Otniel (Hebron): terrorista palestinese uccide a coltellate una donna davanti ai suoi figli

 
Emanuel Baroz
17 gennaio 2016
5 commenti

Otniel (Hebron): terrorista palestinese uccide a coltellate una donna davanti ai suoi figli

dafna-meir-attentato-terrorismo-palestinese-focus-on-israelGerusalemme, 17 Gennaio 2016 – Dafna Meir, israeliana di 38 anni, infermiera presso il Soroka University Medical Center (Beersheba), madre di sei figli, è stata uccisa a coltellate oggi pomeriggio, sotto gli occhi di tre dei suoi figli, da un terrorista penetrato nella sua casa, nel villaggio di Otniel, a sud Hebron.

Secondo le prime ricostruzioni delle forze di sicurezza il palestinese sarebbe entrato a Otinel, avrebbe raggiunto la casa dei Meir, pugnalato ripetutamente Dafna e poi sarebbe fuggito. Tutto in pochi minuti. L’operazione sarebbe stata facilitata dal fatto che la porta d’ingresso era aperta. Altri due figli, appena visto l’assalitore, sono riusciti a scappare, mentre la più grande, 17 anni, è rimasta con la madre, mentre veniva uccisa.

Le forze di sicurezza israeliane hanno lanciato la caccia all’aggressore. Dafna Meir è il 29esimo israeliano ucciso a sangue freddo dall’inizio dell’ondata terrorista, lo scorso settembre; 289 i feriti (di cui 25 molto gravi).

(Fonte: Israele.net)

Thanks to Progetto Dreyfus

Nella foto in alto: Dafna Meir, la vittima dell’attentato di oggi ad Otniel (Hebron)

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  • #1Emanuel Baroz

    Si chiamava Dafne Meir. Aveva 38 anni e sei figli. E’ stata uccisa qualche ora fa da un terrorista palestinese perché ebrea. Uccisa dentro la sua casa vicino Hebron, in presenza dei suoi figli.

    E’ la 29a vittima di questa follia omicida ordinata dai vertici palestinesi che osannano i terroristi che commettono questi crimini efferati. Dafne è stata uccisa con diversi fendenti sulla parte alta del corpo. Con odio.

    Ci uniamo nel dolore dell’ennesima vittima israeliana con la certezza che Israele farà giustizia stanando l’assassino e facendogli pagare la giusta pena. Che per inciso, non è la morte ma la galera. I terroristi che vengono uccisi sono quelli che non si arrendono alle forze dell’ordine, sono quelli che sparano per primi sperando di svignarsela o di morire come un martire.

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/pb.386438174765883.-2207520000.1453314724./925595000850195/?type=3&theater

    20 Gen 2016, 19:53 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    “Tra tutti i miei impegni ho abbondanza di tempo libero, quanto ne ho bisogno per me stessa, per i miei studi, per il divertimento, per la creatività… Si, ragazze. Questa è la mia situazione anche se cresco sei bambini, sono presente quotidianamente nelle loro vite e nella vita del mio prezioso marito, abito in un insediamento lontano dal mio posto di lavoro, viaggio chiedendo passaggi (perdita di tempo\risparmio economico), lavoro 50 ore a settimana fuori casa.

    Questa situazione sono riuscita a crearmela dopo che ho inventato una mia scala graduata che chiamo chashuvometer (“importanziometro” n.d.t.). Il mio chashuvometer misura i luoghi, le situazioni e gli impegni della mia vita in cui io devo, secondo me, essere e agire di persona, finché sono in vita. Io – e non un angelo. Io – e non un serafino. Io – e non un intermediario.

    Il chashuvometer misura anche i luoghi, le situazioni e gli impegni della mia vita in cui posso lasciare che un’altra persona, o una macchina, agisca al posto mio, e così lasciare del tempo libero per me. Inoltre, il chashuvometer misura le situazioni di importanza intermedia e le suddivide in base a un ordine di priorità.
    Finché io sto attenta ad usare il mio chashuvometer, trovo il tempo, anche se non in quantità eccessiva, per leggere, scrivere, divertirmi e gioire.”

    Si chiamava Dafna Meir. Era un’infermiera. Aveva 38 anni e sei figli, quattro suoi e due adottati. Ho tradotto alcune citazioni tratte da un articolo del suo blog, scritto in occasione dell’8 marzo.

    Che il suo ricordo sia di benedizione.

    di Gaia Piperno

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/pb.386438174765883.-2207520000.1453314724./926499377426424/?type=3&theater

    20 Gen 2016, 19:54 Rispondi|Quota
  • #3Daniel

    Intifada dei coltelli nelle case dei coloni. Caccia all’uomo

    Dopo l’omicidio di un’infermiera israeliana con sei figli

    ROMA – E’ caccia all’uomo in Cisgiordania dopo che un uomo, si sospetta un palestinese, ha fatto irruzione nella casa di un’infermiera israeliana, madre di sei figli, negli insediamenti vicino Hebron e l’ha accoltellata davanti alla figlia maggiore. Un omicidio seguito a poche ore di distanza da una nuova aggressione all’arma bianca, sempre nelle colonie: questa volta ad essere ferita da un 17enne palestinese è stata una trentenne, incinta, nuora di un noto rabbino. Secondo i media locali è la prima volta che un attacco della cosiddetta “intifada dei coltelli” si verifica all’interno di un’abitazione negli insediamenti. L’ultimo episodio di un accoltellamento risale al marzo 2011 quando venne sterminata un’intera famiglia nella propria abitazione a Itamar, ricorda il Jerusalem Post.

    L’accaduto ha già portato a un ulteriore inasprimento delle misure di sicurezza imposte da Israele: oggi l’esercito ha impedito l’ingresso ai lavoratori palestinesi negli insediamenti a Hebron, dove è avvenuto l’omicidio, e ha fatto sgomberare alcune aree industriali nelle colonie a Sud di Gerusalemme, fino a nuovo ordine dopo il ferimento dell’altra donna.

    Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato di voler rafforzare i controlli e “chiunque proverà a colpirci sarà portato davanti alla giustizia” e, parlando dell’omicidio di domenica, ha assicurato che “il terrorista sarà preso e pagherà il prezzo”.
    L’esercito israeliano ha lanciato perlustrazioni nell’area di Hebron alla ricerca dell’uomo che ha accoltellato a morte la 38enne Dafna Meir. Secondo le forze di sicurezza israeliane il fuggitivo si sarebbe nascosto nel vicino villaggio di Khirbet Karameh. “I militari stanno cercando il terrorista”, ha dichiarato l’ufficio stampa dell’esercito israeliano. Ai residenti della colonia di Otniel, dove si è verificato l’omicidio, è stato chiesto di restare nelle proprie case.

    Domenica l’aggressore di Dafna Meir si è introdotto facilmente nella sua abitazione dove erano presenti anche i figli, perché la porta non era chiusa a chiave. E’ stato subito individuato da Meir e tre dei suoi figli: due si sono allontanati immediatamente, mentre la 17enne, la più grande, è rimasta a fianco della madre, ha spiegato il portavoce della colonia. Dopo averla colpita a morte il sospetto è fuggito senza rimuovere il coltello dal corpo dell’infermiera. Pochi giorni prima dell’aggressione mortale, Dafna aveva scritto sui social a proposito della sicurezza negli insediamenti: “La situazione non è facile e a volte mi sembra che sia una roulette russa”.

    A poche ore di distanza dalla morte della 38enne, un altro attacco all’arma bianca si è verificato negli insediamenti di Tekoa a Gush Etzion. In questo caso un 17enne palestinese ha ferito con un coltello una donna in stato di gravidanza, Michal Froman, nuora del rabbino Menachem Froman, recentemente scomparso, ma noto per i suoi sforzi di pacifica convivenza tra palestinesi e israeliani ma anche per le sue posizioni favorevoli all’espansione della presenza israeliana nei Territori occupati.

    La donna, soccorsa dopo l’attacco, ha riportato ferite di diversa entità nella parte alta del corpo, ed è stata trasportata cosciente in ospedale. L’aggressore, invece, è stato neutralizzato con un colpo d’arma da fuoco esploso da un residente israeliano ed è in condizioni critiche.

    (Fonte: askanews, 18 Gennaio 2016)

    20 Gen 2016, 23:42 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    CON QUESTO ATTENTATO ARRIVANO A 28 LE VITTIME ISRAELIANE IN QUEST’ONDATA DI TERRORE.

    Ha forzato la serratura dell’appartamento e ha accoltellato ripetutamente la donna israeliana nella parte alta del corpo. Gli operatori del pronto soccorso israeliano hanno solo potuto constatare il decesso delle donna di cui non si conoscono le generalità se non la sua età intorno ai quarant’anni. L’episodio è avvenuto meno di un paio d’ore fa nei pressi di Hebron e dalle prime ricostruzioni il figlioletto della donna era in casa durante l’attentato. Le forze di sicurezza hanno circondato l’area con diversi posti di blocco, si sospetta che il terrorista palestinese sia fuggito nel vicino villaggio arabo di Khibet Karme.

    E’ stato consigliato a tutti gli abitanti della zona di rimanere nelle loro case fintanto che non rientrerà l’emergenza.

    https://www.facebook.com/allarmerossoisraele/photos/a.286762358171956.1073741828.286692224845636/508053439376179/?type=3&theater

    21 Gen 2016, 18:55 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    19 Gennaio 2016: Trovato l’assassino di Dafna Meir, la giovane madre di sei figli che domenica scorsa è stata accoltellata a morte nella sua casa da un giovane palestinese di 15 anni che si nascondeva in un villaggio arabo vicino all’insediamento israeliano teatro del delitto.

    Le immagini dell’arresto di questa notte delle forze speciali israeliane: https://www.facebook.com/allarmerossoisraele/videos/508596972655159/

    21 Gen 2016, 18:55 Rispondi|Quota