Video shock di Hamas su Gilad Shalit: “Non sarà mai libero!”

 
Emanuel Baroz
25 aprile 2010
8 commenti

Video shock di Hamas su Gilad Shalit: “Non sarà mai libero!”

Gaza, 25 Aprile 2010 – Video shock di Hamas sul soldato Gilad Shalit, catturato nel 2006 e mai rilasciato. Nel cartone il movimento islamico avvisa “la società sionista” israeliana che Shalit “non tornerà mai più libero se il governo non accetterà tutte le condizioni”. Impressionante l’utilizzo del video, in cui si vede Noam Shalit, il padre del soldato, invecchiato di una ventina d’anni, quando finalmente gli viene annunciato il ritorno a casa del figlio: ma quando si apre il valico di confine, si trova di fronte solo una bara

Repubblica.it

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  • #1Emanuel Baroz

    Vili e spietati

    Esattamente 1.400 giorni dopo il sequestro del soldato israeliano Gilad Schalit (nel corso di un attacco oltrefrontiera, da parte di terroristi palestinesi di Gaza, che causò anche la morte di due soldati), le Brigate Izz a-Din al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno diffuso sabato sul loro sito web un filmato in animazione grafica in cui, fra l’altro, si vede l’ostaggio israeliano tornare a casa in una bara.

    Nel cartone animato in 3D, intitolato “Il sentimento nella società sionista circa Shalit”, si vede il padre Noam Schalit, ormai invecchiato e col bastone, che vaga sconsolato fra vent’anni per la strade d’Israele stringendo una foto del figlio ancora in cattività. Sullo sfondo si sente la voce di Gilad tratta dal nastro diffuso da Hamas lo scorso settembre. Verso la fine del filmato appare sullo schermo una scritta che dice: “Gli sforzi del governo israeliano hanno avuto successo. Dopo uno scambio di prigionieri, Noam Schalit finalmente incontra il figlio Gilad”. A quel punto si vede l’anziano padre che siede in attesa al valico di Erez fra striscia di Gaza e Israele finché non gli viene consegnata una bara coperta dalla bandiera israeliana. “No!” grida il vecchio, e si sveglia. L’espediente del sogno (che termina con la scritta “c’è ancora speranza” e il simbolo delle Brigate Izzadin A-Qassam) serve a far trapelare la spietata ed esplicita minaccia.

    Nel corso del video, viene anche ventilata la minaccia di far fare all’ostaggio israeliano la stessa fine di Ron Arad, il copilota israeliano caduto nelle mani di terroristi libanesi nel 1986 e mai più restituito. Il padre di Gilad viene rappresentato mentre raccoglie un giornale con l’annuncio di un’offerta di 50 milioni di dollari a chi darà informazioni su suo figlio: un esplicito riferimento all’offerta di 10 milioni di dollari fatta da Israele per informazioni sulla sorte di Arad.

    “Ci rivolgiamo alla società sionista, e non ai suoi esponenti eletti”, hanno spiegato i rappresentanti di Hamas, aggiungendo al loro messaggio una minaccia: “Se il nemico insisterà con la sua testardaggine, se ne pentirà. Ma il suo dispiacere non avrà alcun valore. Shalit non vedrà la luce del giorno finché il vostro governo non pagherà il prezzo che abbiamo fissato. Se rifiuterà le condizioni che abbiamo posto, finirete col pagare un prezzo molto più alto”.

    Verso la fine del filmato Hamas ribadisce inoltre che intende investire sforzi nel tentativo di prendere in ostaggio altri israeliani, e minaccia di farlo su scala molto più ampia di quanto sia stato fatto finora: “L’organizzazione continuerà le sue attività volte a mettere le mani su altri amici di Shalit: talmente tanti che il governo sionista sarà costretto a creare un ministero apposito per i sionisti prigionieri e sequestrati” afferma il video, nel quale Noam Shalit viene rappresentato mentre si dirige appunto verso l’immaginario ministero “dei prigionieri e dispersi”.

    Il vero Noam Shalit ha reagito alla diffusione del video di Hamas dicendo: “E’ una vergogna che i capi di Hamas continuino a optare per la guerra psicologica, per chissà quanto tempo ancora, contro la nostra famiglia e contro il pubblico israeliano, anziché occuparsi dello scambio di prigionieri e autorizzare la proposta di scambio mediata dalla Germania, che è sul loro tavolo da quattro mesi senza risposta”. Noam Shalit ha anche fatto riferimento ad una lettera che ha recentemente inviato al capo del politburo di Hamas, Khaled Meshal, con sede a Damasco. “Come abbiamo sottolineato nella lettera – ha detto Shalit – così facendo i capi di Hamas privilegiano i loro interessi politici rispetto agli interessi del popolo palestinese, rimandando continuamente la scarcerazione di mille detenuti palestinesi ed anche la liberazione della popolazione civile della striscia di Gaza dal soffocamento politico ed economico che patisce da anni come conseguenza diretta del sequestro di nostro figlio Gilad”. Astenendosi dal commentare la sua rappresentazione nel video di Hamas, il padre del giovane israeliano in ostaggio ha aggiunto: “Sarebbe meglio che la dirigenza di Hamas la smettesse di produrre filmati e messe in scena, e si preoccupasse piuttosto dei veri interessi dei detenuti palestinesi e dei semplici civili di Gaza che da troppo tempo sono tenuti in ostaggio dai loro stessi capi”.

    L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato il filmato afferamando che “l’uso cinico dei sentimenti della famiglia Shalit fatto dai capi di Hamas, solo due giorni dopo che Israele ha reso possibile il trasferimento fuori da Gaza di una bambina per ricevere le cure mediche necessarie a salvarle la vita, testimonia meglio di qualunque altra cosa la vera natura di questa organizzazione. Si tratta di un ennesimo, vile gesto da parte di Hamas con lo scopo di permettere alla sua dirigenza di non prendere nessuna decisione sulla recente proposta di mediazione”.

    Secondo un funzionario dell’ufficio del primo ministro, “da quattro mesi i capi di Hamas evitano di rispondere a un accordo umanitario mediato dall’Egitto e messo sul loro tavolo dal intermediario tedesco: un’offerta che è stata raggiunta con entrambe le parti e che condurrebbe all’immediato ritorno di Gilad Shalit sano e salvo alla sua famiglia e alla sua gente”.

    Questo fine settimana, su richiesta di re Abdullah di Giordania Gerusalemme ha acconsentito al trasferimento ad Amman, via Israele, della figlia gravemente malata di Fati Hamad, ministro degli interni di Hamas ed ex capo del suo braccio armato. La bambina di 3 anni, accompagnata dalla madre, è stata trasportatda da Gaza, attraverso il valico di Erez, all’ospedale israeliano Barzilai di Ashkelon, dove è stata presa in cura da un team di medici israeliani, per poi essere trasferita in elicottero ad Amman. In quanto ministro degli interni di Hamas, Fati Hamad è il capo dei servizi di sicurezza di Hamas che, va ricordato, tiene in ostaggio l’israeliano Gilad Shalit da quasi 4 anni, vietandogli anche solo la visita di un medico della Croce Rossa.

    (Da: YnetNews, Jerusalem Post, Ha’aretz, 25.4.10)

    http://www.israele.net/articolo,2808.htm

    26 Apr 2010, 09:32 Rispondi|Quota
  • #2deborah fait

    Spaventoso. Sono dei vigliacchi , sono dei maledetti da D*O. Sto piangendo di dolore e di rabbia

    26 Apr 2010, 10:11 Rispondi|Quota
    • #3Emanuel Baroz

      che Dio li maledica!!!!

      27 Apr 2010, 09:44 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Il cinismo antisemita in 3D

    Scioccante cartone animato in 3D diffuso da Hamas sul caporale Gilad Shalit, catturato nel 2006. Il movimento islamista ha chiesto nuovamente uno scambio con i prigionieri palestinesi, che Israele rifiuta, ma lo ha fatto con il filmato in cui il caporale viene restituito morto in una bara coperta dalla bandiera israeliana al padre al quale in precedenza viene annunciato il ritrono del figlio.

    Il genitore del militare, Noam, è mostrato invecchiato di diversi anni e cammina per strada aiutandosi con un bastone e con una foto del figlio sotto il braccio. L’uomo apprende del ritorno del figlio ma quando si apre il valico di confine da un veicolo spunta la bara. Il cartone dura 3 minuti ed è corredato da scritte in cui si avverte la «società sionista» israeliana che Shalit non tornerà più se non accetterà tutte le condizioni

    http://esperimento.ilcannocchiale.it/2010/04/26/il_cinismo_antisemita_in_3d.html

    27 Apr 2010, 10:26 Rispondi|Quota
  • #5Adriano

    Vigliacci e vigliacci altro no si può commentare! Questi sono i grandi combattenti islamici, e c’è ancora qui in Eurabia che li compatisce che li spalleggia.
    Sono a finaco del papà Shalit, che in quello che ho letto, mostra una dignità che i vigliacchi islamici non sanno meppura immagine cosa sia.

    27 Apr 2010, 17:18 Rispondi|Quota
  • #6Alberto Pi

    MO: Esponenti politici di Hamas criticano il filmato di Shalit

    Gaza, 27 apr – In un dibattito tenuto la scorsa notte a Gaza da esponenti politici di Hamas una delle figure di spicco nella Striscia, Mahmud a-Zahar, ha duramente criticato il filmato diffuso domenica dal braccio armato di Hamas sul ‘caso Shalit’, il caporale israeliano tenuto prigioniero da quattro anni. Il video, di tre minuti, mostra il graduale invecchiamento del padre di Ghilad Shalit, sempre più angosciato per il protrarsi della prigionia del figlio. Secondo a-Zahar il filmato è controproducente perché da esso “qualcuno potrebbe concludere, a torto, che gli islamici non rispettano i loro prigionieri, fino al punto di ucciderli”. In precedenza il cartone animato era stato duramente criticato anche da un portavoce governativo israeliano secondo cui “in questa occasione Hamas ha conseguito un record di cinismo”. Le televisioni israeliane, da parte loro, si sono astenute dal trasmetterlo. Oggi intanto molti israeliani esprimono solidarietà alla famiglia Shalit, indossando magliette bianche. L’iniziativa, nata spontaneamente su Facebook, ha raccolto in pochi giorni centinaia di migliaia di messaggi di adesione.

    (Fonte: Rassegna Ucei, 27 Aprile 2010)

    28 Apr 2010, 06:33 Rispondi|Quota
  • #7Enrico

    saluti a tutti, si potrebbe proporr un altro tipo di scambio esempio cibo acqua e medicinali se restituiscono Gilad in buona salute ok?

    30 Apr 2010, 20:56 Rispondi|Quota
    • #8Emanuel Baroz

      Caro Enrico, credo che una proposta del genere sia stata già fatta…ma Hamas vuole la liberazione di terroristi che hanno ucciso centinaia di civili

      2 Mag 2010, 11:42 Rispondi|Quota
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