Hamas plaude l’attentato di Gerusalemme
Gaza – E’ ormai un penoso refrain che viene ripetuto ogni qual volta il terrorismo palestinese riesce a mietere vittime innocenti, e anche questa volta non si è fatta attendere la dichiarazione di Hamas che per bocca del suo portavoce Fawzi Barhoum ha addirittura benedetto (!!!) l’attentato di ieri mattina a Gerusalemme, in cui hanno perso la vita due persone, Levana Malihi, 60 anni, pensionata, e Yossi Kirma, 29 anni, ufficiale di polizia:
“Benediciamo l’eroica operazione ad al-Quds (nome arabo per Gerusalemme, ndr), in cui un assalitore è morto dopo aver ferito otto persone, una delle quali in modo estremamente grave. Hamas lo considera una risposta naturale ai crimini dell’occupazione e alle sue violazioni contro il nostro popolo e i suoi luoghi sacri“.
Il delirante comunicato continua affermando che l’attacco proverebbe che “l’Intifada continua” e che “tutti i tentativi dell’occupazione di interromperla o eliminarla non avranno mai successo“.
Thanks to Progetto Dreyfus
#1Emanuel Baroz
11 ottobre 2016 – Una vignetta diffusa lunedì mattina on-line da Fatah (il movimento che fa capo ad Abu Mazen) celebra l’attentato di domenica a Gerusalemme (2 morti e 5 feriti). Il disegno mostra una mano che impugna un mitra dall’alto della Cupola della Roccia mentre in un angolo in basso una pozza di sangue sgorga da due elmetti militari con la Stella di David che simboleggiano i due israeliani uccisi. Da notare che una delle due vittime rappresentate dall’elmetto militare era una pensionata 60enne. Vedi la vignetta segnalata da Palestinian Media Watch
11 ottobre 2016 – Il parlamentare del Likud Yehuda Glick ha duramente criticato la giudice Hagit Mack Kalmanovich per aver fatto slittare la sentenza e la carcerazione del terrorista palestinese che domenica, ancora a piede liberto, ha ucciso due israeliani a Gerusalemme. Ricordando che la stessa Kalmanovich nel 2014 vietò a Glick di recarsi sul Monte del Tempio dicendo di temere che potesse provocare disordini “mentre io non avevo mai alzato un dito né detto una parola offensiva contro nessuno”, e che il terrorista di domenica era invece noto per le sue minacce e provocazioni, Glick ha scritto lunedì su Facebook: “Avete preferito credere alla parola di terroristi violenti e mentitori seriali. Siete stati crudeli con il mite e miti con il crudele”. Una settimana dopo il divieto di recarsi sul Monte del Tempio, il 29 ottobre 2014 un terrorista sparava a Glick ferendolo gravemente. Il bando è stato poi revocato nel 2016.
11 ottobre 2016 – Un soldato israeliano è rimasto ferito domenica notte da un ordigno artigianale scagliato contro un gruppo di militari che perlustravano, in un quartiere di Gerusalemme, l’abitazione del terrorista responsabile dell’attentato di domenica mattina a Gerusalemme (2 morti, 5 feriti). Nel frattempo, nel villaggio di Azzun presso Qalqilya (nella parte nord-ovest della Cisgiordania), le forze di sicurezza israeliane hanno scoperto e fatto chiudere un officina per la fabbricazione di armi clandestine. Altre armi sono state trovate a Surif (a sud-ovest di Gerusalemme).
11 ottobre 2016 – Interrogata lunedì, insieme alla madre, e fermata dalla polizia israeliana la ragazza 14enne che domenica sera ha celebrato il padre terrorista con un video su Facebook.
10 ottobre 2016 – “Siamo molto felici e orgogliosi di nostro padre. Mio padre è un grand’uomo”. Lo afferma in un video diffuso domenica sera la figlia del terrorista palestinese responsabile dell’attentato a Gerusalemme (2 morti, 5 feriti).
10 ottobre 2016 – Si chiamava Levana Malihi la 60enne israeliana uccisa nell’attentato palestinese di domenica mattina a Gerusalemme. Era in pensione dal 2010 dopo aver lavorato per oltre 30 anni come dipendente della Knesset, prima presso la caffetteria e poi nel reparto di pulizie.
10 ottobre 2016 – Si chiamava Yossi Kirma l’ufficiale di polizia 29enne, originario di Mevaseret Zion, ucciso nell’attentato palestinese di domenica mattina a Gerusalemme. Kirma era stato recentemente decorato dopo che, nel dicembre 2015, aveva sventato un attentato terroristico all’arma bianca individuando e disarmando in tempo un terrorista palestinese che si aggirava munito di coltello nei pressi di una scuola materna.
10 ottobre 2016 – Un palestinese 39enne originario del quartiere di Silwan, a Gerusalemme est, ha aperto il fuoco con un mitra M-16 domenica mattina contro le persone in attesa a una fermata del tram in Via Haim Bar-Lev Street, e poi di nuovo in Via Charles Simon Clermont-Ganneau, a Gerusalemme, uccidendo una donna di 60 anni e un poliziotto di 29 anni e ferendo altre cinque persona prima di esser a sua volta ucciso in una sparatoria con la polizia mentre tentava di raggiungere il quartiere arabo di Sheikh Jarrah.
10 ottobre 2016 – Hamas ha rivendicato l’attentato di domenica mattina a Gerusalemme dicendo che il terrorista, definito “un leone di Gerusalemme”, era un membro dell’organizzazione “che ha dato oggi la vita per la moschea di al-Aqsa e la città di al-Quds [Gerusalemme]”. Il terrorista era membro del Morabitun, un gruppo estremisti musulmani che regolarmente si recano al Monte del Tempio a molestare e minacciare i visitatori ebrei e che vengono descritti dalla propaganda palestinese come “difensori” di al-Aqsa dall’aggressione israeliana.
(Fonte: Israele.net)