La stampa araba e gli israeliani…..

 
admin
4 marzo 2008
4 commenti

Riporto qui di seguito alcune delle vignette pubblicate sui quotidiani dei paese arabi degli ultimi giorni:

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Al-Watan, March 4, 2008 (Qatar)

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Ad-Dustur, March 4, 2008 (Jordan)

Israeli soldiers raise the Nazi flag over the dead bodies of the Palestinians in “Gaza;” the cartoon mimics the famous photo of U.S. Marines raising the flag at the battle of Iwo Jima.

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Al-Ayyam, March 4, 2008 (Bahrain)

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Al-Eqtisadieh, March 4, 2008 (Saudi Arabia)

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Al-Khabar, March 4, 2008 (Algeria)

The cartoon’s headline reads: “The New Nazism”. Israeli Prime Minister Ehud Olmert is depicted as Adolf Hitler.

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Al-Wasat, March 4, 2008 (Egypt)

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Al-Ghad, March 3, 2008 (Jordan)

The cartoon’s headline: “Gaza’s Holocaust.”

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Al-Khalij, March 2, 2008 (UAE)

The cartoon’s headline: “The Zionist Holocaust in Gaza.”

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Al-Quds al-‘Arabi, March 3, 2008 (UK)

The cartoon’s headline: “Gaza’s Holocaust.”

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Al-Watan, March 1, 2008 (Oman)

In Arabic: “An Arab Summit.”

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Filastin, March 3, 2008 (PA)

The cartoon’s headline: “Israeli Holocaust in Gaza.”

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Al-Gumhuriyya, March 3, 2008 (Egypt)

The caption above reads: “The International Legitimacy.” On the paper, in Arabic: “Gaza’s Holocaust.”

gaza_carrtoons7.jpg

Al-Bayan, March 1, 2008 (U.A.E)

ADL

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  • #1bah

    CERTO CHE AVETE LA FACCIA COME IL CULO! COMPLIMENTI, MAGARI SIETE ANCORA VOI LE VITTIME? BAH

    7 Gen 2009, 03:10 Rispondi|Quota
    • #2Emanuel Baroz

      Le vittime sono i cittadini israeliani che sono obbligati a vivere sotto li lancio di razzi e i civili palestinesi che sono obbligati a convivere con dei terroristi che non sono minimamente interessati alle necessità del proprio popolo, ma che il denaro che ricevono solamente per comprare armi

      7 Gen 2009, 09:42 Rispondi|Quota
  • #3ernesto brando

    Una domanda:
    ipotizziamo che da anni egitto, giordania, siria e libano (e palestina) stiano bloccando i confini di israele.
    le marine militari di questi paesi impediscano entrata e uscita di navi e addirittura la libera navigazione anche nelle acque territoriali israeliane.
    le loro aviazioni impediscano il transito ed il sorvolo dell’intera nazione “loro nemica”.
    che si prendano la libertà di creare posti blocco armati all’interno di israele, impedendo la libertà di movimento da un paese all’altro della nazione. che impediscano a quel popolo di camminare e discutere per strada in numero maggiore di due persone, pena l’essere arbitrariamente considerati “forza ostile”.
    se per garantirsi da questo popolo “in mezzo al quale si nascondono pericolosi terroristi” creassero un muro ben all’interno dei confini nazionali… diciamo fin oltre haifa.
    se mesi di embargo li avessero ridotti alla fame e senza medicine/elettricità/acqua, chi direbbe che gli israeliani dovrebbero tacere? sarebbe sensato dir loro che prima debbano cacciare quegli integralisti che non riconoscono l’esistenza di nazioni vicine per poi magari poter discutere di allegerire l’assedio… magari per qualche ora alla settimana…
    sareste così obiettivi di far accettare queste condizioni agli israeliani o gridereste al DIRITTO di reagire con tutta la forza che israele possiede? accettereste l’esser chiamati TERRORISTI per chi si difende da tutti i crimini che gli assedianti stanno facendo loro patire? i missili che israele sparasse sui vicini sarebbero motivo valido per un massacro a cui gli assedianti vi sottoporrebbero?
    la differenza tra essere dalla parte della ragione o essere solo criminali sta proprio dalla possibilità di vedere invertire i ruoli senza veder scomparire le proprie tesi.

    8 Gen 2009, 12:28 Rispondi|Quota
    • #4Emanuel Baroz

      Lo Stato di Israele si è ritirato COMPLETAMENTE dalla Striscia di Gaza più di due anni fa, e in cambio ha ricevuto solamente attentati suicidi, lancio di razzi sempre più potenti, soldati rapiti e continui tentativi di infiltrazione da parte di terroristi….se la popolazione civile palestinese è nelle condizioni in cui tu dici che si trova, e non è così perchè gli aiuti umanitari passano costantemente dai valichi tra Israele e la Striscia di Gaza (solo che le varie leadership palestinesi hanno sempre fatto man bassa del denaro ricevuto e degli aiuti ricevuti fregandosene altamente del proprio popolo), la colpa è da ricercare in chi governa quel territorio,e non nel Governo israeliano che da più di due anni non si occupa più della gestione della Striscia.

      Certo se poi secondo te il fatto che le serre perfettamente funzionanti e ancora rigogliose che gli israeliani hanno lasciato quando sono andati via siano diventate in pochi mesi delle rampe per il lancio di missili sia una colpa da addebitare allo Stato d’Israele, diventa difficile trovare un punto di incontro tra le nostre tesi…

      8 Gen 2009, 12:41 Rispondi|Quota