“Gli Ebrei? Mai stati a Gerusalemme”: il nuovo negazionismo palestinese

 
Emanuel Baroz
6 ottobre 2009
2 commenti

L’intifada lambisce Gerusalemme: un nuovo negazionismo infiamma la piazza palestinese

di Fiamma Nirenstein

santuario-gerusalemmeGerusalemme – Quando ieri mattina è risuonata sulla spianata del Muro del Pianto la benedizione dei Cohanim che hanno levato alto il talled bianco e nerosopra le teste e gli occhi del popolo di Gerusalemme riuniti per la Festa dei Tabernacoli, Sukkot, Gerusalemme ha finalmente preso un lungo respiro dopo giorni di tensione.

Da poco più di dieci giorni, ovvero dalla festa di Kippur, tutta la zona est della città vecchia e dei quartieri arabi moderni che confinano con le sue mura, verso il Monte degli Ulivi, sotto la parte orientale della Spianata del Tempio, o Spianata delle Moschee, è stata tutta un lancio di pietre, di copertoni bruciati, fino all’attacco col pugnale di un giovane poliziotto. Le cariche della polizia contro gruppi di giovani si sono ripetute, con parecchi feriti sia fra loro che fra i poliziotti. Il fuoco religioso islamico di Gerusalemme è divampato di nuovo, le organizzazioni estremiste hanno chiamato a raccolta.

Primo si era mosso il movimento politico islamista dello sceicco Ra’ed Tzalah: da settimane,fiancheggiate poi da tutti i gruppi palestinesi compreso Fatah e allafine anche dai Paesi Arabi, aveva cominciato a mulinare il pericolo della distruzione delle Moschee, di una occupazione della Spianata: lo sceicco Azzam al Khatib, responsabile dell’ente che sovrintende ai siti islamici aveva detto prima di Kippur che gli ebrei minacciavano un’ascesa di massa (si riferiva probabilmente alla chiamata, sempre irrealizzata perché la polizia israeliana non l’ha mai permesso, di un gruppo di duri che il 27 settembre ha tentato di salire sulla Spianata sotto cui giacciono le fondamenta dei templi di Salomone e di Erode sostenendo il diritto degli ebrei a pregare su quel sito); poi è stata la volta dello Sceicco Ikrima Sabri, ex mufti di Gerusalemme, seguito da Hatem Abdel Khader, il ministro di Fatah per Gerusalemme; a  ruota esponenti di Hamas, a caccia di consensi, si sono uniti al coro. Così un gruppo di turisti francesi (cristiani) è stato preso a sassate, e Salam Fayyad, primo ministro dell’Autonomia Palestinese ha seguito la corrente del consenso ammonendo di una possibile «perdita di controllo»delle Moschee.

Quella che era un’emergenza di sicurezza si è fatta politica internazionale, e mentre il ministro degli Esteri giordano chiamava a rapporto l’ambasciatore israeliano e l’ineffabile Svezia esprimeva a Israele tutte le sue preoccupazioni filo islamiche, si ammucchiavano quei mucchi di grossi sassi che la polizia ha trovato pronti a volare dall’alto sulla folla durante la benedizione di Sukkot al Muro del Pianto, se i facinorosi avessero potuto entrare. Le organizzazioni palestinesi hanno tutte protestato perché l’ingresso ad Al Aqsa è stato limitato per qualche ora alle persone sopra i cinquant’anni, ma il capo della polizia nega che ci sia qualsivoglia intento di disturbare la libertà di culto: «Per i quaranta giorni di Ramadan la folla quieta e protetta è fluita dalla West Bank aGerusalemme fin dentro Al Aqsa. Il problema è la volontà di creare scontri, come quelli che nacquero nell’ottobre 2000, l’inizio dell’Intifada».

La guerra ideologica per il Monte del Tempio è fatale, ma non da sempre: moltissimi testi classici musulmani e persino vecchie Guide dell’Waqf, spiegano, come del resto sanno tutti gli archeologi, che le moschee sorgono sulle rovine del Tempio ebraico,meraviglioso e immenso, distrutto nel 70 dopo Cristo da Tito. Quando nel 1967 Israele conquistò la Città Vecchia subito consegnò la spianata all’Waqf che l’ha gestita autonomamente; lo status quo è lo stesso dal 1967, nulla è mai stato toccato; salvo delimitate brevi visite mattutine e la sorveglianza al Muro del Pianto, tutto è nelle mani del muftipalestinese.

Lo status quo però è stato attaccato alle radici daun’invenzione ideologica fantastica di Arafat, che al nono giorno delsummit di Camp David del 2002 disse a Clinton che gli ebrei non erano mai stati a Gerusalemme, mai vi avevano costruito il loro santuario,che tutto là era sempre stato mussulmano. Clinton gli rispose durissimamente, dicendogli «Come cristiano sono convinto del contrario»e aggiungendo che se avesse ripetuto quelle menzogne avrebbe interrottoi colloqui. Era nata però una forma di negazionismo che alcuni definiscono peggiore di quella della Shoah, perché non solo nega ogni evidenza storica e le testimonianze di testi insospettabili, dalla Bibbia a Flavio Giuseppe, ma getta discredito su duemila anni di identità tutta fondata nel rapporto con Gerusalemme, appunto dalla conclusione della guerra giudaica, istoriata, quasi fotografata sull’arco di Tito nel momento in cui gli ebrei sfilano con la lampadadel Tempio nel trionfo dell’imperatore.

Dal nuovo negazionismo diArafat, tutti i suoi uomini, compreso Abu Mazen, hanno innestato una propaganda spietata contro l’esistenza dello Stato ebraico basata sul rifiuto del rapporto fra gli ebrei e Gerusalemme. Accendere una luce incandescente e negazionista su Gerusalemme è garanzia di consenso estremista e di emozioni capaci di scardinare ogni progetto di colloquio.

(Fonte: Il Giornale, 6 Ottobre 2009)

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  • #1Emanuel Baroz

    07/10/2009 Allo scopo di prevenire scontri e allentare le tensioni, la polizia di Gerusalemme ha deciso di vietare mercoledì l’accesso al Monte del Tempio a tutti i visitatori non musulmani e limitare l’ingresso dei fedeli musulmani a quelli di età superiore ai 50 anni con carta d’identità israeliana.

    07/10/2009 Saeb Erekat, capo negoziatore palestinese, accusa Israele di “giocare col fuoco” a Gerusalemme “anziché prendere provvedimenti per calmare la situazione”.

    07/10/2009 Arrestato martedì sera dalla polizia di Gerusalemme il capo del Movimento Islamico israeliano Raed Salah con l’accusa di istigazione alla violenza e al razzismo.

    07/10/2009 Il rabbino Shmuel Rabinovitz ha esortato martedì tutti i leader religiosi della Città Vecchia di Gerusalemme a “riportare la ragione nella Città Santa” e ristabilire la calma infranta nei giorni scorsi dagli scontri tra polizia e facinorosi arabi.

    07/10/2009 Decine di giovani arabi israeliani confluiti martedì pomeriggio a Ras al-Amud (Gerusalemme est) hanno lanciato pietre contro la polizia e appiccato il fuoco a barricate di legno nel tentativo di bloccare la strada.

    07/10/2009 Circa 70.000 persone hanno preso parte martedì a Gerusalemme alla tradizionale parata annuale di Sukkot. Alla celebrazione, che si è svolto pacificamente, hanno partecipato molti israeliani provenienti da altre parti del paese e parecchi turisti.

    07/10/2009 “Israele non ha affatto modificato lo status quo e continua a non consentire che si tengano preghiere ebraiche sul Monte del Tempio”. Lo ha chiarito martedì il ministro responsabile per il minoranze Avishai Braverman. “Con mio grande rammarico, elementi estremisti islamici sfruttano in malafede la sensibilità di questo dossier per incendiare la situazione, sperando di infiammare la comunità internazionale”, ha aggiunto Braverman.

    07/10/2009 Raed Salah, capo del ramo nord del Movimento Islamico israeliano, ha nuovamente fatto appello martedì agli arabi israeliani e ai palestinesi perché “difendano con i loro corpi” il Monte del Tempio.

    07/10/2009 Intervistato dalla tv yemenita, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) a lanciato martedì un appello al mondo arabo perché si mobiliti a difesa di Gerusalemme “contro i tentativi di giudaizzazione della città da parte di Israele”.

    07/10/2009 Hamas avrebbe fermato due palestinesi che intendevano lanciare razzi dalla striscia di Gaza contro Israele come reazione ai disordini al Monte del Tempio a Gerusalemme. Lo riferisce martedì il quotidiano Asharq al-Awsatt che cita fonti della stessa Hamas.

    07/10/2009 Continua la campagna lanciata a freddo da esponenti palestinesi per incendiare la situazione a Gerusalemme. L’Autorità Palestinese ha denunciato quelli che definisce “i tentativi di coloni estremisti sionisti di prendere d’assalto il Monte del Tempio per organizzarvi cerimonie religiose”, esortando la comunità internazionale a muoversi per costringere Israele a cessare il suo “controllo su Gerusalemme”.

    07/10/2009 Il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erekat martedì ha accusato Israele di voler creare intenzionalmente “una situazione estremamente pericolosa” a Gerusalemme est per innescare violenze e “giustificare la repressione sulla città”.

    07/10/2009 Il direttore dell’Unione delle congregazioni ebraiche ortodosse d’America, Nathan Diament, ha affermato lunedì sera che “i palestinesi sono decisi a negare la storia ebraica e il nostro attaccamento a Gerusalemme”.

    07/10/2009 Il capo del ramo nord del Movimento Islamico israeliano, Ra’ad Salah, ha detto lunedì sera che “gli scontri a Gerusalemme dureranno fino a quando durerà l’occupazione israeliana della città”.

    06/10/2009 Il comandante della polizia di Gerusalemme Ilan Franco ha sottolineato lunedì “una certa ingratitudine” da parte della comunità islamica verso la polizia della città che si è adoperata con successo per garantire preghiere perfettamente pacifiche al Monte del Tempio per tutto il mese del Ramadan.

    06/10/2009 Appello incendiario lunedì dell’Autorità Palestinese di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e Salam Fayyad a “tutti gli elementi internazionali, arabi e musulmani ad affrontare Israele per costringerlo ad abbandonare il tentativo di impossessarsi di Gerusalemme e di giudaizzarla”.

    06/10/2009 Si apprende che la polizia di Gerusalemme ha scoperto sul Monte del Tempio (spianata delle Moschee) diversi carretti carichi di pietre pronte per essere scagliate contro ebrei in visita. Questa scoperta, unita all’appello di esponenti arabi “a difendere la moschea col sangue”, è all’origine della misura preventiva presa dal comandante della polizia di Gerusalemme Ilan Franco, di vietare temporaneamente l’ingresso al Monte del Tempio a musulmani di meno di 50 anni d’età.

    06/10/2009 Dopo le sassaiole contro turisti e visitatori ebrei al Monte del Tempio la vigilia di Kippur e lo scorso fine settimana, stando a fonti del Movimento islamico israeliano decine di fedeli musulmani sarebbero rimasti da domenica all’interno della moschea di Al-Aqsa (Monte del Tempio, Gerusalemme). Alla testa del movimento lo sceicco Raed Salah, che ha esortato i fedeli a “salvare Al-Aqsa col fuoco e col sangue”. Anche Hamas ha esortato gli arabi a “difendere la moschea di Al-Aqsa” da una fantomatica aggressione ebraica e a “battersi contro la polizia di Gerusalemme”. Intanto i mass-media dell’Autorità Palestinese diffondono voci incontrollate su presunti tunnel scavati “dagli ebrei” sotto il Monte del Tempio per causarne il crollo.

    06/10/2009 Il ministro israeliano della sicurezza interna Yitzhak Aharonowich ha espresso “totale sostegno” alle forze di sicurezza incaricate di mantenere la calma nell’area del Monte del Tempio a fronte degli appelli incendiari di alcuni capi arabi e delle aggressioni degli ultimi giorni contro turisti e fedeli ebrei a base di lanci di pietre.

    06/10/2009 Scoperti a soli 20 metri dal ”muro del pianto” (Kotel) i resti di un mikvé (bagno rituale ebraico) risalenti a duemila anni fa. Data la sua posizione appena fuori il Monte del Tempio, il team di archeologi guidati da Alexander Ohn ritiene che sia stato utilizzato da migliaia di ebrei prima di accedere all’area del Tempio. Si tratta di uno dei più grandi bagni rituali rinvenuti a Gerusalemme.

    (Fonte: Israele.net)

    7 Ott 2009, 00:24 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    19/05/2011 – Nel suo rapporto annuale, il controllore di stato israeliano Micha Lindenstrauss rileva gravi carenze nella supervisione dei lavori effettuati dal Waqf (l’ente di custodia del patrimonio religioso islamico) sul Monte del Tempio, a Gerusalemme, e spiega che, di conseguenza, sono stati danneggiati importanti reperti archeologici. Secondo il rapporto, i lavori del Waqf, specie nelle cosiddette “Scuderie di Salomone” (sotto la moschea di al-Aqsa), sono stati fatti senza alcun coordinamento con le autorità, senza permessi né autorizzazioni, senza rispetto per gli standard archeologici e usando persino macchinari pesanti in un’area di altissimo e delicatissimo valore culturale, religioso e archeologico.

    (Fonte: Israele.net)

    20 Mag 2011, 12:12 Rispondi|Quota
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