Manlio Di Stefano (M5S) e le liste di proscrizione antisemite

 
Emanuel Baroz
6 maggio 2017
6 commenti

E sulla bacheca di Manlio di Stefano tornano le liste di proscrizione antisemite

 

Credevate che le liste di proscrizione antisemite di Stormfront fossero sparite? Tranquilli, c’è sempre la bacheca di Manlio di Stefano dove poterle pubblicare e dove potete esseri sicuri che rimarranno tranquillamente senza che il webmaster con ambizioni da Ministro degli Esteri le rimuova (insieme a palesi minacce di estinzione della razza ebraica).

Lasciamo stare il contenuto del post dove Manlio Di Stefano critica il Governo italiano per esserci giustamente opposto all’ennesima distorsione della storia da parte dell’UNESCO, è talmente imbarazzante che si fatica persino a controbatterlo punto per punto (di solito si controbatte a ragioni di merito non a farneticazioni altrimenti rischi di porti sullo stesso scadente livello). D’altra parte Manlio di Stefano ci ha abituati alle balle su Israele quindi in quel post non c’è nulla di straordinario. Quello che lascia francamente basiti è che il webmaster/ingegnere informatico con ambizioni da Ministro degli Esteri lasci che i suoi seguaci postino tranquillamente liste di proscrizione antisemite, per altro già sanzionate dalla giustizia italiana, e addirittura minacce di estinzione per il popolo ebraico. Non ci credete? Ecco un paio di screensot eloquenti.

Ma non finisce qui perché quando un utente probabilmente ebreo fa notare al caro Manlio Di Stefano le cavolate che ha scritto, un altro leone da tastiera fan del M5S si fa notare per una bella quanto esplicita minaccia di estinzione per il popolo ebraico, il tutto senza che il buon Manlio Di Stefano si adoperi per cancellare tali commenti. Un comportamento che meriterebbe una maggiore attenzione da parte della polizia postale.

Non seguiamo volentieri la pagina di Manlio Di Stefano così piena di considerazioni assurde, la seguivano nei giorni scorsi solo per vedere se scriveva qualcosa in merito alla drammatica situazione che vive il Venezuela grazie al suo amico Maduro (ma chiaramente su quel fronte il silenzio è assoluto). Ma quando abbiamo visto con che tranquillità lascia tali commenti sulla sua bacheca non potevamo starcene zitti. Confidiamo che la sua posizione da parlamentare lo spinga a rimuovere i commenti sopra evidenziati, a bloccare gli utenti artefici di tali commenti e a prenderne le distanze pubblicamente. Chiediamo troppo?

Radicali Liberi

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Commento

  • #1Emanuel Baroz

    «Lista di ebrei» sul suo profilo Fb. Di Stefano: non intervengo mai

    Il post pubblicato da Manlio Di Stefano su Facebook «Complici di Israele», sul voto contrario dell’Italia alla risoluzione Unesco su Gerusalemme, ha dato vita a un acceso dibattito, tra chi si dichiarava d’accordo con il parlamentare 5 stelle e altri interventi polemici. E tra i commenti è spuntata anche una lista di personalità di religione ebraica, giornalisti, scrittori, attori. «Influenza sionista nei media italiani», si legge, e poi nomi e cognomi, da Roberto Saviano, a Paolo Mieli, da Enrico Mentana a Gad Lerner. Il commento, postato sulla pagina Facebook di Di Stefano da Giancarlo Pezzano, riprende un elenco che già finì al centro delle polemiche, quella «lista di proscrizione» sulla quale la Procura, nel dicembre 2015, apri un fascicolo per minacce e diffamazione, con l’aggravante dell’odio razziale. «Non modero i commenti, il dibattito è aperto sulla mia pagina Facebook», commenta il parlamentare, che ha avuto un ruolo di primo piano nella stesura del programma esteri del Movimento. Neanche se compaiono nomi e cognomi in una «blacklist»? «Chi scrive se ne assume la piena responsabilità». In ogni caso, non sarà cancellato: «Non cancello i commenti. Non lo faccio mai».

    (Fonte: Corriere della Sera, 7 Maggio 2017)

    8 Mag 2017, 13:47 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Di Stefano. Imbarazzo nel M5S per l’esperto di esteri anti israeliano

    Sarà ridimensionato

    di Emanuele Buzzi

    Si stava accreditando come l’uomo della diplomazia internazionale dei Cinque Stelle. Ora, ironia della sorte, rischia di scivolare (politicamente) per una mancata moderazione. Quella relativa ai commenti a un suo post – intitolato «Complici dei danni di Israele» – su Facebook, commenti che hanno ospitato anche una «lista di proscrizione» (bollata così dagli stessi utenti del social network) di personalità di religione ebraica. Lui, Manlio Di Stefano, responsabile del programma Esteri di M5S, è intervenuto quando ormai la polemica era scoppiata da ore e se ne parlava sia sui media sia nel Movimento. «Leggo una totale degenerazione nei commenti, da una parte e dall’altra. In questa pagina mai si è fatta discriminazione in base al credo o ad altre caratteristiche personali e mai se ne farà – ha scritto il deputato 5 Stelle – Chiedo a tutti di moderare i toni e rimanere nell’ambito del dibattito civile». Troppo tardi, secondo i pentastellati. Nel Movimento c’è chi sentenzia: «Questa è stata la pietra tombale sulle sue aspirazioni». Fonti parlamentari confermano che difficilmente si potrà immaginare un ruolo governativo per il deputato palermitano.

    E c’è chi mette in fila gli scivoloni diplomatici dell’ultimo anno. Un excursus che parte dal viaggio del luglio scorso in Israele con Luigi Di Maio, giudicato da molti analisti come un flop e che è costato un raffreddamento dei rapporti tra i due parlamentari. Un viaggio in cui Di Stefano, sollevando perplessità anche nell’opinione pubblica del paese, sosteneva: «La storia ci insegna che Hamas nasce come partito, e che ha vinto in libere elezioni. Poi l’isolamento di Gaza ha cambiato le cose». O ancora il suo intervento – accanto ad alcune personalità controverse – al Festival della solidarietà con il popolo palestinese. E infine la recente missione a Caracas, dove si contano oltre trenta morti in questa primavera di sangue. «Il Venezuela sta vivendo un momento difficile, ma questo non significa che rappresentanti di Paesi esteri abbiano il diritto di ingerire negli affari interni», ha dichiarato Di Stefano dopo un incontro con l’opposizione. Ora i malumori potrebbero frenare la sua corsa, lanciata a giugno del 2016 con la sua presenza al congresso di «Russia Unita», il partito di Putin. All’epoca spiegava al Corriere: «Con la Russia i rapporti sono buoni: per dare idea dell’attenzione su di noi, sono stato il terzo a prendere la parola».

    (Fonte: Corriere della Sera, 8 Maggio 2017)

    8 Mag 2017, 13:47 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Il problema di Manlio Di Stefano con Israele e gli ebrei

    Manlio Di Stefano ci spiega che l’Italia è “complice dei danni di Israele” (voleva scrivere crimini ma ci ha ripensato all’ultimo) e scatena un’ondata di commenti antisemiti che mettono in imbarazzo il M5S. Il deputato siciliano del MoVimento probabilmente dovrà dire addio ai sogni di gloria, non sarà lui l’uomo della diplomazia a 5 Stelle

    di Giovanni Drogo

    https://www.nextquotidiano.it/manlio-di-stefano-israele-ebrei/

    8 Mag 2017, 13:49 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    M5S, lista di ebrei sul profilo Facebook di Di Stefano

    http://www.progettodreyfus.com/m5s-lista-di-ebrei/

    8 Mag 2017, 13:52 Rispondi|Quota
  • #5ben

    “(…)Confidiamo che la sua posizione da parlamentare lo spinga a rimuovere i commenti sopra evidenziati, a bloccare gli utenti artefici di tali commenti e a prenderne le distanze pubblicamenteVeramente costui NON deve “rimuovere i commenti, etc…”, bensì, sic et simpliciter., sparire su Plutone! Sempre ke ce lo facciano atterrareeeeeeee…

    28 Dic 2019, 16:22 Rispondi|Quota
    • #6ben

      @ben: Ops… Errata corrige… “(…)… pubblicamente”.
      “(…) Confidiamo che la sua posizione da parlamentare lo spinga a rimuovere i commenti sopra evidenziati, a bloccare gli utenti artefici di tali commenti e a prenderne le distanze pubblicamente”. Veramente costui NON deve “rimuovere i commenti, etc…”, bensì sparire su Plutone, sic et simpliciter!!! Sempre ke ce lo facciano atterrareeeeeeee…, su Plutone…

      28 Dic 2019, 16:26 Rispondi|Quota