Riuscite a scovare Israele?

 
David
12 gennaio 2009
18 commenti

paragone

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Categorie: Per non dimenticare
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  • #1Django

    è molto più bella con la scritta
    “L’occupazione sionista del mondo musulmano”

    12 Gen 2009, 00:06 Rispondi|Quota
  • #2Stop Razzismo

    occupazione de che …fai ride
    te ne accorgerai quando i tuoi amici mussulmani busseranno a casa tua per convertirti con la forza… tanto il duomo l’hanno gia’ preso

    12 Gen 2009, 00:31 Rispondi|Quota
  • #3Stop Razzismo

    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1054533.html

    Israel Defense Forces troops this week uncovered a school in the Gaza Strip rigged by Hamas militants with a large amount of explosives.

    ai guerrafondai/finti pacifisti e’ inventata anche questa?

    12 Gen 2009, 00:34 Rispondi|Quota
  • #4Edgar

    ma cò chi ce l’ha “Stop Razzismo”?!

    12 Gen 2009, 09:57 Rispondi|Quota
  • #5Lorenzo

    Perché nella cartina non c’è Gaza? Sarebbe curioso vedere quanto piccola è quella striscia di terra in cui gli Israeliani hanno rinchiuso 1 milione di persone (vecchi, bambini, padri e madri di famiglia, giovani lavoratori, giovani donne, studenti E terroristi) per 2 anni e mezzo. Gaza ha la più alta densità abitativa del mondo 4000 persone per km quadrato, in Italia in un km quadrato ce ne stanno 300, in Cina 670…Come tiri uno sputo lì prendi in faccia 4 persone…e una bomba?!? La segregazione di un popolo è reato, è crimine contro l’umanità, lo stato d’Israele dovrebbe essere davvero processato da un tribunale delle Nazioni Unite come qualcuno ha chiesto. Questo piccolissimo dettaglio, che tutti fanno finta di non ricordare, sta alla base di tutto: Israele ha ridotto in condizioni disumane 1 milione di persone, chiuse dal mare e dalla terra. Per 1000 giorni. Solo perché avevano votato il partito sbagliato. C’è da meravigliarsi che abbiano reagito? che non accettino una tregua che non prevede di togliere l’assedio? ma voi, sinceramente, che fareste? ma voi sareste stati a guardare in questo ghetto del terzo millennio?

    13 Gen 2009, 22:43 Rispondi|Quota
  • #6David

    Lorenzo, cosa mi dici dell’Egitto e della sua chiusura verso Sud? 🙂
    (tra l’altro fosse aperto il confine con israele sarebbe pieno di terroristi, mentre in Egitto in quel senso succederebbe poco)
    Sentiamo la risposta.

    14 Gen 2009, 00:19 Rispondi|Quota
  • #7Lorenzo

    Ma ti sembra una giustificazione questa?Perché, l’Egitto sta avendo un atteggiamento corretto, chiaro, umanitario? E’ un modello? Deve essere un modello per un paese con il peso politico, la cultura, la storia e l’esperienza millenaria di Israele? Se lo fa anche l’Egitto allora noi siamo giustificati? Così ragioni? Si sa tutti che Mubarak è una cosa e il popolo egiziano un’altra, che il presidente è costretto a mediare tra le sue posizioni geo(politiche) e la solidarietà del suo popolo con gli ex-fratelli musulmani…Se ci fosse un sito “focusonegypt” accuserei anche loro di aver contribuito alla segregazione di un popolo in buona parte innocente!
    (Perché non crederai mica che a Gaza ci siano tutti terroristi? non crederai mica che se anche tutti quelli che ci sono lì dentro odiano Israele e ne sognano la distruzione meritino di essere uccisi vero?)
    Tu piuttosto come rispondi alle domande che ho fatto nell’intervento precedente? O continuerai a fare, come prima hai fatto e come tutti i filo israeliani di questi tempi, imbarazzati dal sostenere una posizione insostenibile, osservazioni parziali, a rispondere a domande con domande a cominciare a ricordare la storia con in lancio di missili qassam e non con l’inizio dell’assedio anni prima? sentiamo la tua risposta, speriamo.

    14 Gen 2009, 11:17 Rispondi|Quota
  • #8Lorenzo

    Ah tra l’altro…Gaza come la Cisgiordania come tutti i posti del mondo è piena di lavoratori, persone oneste magari con idee politiche ostili, ma che vengono (o verrebbero) in Israele come in Egitto solo per portare il pane a casa…E so che lo sai benissimo…Quindi per favore smettetela, smettetela di fare questi discorsi razzisti, superficiali e ignoranti, pieni di luoghi comuni e di cattiveria!

    14 Gen 2009, 11:24 Rispondi|Quota
  • #9Django

    non so se si era capito, ma la mia era pura ironia, in quella cartina Israele non si vede neanche.

    15 Gen 2009, 01:48 Rispondi|Quota
  • #10Lorenzo

    Lo so lo so…io però aspetto ancora una risposta ai post che ho scritto dai difensori di Israele che si arrampicano sugli specchi ogni volta e recitano argomentazioni parziali

    15 Gen 2009, 11:48 Rispondi|Quota
  • #11David

    Lorenzo, non è una giustificazione, ma mi chiedo sempre perchè, anche quando non c’è guerra, si parli dell’embargo israeliano e non invece della chiusura al Sud dell’Egitto.

    A Gaza assolutamente non ci sono solo terroristi, ma anche tanti cittadini per bene. Sai che la comunità ebraica ha organizzato una raccolta fondi per aiutare la gente di Gaza? Ovviamente abbiamo partecipato tutti. Tu k’hai fatto? Non credo, ma è ovvio che ti piaccia solo parlare.

    Per l’assedio cominciato anni prima, ti ricordo che Israele SPERAVA che finisse il lancio di razzi al suo ritiro dai terrotori di Gaza nel 2005. Non è stato così. Cosa bisogna fare allora? Fidarsi e concedere tutto ciò che Hamas vuole, quando Hamas continuerà a volere la distruzione di Israele?

    Pensaci.

    15 Gen 2009, 12:21 Rispondi|Quota
  • #12Lorenzo

    Forse se ne parla di più perché da Israele, dalla sua millenaria cultura e dalla sua esperienza di dolore, il mondo continua ad aspettarsi di più che l’occhio per occhio dente per dente? che il barbaro macello del prossimo?che lo sparare nel mucchio proprio come fanno i terroristi che si fanno saltare in pieno centro per colpire più persone possibili? E’ vero non ho fatto niente per Gaza ma ora provvederò subito a fare qualche ipocrita donazione e continuerò a sostenere la guerra, mi sentirò con la coscienza a posto e potrò vantare credenziali verso gli altri e le loro opinioni. Ridicolo. Come le giustificazioni parziali e sproporzionate che da troppi giorni il mondo civile è costretto a sopportare da i sostenitori di Israele.

    15 Gen 2009, 12:35 Rispondi|Quota
  • #13David

    Ecco bravo, vai a fare qualcosa.

    15 Gen 2009, 12:38 Rispondi|Quota
  • #14Lorenzo

    Ah…nel mucchio, oltre a scuole, ospedali, moschee, case, bambini, donne, vecchi e terroristi ci sono anche gli edifici, camion e impiegati dell’ONU, non so se ve n’eravate accorti…Ora è chiaro che anche questi sono danni collaterali più che tollerabili (non sono vostri) e che Israele ha il diritto (dato da chi?) di pensare solo al suo interesse, ma io fossi in voi sprofonderei sotto terra dalla vergogna leggendo di questo MACELLO SCRITERIATO e smetterei di sostenerlo. Vergogna, ogni giorno di più.

    15 Gen 2009, 12:42 Rispondi|Quota
  • #15Emanuel Baroz

    Posto qui una serie di video che ritengo possano interessare chi ha la volontà REALE di capire cosa sta accadendo nella Striscia di Gaza:

    Una serie di video interessanti:

    Immagini da una guerra etica

    Quasi nessuno sembra ascoltare i continui bollettini delle autorità israeliane sugli ininterrotti transiti di convogli con aiuti umanitari verso la striscia di Gaza, e intanto molti mass-media continuano a riportare senza controlli le menzogne diffuse da Hamas e altre fonti affini. Quasi nessuno, inoltre, sembra dare ascolto o credito alle continue denunce israeliane di come Hamas confischi la merce e i generi alimentari introdotti.

    Ecco perché il ministero della difesa israeliano ha deciso di rendere disponibile un servizio video on-line in collegamento diretto con il valico di Kerem Shalom, tra Israele e striscia di Gaza, con trasmissioni durante le ore di funzionamento del valico, grazie al quale tutti possono vedere la quantità e il flusso continuo di convogli.

    Si tratta di due telecamere: una posta all’ingresso del valico, dove giungono i convogli carichi di merce; l’altra all’uscita verso la striscia di Gaza, da dove ripartono altri mezzi pesanti giunti dal territorio palestinese per prendere in consegna i carichi portati dai mezzi provenienti dal territorio israeliano.

    A queste operazioni di scarico e carico merci – necessarie per ovvi motivi di sicurezza, dato che in passato i terroristi di Hamas non hanno esitato a colpire anche questi valichi di vitale importanza per la popolazione palestinese – è dovuto il divario di tempo tra gli arrivi e le partenze dei convogli.

    Che fine fanno le merci una volta raggiunta la striscia di Gaza rimane un interrogativo grave, che non deve certo essere posto a Israele.

    LINK ALLE TELECAMERE DEL VALICO DI KEREM SHALOM:
    http://www.mod.gov.il/pages/general/Maavar_Kerem_Shalom.asp

    Un altro video istruttivo (11.01.09) mostra come l’aviazione israeliana interrompa gli attacchi anti-terroristi già in fase di esecuzione pur di risparmiare vittime civili, quando i terroristi vano a riparare deliberatamente tra le case e nelle zone affollate.

    PILOTI ISRAELIANI DEVIANO I RAZZI PER NON COLPIRE CIVILI (sottotitoli in inglese):
    http://switch3.castup.net/cunet/gm.asp?ClipMediaID=3276848&ak=null

    Per contrasto, si veda il seguente video (11.01.09) che mostra come i terroristi abbiano disseminato di ordigni esplosivi, collegati da cavi-miccia, una scuola adiacente allo zoo, usata anche per immagazzinare armi e munizioni. In questa occasione i soldati israeliani hanno disinnescato in tempo gli ordigni.

    SCUOLA PALESTINESE IMBOTTITA DI BOMBE (sottotitoli in inglese):
    http://switch3.castup.net/cunet/gm.asp?ClipMediaID=3276455&ak=null

    Un altro video (8.01.09) mostra un commando di Hamas che usa mortai dal cortile di una scuola nella striscia di Gaza. La rampa viene colpita dall’aviazione israeliana prima che possa sparare. Altri lanci di razzi, invece, vengono effettuati dai terroristi durante le tre ore di “tregua umanitaria”.

    MORTAI HAMAS DA SCUOLA PALESTINESE (sottotitoli in inglese):
    http://switch3.castup.net/cunet/gm.asp?ClipMediaID=3271371&ak=null

    (Da: MFA, 13.01.09)

    http://www.israele.net/articolo,2375.htm

    15 Gen 2009, 14:13 Rispondi|Quota
  • #16Lorenzo

    E anche David ha finito le parole, arrivato come Emanuel a rispondere con battutine stizzite. Adesso per favore, che hai finito di scrivere, comincia a pensare.

    15 Gen 2009, 20:05 Rispondi|Quota
  • #17Alex

    “Una vera spedizione punitiva, quella contro Hamas – ha dichiarato ieri Massimo D’Alema – difficilmente, infatti, si può definire ‘guerra’ un conflitto in cui muoiono 900 persone da una parte e 10 dall’altra”. Può darsi. Ma sarebbe forse il caso di ricordare al rimbambito che copia (male) Sofri, che viene immancabilmente sottotitolato come il più intelligente della sinistra, e magari lo è pure, come andarono quei (sacrosanti) 78 giorni di bombardamenti Nato effettuati da 15mila piedi d’altezza sulla Serbia e dei quali perfino un rimbambito dovrebbe ricordare qualcosa. Vennero centrati appartamenti (5 aprile 1999, per esempio, 17 morti), treni civili (12 aprile 1999, per esempio, 55 morti), contadini kosovari (14 aprile, per esempio, 75 morti), televisioni pubbliche (23 aprile, per esempio, 16 morti), autobus (1 maggio, per esempio, 47 morti), ambasciate (cinese, per esempio, 3 morti), carcerati (21 maggio, carcere di Pristina, per esempio, 100 morti), ospedali (31 maggio, ospedale di Surdulica, per esempio, 20 morti), scudi umani (60 civili kosovari usati come tali dai serbi, si disse per esempio il 31 maggio, e nessuno contestò), scuole (31 maggio, 23 bambini a Novi Pazar, per esempio). Oltre cinquecento civili, si disse. Più indefinite migliaia di militari serbi. A zero. Dicasi: a zero. Un supercappotto. Vera guerra quella, eh? Stronzo.

    di Andrea Marcenaro

    18 Gen 2009, 20:56 Rispondi|Quota
  • #18muhammed

    Ragazzi,
    Mi sono trovato per caso su questa mailing list e mi è venuta voglia di raccontarvi la mia storia. Sono un ragazzo palestinese, originario di Ramallah che vive in Italia da quattro anni in affido presso una famiglia di Roma. Ho perso i miei genitori quasi dieci anni fa. Mia madre morì di parto, mio padre che era un insegnante di letteratura berbera all’università fu ucciso a sangue freddo da un saldato israeliano ad un posto di blocco, mentre tornava da scuola.I soldati si giustificarono dicendo che mio padre era un sospetto terrorista ,che gli avevano trovato un candelotto di dinamite sotto la giacca.Io non ho mai creduto a tutto ciò. Quando morì io avevo tredici anni e non potevo e non posso credere che l’uomo che non aveva mai alzato un dito su di me e che mi aveva sempre detto di non odiare perchè dall’odio nasce solo odio potesse essere un terrorista. Voi che purtroppo non avete mai vissuto in Palestina non potete sapere quante angherie un palestinese deve subire. Basta poco perchè i soldati alzino le mani su di te. Quando morirono i miei genitori andai a vivere con i miei nonni che avevano un campo coltivato a limoni e una piccola stalla.Dopo la scuola i miei nonni mi chiedevano di portare il carico di limoni a Gerusalemme da un nostro parente che li vendeva al mercato. Ogni giorno dovevo attraversare un posto di blocco. Di norma oltre qualche sgridata andava tutto bene. Poi un giorno al posto di blocco mi trovai davanti a tre soldati e una soldatessa.Mi urlarono di consegnare il documento e mentre lo prendevo dalla borsa mi tirarono giù dal carretto e mi picchiarono.La cosa che mi fece più male forse non furono le botte ma le loro risate. Anche la donna rideva e mi insultava in ebraico.Nella nostra cultura, quella araba, un padre può picchiare il proprio figlio, un tutore il proprio ragazzo ma una donna no. Anche se non vi è nessun legame di sangue tra te e una donna che assiste a un atto di violenza lei corre in tuo aiuto e tenta di protreggerti. Il vedere come lei rideva di me che urlavo “basta per favore” è una cosa che ancora mi fa piangere.Noi diciamo che una donna vede il suo bambino in tutti i bambini e non accetta la violenza su un bambino. Comunque dal pestaggio ricavai una frattura al femore e all’anca. A Ramalah non potevo operarmi e in quel periodo a Gerusalemme non operavano i palestinesi.All’epoca la mia mamma italiana lavorava per la Caritas a Ramallah e lei che adesso mi ha preso in affido insieme al mio papà italiano, mi fece operare qua a Roma. Io non serbo rancore per chi mi ha fatto del male, qui in Italia ho trovato tanto amore e tanti amici che mi hanno insegnato l’italiano e mi prestano il loro romanzi perchè li legga ed è così che ho imparato bene la vostra lingua.Però un giorno voglio tornare in Palestina e lottare perchè quanto è successo ame non accada a nessun altro.
    Muhammed Allah Berghourzi

    13 Mar 2009, 09:46 Rispondi|Quota