Roma: M5S sospende Antonio Caracciolo, candidato negazionista

 
Emanuel Baroz
16 febbraio 2016
3 commenti

Il M5S sospende Caracciolo, candidato negazionista

Si era presentato per le ‘comunarie’ di Roma. Riceverà una lettera ufficiale

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Antonio Caracciolo, candidato nelle fila del Movimento Cinque Stelle a Roma

Uno degli aspiranti candidati sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle, Antonio Caracciolo, verrà sospeso. Riceverà una comunicazione ufficiale di sospensione dalla competizione interna per le candidature pentastellate al Comune di Roma. Il motivo – viene spiegato – è “il principio secondo cui la libertà di espressione è imprescindibile ma è altrettanto inderogabile la memoria di una delle pagine più buie e drammatiche della storia dell’umanità: l’Olocausto“. Poco prima, su Twitter il deputato del Pd, Andrea Romano aveva scritto: “Complimenti al M5S: a Roma (Roma!) riescono a candidare il professore Antonio Caracciolo, che definì Priebke ‘una vittima di vendetta‘”. Aggiungendo: “Il negazionismo è la nuova frontiera grillina?“.

Caracciolo, professore di filosofia del diritto all’università La Sapienza di Roma, aveva definito nel 2009 l’Olocausto una “leggenda” sulla quale esistono “solo verità ufficiali non soggette a verifica storica e contraddittorio”. Una “leggenda” usata “per colpevolizzare moralmente i popoli vinti”. Anche le camere a gas, “ammesso e non concesso che queste siano mai veramente esistite”, sono una delle tante verità “da verificare”.

In una intervista al sito Disinformazione.it, Caracciolo aveva detto: “La forma di potere dominante che si spaccia per democrazia, richiede una fascia di consenso, ma anziché essere libero, questo consenso, viene prodotto e manipolato tramite i canali mediatici ed il controllo della carta stampata rigida. Abbiamo, a parole, tutti gli stessi diritti e, sempre a parole, siamo tutti uguali, ma poi, io, ho più diritti e sono più eguale di te“.

Ansa.it

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  • #1Emanuel Baroz

    Tra i candidati M5S a Roma Antonio Caracciolo, prof che nega l’Olocausto

    Online scatta la polemica per il docente in campo per un posto in politica. I grillini lo sospendono

    di Lucio Di Marzo

    Sono tanti i curriculum messi online ieri, 209. Tanti quanti i volti che vorrebbero essere il candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali a Roma.

    E tra di loro c’è anche un nome, quello di Antonio Caracciolo, la cui storia sta scatenando un acceso dibattito in rete.

    Sessantacinque anni, professore all’Università La Sapienza, Caracciolo è candidato per il Municipio XI. Ma il suo volto è più noto perché, nel 2009, disse che l’Olocausto non era altro che una “leggenda”, una sorta di favola del Novecento, come quelle camere a gas “mai provate”, almeno a sentire il suo punto di vista.

    Caracciolo disse che l’Olocausto è in realtà una storia costruita su “verità ufficiali non soggette a verifica storica e contraddittorio”, al solo scopo di “colpevolizzare moralmente i popoli vinti”. Parole che, ora che vuole un posto nella politica capitolina, nel Movimento 5 Stelle hanno acceso la polemica.

    Un dibattito abbastanza forte da convincere il Movimento a fargli fare un passo indietro, con una mail di sospensione che dovrebbe arrivare in queste ore. “La libertà di opinione è importante – spiegano fonti grilline ad AdnKronos – ma ci sono drammi nella nostra storia su cui non si possono avere dubbi. L’olocausto è uno di questi”.

    E se Roberta Lombardi gioisce (“Pubblicare tutto online prima del voto funziona”) la pensa diversamente Roberto Giachetti, uomo del centrosinistra, che a Corriere Live dice: “Questa è la dimostrazione plastica che non si risolvono i problemi con l’esibizione del certificato penale”.

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/roma-i-candidati-movimento-5-stelle-professore-che-nega-shoa-1225722.html

    16 Feb 2016, 23:55 Rispondi|Quota
  • #2barbara

    Mi resta da capire in che cosa consista l’incompatibilità fra negazionismo e grillini.

    18 Feb 2016, 02:38 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    «Prof negazionista segnale preoccupante, giusto escluderlo»

    «Le nuove tecnologie hanno fatto ricordare ai vertici M5S chi fosse questo signore … »

    «Bene, è un segnale importante: non per la comunità ebraica ma per tutta la società».
    Ruth Dureghello, il presidente della comunità ebraica di Roma, accoglie con sollievo la notizia dell’esclusione dalle cosiddette «comunarie M5S» di Antonio Caracciolo, il ricercatore di Filosofia del diritto della Sapienza che nel 2009 definì la Shoah «una leggenda» prima di finire davanti al Consiglio universitario nazionale per un procedimento disciplinare. Nel presentare la candidatura, l’altro giorno, ha detto di «essere stato prosciolto con formula piena»: evidentemente, non gli è bastato. «La libertà di opinione è importante – hanno spiegato dal M5S – ma ci sono drammi nella nostra storia su cui non si possono avere dubbi. L’olocausto è uno di questi».

    – Ruth Dureghello, ma la scelta non è tardiva? Fino a metà giornata di oggi, quindi, il Movimento cinque stelle non sapeva chi fossero i candidati?
    «Possiamo anche ammettere che non lo sapessero fino a oggi… Ciò che è certo è che i giornali prima e i social dopo, da Facebook a Twitter, ne hanno parlato moltissimo: ecco, diciamo che le nuove tecnologie hanno fatto ricordare ai vertici del movimento chi fosse questo signore … ».

    – Ha definito questa decisione del Movimento «un segnale importante». Perché?
    «Perché avere come candidato un negazionista sarebbe stato un segnale terribile, e non per la comunità ebraica ma per la nostra democrazia: sempre, ma soprattutto in questa fase storica così poco serena. E poi credo che fosse un dovere del Movimento Cinque stelle mandare un messaggio chiaro e inequivocabile: non sto parlando del singolo candidato, sto dicendo che il Movimento aveva il dovere di dire chiaramente a quali valori fa riferimento, a quali prinicipi si ispira».

    – Come aveva accolto la candidatura del prof negazionista?
    «Pensando che il negazionismo indebolisce le istituzioni, e che gli elettori dovevano tenere bene a mente ciò che era successo. Voglio essere chiara: non sto esprimendo giudizi sulle persone e non ho preclusioni di sorta verso questo o quel partito. Però se non viene dalla politica la difesa di certi ideali e di certi valori, da chi deve venire?».

    (Fonte: Corriere della Sera – Roma, 17 Febbraio 2016)

    18 Feb 2016, 13:00 Rispondi|Quota