Iran: Ahmadinejad attacca Israele e Obama

 
Emanuel Baroz
11 febbraio 2010
2 commenti

Iran: Ahmadinejad attacca Israele

Milizie Basiji si dispiegano a Teheran, slogan pro-governo

ahmadinejad focus on israelTEHERAN, 11 FEB – “Distruggeremo Israele una volta per tutte se verremo attaccati dai sionisti”, ha detto il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. La frase e’ stata pronunciata durante una telefonata con il presidente siriano al-Assad. E intanto le milizie Basiji si stanno dispiegando nei punti nevralgici di Teheran, dove oggi si celebra il 31.mo anniversario della rivoluzione islamica, per prevenire manifestazioni dell’opposizione. Nelle strade circolano pick-up che diffondono slogan pro-governativi. Il presidente iraniano ha puntato il dito anche contro il presidente Usa Barack Obama dichiarando che il leader americano ha ”perso una opportunita”’. L’inquilino della Casa Bianca, ha aggiunto il leader della Repubblica Islamica, sta servendo ”gli interessi di Israele”.

Nel frattempo migliaia di persone sono scese in piazza scandendo slogan contro gli Usa e Israele,  mentre nelle strade cominciano a riunirsi i primi gruppi di oppositori. La tv di Stato ha mostrato immagini di uomini, donne in chador e bambini con dei cartelli con su scritto: ”Morte all’America. Morte a Israele”. La folla si e’ riversata principalmente nella Piazza Azadi (liberta’) che si trova nella zona sud-ovest della capitale per festeggiare il giorno in cui, nel 1979, venne rovesciato il potere dello Scià.

”Il 22 di Bahman (11 febbraio) e’ il simbolo dell’unita’ iraniana”, ha spiegato la tv di Stato annunciando che sono circa un milione gli iraniani giunti a Teheran per l’anniversario della rivoluzione islamica.

Il sito web dell’opposizione Rahesabz ha fatto sapere che migliaia di manifestanti anti-regime sono scesi per le strade della capitale per protestare. L’Afp ha fatto sapere che non e’ al momento possibile verificare la notizia visto che per la prima volta e’ stata vietata la copertura dei cortei ai media stranieri.

Secondo un reporter dell’Afp, che si trova tra il gruppo di giornalisti portati a piazza Azadi dalle autorita’ iraniane per seguire il discorso del presidente Mahmoud Ahmadinejad, le forze di sicurezza sono state dispiegate massicciamente in tutta la zona.

(Fonte: Ansa, 11 Febbraio 2010 e Asca, 11 Febbraio 2010)

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  • #1Emanuel Baroz

    IRAN: KHATAMI E KARROUBI AGGREDITI IN PIAZZA

    (ASCA-AFP) – Teheran, 11 feb – L’ex presidente iraniano Mohammad Khatami e il leader dell’opposizione riformista Mehdi Karroubi sono stati aggrediti oggi a Teheran mentre si trovavano nelle loro auto durante le celebrazioni per il trentunesimo anniversario della rivoluzione islamica. Lo rendono noto un sito web di opposizione al regime e il figlio di Karroubi.

    11 Feb 2010, 12:39 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Il dissidente

    di Rolla Scolari

    «Il popolo non ha nulla a che vedere con i recenti attacchi all’ambasciata italiana a Teheran e la ferma posizione di Roma sulle sanzioni all’Iran per il suo programma nucleare «può servire». Ne è convinto Ebrahim Nabavi, scrittore e autore di satira iraniano, in esilio in Belgio a causa della sua penna (in Italia è uscito il suo Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi). Dietro all’assalto alle sedi diplomatiche, dice al Giornale, ci sono i basiji, milizia legata al regime, e l’obiettivo degli attacchi è interno: rinvigorire il fronte antioccidentale nel Paese.

    Che cosa pensa dell’assalto all’ambasciata italiana a Teheran e degli slogan contro il Paese dopo la visita di Silvio Berlusconi in Israele?

    «Attaccare le ambasciate dei Paesi stranieri, dopo l’assalto alla sede diplomatica americana nel 1979, è diventata una tradizione rivoluzionaria. I recenti attacchi non hanno niente a che fare con la popolazione: sono stati i basiji per fare pressioni sull’Europa e rendere più forte «l’onda antistranieri».

    Qual è il motivo dell’attacco?

    «Non il viaggio di Berlusconi in Israele. Lo stesso giorno, altre sedi diplomatiche sono state attaccate. L’obiettivo è la risoluzione dei problemi interni».

    Come reputa la posizione dell’Italia, che insiste sull’imposizione di sanzioni?

    «È una posizione che può servire. Da un lato, i pasdaran, per ordine del governo, attaccano ambasciate; dall’altro, il governo accetta le proteste occidentali e cerca di bloccare gli assalti. Il regime tenta di provare che dietro ai problemi interni ci sono gli stranieri»

    Che cosa pensa delle sanzioni?

    «Se le sanzioni hanno come obiettivo il governo sono efficaci. Non sono d’accordo con sanzioni che raddoppiano i problemi della popolazione. Purtroppo, voi europei non siete severi con l’Iran: da una parte pensate a sanzioni; dall’altra lo corteggiate».

    Il movimento verde è ancora attivo nonostante gli arresti e le sentenze di morte?

    «Domani (oggi, ndr) ci saranno più di due milioni di “verdi” in piazza. Il movimento, nonostante gli arresti e le sentenze di morte, è pronto a dimostrare la sua grande vitalità».

    Manca un leader carismatico?

    «Il movimento verde ha migliaia di leader intelligenti e saggi. Il motivo per cui è sempre vivo è proprio perché tutti sono leader e se uno viene arrestato si può andare avanti».

    Chi sono le «vittime» della sua satira?

    «Le mie ultime “vittime” sono state Ahmadinejad e l’ayatollah Khamenei. Ho scritto sugli assalti all’ambasciata: “I basiji hanno attaccato l’ambasciata italiana e dopo quattro ore di sforzo e fatica sono riusciti a staccare tre chiodi della placca via Roma”».

    (Fonte: Il Giornale, 11 febbraio 2010)

    11 Feb 2010, 12:50 Rispondi|Quota