Santoro: quando la disinformazione è al servizio del terrorismo palestinese

 
Emanuel Baroz
18 gennaio 2009
14 commenti

santoroHo atteso qualche giorno prima di riuscire a trovare le parole giuste per esprimere lo SDEGNO provato mentre guardavo la trasmissione di Michele Santoro giovedì scorso, trasmissione che avevo deciso di non guardare (in questo ha avuto pienamente ragione Deborah Fait) ma che, dopo le polemiche, mi sono forzato a vedere in replica.

Ma la rabbia non è sbollita. Non che la conduzione della trasmissione mi abbia stupito, perché la faziosità del personaggio credo sia ormai nota, ma la reazione di Lucia Annunziata ritengo sia stata significativa di come non fosse più possibile rimanere inermi spettatori di fronte a tanta (dis)informazione a senso unico, e la replica rabbiosa di Santoro (“cerchi meriti da qualcuno?”) alla critica dell’ex direttore della RAI credo sia sintomatica di come il conduttore di “Anno Zero” intenda la professione di giornalista.Chissà la deontologia professionale che fine ha fatto nel caso di quest’uomo, e chissà se questa sarà FINALMENTE la fine professionale di un insopportabile tribuno televisivo che – ahinoi – è stato anche parlamentare europeo.

Da segnalare inoltre che a seguito defezione dell’ultima ora per motivi di salute del Presidente della Comunità Ebraica Riccardo Pacifici, era stata proposta a Santoro la presenza del vicepresidente della Comunità, Stefano Valabrega, ma il dittatore di “Anno Zero” ha rifiutato la proposta asserendo che non conosceva il sostituto di Pacifici…tanto per rendere noto a tutti come viene costruita questa trasmissione.

Santoro e la “ricerca dei meriti”

FAZIOSITA’ E ALLUSIONI

Se il “martire dell’informazione” diventa mago delle allusioni

Una brutta pagina di tv quella consegnataci l’ altra sera da Michele Santoro ad «Annozero». Imbarazzante. La sua faziosità è nota, la decisione di rappresentare una sola parte del conflitto che insanguina la Striscia di Gaza va messa in conto, la sua retorica votata a una sempre più spinta demagogia non è condivisa da molti ma fa ormai parte del panorama televisivo italiano; ciò che è inaccettabile sono le parole con cui ha liquidato Lucia Annunziata.

Nel momento in cui l’ ex presidente della Rai ha deciso di abbandonare la trasmissione, Santoro le si è rivolto così: «Fai la giornalista, non venire qui a criticare come si fa la trasmissione… O cerchi meriti da qualcuno?». Dire a un altro che dissente per cercare il beneplacito, magari una cambiale a scadenza, di qualcun altro (e chi poi? Israele? Berlusconi? i vertici del Pd? la Trilateral?) è un’ insinuazione di basso livello, intollerabile. Ma le allusioni malevole, specie se dette in un momento d’ ira, quando saltano i nervi e si perde il controllo di sé, sono spesso rivelatrici di una filosofia di fondo. Speriamo che all’ Annunziata, per ritorsione, non venga ora la tentazione di scrivere una biografia professionale di Santoro nelle vesti di «cercatore di meriti».

Parlare in un talk show di guerra è sempre difficile e di fronte a certe immagini che arrivano da Gaza si resta annichiliti. Non l’imparzialità, si chiede, non il senso della misura ma almeno la possibilità di essere minoranza (pensarla in un modo differente). Con Santoro è impossibile, proprio non le sopporta, le minoranze. Potesse le eliminerebbe. In nome della democrazia, sia chiaro. Con il conduttore schierato, con l’ inviato Corrado Formigli schieratissimo, con lo spazio eccessivo concesso ai ragazzi della comunità palestinese di Milano, era difficile per Lucia Annunziata, che pure non era avvolta in una bandiera con la stella di David, sostenere il contraddittorio. Se n’ è lamentata, ha semplicemente fatto presente che «qui si presentano al 99,9 per cento soltanto le ragioni palestinesi». Apriti cielo! Santoro l’ ha caricata di insulti, l’ ha congedata con un odioso «non sprechiamo tempo», se l’ è presa persino con Walter Veltroni invitandolo a rendersi utile, ad andare a Gaza e non in Africa.

E al Presidente della Camera Gianfranco Fini che ieri ha telefonato a Claudio Petruccioli per denunciare «il livello di decenza» superato in trasmissione, Michele Santoro ha risposto sul suo sito con strafottenza, sotto la rubrica «VAF» (acronimo di Valutazione A Freddo): «In un Paese normale il livello della decenza lo supera un Presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’ opinione pubblica».

Censura, naturalmente. Quella del martire dell’ informazione è la parte che gli riesce meglio. Nessuno pretende l’ equidistanza da Santoro; nessuno si aspetta che, a inizio trasmissione, spieghi che c’ è una certa differenza tra chi vuole la cessazione del lancio dei Qassam e chi vuole la cancellazione di Israele; nessuno desidera mettergli la mordacchia del pluralismo, ma deve smetterla di credersi l’ unico alfiere della libertà d’ espressione e accusare gli altri di essere schiavi sciocchi di qualche potere. Non è la prima volta che il populismo, la faziosità, l’ ideologia lo confinano nella disinvoltura intellettuale. Chi è incapace di vincere i suoi mali, non tragga però piacere nell’ addossarli ad altri.

Aldo Grasso

(Fonte: Il Corriere della Sera, 17 Gennaio 2009)

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  • #1Emanuel Baroz

    17 gennaio 2009

    La banalita’ del male

    E’ persino banale parlare ancora della lite tra Lucia Annunziata e Michele Santoro, ne discute tutta l’Italia, mai trasmissione e’ stata piu’ citata , nel male, come Anno Zero, pero’ due paroline mi piacerebbe dirle a costo di sembrare ripetitiva.

    Ho seguito la puntata su internet, dopo il fattaccio , perche’ mai guarderei, se non obbligata, una trasmissione di Santoro, ho una specie di allergia al personaggio che fa si che incominci a grattarmi al solo vedere la sua faccia.
    E’ stato tutto tragico e comico, dai capelli biondi di Manuela Dviri che da decenni dice sempre le stesse cose e alla quale finalmente una ragazza israeliana ha detto che lei, la Dviri , odia Israele, glielo ha detto con calma, senza rabbia e la Manuela subito a negare ma senza tanta enfasi. Agli occhioni di Rula Jebreal che ogni volta che la telecamera la inquadrava cercava di farne sprizzare un paio di lacrimucce sui suoi fratelli di Gaza ma senza tanto successo.

    Tobia Zevi e’ stato il solito che da’ un colpo al cerchio e uno alla botte e che per questo fara’ carriera politica, e’ bravo, intelligente e simpatico oltre che un bel ragazzo ma se uno non prende posizione e cerca di restare amico di tutti, inevitabilmente va a far parte della folta schiera delle nullita’. Peccato.
    L’unica non ridicola e’ stata Natasha, la studentessa israeliana che ha capito tutto della Dviri, che studia in Italia e che ha detto papale papale, col cuore in mano e la voce tremante, quello che andava detto: tutti scandalizzati per i palestinesi morti ma dove eravate mentre noi saltavamo per aria in decenni di attentati, dove eravate mentre a Sderot la gente veniva spappolata dai missili.
    “Molte volte, ha aggiunto Natasha molto emozionata- noi ragazzini ebrei di Israele andavamo nei villaggi arabi per creare dei rapporti, per parlare, per avere dei contatti e loro ci sputavano addosso.”

    Ma veniamo ai due protagonisti e allo scontro di cui tutti parlano e che io voglio liquidare con poche parole: solidarieta’ a Lucia Annunziata, schifo e vergogna per Michele Santoro.

    Non c’e’ bisogno di altro perche’ la trasmissione era cosi’ mal fatta, cosi’ pesantemente faziosa da risultare chiaro che l’unico scopo di Santoro era di mettere ancora una volta Israele sul banco degli imputati e di scatenare nella gente il demone dell’odio.

    E’ cosi’ facile odiare Israele, non so perche’ ma e’ cosi’ facile!

    La sua violenza nell’attaccare la Annunziata che protestava per la faziosita’ della conduzione, e’ stata una brutta e volgare piazzata di chi sente che gli trema un po’ il terreno sotto i piedi perche’ sa che gli unici che lo difendono
    come giornalista sono i kompagni dell’estrema sinistra, sono le Morgantini della situazione, sono quelli che provano per Israele un odio profondo e di pancia che li fa sragionare, che li riduce a fare il tifo per chi distrugge l’infanzia di bambini riducendoli a soldati, terroristi e scudi umani.
    1000 morti a Gaza?

    E’ la dimostrazione che l’esercito si e’ mosso con estrema attenzione perche’ nella zona piu’ densamente popolata del mondo basta un respiro piu’ profondo per fare molto morti. Hamas ha minato case, moschee, ospedali, scuole , persino il piccolo zoo di Gaza. Hamas porta le rampe di lancio sui tetti delle case, spara e scappa prima della risposta.

    Spiegava un soldato che se fanno saltare un tunnel in aperta campagna poi salta la casa cui il tunnel e’ collegato senza che i soldati possano saperlo.
    I tunnel sono migliaia, migliaia, migliaia e quando Israele lo diceva e accusava l’Egitto di non far niente per evitare il traffico d’armi tutti ridevano. Ahahaha, cosa si inventa Israele, ahahahah, pur di demonizzare i santi nostri amici di hamas, ahahahah. Gli stessi che prima ridevano oggi cantano “hamas hamas, gli ebrei nelle camere a gas”.

    Vi sono filmati di miliziani di hamas che corrono , prendono al volo dei bambini di cui le loro strade sono piene e coi bambini stretti al petto continuano a correre e a sparare.

    Non si sapra’ mai quanti sono i bambini ammazzati da hamas e, siccome sono soliti taroccare le loro fonti, non sapremo mai quanti sono bambini veri e quanti falsi. Nei rapporti delle nazioni Unite e’ definito child chi ha fino a 18 anni. Quindi la maggior parte dei kamikaze che ci mandava Arafat erano bambini visto che li usava dai 10 anni in su. Anche la maggior parte dei miliziani di hamas sono bambini visto che quelli che si occupano dei lanci dei missili sono giovanissimi. E dove erano quelli che oggi prortestano contro Israele? Dove erano? a preparare bandiere biancoazzurre da bruciare?
    Il mondo e’ fatto da imbecilli, ormai lo abbiamo capito, imbecilli che non hanno mai detto una parola, che non hanno mai fatto una manifestazione per i bambini israeliani ammazzati, trucidati, bruciati vivi, resi mezzi bambini senza arti, senza faccia, senza piu’ anima se non un immenso buio che li fa tremare in continuazione.

    Dove erano gli imbecilli che oggi fanno le manifestazioni per hamas?

    Dove erano gli imbecilli che a Anno Zero applaudivano il fazioso Santoro che ha voluto presentare Israele come uno stato assetato di sangue?

    Ma dove erano anche quando hamas terrorizzava gli abitanti di Gaza che li avevano stupidamente votati! Dove erano quando noi scrivevamo l’orrore della vita dei palestinesi di Gaza. Dove erano? Volete proprio saperlo dove erano?

    Erano a gridare che era tutta colpa nostra.

    Si, gli imbecilli urlavano che Gaza era come Auschwitz, che Gaza era una prigione, che Gaza era isolata dal mondo per colpa di Israele.
    Imbecilli, imbecilli che non sanno cosa era Auschwitz, che non sanno che il golpe di hamas li ha isolati dal mondo, che non sannoche Israele ha sempre mandato aiuti umanitari al suo nemico mortale che ne vuole la distruzione.
    Giorni fa parlavo con una mia amica italiana e mi ha detto ” Se fossi ebrea non starei in Italia neanche un minuto di piu’, vi odiano, vi odiano a morte, niente e’ cambiato dagli anni in cui Arafat era cosiderato un santo”.
    Aveva ragione, il fatto e’ che molti ebrei italiani la pensano esattamente come gli imbecilli delle manifestazioni, come quelli che applaudivano Santoro, come quelli che bruciano le bandiere di Israele, percio’ in Italia stanno benone.

    Questa sera il Gabinetto israeliano discutera’ il cessate il fuoco unilaterale e poi verranno , dall’Egitto, le condizioni per hamas che ha gia’ detto di rifiutare il cessate il fuoco.

    Hamas e’ fatta di bestie feroci ma io lo stesso mi chiedo con che coraggio usciranno dai loro buchi i capi, con che coraggio guarderanno negli occhi quelli che li avevano votati e che non hanno piu’ casa e molti non hanno piu’ famiglia.

    Con che coraggio torneranno dalle palme del Sinai quelli che sono scappati da Gaza su ambulanze confiscate ai feriti.

    Avranno il coraggio perche’ sono feroci, cinici assassini che gli imbecilli del mondo proteggono e difendono.

    Deborah Fait
    http://www.informazionecorretta.com

    http://deborahfait.ilcannocchiale.it/2009/01/17/la_banalita_del_male.html

    18 Gen 2009, 11:59 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Santoro a senso unico su Gaza: su “Anno Zero” si scatena la bagarre

    venerdì 16 gennaio 2009

    La polemica tra Michele Santoro e Lucia Annunziata non sembra destinata ad esaurirsi al tempo della trasmissione “Anno Zero”, incentrata ieri sulla guerra di Gaza, che ha visto l’ex presidente dela Rai abbandonare la trasmissione dopo un violento scontro verbale col conduttore. Oggi infatti l’intero centro-destra si è schierato a favore di Lucia Annunziata ed anche dalla sinistra, per bocca di Veltroni, sono arrivate secche repliche alle affermazioni di Santoro che lo aveva invitato a recarsi a Gaza, piuttosto che in Africa “se davvero vuole rendersi utile”.

    Ospite del programma di Rai2, ieri sera dedicata al conflitto nella striscia di Gaza, Lucia Annunziata aveva espresso il proprio disappunto sull’impostazione generale della puntata, a suo giudizio eccessivamente orientata marcatamente a favore dei palestinesi. Questa dunque la scintilla che ha fatto scattare il battibecco con il conduttore, un battibecco che si è concluso con l’uscita di scena della giornalista, che oggi ha anche ricevuto la telefonata “di solidarietà ed apprezzamento” da parte del Presidente della Camera Fini.

    Questo ennesimo episodio di abbandono di un programma da parte di un giornalista secondo il Ministro della Difesa Ignazio La Russa dimostra che “qualche problema di imparzilità in queste trasmissioni deve esistere”. Senza appello poi il giudizio di Cicchitto, capogruppo dei deputati del PdL “quanto è avvenuto è gravissimo perchè ai telespettatori è stata data un’informazione prodotta al di fuori dei più elementari principi deontologici del giornalismo. Sorprende constatare che al momento non ci sia ancora stato un atto di censura da parte dei vertici Rai”.

    Ma i vertici Rai sono stati contattati in tarda mattinata da Fini in persona, che parlando con Petruccioli ha dichiarato senza mezzi termini che “ieri si è superato il livello di decenza”. Parole dure, che sono state immediatamente replicate da Santoro sul sito internet della trasmissione “in un paese normale il livello della decenza lo supera un Presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica”.

    Nella questione poi è intervenuto anche l’ambasciatore israeliano Gideon Meir, attraverso una lettera indirizzata sempre a Petruccioli, in cui accusa il programma del giovedi di essere “uno spettacolo vergognoso” ed auspica che simili episodi non debbano ripetersi in futuro.

    Insomma, sembra essere solo all’inizio di una storia che di strascichi ne avrà ancora per molto, ma l’unica ad astenersi da ogni tipo di dichiarazione è proprio la stessa Annunziata: “commenti? non ne voglio fare. C’è una trasmissione, ognuno può rivederla e farsi la propria opinione”.

    LICYA VARI

    http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=7093&Itemid=51

    18 Gen 2009, 12:00 Rispondi|Quota
  • #3Alberto

    Roma, 21 GEN (Velino) – 17:28. “Il Consiglio di Amministrazione della Rai nella seduta di oggi ha ascoltato una comunicazione del presidente Claudio Petruccioli sulle polemiche suscitate dalla puntata della trasmissione ‘Annozero’ sulla guerra di Gaza. Il Consiglio ha preso atto condividendola della lettera inviata da Petruccioli al presidente della Camera dei Deputati. Il Consiglio sottolinea che nel suo complesso l’informazione della Rai sul conflitto e’ completa ed equilibrata; rileva che di fronte al racconto e all’approfondimento delle ragioni di crisi internazionali così drammatiche, agli autori, ai giornalisti e ai conduttori del servizio pubblico e’ richiesto un più alto senso di responsabilità e di attenzione.
    La trasmissione di ‘Annozero’ del 15 gennaio u.s. si e’ sottratta a questo obbligo e ha peccato di intolleranza e faziosità. A nessuno, tanto più a chi opera nel servizio pubblico, può essere negato di esprimere il proprio punto di vista, ma questo deve tener conto e rispettare anche il punto di vista degli altri per evitare di diffondere un messaggio unilaterale e parziale. In particolare quando si informa su un conflitto come quello fra Israele e i palestinesi, e’ sbagliato assumere come ragioni assolute le ragioni di una delle parti in campo ma bisogna sempre raccontare i fatti e le vicende nella loro complessità con rispetto delle diverse convinzioni e posizioni. Il Consiglio di Amministrazione impegna il direttore generale affinché questi principi abbiano sempre attuazione nella programmazione della Rai”. Il suddetto ordine del giorno e’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Rai. Lo rende noto un comunicato stampa di Viale Mazzini.

    22 Gen 2009, 19:08 Rispondi|Quota
  • #4Alberto

    Annozero, Santoro: noi linciati. Il Cda Rai: no, tu fazioso

    Tirata d’orecchie del cda Rai a Michele Santoro per la puntata di “Annovero” dedicata agli scontri nella Striscia di Gaza. Il Cda di Viale Mazzini ha infatti approvato un ordine del giorno in cui sottolinea che la puntata andata in onda giovedì scorso «ha peccato di intolleranza e faziosità» e si impegna il direttore generale a far sì che i principi di imparzialità dell’informazione «abbiano sempre attuazione nella programmazione della Rai».

    Il giornalista si era difeso con una lettera al Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Sono state dette molte menzogne, ci sono state gravi e ingiustificate interferenze, sono state rivolte accuse assolutamente infondate: Michele Santoro scrive ai componenti del Cda della Rai dopo l’ondata di polemiche che ha investito l’ultima puntata di Annozero, La Guerra dei bambini, dedicata a Gaza.

    «Non è mia abitudine replicare a chi commenta le nostre trasmissioni – esordisce il giornalista nel lungo testo – e ritengo, anche in questa circostanza, di non rinunciare a questo mio comportamento. Tuttavia nel florilegio di dichiarazioni che hanno fatto seguito ad Annozero, a volte assumendo le forme del linciaggio, sono completamente scomparsi i contenuti del nostro lavoro. Siamo stati definiti terroristi, portavoce di Hamas, giornalisti spazzatura. Senza che questi insulti suscitassero adeguate reazioni».

    Santoro rinvia al mittente ogni contestazione e sottolinea i risultati ottenuti da Annozero: «Siamo il più seguito appuntamento informativo della televisione italiana in prima serata, con introiti pubblicitari che ci consentono il completo autofinanziamento senza far ricorso al canone, permettendo di destinare risorse importanti alle altre attività del servizio pubblico. Siamo anche tra le trasmissioni meglio posizionate della Rai, tra le poche seguite in prevalenza dal nord del Paese e dalle fasce più acculturate».

    Poi passa all’analisi di quanto accaduto la settimana scorsa e dice: «Personalmente considero l’intervento dell’Ambasciatore dello Stato d’Israele, Gideon Meir, una grave interferenza nella libertà d’espressione del nostro Paese. Ma non gliene faccio una colpa. La responsabilità ricade, piuttosto che sulla politica di quel governo, sul difetto di liberalismo del sistema politico italiano e della categoria alla quale appartengo, che non reagisce adeguatamente a queste clamorose invasioni di campo».

    Il giornalista spiega poi la “genesi” della puntata: «Ricorrere all’approccio storico avrebbe sicuramente consentito ai sostenitori di Hamas (assenti nel parterre) di mettere in discussione l’esistenza dello Stato d’Israele. Con la nostra impostazione, unica trasmissione, abbiamo potuto affrontare l’argomento in prima serata, decidendo di parlare dei bambini e della possibilità di fermare il massacro, domandandoci se fossero necessari quei corpi straziati per restituire sicurezza allo Stato di Israele». E, sull’accusa di faziosità: «Ma a quale fazione apparterrei? Ad una piccolissima fazione che conta qualche centinaio di aderenti. Se qualcuno avesse chiesto a quei bambini: ‘Preferireste vivere?’, cosa avrebbero risposto? ‘Certo che si. Bene, io la penso esattamente come loro».

    Ma Santoro considera l’insulto più grave quello di Lucia Annunziata che, in studio, disse che la trasmissione era sbilancia in favore dei palestinesi («La trasmissione, come l’hai impostata finora, scusate ma questo è il mio lavoro farlo, non entro nel merito, è al 99,9%, eccetto la voce della ragazza di prima, tutta mirata…»). «Un insulto gratuito – dice Santoro – assolutamente non giustificato da quello che era stato trasmesso fino a quel momento. Purtroppo, siccome siamo scomodi per il sistema politico – è la conclusione di Santoro – è invalsa l’abitudine di entrare nel nostro studio non per discutere o argomentare ma per insultarci. Tanto non si rischia niente. Io questo non l’ho tollerato la scorsa settimana e non lo tollererò nelle settimane a venire».

    Infine, dice Santoro, «ra le tante menzogne scritte su di noi ce n’è una insopportabile: avremmo addebitato la morte dei bambini soltanto alla responsabilità dello Stato di Israele«. E per questo invita il Cda a leggere uno stralcio del dialogo tra lui e la scrittrice israeliana Manuela Dviri, all’inizio della nostra trasmissione, per trarne le «dovute conclusioni».

    21 gennaio 2009

    http://www.unita.it:80/news/75500/annozero_santoro_noi_linciati_il_cda_rai_no_tu_fazioso

    22 Gen 2009, 23:15 Rispondi|Quota
  • #5Alberto

    il consiglio di amministrazione: «rispettare anche il punto di vista degli altri»

    Santoro: «Non tollererò più insulti»

    Il Cda: «Annozero fazioso e intollerante»

    Il conduttore dopo le polemiche per la puntata su Gaza: «Siamo scomodi per il sistema politico»

    ROMA – Ha scritto una lettera al cda della Rai per rispondere alle accuse, ma ha ricevuto una bacchettata dallo stesso Consiglio di amministrazione. Michele Santoro ancora al centro delle polemiche dopo la puntata di “Annozero” di giovedì scorso (durante la trasmissione, dedicata al conflitto su Gaza, Lucia Annunziata aveva abbandonato lo studio in diretta, dopo uno scontro con il conduttore – guarda il video)

    LA LETTERA – «Non è mia abitudine replicare a chi commenta le nostre trasmissioni – esordisce il giornalista – e ritengo, anche in questa circostanza, di non rinunciare a questo mio comportamento. Tuttavia nel florilegio di dichiarazioni che hanno fatto seguito ad “Annozero”, a volte assumendo le forme del linciaggio, sono completamente scomparsi i contenuti del nostro lavoro. Siamo stati definiti terroristi, portavoce di Hamas, giornalisti spazzatura. Senza che questi insulti suscitassero adeguate reazioni». Santoro aggiunge poi che non tollererà più di essere insultato, con la sua redazione e per il suo lavoro, nello studio di “Annozero”. Definisce anche l’intervento dell’Ambasciatore dello Stato d’Israele, Gideon Meir, «una grave interferenza nella libertà d’espressione del nostro Paese». «Purtroppo, siccome siamo scomodi per il sistema politico – scrive Santoro – è invalsa l’abitudine di entrare nel nostro studio non per discutere o argomentare ma per insultarci. Tanto non si rischia niente. Io questo non l’ho tollerato la scorsa settimana e non lo tollererò nelle settimane a venire».

    CDA RAI – Ma a Santoro arriva la dura critica del consiglio di amministrazione della Rai: «La trasmissione di “Annozero” del 15 gennaio ha peccato di intolleranza e faziosità – afferma il Cda. – A nessuno, tanto più a chi opera nel servizio pubblico, può essere negato di esprimere il proprio punto di vista, ma questo deve tener conto e rispettare anche il punto di vista degli altri». Nello stesso tempo, però, «il Consiglio sottolinea che nel suo complesso l’informazione della Rai sul conflitto è completa ed equilibrata; rileva che di fronte al racconto e all’approfondimento delle ragioni di crisi internazionali così drammatiche, agli autori, ai giornalisti e ai conduttori del servizio pubblico è richiesto un più alto senso di responsabilità e di attenzione».

    ARMA IN EREDITA’ – In serata arriva la contro-replica del conduttore. «Il Presidente Petruccioli e il Consiglio di amministrazione della Rai – osserva Santoro – mi attaccano pubblicamente senza motivare i loro pesanti giudizi e senza muovermi precisi addebiti sui contenuti della trasmissione. “Annozero” ha fotografato la tragedia dei bambini di Gaza, definiti da Benedetto XVI “vittime innocenti di una inaudita violenza”, senza però mancare di dar conto delle ragioni degli israeliani». «Di conseguenza – attacca Santoro – un Consiglio in scadenza non decide alcuna sanzione nei miei confronti, togliendomi di fatto il diritto a difendermi nelle sedi competenti, ma redige una scomunica a futura memoria. È come se il Presidente Petruccioli e il Consiglio di amministrazione avessero caricato un’arma per lasciarla in eredità ai loro successori, senza avere il coraggio di tirare il grilletto. In queste condizioni un dipendente viene contemporaneamente delegittimato e mandato in onda per raccogliere i proventi pubblicitari. Un vero editore non potrebbe mai comportarsi in questa maniera».

    «NULLA DI CUI ESSERTI RICONOSCENTE» – «Sarebbe molto meglio, anche per te, se tu non stessi fremente in attesa dello sparo risolutore e disvelatore. Da me non arriverà mai; non per viltà come tu accusi, ma per come sono. E non credo ci sia nessuno disposto a tirare quel grilletto»: è un passaggio della lettera che il presidente della Rai Claudio Petruccioli ha inviato a sua volta a Michele Santoro. «Per quel che mi riguarda – ha scritto ancora Petruccioli – sono orgoglioso di aver fatto parte di un Cda che, nei suoi primi mesi di vita, nell’autunno del 2006, ha deciso il tuo rientro in azienda e il reinserimento nei palinsesti della tua storica trasmissione». Anche in merito a queste parole la replica del giornalista-conduttore non tarda ad arrivare: «Gentile Presidente, non ho niente da aggiungere a quanto già detto. Tuttavia dovresti sapere che non hai mai deciso il mio rientro in Azienda»: così inizia la replica di Santoro a Petruccioli. E il giornalista dice di non avere nulla di cui essergli riconoscente. «Prima di tutto – spiega Santoro – perché non ho mai smesso di farne parte. In secondo luogo perchè senza le mie dimissioni dal Parlamento Europeo, in seguito alla trasmissione di Adriano Celentano, sarei ancora in aspettativa. Ti ricordo che hai presentato appello contro la sentenza della Magistratura che ci reintegrava nel nostro posto di lavoro. Questi sono i fatti».

    21 gennaio 2009(ultima modifica: 22 gennaio 2009)

    http://www.corriere.it/politica/09_gennaio_21/santoro_annozero_insulti_7a5e937e-e7d5-11dd-833f-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano

    22 Gen 2009, 23:16 Rispondi|Quota
  • #6Edgar

    Shoah/ Frattini: Tv Santoro fra gli esempi di antisemitismo

    Esempio di ciò che televisione democratica non dovrebbe mai fare

    Roma, 27 gen. (Apcom) – “La trasmissione di Santoro è l’esempio di quello che una televisione democratica non dovrebbe mai fare”. Nella Giornata della Memoria, il ministro degli Esteri Franco Frattini torna sulle polemiche legate alla puntata di due settimane fa del programma Annozero dedicata alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, iscrivendola fra gli esempi di antisemitismo nei media.

    “L’antisemitismo che oggi si registra anche in Italia – dice Frattini – fa purtroppo parte di un linguaggio corrente, addirittura di alcuni attori politici che, forse per pura e semplice ignoranza, usano parole e toni che sconfinano nell’antisemitismo”.

    http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/27/shoah%20%20frattini%20%20tv%20santoro%20fra%20gli%20esempi%20di%20antisemitismo,17731250.html

    27 Gen 2009, 11:34 Rispondi|Quota
  • #7Edgar

    Rula, Santoro e le indecenze del giovedì
    16 gennaio 2009

    Sto rivedendo su rai sat la puntata di ieri di Anno Zero. Su quello che è accaduto mi pare sia intervenuto opportunamente Fini sostenendo che è stata superata ogni forma di decenza. Una indecenza filopalestinese che credo posso fare concorrenza ai network di Hezbollah. Ma a un un certo punto arriva direttamente da Gaza un ragazzo palestinese che fa il cuoco a domicilio in Italia. E senza farci caso smonta tutta la bella impalcatura costruita da Santoro, gli scalmanati palestinesi in collegamento da Milano e la Rula Jebreal che soffre tantissimo ma non resiste alla tentazione di guardare in continuazione la telecamera per farci capire quanto è bella. Cosa dice il cuoco a domicilio? Una cosa molto semplice: non è solo Hamas a sparare razzi su Israele ma tutto il popolo palestinese di Gaza. Al che interviene un Marco Travaglio sintetico e ficcante con una domandina semplice semplice. Terra Terra. Dice Travaglio: ma se è tutto il popolo della striscia di Gaza a sparare razzi su Israele come fa Israele a difendersi distinguendo tra obiettivi militari, militanti di Hamas e vittime civili? Panico in studio: il cuoco palestinese sclera, Rula la gnocca inizia ad alzare la voce e a toccarsi il nerissimo crine. Santoro spiazzato dal suo opinionista preferito chiama un’altra telecamera e cambia argomento chiamando sulla scena Vauro, il più bravo a rimettere al centro, con le sue vignette, il popolo palestinese vittima della nuova shoah, uguale a quella vissuta dagli ebrei sotto il nazismo. Frase questa, pronunciata da una ragazza palestinese senza che nè Formigli nè il cotonato presentatore abbiano minimamente sentito il bisogno di dissociarsi e di redarguire l’incauta fanciulla. Si, lo soglia della decenza è stata ampiamente superata e stavolta un bell’editto bulgaro Santoro se lo meriterebbe davvero.

    http://codadilupo.ilcannocchiale.it/2009/01/16/rula_santoro_e_le_indecenze_de.html

    27 Gen 2009, 12:56 Rispondi|Quota
  • #8me

    vedo che l’informazione dei banchieri sionisti vi tiene sotto controllo…andate nella striscia di gaza e recuperate informazioni recenti sugli sviluppi logistici di quel territorio… SERVI!!!
    spero che quanto sopra scritto sia solo per mancanza d’informazione e nn perchè qualcuno da degli imput–

    10 Feb 2009, 23:39 Rispondi|Quota
    • #9Emanuel Baroz

      a parte che si dice input……interessante questa tesi dell’ “informazione dei banchieri sionisti”!

      10 Feb 2009, 23:48 Rispondi|Quota
  • #10cesare lazzini

    Premessa: sono ignorante in merito al conflitto Israelo Palestinese, quindi non entrerò nel merito. Parlerò solo di come ho recepito la trasmissione.

    Quello che ho visto era un Santoro che cercava con gli interventi degli ospiti di spiegare per primo a se stesso se, a prescindere dalle radici storiche del conflitto e dalla poltica attuale, fosse lecita e comprensibile una reazione di tale portata da parte Israeliana vista la enorme sproporzione di armamenti fra le parti in causa.

    Non ho visto una trasmissione a senso unico, l’Annunziata si è allontanata senza aver apportato alcun contributo, era lì per poter dibattere ed informare mentre non ha fatto altro che criticare la conduzione, senza apportare un contributo, senza esprimere un’idea nel merito. Bene ha fatto a mio parere Santoro a lasciarla uscire e a continuare come se nulla fosse. Per farvi un esempio, Di Pietro a La 7 ( http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=22109 ) è stato tartassato da una Gruber assai polemica e invadente, ma voleva informare il pubblico e non s’è alzato e andato via: quella è la tipica tecnica di chi non sa cosa dire.

    18 Feb 2009, 22:22 Rispondi|Quota
    • #11Emanuel Baroz

      Mi permetta di dissentire dalla sua opinione: Santoro ha costruito scientificamente una puntata volta a demonizzare lo Stato di Israele, servendosi tra l’altro di immagini non vere e montate ad arte….bene ha fatto la signora Annunziata ad abbandonare la trasmissione perchè era chiaro come non fosse minimamente possibile esprimere una opinione che non fosse vicina a quella del conduttore….ripeto: niente di nuovo visto il modo di fare televisione del personaggio Santoro….ma credo sia bene non dimenticare cosa è successo

      19 Feb 2009, 10:17 Rispondi|Quota
  • #12cesare lazzini

    Israele: Tzipi Livni accusata di crimini di guerra

    http://www.nuovasocieta.it/stelle/3678-sg.html

    forse Santoro non aveva torto

    18 Dic 2009, 10:51 Rispondi|Quota
  • #14Emanuel Baroz

    A proposito delle menzogne palestinesi utili alla propaganda antrisraeliana:

    E’ sangue di vacca e non quello del suo fratellino…

    Il palestinese Nur Abed ha postato questa immagine sanguinolenta con un commento “Un
    bambino palestinese lava il sangue di suo fratello!” La foto era già stata pubblicata nel giugno 2011 su un blog anti israeliano con il commento /”Un bimbo palestinese lava il sangue di suo fratello ucciso da una bomba delle forze d’occupazione israeliane.” /

    Ovviamente si tratta di una menzogna con lo scopo di incitare all’odio. Grazie a *Soldier’s Mother*, si vede che l’immagine proviene da questo sito e mostra “/un bimbo palestinese pulisce il pavimento dopo l’abbattimento di una vacca nel mattatoio dei suoi parenti a Ramallah/.”

    Qui la smentita:
    http://israelisoldiersmother.blogspot.fr/2012/03/palestinian-child-washing-his-brothers.html

    http://www.europe-israel.org/2012/03/la-machine-a-mentir-palestinienne-ou-l%E2%80%99histoire-du-garcon-qui-avait-pour-frere-une-vache/

    19 Mar 2012, 20:24 Rispondi|Quota
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