Israele brucia? Per il leader di Hamas è “una punizione divina”!!!

 
Emanuel Baroz
5 dicembre 2010
4 commenti

Israele: premier Hamas, incendio Carmelo punizione divina

Gaza, 5 dic. – (Adnkronos/Dpa) – L’incendio del Monte del Carmelo e’ una “punizione divina”. A sostenerlo e’ stato Ismail Haniyeh, il premier di Hamas a Gaza. “Questo incendio – ha detto ai giornalisti mentre si recava alle preghiere a Gaza City per chiedere pioggia – sono una punizione divina per quel che (gli israeliani) hanno fatto”.

La preghiera cui si e’ recato Haniyeh e’ per chiedere pioggia sui territori palestinesi colpiti da una siccita’ senza precedenti.

Nella foto: il terribile incendio del Monte Carmel vicino Haifa, che ha causato più di 40 morti ed ha distrutto almeno 5 milioni di alberi!

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  • #1Emanuel Baroz

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. “Ci hanno chiesto come abbiamo fatto, pur con gli aiuti internazionali, a spegnere in tre giorni un incendio che in altri paesi sarebbe durato settimane – ha detto domenica sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – Ho risposto: questo è il l’unico paese che abbiamo, ed è un paese molto piccolo”.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Secondo esperti dell’Università di Haifa “nulla avrebbe potuto impedire all’incendio del Monte Carmelo di raggiungere tali proporzioni”. Secondo gli investigatori che indagano le esatte circostanze del disastro, l’incendio si sarebbe diffuso così rapidamente a causa della vegetazione insolitamente secca, dei forti venti e di una superficie topografica unica.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Il capo dei vigili del fuoco israeliani, Shimon Romah, ha dichiarato domenica pomeriggio che l’incendio (a 77 ore dall’inizio) è sotto controllo e che la popolazione della regione colpita è fuori pericolo.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah ha espresso la sua gioia per l’incendio nel nord di Israele, sostenendo che la richiesta di aiuto lanciata da Gerusalemme alla comunità internazionale dimostra “la debolezza” dello stato ebraico.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Ha iniziato a operare domenica il super aereo anti-incendio Usa, sull’area tra i kibbutz Nir Etzion e Dalia. Il Boeing 747 ”Evergreen” da 90.000 litri a passaggio è il più grande aereo anti-incendio del mondo.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Il tribunale di Haifa ha confermato l’arresto fino a mercoledì dei due adolescenti del villaggio druso di Isfiya (sul monte Carmelo) fermati sabato dalla polizia perché sospettati d’aver causato “per negligenza” l’incendio.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Ventuno vigili del fuoco palestinesi con 4 camion si sono uniti a quelli israeliani e a quelli già giunti da altri paesi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) per ringraziarlo personalmente. Ibrahim Ayash, capo della squadra di soccorso palestinese, ha detto che considera l’intervento come ”un gesto umanitario che non ha nulla a che fare con i rapporti israelo-palestinesi”.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Sono tre i feriti gravi ancora ricoverati presso l’Ospedale Rambam di Haifa. Tra questi, in condizioni critiche, la comandante della polizia di Haifa, Ahuva Tomer.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Le fiamme non sono ancora estinte, ma ad un primo bilancio l’incendio ha distrutto almeno 5 milioni di alberi. Pesanti danni anche alla fauna. 74 gli edifici completamente distrutti; 173 quelli parzialmente danneggiati. Secondo le stime, ci vorranno decenni prima che l’area possa riacquistare il suo aspetto normale.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Crescono nel paese e nella classe politica le voci critiche contro il ministro dell’interno, Eli Yishai, per la carenza di mezzi dei vigili del fuoco israeliani. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha preso le difese di Yishai dicendo che nessun servizio anti-incendio avrebbe potuto fronteggiare un incendio di tali dimensioni senza aiuti internazionali.

    06/12/2010 Incendio sul Carmelo. Domenica mattina il consiglio dei ministri israeliano ha tenuto la sua riunione settimanale a Tirat Carmel, vicino Haifa, nel cuore della zona colpita dal grande incendio. In discussione, fra l’altro, decisioni immediate su indennizzi e rimborsi.

    05/12/2010 Incendio sul Carmelo. Giunti in Israele aerei ed elicotteri anti-incendio da Grecia, Cipro, Gran Bretagna, Turchia, Russia, Francia, Italia, Bulgaria, Giordania, Stati Uniti, Spagna, Azerbaijan, Svizzera, Canada.
    05/12/2010 Incendio sul Carmelo. Fermati sabato dalla polizia israeliana due fratelli adolescenti del villaggio druso di Isfiya (sul monte Carmelo) sospettati di essere stati all’origine “per negligenza” dell’incendio che da giorni sta devastando il nord d’Israele.

    (Fonte: Israele.net)

    6 Dic 2010, 00:24 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Al Qaeda rivendica su internet l’incendio del Monte Carmelo

    Il rogo, in cui sono morte 40 persone, sarebbe opera dei “Leoni dei mujahidin in Palestina”

    L’incendio del monte Carmelo, su cui versavano sospetti di origine dolosa, sarebbe stato opera di Al Qaeda. E’ stata la stessa organizzazione terroristica a rivendicare il rogo divampato in una foresta nei pressi di Haifa, a nord di Israele, nel quale hanno perso la vita oltre 40 persone, la maggior parte guardi penitenziarie.

    NUOVA SIGLA TERRORISTICA – I responsabili sarebbero riconducibili a una nuova sigla della rete terrorista. Con un messaggio pubblicato sui forum jihadisti in Internet, gli stessi usati da Osama Bin Laden per i celebri videomessaggi (e intercettato dall’agenzia Adn Kronos) il gruppo denominato “Leoni dei mujahidin in Palestina” sostiene di aver appiccato il fuoco agli alberi del monte israeliano, dando il via all’incendio tutt’ora in corso.

    IL MESSAGGIO – “I leoni dei mujahidin in Palestina hanno agito nella notte tra giovedì e venerdì scorso”, si legge nel messaggio, “eseguendo una spedizione benedetta ed eroica unica nel suo genere all’interno del territorio del popolo usurpatore, sul monte Carmelo occupato, appiccando il fuoco tra i suoi alberi e provocando al morte di più di 40 persone e il ferimento di altre decine, come riconosciuto dallo stesso nemico”.

    “RINGRAZIAMO IL VENTO” – Il gruppo terroristico ha inoltre ringraziato “il vento, che è stato uno dei soldati di Allah, per il suo aiuto, facendo espandere le fiamme fino a dove non avremmo mai pensato, tanto che il nemico non è stato in grado di domarlo e si è visto costretto a chiedere aiuto a forze straniere”. Nel messaggio si ricorda infine che “questa spedizione benedetta fa parte della serie di spedizioni condotte contro l’occupante ebreo per vendicare il sangue dei musulmani uccisi, primo tra tutti Muhamman al-Namnam e i fratelli Islam e Muhammad Yasin ed altri salafiti jihadisti palestinesi. Il nemico sa che i figli del monoteismo non dormono e sono in grado di dare loro una lezione”. Il riferimento è ai tre esponenti del gruppo jihadista palestinese ‘Esercito dell’Islam’, sigla legata alla rete di al-Qaeda nella Striscia di Gaza, uccisi nei giorni scorse settimane in due diversi raid aerei israeliani.

    (Fonte: Libero-news.it, 4 dicembre 2010)

    6 Dic 2010, 11:37 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Rara telefonata Abbas-Netanyahu: il leader Anp offre aiuto per l’incendio

    Rara telefonata tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il premier Iisraeliano Benjamin Nethanyahu per esprimere le proprie condoglianze per il tragico incendio sul Monte Carmelo, nei pressi di Haifa, dove sono morte oltre 40 persone. La notizia è riportata sul sito on line del quotidiano israeliano Haaretz. I due leader non si parlavano da settembre dall’ultimo incontro dei colloqui di pace, interrotti per la mancata proroga di Israele alla moratoria sulle costruzioni scaduta il 26 settembre.

    Abbas “ha espresso le sue condoglianze per le vittime e si è detto pronto a fornire l’aiuto necessario” fanno sapere dall’ufficio del premier, spiegando che la telefonata è stata “cordiale e amichevole”. Netanyahu da parte sua ha risposto dicendo che “i vicini dovrebbero sempre aiutarsi l’un l’altro”.

    Il primo ministro palestinese Salam Fayyad ha invece telefonato al presidente israeliano Shimon Peres per offrire l’assistenza dei vigili del fuoco palestinesi.

    (Fonte: Adnkronos, 4 dicembre 2010)

    6 Dic 2010, 11:38 Rispondi|Quota
  • #4Sofi’a

    Allora è punizione divina anche la siccità che ha colpito i territori palestinesi!

    6 Dic 2010, 22:35 Rispondi|Quota