Israele-Hezbollah: quali sono le armi in mano ai terroristi

 
admin
17 aprile 2008
1 commento

Israele-Hezbollah: quali sono le armi in mano ai terroristi

Scritto da Miriam Bolaffi
giovedì 17 aprile 2008

Prima di qualsiasi considerazione va fatta una premessa: Hezbollah è a tutti gli effetti un gruppo terrorista e nessuno Stato può vendere armi ad un gruppo terrorista. Fatta questa premessa che è alla base del nostro esposto all’Unione Europea e alle Nazioni Unite sulla vendita di apparati antiaerei dall’Iran a Hezbollah, cercheremo di andare nello specifico sul tipo di arma in mano alle milizie di Hezbollah che maggiormente ci preoccupa.

Le nostri fonti (molto attendibili) ci hanno parlato di una massiccia vendita di apparati antiaerei dall’Iran a Hezbollah. Detti apparati sono di due tipi: il tipo “portatile” derivato dall’Igla-S di fabbricazione russa e il tipo “mobile”, anch’esso di fabbricazione russa, derivato dallo Strelets.

All’origine l’Igla-S è un dispositivo del tutto simile all’americano Stinger e può essere manovrato da una sola persona essendo il suo peso intorno ai 15 Kg, quindi è altamente portatile. Quest’arma può essere usata sia di giorno che di notte, durante la pioggia o nella nebbia, anche in caso d’interferenze radioelettriche e termiche, in fase d’attacco e d’inseguimento, il che la rende altamente letale. In origine questo dispositivo poteva colpire qualsiasi apparecchio che avesse volato ad una altitudine tra i 10 000 e i 3 000 metri ed in un raggio di 6 Km. Le modifiche apportate dai tecnici iraniani hanno ampliato di molto il suo raggio di azione portandolo a essere in grado di colpire aerei che volino a una quota di 14,000 metri e in un raggio di quasi 16 Km.

Stesso discorso per lo Strelets, che altro non è che un sistema di lancio multiplo di missili Igla, in grado di lanciare contemporaneamente 4/6 missili ma che per fare questo ha bisogno di una “piattaforma di lancio” che può essere fissa (a terra) o mobile (appoggiata su un camion o un mezzo blindato). La differenza sta nel fatto che i missili Igla associati al sistema di lancio multiplo Strelets sono stati ulteriormente potenziati e possono raggiungere un aereo ad una altitudine di 14,000 metri in un raggio di oltre 25 Km.

Non parleremo adesso del sistema missilistico terra-terra di cui si è dotata Hezbollah (lo faremo nei prossimi giorni), fatto questo che con una presenza militare nella zona (UNIFIL 2) non avrebbe mai dovuto accadere, vorremmo però rimarcare la pericolosità del sistema antiaereo di cui è venuto in possesso il movimento sciita libanese, anche e soprattutto per gli aerei civili. Per questo ribadiamo la nostra richiesta di piena applicazione della risoluzione 1701/2006 che impone a UNIFIL 2 il disarmo delle milizie di Hezbollah.

Vorrei a questo punto fare anche una nota esterna al discorso del riarmo di Hezbollah. Tra le tante cose che prevedeva la risoluzione 1701/2006 disattese palesemente da Hezbollah, c’era anche l’obbligo di riconsegnare i due militari israeliani rapiti il 12 luglio 2006, Ehud Goldwasser e Eldad Regev. La domanda è: perché UNIFIL non ha preteso quanto contenuto nella risoluzione 1701? Che fine hanno fatto i due ragazzi israeliani?

Concludendo, mi sembra chiara una cosa: solo Israele ha ottemperato agli obblighi contenuti nella risoluzione 1701, mentre Hezbollah, con la passiva collaborazione di UNIFIL 2, non ha ottemperato a nessuno di detti obblighi, che ricordo prevedevano il disarmo delle milizie e la riconsegna dei due militari israeliani rapiti. Come mai nessuno ha fatto notare questa incongruenza?

Miriam Bolaffi

Secondo Protocollo

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  • #1ariela

    “…e nessuno Stato può vendere armi ad un gruppo terrorista…”.
    Può, può, come dimostri nel tuo articolo.

    17 Apr 2008, 12:37 Rispondi|Quota