Miserabili cantastorie

 
Emanuel Baroz
3 maggio 2010
41 commenti

Miserabili cantastorie

di Giulio Meotti

attentato-fiumicino-1985-focus-on-israelIl regista Giacomo Battiato sta girando un film su Abu Nidal, per rendere omaggio “ai diritti calpestati dei palestinesi”. Che miserabili falliti questi nostri cantastorie. Il defunto Abu Nidal sulla coscienza ha la morte di centinaia di persone massacrate nel corso di una novantina di attentati terroristici, di cui tre sanguinosissimi in Italia. Ha fatto strage di passeggeri davanti ai banchi d’imbarco della compagnia israeliana El Al, all’aeroporto di Fiumicino. Alla Sinagoga di Roma ha ucciso un bimbo di due anni, Stefano Taché, e lanciato bombe a mano tra i tavolini del Cafè de Paris di via Veneto. Nato a Jaffa e cresciuto nella Striscia di Gaza, Abu Nidal ha sulla coscienza migliaia di morti e i suoi delitti contro obiettivi ebraici sono rimasti impuniti.

Cosa vuole raccontare il signor Battiato di questo assassino di massa? Anni fa, il noto Roberto Vecchioni dedicò una canzone, “Marika”, a una kamikaze palestinese che ad Haifa sterminò un bel po’ di famiglie israeliane. La sua canzone dice “Canta Marika canta, come sei bella nell’ora del destino, ora che stringi la dinamite come un figlio al seno. Canta Marika canta, nel buio della storia, lucciola che si accende sul far della sera, canta Marika la nostra memoria”.

Marika non è solo una canzone. Marika ha visitato i treni di Madrid, le torri di Manhattan, gli autobus di Gerusalemme, la discoteca di Bali, una scuola in Ossezia. Entrando in quel ristorante di Haifa, Marika si è premurata di spingere al centro del locale una carrozzina con un neonato prima di farsi esplodere. Perché non cantano questo? (30 aprile 2010 – ore 12:20)

Il Foglio.it

Nella foto: l’aeroporto di Fiumicino, a Roma, pochi minuti dopo l’attentato del 1985

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  • #1Parvus

    Te lo dico gentilmente: Battiato, vai in bagno.

    3 Mag 2010, 21:45 Rispondi|Quota
  • #2Adriano

    Purtroppo per una bricciola di notorietà mota gente è disposta a prostituirsi.

    4 Mag 2010, 07:07 Rispondi|Quota
  • #3Alberto Pi

    Il regista Giacomo Battiato

    In un film la storia del terrorista Abu Nidal

    ROMA – Abu Nidal, il fondatore del Consiglio Rivoluzionario di Al Fatah, responsabile di sanguinosi atti di terrorismo negli anni Ottanta, ucciso a Bagdad nel 2002 per ordine di Saddam Hussein, sarà al centro dell’ ultimo film dello scrittore e regista Giacomo Battiato le cui riprese inizieranno domani a Praga. Nel lungometraggio – intitolato L’ infiltrato – si svela un segreto storico legato a quella stagione ma Battiato rende anche «omaggio ai diritti calpestati» dei palestinesi che, secondo lui, gettano molti giovani nelle braccia del terrorismo. «L’ infiltrato – spiega il regista – nasce da una rivelazione che mi ha fatto il generale Rondot, responsabile dei servizi segreti francesi per il Medio Oriente: il “patto con il diavolo” di Parigi con Nidal subito dopo gli attentati di Fiumicino e Vienna».

    (Fonte: Corriere della Sera, 30 Aprile 2010, pag. 19)

    http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/30/film_storia_del_terrorista_Abu_co_9_100430036.shtml

    4 Mag 2010, 10:06 Rispondi|Quota
  • #4Alberto Pi

    «L’infiltrato» palestinese Giacomo Battiato sul set – Ciak

    Il regista e scrittore Giacomo Battiato da domani a Praga gira un film su Abu Nidal, attivista politico e terrorista palestinese. È una produzione francese e s’intitola «L’infiltrato» «Il film – dice il regista all’Ansa – nasce da un racconto dche mi ha fatto il generale Rondot, responsabile dei servizi segreti francesi per il Medio Oriente su un patto con Nidal dopo gli attentati degli anni 80 a Fiumicino e poi a Vienna». La Francia, sostiene Battiato, si accordò con Nidal per proteggersi da attentati in cambio della libertà di alcuni terroristi e l’ingresso alla Sorbona di studenti palestinesi, da cui intendeva ricavare informazioni sui terroristi.

    30 aprile 2010 pubblicato nell’edizione Nazionale (pagina 39) nella sezione “Culture”

    http://cerca.unita.it/data/PDF0115/PDF0115/text3/fork/ref/1012053s.HTM?key=francia&first=1&orderby=1

    4 Mag 2010, 10:07 Rispondi|Quota
  • #5laura valsecchi

    Vedo con stupore che il mio commento di poco fa non appare… non demordo
    Superficiale valutazione di un testo che ha ben altri significati il suo. Vecchioni a suo tempo ebbe uno scambio pubblico, scritto e verbale con chi di competenza e competente. Ne risultò un dibattito apprezzato da entrambe le parti e costruttivo. Detesto la superficialità. Qualora non fosse in grado di reperire da solo il materiale di cui faccio cenno, me lo chieda. Sarò lieta di aiutarla a capire e rettificare così una posizione che sta scomoda ad una persona che ritengo intelligente, cioè lei.

    4 Mag 2010, 13:00 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      Cara Laura, il suo commento di prima non è stato evidentemente salvato perchè il server non lo ha messo neanche nei messaggi in attesa di moderazione. Conosciamo bene quella canzone di Vecchioni e personalmente non cambio idea riguardo la superficialità (per non dire di peggio…..)con cui una certa sinistra, italiana e non solo, affronta la questione del terrorismo palestinese. Sarei ben contento comunque di leggere il materiale a cui lei fa riferimento. Certo è che voler fare un film sulla figura dell’assassino terrorista Abu Nidal per rendere omaggio “ai diritti calpestati dei palestinesi” mi sembra una scelta quantomeno singolare

      4 Mag 2010, 13:27 Rispondi|Quota
  • #7Miranda Azzolini

    Per quanto mi sforzi non riesco a capire questa esaltazione di omicidi che, da bravi vigliacchi quali sono, colpiscono sempre con l’inganno e quando sanno che l’oggetto delle loro intenzioni non può difendersi in alcun modo. Ancora meno capisco e tollero gli “artisti” che, pur avendo la possibilità di “leggere” questi avvenimenti per quello che sono, cioè atrocità, li elevano a paradigmi di libertà e di giustizia.

    4 Mag 2010, 13:12 Rispondi|Quota
  • #8laura valsecchi

    La ringrazio Gentile Emanuel per la cortese risposta. Sul film sono assolutamente d’accordo con lei, ma temo sia l’evoluzione di certo cinema che si nutre di violenza per poter fare cassetta.
    Se mi vorrà indicare dove mandarle il materiale (mail o sito) sarò lietissima di farle avere lo scambio tra i “contendenti”
    conosco vecchioni tra troppi anni e lo apprezzo molto per poterlo considerare anche lontanamente un fomentatore di terroristi… tutto qui
    cordialmente

    4 Mag 2010, 14:50 Rispondi|Quota
  • #9barbara

    Prima di Marika aveva fatto Shalom, in cui spiega, da maestro qual è, che gli unici veri ebrei degni di questo nome sono quelli che si sono fatti infornare ad Auschwitz, questi qua invece hanno “strappato come sterpaglia” un intero popolo dalla propria terra e quindi l’ebreo che vuole tornare degno di tale nome non può fare altro che andarsene.

    SHALOM (Vecchioni)

    C’è un tempo per combattere
    e un tempo per sognare,
    un tempo per raccogliere,
    uno per seminare;
    e un tempo per andarsene:
    ora quel tempo è mio,
    arrivederci padre,
    illuminato da Dio.

    Un dio che sollevava il mare
    come una punizione,
    per distinguere gli altri uomini
    dalla sua vera nazione:
    ma, padre, qui c’era un popolo,
    piantato nella terra,
    e la terra non può darla Dio,
    ma la fame, l’amore di averla.

    Come mi pesa questo canto,
    padre, tu non sai quanto !
    Ma non lo senti che e più forte
    la vita della morte?
    Shalom, padre, shalom, io vado via.
    Ma dov’è casa mia?

    A furia di tenerci insieme
    per salvare quel che siamo,
    ci mancan, padre, gli altri, gli altri,
    quelli che noi non siamo;
    ci manca, anche se avessimo
    soltanto noi ragione,
    l’umiltà di non vincere
    che fa uguali le persone.

    E invece li strappiamo via
    in nome del Signore,
    come sterpaglia e funghi d’acqua,
    nati qui per errore,
    dovesse mai succederci,
    ad esser troppo buoni
    di fare, chissà poi per chi,
    la figura dei coglioni.

    Arrivederci padre o forse addio:
    mio nonno, era mio nonno il padre mio!

    Dio come brucia questo canto
    brucia più del mio pianto,
    padre perdonami, ma è più forte
    la vita della morte;
    shalom, padre, shalom, io vado via.
    Ma dov’è casa mia?

    Arrivederci padre o forse addio:
    era mio nonno il vero padre mio,
    cancellato come un numero
    dalla lista delle spese,
    ma così tanto più grande
    delle offese.

    Dio, se mi brucia questo canto
    brucia più del mio pianto,
    ma tu non senti che è più forte
    la vita della morte;
    shalom, padre, shalom, io vado via.
    Ma dov’è casa mia?

    Peccato che non ho conservato la lettera che gli ho scritto. Alla quale, ovviamente, si è ben guardato dal rispondere (e questo, BTW, sarebbe un PROFESSORE DI STORIA!)

    20 Feb 2011, 17:50 Rispondi|Quota
  • #10Parvus

    Un bellissimo Vaffa ad entrambi

    20 Feb 2011, 20:33 Rispondi|Quota
  • #11fabio

    Marika era tutto salvo che una canzone a favore dei kamikaze. Io vi adoro, ma stavolta state usando un metro politico per commentare una canzone e sbagliate…
    http://www.rockol.it/recensione-2660/Roberto-Vecchioni-ROTARY-CLUB-OF-MALINDI

    21 Feb 2011, 11:36 Rispondi|Quota
    • #12Emanuel Baroz

      Caro Fabio, rispetto la tua opinione, ma resto della mia idea: questa canzone dimostra ancora una volta come una certa sinistra italiana (a cui Roberto Vecchioni fa riferimento, il che, sia chiaro, non è di per sè un fatto negativo!) abbia un approccio superficiale se non addirittura “malato” con il terrorismo palestinese. Dedicare una canzone del genere a Marika, vittima dell’odio antisraeliano inculcatole dai suoi genitori e maestri, non fa onore all’autore

      21 Feb 2011, 11:54 Rispondi|Quota
  • #13Mavi Citti

    Non conoscevo né Marika né Shalom. Non ne sono rimasta sorpresa più di tanto vista la disinformazione e la superficilità che i nostri media ci infliggono da anni nelle analisi sulla questione israelo-palestinese. Che sia un cantautore apprezzato da molti a fare l’apologia di una shahid mi sembra ancora più grave e dannoso dell’articolo di un giornalista: una canzone si ricorda, si canticchia, ci evoca momenti della nostra vita. Che si possa canticchiare una strage mi fa orrore. Ringrazio Barbara per il testo di Shalom; è notorio che nell’opinione pubblica l’ebreo “buono” è quello che si è fatto bruciare, oppure il self-hating, quello che oppresso dai sensi di colpa si rivolge contro il suo stesso popolo e che riceve in cambio le coccole e l’ammirazione dei detrattori di Israele, ben lieti in ogni discussione di citare “l’ebreo amico” per sostenere anche le tesi più aberranti e negazioniste. Fa impressione a chi ricorda il sostegno della sinistra al progetto sionista dei kibbutzim vedere come nel tempo il progetto sionista, il più socialista mai attuato in occidente sia stato ribaltato e impugnato come arma contro Israele.

    21 Feb 2011, 11:45 Rispondi|Quota
  • #14Sergio Raimondo

    Ho conosciuto anch’io personalmente Vecchioni al “Tenco” di molti anni fa a Sanremo e ne ho un buon ricordo personale. Hanno ragione gli Ebrei di oggi a dire che la sinistra ha un atteggiamento pregiudizialmente ostile nei loro confronti schierati come sono a difesa unicamente dei diritti dei palestinesi. Non ricordo che, in tempi recenti, nessun esponente della sinistra, soprattutto di quella estrema, abbia affermato la legittimità dell’esistenza di Israele che pure sorge ora dove sempre è esistita. Detto questo ho ascoltato “Marika” per la prima volta pochi giorni fa e devo dire di non averci trovato elementi a favore del terrorismo da parte di Vecchioni. Mi pare che la canzone descriva una povera ragazza triste e disperata, non in grado di capire educata come è a non pensare con la propria testa, prima vittima di una cultura di odio e di morte, che compie un gesto orribile, un gesto dannato, assurdo, troppe volte replicato da altri nel tempo.

    21 Feb 2011, 12:01 Rispondi|Quota
  • #15Michele

    A parte tutti i pareri di affetto o di antagonismo verso Israele che ognuno può avere……chi propone di “andarsene” evidentemente non conosce Israele.
    Allora proponiamo di restituire l’America agli indiani, l’Australia agli aborigeni…

    Quel che appare chiaro da entrambe le canzoni è che Vecchioni non ha in testa un’idea di pace, ma una guerra all’estinzione di uno dei due “contendenti”.

    21 Feb 2011, 12:04 Rispondi|Quota
  • #16Lello Hulk

    Caro sig. Fabio sono andato a vedere il link che gentilmente lei ci ha sottoposto e questo è quello che trovo: “Marika” è il racconto di una donna e di quello che sarebbe potuta essere, oppure di quello che avrebbe vissuto se non avesse deciso di farsi saltare in aria”.
    Bene questo sarebbe il suo metro di giudizio?
    1) Assolutamente falso! legga bene il testo della canzone
    2) Perchè non convinciamo Vecchioni a fare una canzone sui coniugi di Erba, chissà che brave persone sarebbero state senza quella “piccolissima” colpa di aver ucciso 4 persone, poveretti erano disturbati dai schiamazzi dei bambini dalla mattina alla sera.
    3) Smettiamola di prenderci per il culo! gli assassini sono tutti assassini e se una donna brava, bella dentro, si fà saltare in aria in un ristorante o in un bar con l’ unica preoccupazione di fare più vittime possibili, spingendo persino una carrozzina con un neonato al centro dell’obiettivo, questa è un ASSASSINA che non merita ne canzoni ne tantomeno la pietà di un cantautore, ed è un assassina ricordata per essere una “merda”
    Certo che non volevo fare polemica con lei la saluto cordialmente

    21 Feb 2011, 12:12 Rispondi|Quota
  • #17Ambra

    Vergognoso anche solo il tentativo di difesa.
    Io non giudico Vecchioni come artista, lo come artista sarà il migliore, del resto anche nelle ss ci saranno stati dei geni!

    21 Feb 2011, 12:12 Rispondi|Quota
  • #18fabio

    Ambra vergognoso il tentativo di difesa? Ma chi sei, come ti permetti?

    21 Feb 2011, 12:40 Rispondi|Quota
  • #19damiano

    I testi delle due canzoni citate di Vecchioni (che pure è un cantautore che mi piace) mi sembrano essere inequivocabili. Sono scritti in italiano e decisamente comprensibili. Non riesco davvero, con tutta la buona volontà del caso, a giustificare un dibattito o un contraddittorio circa la natura del loro contenuto. Il dibattito (e il contradditorio) potrà, invece, tranquillamente “scatenarsi” sugli effetti di quei contenuti.

    21 Feb 2011, 14:02 Rispondi|Quota
  • #20Mara Marantonio

    Sarà bene ricordarsene, di queste “perle”, ogni volta che si ascolta una canzone dei tanti furbi e ricchi menestrelli, assurti al ruolo di persone di cultura, grazie al pubblico, ai giornali e alla TV

    21 Feb 2011, 14:31 Rispondi|Quota
  • #21alfonso margani

    Del resto, ha appena vinto a San Remo…

    21 Feb 2011, 16:38 Rispondi|Quota
  • #22andrea fehr

    Come in tutta “certa” sinistra nella quale Vecchioni si è abbeverato, il pregiudizio antiebraico l’ha fatta da padrone, fino ad arrivare a queste ad altre aberrazioni. Oggi mi sento di dire che quella sinistra non c’è più, o se c’è è ormai minoritaria e fa ben pochi proseliti. Poiché Vecchioni mi sembra una persona intelligente, credo che sarebbe interessante sentire cosa pensa oggi di quelle canzoni che ha scritto in un’epoca malata di odio.

    21 Feb 2011, 19:52 Rispondi|Quota
  • #23Fabio

    Lello, io lo conosco a memoria il testo come per Shalom che avete citato e che nessuno di voi sa perchè è stata scritta. Voi usate un metro personale di giudizio, basato SOLO su pregiudizio.
    Shalom è stata scritta per un ragazzo EBREO stufo della continua guerra. Non ha nessun secondo significato. Marika IDEM, qualcuno lo ha già scritto qui il Sig Raimondo. Io ho conosciuto Vecchioni e non ha nessuna idea antisemita, ha una opinione diversa dalla mia certo, più simile a quella di David Grossman, che è tutto tranne che antisemita direi.
    Il secondo punto è demagogico e non attinente, inutile rispondere mi scusi.
    Gli assassini sono assassini, è vero, e vanno puniti per questo. Ma hanno una storia, a volte anche triste

    21 Feb 2011, 20:05 Rispondi|Quota
  • #24Laura Arconti

    Il Festival di Sanremo non mi interessa, ma ho ascoltato casualmente la canzone che quest’anno ha vinto. Mi é sembrata una piccolissima idea, quasi il sospetto di un tema musicale, ripetuto senza ulteriore elaborazione; il testo é insignificante e tautologico. Mi chiedo come possa essere risultata vincitrice, una “cosetta” simile. Forse il resto era ancor peggio ? Sul dibattito precedente non so che dire, perché non conosco le canzoni citate e nulla so del film.

    21 Feb 2011, 20:08 Rispondi|Quota
  • #25Emanuel Baroz

    “Shalom è stata scritta per un ragazzo EBREO”…e allora? Denota un pregiudizio antisraeliano di fondo lo stesso!

    21 Feb 2011, 20:19 Rispondi|Quota
  • #26Fabio

    Emanuel… Il commento prosegue, era una spiegazione 🙂

    21 Feb 2011, 20:21 Rispondi|Quota
    • #27Emanuel Baroz

      Fabio, l’avevo letto naturalmente…ma resto della mia idea: quella di Vecchioni è una visione distorta degli ebrei e di Israele

      22 Feb 2011, 10:26 Rispondi|Quota
  • #28Mavi Citti

    Fabio, scusa se insisto, non è polemica ma cercare di far capire anche una sensibilità, forse diversa dalla tua. Proprio il fatto che la canzone si immagini cantata da un ragazzo EBREO peggiora, secondo me, l’intenzione. Dice Vecchioni (non il ragazzo EBREO):
    E invece li strappiamo via in nome del Signore,
    come sterpaglia e funghi d’acqua, nati qui per errore,
    dovesse mai succederci, ad esser troppo buoni
    di fare, chissà poi per chi, la figura dei coglioni.

    beh, non mi mettero’ a fare l’analisi del testo, ma quel “li strappiamo via” mi sembra molto chiaro e anche la frase successiva. Assassini che agiscono in nome del Signore e uccidono per non sembrare coglioni! Se non ci vedi nessun secondo significato!

    21 Feb 2011, 21:03 Rispondi|Quota
  • #29Parvus

    X Laura:
    La sinistra ha in mano la cultura, e sta producendo pessimi cantautori, pessimi storici, pessimi pittori, pessimi scultori, pessimi opinionisti, pessimi scrittori, pessimi poeti, pessimi registi.

    21 Feb 2011, 21:18 Rispondi|Quota
  • #30Fabio

    Mavi, scusa, ma non potrebbe esser rivolta ad un palestinese? Allah Akbar lo gridano i kamikaze anche… e sempre questione di interpretazione.

    21 Feb 2011, 22:06 Rispondi|Quota
  • #31Sergio Raimondo

    Ho letto e riletto i testi delle canzoni che non conoscevo in quanto ascolto altra musica e letto tutti i vostri commenti. Effettivamente quando si scrivono canzoni come “Marika” si rischia di ingentilire ed in un certo senso giustificare un mostro. Mi auguro che questa non sia stata l’intenzione di Vecchioni. Va detto che “il mostro” è un mostro creato apposta, li allevano nell’odio fin da bambini, subiscono un lavaggio del cervello o meglio un condizionamento che li priva della capacità di pensare con la propria testa e di distinguere il bene dal male. In questo senso sono meno colpevoli della cultura che li produce e mi piacerebbe che Vecchioni intendesse raccontare questo. Detto ciò, chi sta dall’altra parte e cioè gli Ebrei, sono comprensibilmente stufi di veder messo in discussione il diritto di esistere nella propria terra. Passi che lo facciano dei pazzi esaltati vittime di una cultura sanguinaria ma che altrettanto facciano intellettuali nostrani poco importa se di destra o sinistra, proprio no.

    22 Feb 2011, 11:51 Rispondi|Quota
  • #32Ambra

    Fabio con tutta la stima possibile, sia per te chhe per Vecchioni, obbiettivamente questa Marika non è finzione, il neonato dentro la carrozzina non era un bambolotto, ora..capisco che parlare di fatti dal genere non sia facile, ma:
    “Canta Marika canta, per la tua terra per la tua gente,
    perchי sorgeranno case dove non c’era niente,
    perchי giocheremo in cerchio intrecciando le dita,
    e potremo finalmente aspettare la vita.”
    A me non sembra che le morti causate da questa pazza assassina abbiano creato casa dove non c’ era niente, non mi sembra che la sua gente ci abbia guadagnato niente, credo fermamente che un aiatollah si troverebbe in accordo con Vecchioni.

    22 Feb 2011, 12:06 Rispondi|Quota
  • #33fabio

    Ambra, per carità, stimo tutti anche io. Però ti voglio dire, ripetendomi, che è solo questione di interpretazioni. Secondo me il pezzo che leggo ha signifacato opposto, vado a spiegarmi, io lo intendo come un inno alla vita, senza la guerra, senza hamas i bambini potrebbero vivere in pace in Palestina… Lo sappiamo tutti qui che lì i bambini vengono indottrinati anche con i cartoni animati. Qual’è la loro colpa se non quella di avere delle bestie come genitori?

    22 Feb 2011, 12:27 Rispondi|Quota
  • #34alfonso margani

    Ragazzi, ma se invece di limitarci a scrivere qui si mandasse una bella lettera aperta a un giornale, o ci si rivolgesse alla nostra amica Fiamma Nirenstein per pubblicizzare la cosa? Non vi sembra che le nostre parole avrebbero una maggiore eco? Batiato,vecchioni e tutti gli altri, probabilmente non sanno nemmeno che stiamo parlando di loro…Emanuel,attivati, scrivi a Fiamma!!!!

    22 Feb 2011, 13:19 Rispondi|Quota
    • #35Emanuel Baroz

      Caro Alfonso, Fiamma ci legge con attenzione…sta a lei decidere se e come intervenire. Noi qui ci limitiamo a segnalare la questione. A ognuno il suo mestiere! 😉

      22 Feb 2011, 16:51 Rispondi|Quota
  • #36Ambra

    Non una parola sulle vittime, sul povero neonato, Guccini non condanna nessuno nella sua canzone, Auschwitz, ma il suo punto di vista è quello della vittima, con quella si identifica.
    Qui Vecchioni sceglie di giocare nella parte della pazza omicida suicida, va benissimo, per rispetto alle vittime mi aspetto almeno una parola a loro riguardo, questa mancanza la considero offensiva.
    Per quanto riguarda l’ indottrinamento, è mia personale opinione che per quanto sia facile fare il lavaggio del cervello alla gente (reso più facile dal poco sviluppo dello stesso…vedi l’ Italia ora) per uccidere ci vuole una predisposizione, il rispetto per la vita è così insito nell’ animo umano che solo l’ idea di uccidere qualcuno, anche il peggior nemico, non può avere il benestare della coscienza.

    22 Feb 2011, 13:57 Rispondi|Quota
  • #37marco

    fate schifo serpenti para-giudei e il para giornalista Meotti mi fa vomitare per quanto è viscido…ci dica quanto denaro riceve dall’entità sionista…!!!

    23 Mar 2011, 15:40 Rispondi|Quota
  • #38marco

    sei un miserabile Meotti, pseudogiornalista di merda al soldo dell’entità sionista

    23 Mar 2011, 15:43 Rispondi|Quota
    • #39Emanuel Baroz

      certo…Meotti è pagata dall’entità sionista! E non si entra nel merito di ciò che è stato scritto….niente di nuovo sotto al sole!

      24 Mar 2011, 10:15 Rispondi|Quota
    • #40ted

      @marco: PERKé NON TI SPARI?

      28 Dic 2016, 09:09 Rispondi|Quota
  • #41ted

    Una sola parola per questi cani, nonké per i vari vekkioni, battiato e similari: MALEDETTI!

    28 Dic 2016, 09:06 Rispondi|Quota
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