L’attività monotematica dell’ONU contro Israele

 
admin
24 febbraio 2008
3 commenti

L’ATTIVITÀ MONOTEMATICA DELL’ONU CONTRO ISRAELE

In tutto il mondo si commettono crimini e atrocità, ma per l’ONU Israele è il perfetto capro espiatorio

Diciannove risoluzioni adottate contro Israele dall’Assemblea Generale dell’ONU nella 62ª sessione e quindici dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU nel biennio 2006-2007.

di Carmine Monaco

un israel focus on israelAlla sua sessantaduesima sessione, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato ben 19 risoluzioni di condanna contro Israele, e altre 15 risoluzioni di condanna sono state adottate dal Consiglio per i diritti umani dell’ONU nel solo biennio 2006-2007, ovviamente sempre contro Israele. Per comodità, sono tutte di seguito riportate.

Nel frattempo, nel mondo sono in corso conflitti in Aceh, Afghanistan, Algeria, Burundi, Cecenia, Colombia, Congo R.D., Costa d’Avorio, Eritrea-Etiopia, Filippine, Haiti, Iraq, Kashmir, Kurdistan, Liberia, Nepal, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Uganda, ecc.

In questi paesi (e in tanti altri) vi sono stati massacri, pulizie etniche, esecuzioni di massa, stupri etnici, oppure torture, lapidazioni di donne ritenute adultere, impiccagioni di omosessuali, oppositori politici e apostati, come ad esempio avviene in Iran. Alcuni paesi, condannano alla pena di morte i propri cittadini per reati non violenti o di natura economica, spinti talvolta dalla fame a rubare, o persino per il possesso di materiale ritenuto pornografico, come avviene in Cina, che peraltro “ospita” in campi di lavoro (i tristemente poco noti “laogai”, cfr. http://www.laogai.org) centinaia di migliaia di persone condannate spesso con processi farsa per reati inesistenti, sfruttate fino allo stremo delle loro forze per 12 ore al giorno e più, in cambio di un pasto. Una prassi schiavista che consente alla Cina di invadere i mercati di tutto il mondo con prodotti a costo bassissimo. Una manodopera di cui approfittano anche molte aziende occidentali, che peraltro non sono mai oggetto dei boicottatori di professione che preferiscono dedicarsi ad Israele.

Ancora la Cina è in cima alle orribili classifiche delle esecuzioni capitali e della vendita di organi da trapiantare, e di sicuro non per la coscienza civica dei suoi cittadini, quanto piuttosto per gli espianti eseguiti sui condannati a morte e addirittura su persone ancora vive, come accade ai membri della minoranza religiosa dei Falun Gong, perseguitata dal regime per la sue pratiche di meditazione. Le esecuzioni capitali in Cina vengono eseguite per lo più a poche settimane dal verdetto e con un proiettile alla testa, il cui costo viene sostenuto dalle famiglie dei condannati. La Cina, paese organizzatore delle prossime Olimpiadi del 2008, ha eseguito ufficialmente 1051 esecuzioni nel 2006, ovvero i due terzi delle 1591 esecuzioni ufficialmente compiute nel mondo (il 40% in meno delle 1770 esecuzioni ufficiali del 2005) , secondo i dati di Amnesty International, ma attivisti per i diritti umani ritengono che il numero reale delle esecuzioni oscilli tra le 10.000 e le 15.000 all’anno (cfr. http://www.laogai.org).

Vi sono state repressioni di movimenti indipendentisti, come quello ceceno, e atti di terrorismo gravissimi come quelli accaduti a Mosca e a Breslan. Vi sono paesi che occupano illegittimamente altri paesi, e di sicuro contro la volontà delle popolazioni indigene, come ad esempio fa da decenni la Cina nei confronti del Tibet, tra l’indifferenza e/o l’impotenza generale. E vi sono ancora paesi come Cuba, sempre in prima fila nel condannare Israele, che praticano una pesante repressione nei confronti degli oppositori politici, con condanne a morte, carcerazioni arbitrarie e processi assolutamente ridicoli e illegali.

Dove e quante sono le risoluzioni di condanna contro tali paesi emanate dall’Assemblea Generale dell’ONU e dal Consiglio per i Diritti Umani? Basterà contarle, laddove vi fossero, per capire che Israele è al centro di un’attenzione che potremmo definire quanto meno “sproporzionata”, mentre altri paesi che si sono resi protagonisti di violazioni ben più gravi e drammatiche, vengono citati una volta sola o non appaiono affatto.

E’ del tutto evidente che le Nazioni Unite, le leggi internazionali e i diritti umani sono abusati da una campagna di demonizzazione e delegittimazione dello stato ebraico che dura ormai da decenni. È del tutto evidente che Israele è un efficace strumento di copertura politica e mediatica delle innumerevoli brutalità ed atrocità che vengono commesse in tutto il mondo, il perfetto capro espiatorio dei mali del mondo. E’ del tutto evidente che la campagna di demonizzazione e delegittimazione dello stato ebraico prosegue attraverso le azioni di boicottaggio economico, politico ed ora persino religioso – come nel caso dell’annullamento della visita dei rappresentanti della Moschea di Roma alla Sinagoga – e culturale, come è accaduto per il Salone del libro di Torino. E’ del tutto evidente che ciò appare tale solo a chi ha occhi per vedere, a chi vuole sentire e capire. Così come appare ormai lampante quali sono le subculture politiche e le idee pseudo religiose che fomentano l’ondata di antisemitismo più becero, violento e idiota dai tempi della notte dei cristalli.

Fonte: UNWatch. Sito web: http://www.unwatch.org

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  • #1ENRICO

    ma spero che tu stia scherzando lo stato d’ israele da 60 anni (la cui creazione neccesiterebbe almeno un po di approfondimento per le modalità ) occupa delle terre che erano già abitate da altre popolazione e a seguito delle successive guerre a allargate i suoi confini originari relegando la popolazione indigena in campi profughi, controlla con un sistema criminoso l’ accesso all’ acqua, la reperibilità di materie prime di fonti energetiche e tutto ol minimo neccessario per la sopravvivenza .
    Inoltre controllo e regola le possibilità di movimento del popolo palestinese da un territorio all’ altro tramite i famosi check- point , ledendo il diritto minimo di libertà di movimento di una persona .
    Cattura la popolazione palestinese e l’ incarceranno in Israele in barba alla convenzione di Ginevra.
    Credo che questa che è solo una minima parte delle colpe di un stato ignobile come Israele (per renderti conto del livello morale) l’ unico che a livello mondiale ai tempi dell’ apartheid riconosceva ufficialmente il Sudafrica .
    Per questo e per molto altro boicotta israele viva il popolo palestinese.

    12 Mag 2008, 14:50 Rispondi|Quota
  • #2Focus on Israel

    Ci stavamo preoccupando perchè era da un pò che non intervenivano personaggi come Enrico…..pieni di pregiudizi e a corto di conoscenza dei fatti storici. Benvenuto!!

    12 Mag 2008, 15:28 Rispondi|Quota
  • #3Daniele Coppin

    Enrico è l’ennesima dimostrazione della necessità di avere blog come questo, contro la disinformazione imperante in molti mass media che provoca distorsioni della realtà storica sulla nascita di Israele.
    D’altra parte, definire “ignobile” uno Stato la dice lunga sul livello dell’interlocutore e sugli elementi che lo ispirano: ignoranza e pregiudizio.

    14 Mag 2008, 10:25 Rispondi|Quota