

    Prove tecniche di mostrificazione e di incitamento all’odio vanno in rete sul blog metaforum.it linkato dal sito comedonchisciotte.org, i cui forum sono assiduamente frequentati da antisemiti senza vergogna e da personaggi convinti che Biagi, il giuslavorista ammazzato dalle Brigate Rosse nel 2002, in fondo, se l’era cercata. Lì, da giorni, rimbalzano post come quelli sopra riportati, in un forum dedicato al precariato nella scuola Ii destinatario delle attenzioni, la cui firma è ben conosciuta dai lettori del Foglio, è ordinario di Storia della matematica alla Sapienza di Roma, è da sempre impegnato contro vecchi e nuovi antisemitismi, ed è consulente del ministero dell’Istruzione per il capitolo della formazione dei docenti. Peccati gravissimi, praticamente mortali, per chi lo associa sinistramente nel disprezzo al professor Marco Biagi, a sua volta colpevole di aver lavorato alla riforma del mercato del lavoro. E la nosti-ificazione funziona alla grande, se ieri, sul blog di Israel, arrivavano messaggi come questo: “Ci racconti esattamente quale è il suo molo nella riforma invece di frignare se qualcuno la critica. Lei insegna anche al master didattica della shoah, cioè formare i docenti per inculcare nella maniera piu efficace agli studenti verità e menzogne sulla presunta shoah. Il suo ruolo nella riforma scolastica non lo conosco (forse segnalare i professori che hanno frequentato il master shoatico?) ma il master in didattica della shoah è sicuramente un corso per PUPARI EBREI”. La Digos ha confermato a Giorgio Israel che l’attenzione nei suoi confronti, da parte di alcuni forum di area no global, c’era già, e da tempo.

    Al Foglio, il professore dice che “le cose purtroppo funzionano così: na scono in sordina, magari rubricate come sciocchezze, e poi degenerano e fanno danni irreparabili. Quello che mi sta succedendo da un lato non mi stupisce, perché in questo paese c’è un coefficiente di violenza fortissimo e quasi sempre sottovalutato. D’altra parte, però, l’idea che si debbano trovare capri espiatori per scaricare l’ira dei precari è una cosa che continua ad apparirmi assurda. Forse è semplicemente il segnale di una impotenza politica radicale della sinistra. Lo testimonia la versione della mia vicenda che ha dato ieri Repubblica. La quale non trova di meglio che raccontare come ‘la Gelmini non perde l’occasione per cogliere un’appetitosa chance offerta da un cretino che ha spedito un messaggio al sito Internet http://www.comedonchisciotte.org‘. Il giornalista di Repubblica continua poi con una serie di inesattezze, a partire da come riporta il testo del messaggio di minaccia. Il fatto è che i precari, in questo momento, sono un fronte antigovernativo e c’è interessa a soffiare sul fuoco. Mi mandano messaggi in cui vengo accusato di far piangere ‘migliaia di famiglie’. E’ una tecnica da propaganda nazista, ed è la stessa tecnica infame usata contro Marco Biagi, additato come l’inventore del lavoro precario. Bugie e infamia diventano ovvietà, diventano una vox populi incontrollata (in realtà montata ad arte) per inventare mostri e vittime designate”.

    Ieri, comunque, a Israel, tra i tanti messaggi di solidarietà, sono arrivati “quello del responsabile scuola Pd della Lombardia”, che lo ha contattato personalmente, e soprattutto quello del responsabile educazione del Partito democratico, Giuseppe Fioroni, il quale ha ricordato che Israel aveva collaborato anche con il precedente governo (nel quale Fioroni era ministro dell’Istruzione). Tra i molti attestati di solidarietà a Israel, c’è anche quello del rettore della sua Università, Luigi Frati: “Israel è un intellettuale non allineato con nessuno, che esprime giudizi autonomi dicendo quello che pensa, sia quando interviene sulle posizioni di Papa Ratzinger sia quando difende la scuola come insostituibile strumento di promozione sociale. Israel – conclude Frati – titiene che per insegnare matematica, oltre che di pedagogia, bisogna sapere di matematica. E’ una colpa? Lo dice anche il ministro Maria Stella Gelmini? In realtà lø dice il mondo intero”. (nic.til)

    Il Foglio 16/9/2009

    17 Set 2009, 00:26 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    Giorgio Israel ideologo sterminazionista dei Palestinesi

    Il blog don Chisciotte ha cancellato il post che conteneva le minacce a Giorgio Israel per sostituirlo con quest’altro messaggio: Oggi, il Corriere di Sion (ex Corriere della Sera), noto strumento di disinformazione giudaica al servizio dell’entità criminale sionista, tramite la batteria di militanti sionisti, pennivendoli dell’informazione israelita, Ostellino, Panebianco e Battista, dopo aver creato una notizia dal nulla, evidenziando una critica effettuata da un utente di questo forum al noto ideologo sterminazionista dei Palestinesi, G. Israel, promuove un ulteriore attacco alla libertà del web, chiedendo la censura di ogni opinione contraria al pensiero unico giudaico che ammorba questo paese e di cui il Corriere è il principale promotore, noto per essere, da sempre al servizio dei grandi poteri…

    Fonte: Internet Informazione Corretta

    Data di pubblicazione: 16/09/2009

    http://www.osservatorioantisemitismo.it/scheda_evento.asp?number=1932&idmacro=1&n_macro=2&idtipo=59

    22 Set 2009, 10:38 Rispondi|Quota