Omicidio Mabhouh a Dubai: Mossad o Intrafada?

 
Emanuel Baroz
19 febbraio 2010
7 commenti

Mossad, giallo da Dubai a Dublino

In tutta Europa e Medio Oriente caccia ai killer anti-Hamas. Una faida palestinese?

di Francesca Paci

mossad dubai focus on israelLondra – E’ il 20 gennaio, mercoledì. Il fisioterapista trentasettenne Stephen Daniel Hodes gioca con i due figli nell’appartamento di Ramat Beit Shemesh, vicino a Gerusalemme, dove vive dal 2000, quando ha lasciato Londra per l’aliyah, il ritorno. Nelle stesse ore un altro Stephen Daniel Hodes si registra con il suo passaporto al Bustan Rotana Hotel di Dubai per uccidere il comandante di Hamas Mahmoud al-Mabhouh e dissolversi nel nulla. Sembra l’inizio sincopato d’un film di spionaggio ma è la fine della liaison diplomatica tra Israele e Gran Bretagna, novelli partner nella guerra globale al terrorismo. Mentre la polizia dell’emirato arabo accusa «al 99%» il Mossad dell’eliminazione di al-Mabhouh, il Foreign Office chiede spiegazioni all’ambasciatore israeliano Ron Prosor: come mai 6 degli 11 membri del commando incaricato di eliminare il leader di Hamas (che diventano 18 considerando i presunti fiancheggiatori) avevano documenti britannici? Da Berlino a Parigi, altre capitali decidono passi analoghi, interrogandosi su come siano finiti in mano ai killer passaporti dei loro paesi.

Per orientarsi nel labirinto delle domande bisogna fare qualche passo indietro. Mahmoud al-Mabhouh nasce nel 1960 in un campo profughi a Gaza. Meccanico di mestiere e bodybuilder per passione, si arruola presto tra le fila delle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, e nel 1989, dopo la prova del fuoco nella prima Intifada, partecipa all’assassinio di due militari israeliani. Da quel momento svanisce. Lo ritroviamo a Beirut, dove scampa a un tentativo di avvelenamento, in Siria, sopravvissuto a un’autobomba, eminenza grigia in continuo movimento tra le capitali arabe da cui manovra il traffico di denaro e munizioni. Sostengono gli 007 di Tel Aviv che sia stato lui il tramite dei missili iraniani a lungo raggio forniti ai palestinesi. L’ultima apparizione il mese scorso a Dubai per incontrare un misterioso contrabbandiere d’armi di Teheran. L’esca. Sei ore dopo essere atterrato nell’emirato, al-Mabhouh giace senza vita nella lussuosa stanza al secondo piano del Bustan Rotana Hotel.

Cosa è successo nel frattempo? Sulla dinamica la polizia di Dubai non ha più dubbi. Dal momento del suo arrivo il comandante di Hamas ha alle costole 16 uomini e 2 donne dotati di cellulari con simcard austriaca e passaporti «non falsi», ladri d’identità speculari alle loro vittime ad eccezione della firma e della foto. Tre risultano irlandesi, uno tedesco, uno francese, sei hanno cittadinanza britannica e israeliana. Sarebbe questo elemento a suggerire la responsabilità del Mossad, già coinvolto in passato in omicidi mirati all’estero sotto copertura di documenti stranieri, anche se esperti d’intelligence come Ephraim Kam e Rafi Eitan invitano a leggere in profondità: «Il Mossad non avrebbe interesse a utilizzare nomi di cittadini israeliani».

Il capo dei servizi israeliani rischia il posto, la polizia di Dubai ne vuole l’arresto, ma il giallo è ben lungi dall’epilogo. Anche perché, nel frattempo, i fratelli coltelli di Hamas e Fatah, mai riconciliati dalla guerra civile del 2007, continuano ad accusarsi a vicenda d’intelligence con il nemico. A chi fanno capo i tre palestinesi complici del commando, gli unici nelle mani della polizia? Gli investigatori di Dubai stanno interrogando Ahmad Hasnain e Anwar Shekhaiber, ex funzionari dell’entourage del presidente Abu Mazen reinventatisi businessman negli Emirati che tra il 18 e il 19 gennaio avrebbero incontrato alcuni degli assassini prima di svignarsela in Giordania. «Ecco la prova del coinvolgimento di Fatah», tuona da Gaza Hamas. Che dire però di Nehru Massud, il fedelissimo del numero uno di Hamas Khaled Meshal sotto torchio a Damasco perché sospettato d’aver aiutato gli israeliani a mettere a punto il colpo? Meshal nega, ma secondo il quotidiano kuwaitiano al Siyasah, che cita «una fonte bene informata», sarebbe Massud l’uomo visto in compagnia di al-Mabhouh, senza guardie del corpo, la mattina del 20 gennaio.

Quel giorno alle 8,24 Mahmoud al-Mabhouh torna al Bustan Rotana Hotel. Al desk intorno a lui le telecamere riprendono una donna con pantaloni bianchi e un cappello da mare a righe. C’è anche un tipo in panama. Al secondo piano stanno in agguato in quattro, berretti da baseball, t-shirt, il team esecutivo. Il tempo che il leader di Hamas entri in camera e gli sono addosso, uccidendolo con scariche elettriche. Poi gli assassini prendono l’ascensore e tornano sui loro passi. Dopo venti minuti lascia l’albergo l’ultimo membro del commando, l’irlandese Gail Folliard, occhiali da sole e parrucca nera. Fine della storia, per ora. Le Carrè non avrebbe potuto immaginare di meglio.

La Stampa.it

Articoli Correlati
Dubai: la domanda che nessuno pone

Dubai: la domanda che nessuno pone

Dubai: la domanda che nessuno pone La polizia di Dubai ha fornito al mondo a vero tempo di record i filmati delle persone che si presume siano coinvolte nell’uccisione di […]

La stampa israeliana esprime dubbi sulla responsabilità del Mossad nell’uccisione del capo di Hamas

La stampa israeliana esprime dubbi sulla responsabilità del Mossad nell’uccisione del capo di Hamas

La stampa israeliana esprime dubbi sulla responsabilità del Mossad nell’uccisione del capo di Hamas Gerusalemme, 25 feb (ANSA) -Lo scrittore e giornalista Yossi Melman esprime oggi, sulle pagine del quotidiano […]

Omicidio a Dubai, perché è difficile che sia stato il Mossad

Omicidio a Dubai, perché è difficile che sia stato il Mossad

Omicidio a Dubai, perché è difficile che sia stato il Mossad Mahmoud Mabhouh è stato assassinato. Il colpevole è sconosciuto. Ma tutti già danno la colpa a Israele. Senza prove […]

Disinformazione palestinese: almeno si mettessero d’accordo prima….

Disinformazione palestinese: almeno si mettessero d’accordo prima….

Sembra incredibile, ma la disinformazione palestinese ormai non conosce neanche il significato della parola vergogna…prova ne  sia questa dichiarazione dei responsabili di Hamas secondo cui Mahmoud Abdel Rauf al-Mabhuh sarebbe […]

Nablus: l’Intrafada continua senza sosta

Nablus: l’Intrafada continua senza sosta

Nablus (Cisgiordania):  l’Intrafada continua senza sosta Nablus, 20 Aprile 2009 – Fonti palestinesi hanno reso noto che il parlamentare di Hamas, sheikh Hamed al-Beitawi, è sfuggito a un attentato compiuto, […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    Assassinio Dubai, Israele ribadisce la sua estraneità

    Ayalon: non ci sono prove che indicano un nostro coinvolgimento

    ROMA, 20 feb. (Apcom) – Israele ribadisce la sua estraneità all’omicidio del comandante militare di Hamas, Mahmoud al-Mabhouh, compiuto lo scorso mese a Dubai. Il vice ministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon ha detto ancora oggi che non ci sono prove che indichino un coinvolgimento dei servizi israeliani nell’omicidio. Lo riporta il sito web del quotidiano Haaretz.

    Ayalon ha detto anche che questa vicenda non ha avuto ripercussioni sui rapporti tra Israele e i suoi alleati europei_ “Non c’è alcuna crisi con i nostri alleati europei perchè non c’è niente che collega Israele all’omicidio”, ha detto il viceministro degli Esteri. “Gran Bretagna, Francia e Germania condividono i nostri interessi nella lotta contro il terrorismo globale, quindi non c’è crisi e le nostre relazioni si stanno invece rafforzando”, ha aggiunto.

    Sebbene Israele neghi ogni responsabilità, la polizia di Dubai sostiene invece di avere nuovi elementi che proverebbero il coinvolgimento del Mossad – i servizi segreti israeliani – nell’omicidio di al Mabhouh. Lo riporta oggi il quotidiano arabo Al Bayan. Inoltre, stando al sito web http://www.slate.fr, gli undici presunti killer giunti a Dubai con passaporti europei falsi, sarebbero partiti tutti dall’Europa: quattro dalla Germania, due dalla Svizzera, tre dall’Italia e due dalla Francia.

    21 Feb 2010, 13:24 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Omicidio Dubai – Hamas: Al Mabhouh è stato incauto

    Organizzò il suo viaggio su Internet

    GAZA CITY, 20 feb.(Apcom) – Amhmoud al-Mabhouh, il comandante militare di Hamas assassinato a Dubai lo scorso 20 gennaio, organizzò incautamente il suo viaggio negli Emirati Arabi Uniti attraverso internet, e telefonò ai suoi familiari a Gaza per informarli dell’hotel in cui avrebbe soggiornato, esponendosi così ad un alto rischio. E’ quanto ha detto oggi il parlamentare di Hamas Salah Bardawil.

    Al-Mabhouh è stato ritrovato morto nella sua stanza di hotel, e secondo la polizia di Dubai ci sarebbero prove che indicherebbero un coinvolgimento del Mossad, i servizi segreti israeliani. Finora sono stati identificati undici presunti killer, entrati negli Emirati Arabi Uniti con dei passaporti europei (tre irlandesi, sei britannici, uno francese e uno tedesco), e ciò ha creato alcune tensioni tra Gran Bretagna e Israele.

    Il governo israeliano da parte sua ha smentito ogni coinvolgimento, e ancora oggi il vice ministro degli Esteri, Danny Ayalon, ha detto che non c’è nulla che indichi una responsabilità dei servizi israeliani. Ayalon – riporta il sito web di Haaretz – ha detto anche che non c’è alcuna crisi con gli alleati europei di Israele:”Gran Bretagna, Francia e Germania condividono i nostri interessi nella lotta contro il terrorismo globale, quindi non c’è crisi e le nostre relazioni si stanno invece rafforzando”, ha detto.

    21 Feb 2010, 13:25 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    From: [email protected]
    Sent: Sunday, February 21, 2010 12:52 PM
    Subject: L’uccisione di Mahmoud al-Mabhouh

    L’uccisione di Mahmoud al-Mabhouh

    Il 20 febbraio 2010 Strategic Forecast ha dichiarato di aver ricevuto informazioni non ufficiali da fonti locali, secondo cui l’uccisione di Mahmoud al-Mabhouh a Dubai ha a che vedere con la crescente rivalità fra i due potenti protettori di Hamas: Iran e Siria.

    La Siria conduce negoziati segreti con Israele e gli USA da lungo tempo, per il timore di trovarsi legata mani e piedi soltanto all’Iran, senza altri amici nella regione. Anche all’interno di Hamas i dirigenti sono schierati in due fazioni: una fazione più legata all’Iran e una più legata alla Siria.

    Pare che i Siriani abbiano avvisato Israele e gli USA tramite i servizi segreti egiziani del fatto che al-Mabhouh, uomo dell’Iran in seno ad Hamas, stava recandosi a Dubai e quindi in Iran per organizzare una grossa fornitura di armi. L’eliminazione di Al Mabhouh è utile a tutti nella regione, ma è un colpo duro per l’influenza di Iran su Hamas.

    A cura di Laura Camis de Fonseca

    21 Feb 2010, 13:32 Rispondi|Quota
  • #4Enzo

    Mi sfugge, FORSE, una cosa molto elementare e non so darmi una risposta ad una domanda semplice. Provero’ a spiegarmi: ammettiamo che io sono il Mossad e dal benedetto 1989 sto dando la caccia a Mabhouh per l’uccisione di due soldati israeliani.
    Ora, a parte la legittimita’ del proposito che e’ indiscutibile, io mi chiedo:
    se io, Mossad, voglio eliminare questo feroce assassino che si trova in Dubai, che faccio? Mi prendo il passaporto di 4-5 Israeliani, residenti in Israele, e faccio biglietti aerei, prenoto alberghi, faccio check-in cosicche’ tutto il mondo sapra’ che gli assassini di Mabhouh erano Israeliani???
    ECCO COSA NON MI SPIEGO!
    Forse la risposta e’ di una semplicita’ puerile, eppure non mi viene…!
    p.s. E’ come se io, padre di famiglia, voglio andare di nascosto ad ammazzare a uno in Dubai e per non farmi scoprire parto col passaporto di mio figlio!!!
    Ragazzi, sono le 12.16 am. Buonanotte!

    22 Feb 2010, 01:19 Rispondi|Quota
  • #5Michele

    non credo si sarebbero scomodati cosi’ tanto in Inghilterra Irlanda Francia Germania e da oggi tutta l’UE se sotto sotto non fossero certi dell’implicazione diretta di israele e mossad.
    la cosa strana comunque e’ che tutta questa faccenda che ricopre le prime pagine dei maggiori quotidiani europei , qui da noi ne parlino poco o niente! mah sara’ il caso di chiedere direttamente a qualche quotidiano del perche’!

    22 Feb 2010, 15:03 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      Beh, sono usciti articoli sui maggiori quotidiani italiani……non mi sembra se ne sia parlato poco!

      22 Feb 2010, 15:31 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    25/02/2010 – Caso al-Mabhouh. La polizia di Dubai ha diffuso mercoledì i nomi e le foto di quelli che ritiene siano altre 15 persone coinvolte nell’uccisione del comandante Hamas, portando a 26 il numero totale dei sospetti, comprese cinque donne. Secondo quanto riferito dalle tv arabe Al Jazeera e Al Arabiya, alcuni avrebbero avuto passaporti australiani, e tre di essi avrebbero poi lasciato il Dubai attraverso l’Iran.

    (Fonte: Israele.net)

    25 Feb 2010, 11:25 Rispondi|Quota