Roma: bufera su Francesco Bianco, ex Nar assunto all’Atac: sulla sua bacheca di Facebook insulti a ebrei e studenti

 
Emanuel Baroz
27 dicembre 2010
7 commenti

Ex Nar assunto all’Atac, insulti a ebrei e studenti

Insorge il Pd, interviene Alemanno: atto odioso

Durante il lavoro l’ex terrorista Francesco Bianco, insultava su facebook gli studenti in corteo contro la Gelmini. Da “colpi di mortaio”. Insulti a Riccardo Pacifici. Masini (Pd): “Alemanno, dopo averlo assunto, ora cosa fa?”. Il sindaco: “Comportamenti inaccettabili, l’azienda farà un’inchiesta interna”

Roma, 27 Dicembre 2010 – “La Parentopoli di Alemanno, divenuta ormai una vera e propria ‘fascistopoli’, ogni giorno che passa è sempre più odiosa e vergognosa”. Paolo Masini, (Pd) denuncia così l’ultimo scandalo che coinvolge gli assunti “neri” della gestione Alemanno.

Secondo quanto raccontato dal Messaggero, durante i suoi turni di lavoro all’Atac, Francesco Bianco – già processato per rapina, omicidio e tentato omicidio insieme ai fratelli Fioravanti, con cui partecipò nel ’78 al raid in cui rimase ucciso il militante rosso Roberto Scialabba e alla guida dell’auto durante l’assalto all’armeria Centofanti che costò la vita a Franco Anselmi – avrebbe voluto sparare ‘colpi di mortaio’ o ‘pece bollente’ ai ragazzi che manifestavano il 22 dicembre contro la riforma Gelmini. E dai colpi di mortaio, Bianco passava al dileggio: “Annate a lavorà e se non ce riuscite fateve raccomandà”. E sugli ebrei, la sua bacheca ha molti commenti: una Jessica alle 15,23 fa notare: «Me sembrano pacifici… lasciali passa’». E un’altra alle 15,29: «giusto pacifici… praticamente giudei», dove sembra chiaro il riferimento al presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici.

Incalza il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli. “Visto che il sindaco si era espresso a favore dei due ex terroristi assunti in Atac, vogliamo chiedergli cosa pensa dell’ennesimo episodio, che denota chiaramente le radici e l’ideologia antidemocratica insita negli ex terroristi di estrema destra, con l’aggravante che ora hanno anche un ruolo direttivo nell’azienda comunale. Chiediamo anche all’Ad di Atac Maurizio Basile se non intenda intraprendere delle misure disciplinari”.  Lo stesso Alemanno, quando si aprì la Parentopoli del Campidoglio, un paio di mesi fa garantì sul loro ravvedimento. “Non sembra proprio così” aggiunge Miccoli, “restano ex terroristi neri assunti a tempo indeterminato e con chiamata diretta”.

Con Bianco, l’amministrazione Alemanno ha assunto in Atac anche anche un altro ex estremista, Gianluca Ponzio, buon amico di Antonio D’Inzillo, e vicino a Gennaro Mokbel, e in contatto con Stefano Andrini, ex di Terza Posizione promosso dall’amministrazione Alemanno a manager di Ama.

Nel pomeriggio è intervenuto lo stesso sindaco Alemanno: “Ho parlato con i vertici di Atac e l’azienda mi ha garantito una rapida indagine e l’assunzione di adeguati provvedimenti, qualora si accertasse l’utilizzo di un social network su un’utenza aziendale per fini privati e per i contenuti gravemente offensivi e antisemiti come quelli apparsi sulla stampa”. Alemanno, quindi, esprime solidarietà “al presidente Pacifici e a tutta la comunità ebraica di Roma: comportamenti di questo tipo sono inaccettabili da parte di chiunque e diventano ancora più odiosi se provenienti da un dipendente di un’azienda comunale”.

Repubblica.it

Nella foto in alto: la pagina Facebook di Francesco Bianco

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  • #1Emanuel Baroz

    Atac, Francesco Bianco l’ex Nar assunto: «C’ho i rossi qua sotto, tiriamo due colpi di mortaio»

    ROMA (27 dicembre) – «C’ho i rossi sotto la rimessa», avverte via Facebook Francesco Bianco. E Stefano risponde all’appello: «…che famo… caricamo». «Napalm a pioggia Fra’…», suggerisce Silvia, anche lei neoassunta. Alla conversazione si aggiungono via via altri impiegati e iscritti del social-network.

    La scena si può immaginare. Si svolge sopra e sotto la rimessa dell’Atac, ex sede di Trambus, tra le 15,20 e le 15,48 di mercoledì scorso. Il corteo degli studenti arriva sotto la rimessa e passa proprio vicino agli uffici amministrativi. L’idea è portare «solidarietà ai lavoratori dell’azienda di trasporto vicina al collasso economico», «invitarli a manifestare con noi». Slogan su parentopoli, qualche striscione, cori poco convinti. Qualche autista familiarizza con i manifestanti ma nessuno si aggiunge al corteo. Più su qualche finestra si apre e subito si richiude. Tutto tace.

    Fin qui le immagini di quel giorno. Il resto, quello che accadde nelle stanze, lo seguiamo su Facebook dalla bacheca di Francesco Bianco, un ex dei Nar assunto all’Atac. Contenuti visibili a tutti. «Ero tentato da tirà qualcosa dal terrazzo, ma co ’sta panza rischiavo de cade’ de sotto», chatta Bianco, che non si è fatto mancare niente. Forza Nuova, i raid con Giusva e Cristiano Fioravanti, Giovanni Alibrandi e Franco Anselmi. «Processato per rapine, aggressioni, omicidio e tentato omicidio», ricordarono i giornali, quando il 3 dicembre scorso venne fuori la storia della sua assunzione come impiegato.

    Il suo nome si aggiungeva a un elenco, una “fascistopoli”, ramificazione interna della stratificata parentopoli Atac. Il nome di Bianco venne associato all’altro ex estremista. Gianluca Ponzio, anche lui assunto all’Atac come capo del servizio relazioni industriali, buon amico di Antonio D’Inzillo e vicino a Gennaro Mokbel, implicato nello scandalo Finmeccanica, nonché in contatto con Stefano Andrini, ex di Terza Posizione assunto dall’a.d. Panzironi e promosso manager Ama.

    Ma torniamo alla nostra bacheca. Jessica alle 15,23 fa notare: «Me sembrano pacifici… lasciali passa’». E Silvia, sempre lei, alle 15,29: «giusto pacifici… praticamente giudei», dove il riferimento al presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici è più di un sospetto. Insomma, sarà pure uno scherzo ma si va decisamente sul pesante. Tanto da confermare che qualcosa sui criteri di selezione adottati da Atac nella scelta del personale non ha funzionato.

    Bianco intanto consiglia ai manifestanti: «Annate a lavora’ e se non ci riuscite fatevi raccomanda’». Susanna sembra meno interessata al dialogo, più ai metodi. Al napalm preferisce, «il classico olio bollente efficace ed ecologico». E Bianco propone una gamma di soluzioni alternative: «Due colpi di mortaio? Pece bollente o piume d’oca? L’ho sempre detto che le donne nostre so’ più tranquille…». E infatti Jessica: «L’olio bollente non è ecologico, inquina! sono per due sane manganellate… sono per l’attività fisica!». E due righe più avanti «…me so’ scordata… pure due carci al culo». Susanna però insiste: «No, l’olio è ecologico se lo prepari secondo la “tradizione”…». Ma Silvia non recede, torna alla carica, ispirata forse da Apocalypse Now, la scena è quella degli elicotteri, accompagnati dalla Cavalcata delle valchirie di Wagner «…napalm come se piovesse… non lascia tracce e disinfetta».

    Prima però Bianco saluta e se ne va. Su Facebook ha altri amici, tipo Andrea Insabato (ex Nar, pluricondannato) o Luigi Ciavardini (accusato per la strage di Bologna). Strano che l’Atac se li sia fatti scappare.

    (Fonte: Corriere Adriatico)

    28 Dic 2010, 00:14 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Roma: comunita’ ebraica, punire autori offese antisemite in Atac

    Roma, 27 dic. (Adnkronos) – “Dal ‘Messaggero’ apprendiamo con stupore che personaggi di aziende pubbliche hanno rivolto sul social network Facebook espressioni offensive e antisemite nei riguardi del presidente della comunita’ ebraica di Roma e verso gli studenti che manifestavano pacificamente per le strade della capitale nei giorni scorsi”. E’ quanto dichiara la comunita’ ebraica romana, attraverso una nota di Ester Mieli, portavoce del presidente Riccardo Pacifici, a proposito delle dichiarazioni di Francesco Bianco (Atac) e di alcuni messaggi su internet.

    28 Dic 2010, 00:16 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    RAZZISMO:PACIFICI,PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI A CHI HA OFFESO

    (ANSA) – ROMA, 27 DIC – “Dal quotidiano Il Messaggero apprendiamo con stupore che personaggi di aziende pubbliche hanno rivolto sul social network Facebook espressioni offensive e antisemite nei riguardi del presidente della Comunità ebraica di Roma e verso gli studenti che manifestavano pacificamente per le strade della Capitale nei giorni scorsi”. Lo afferma Ester Mieli, portavoce del presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici. “Ringraziamo l’opposizione per la solidarietà espressa nei riguardi del presidente Pacifici e il sindaco di Roma Gianni Alemanno per aver preso le distanze da contenuti offensivi per la cittadinanza tutta e per aver avviato un’indagine che faccia luce sulla faccenda – aggiunge – Ci auguriamo che vengano presi provvedimenti disciplinari contro chi ha commesso tali offese”.

    28 Dic 2010, 20:27 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Pacifici: “Ora servono fatti concreti basta neofascisti negli enti pubblici”

    Pacifici, che cosa ha provato leggendo quelle frasi sugli studenti “pacifici, praticamente giudei”?
    «Sono battute apparentemente scherzose» risponde il presidente della Comunità ebraica romana «che in realtà celano un profondo sentimento di insofferenza nei confronti degli ebrei, ma per fortuna ora ci sono reazioni forti».
    La città si è sollevata.
    «Ringrazio i consiglieri comunali dell’apposizione che hanno stigmatizzato il comportamento di Bianco e di quanti chattavano con lui. E anche il sindaco, che ha annunciato di voler avviare un’indagine in termini disciplinari. Spero che si passi ad azioni concrete».
    Fu lo stesso Alemanno però a difendere le assunzioni per chiamata diretta degli ex dei Nare di Terza Posizione, Bianco e Andrini.
    «Da presidente della Comunità quando si venne a sapere la vicenda di Bianco e Andrini ho espresso tutta la mia preoccupazione. Il cittadino Pacifici guarda con interesse la decisione di fare concorsi dal prossimo anno. Ma il problema è anche un altro».
    Quale?
    «Come possono reagire i figli e le vedove delle vittime degli attentati terroristici di destra e di sinistra vedendo ex terroristi impiegati nella pubblica amministrazione o, è già successo, eletti in parlamento?».
    Come si risponde?
    «È evidente che dal punto di vista ebraico ciò che riguarda neofascisti e neonazisti ci colpisce di più. Sarebbe utile una legge che chiarisca questo aspetto».
    Che cosa dovrebbe dire questa legge?
    «Secondo la tradizione ebraica ad ogni uomo è permesso tornare sui propri passi, una volta scontata la pena. Ma la Teshuvà, il pentimento, è un percorso che deve dimostrare il cambiamento, dopo aver pubblicamente chiesto scusa. Sarebbe interessante capire se questi signori abbiano cambiato registro».

    (Fonte: La Repubblica, 28 dicembre 2010)

    28 Dic 2010, 20:31 Rispondi|Quota
  • #5micol

    Vede che aveva ragione chi vi diceva che ad andare con i fascisti finivate così?

    Li avete votati voi quelli che han messo questa gentaglia all’ATAC, l’avete sostenuto voi questo governo razzista

    Siete stati voi a mentire per difendere il massacro sulla Mavi Marmara che ora Israele risarcisce e così da anni, menzogne su menzogne, arroganza e disprezzo per chi non vi dava ragione, fossero pure dei sopravvissuti ai quali dovreste inchinarvi prima di rivolger loro la parola

    Dalla menzogna non nasce niente da una fogna come questo sito può solo uscire della puzza

    Vergogna Baroz, lei è solo un ipocrita estremista che contribuisce a coprire Israele di vergogna e a mettere in pericolo tutti gli ebrei

    2 Gen 2011, 02:07 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      le sue accuse e le sue offese non fanno che rinsaldare la mia autostima. Grazie

      2 Gen 2011, 16:38 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Chi se la prende con ebrei e studenti

    di Anna Segre, insegnante

    Forse mi è sfuggito qualcosa. Dare dei giudei agli studenti che manifestano per le vie di Roma è un’offesa per chi? Per gli studenti? A meno che non siano antisemiti non dovrebbero avere ragione di offendersi. Per gli ebrei? Sarebbe veramente triste se proprio noi, che ci vantiamo di essere il popolo del libro e dello studio, ci sentissimo insultati dall’accostamento con chi protesta pacificamente per difendere il proprio diritto a studiare. Anzi, potremmo chiederci, non senza una punta di orgoglio, che cosa abbia suggerito questo accostamento: la cultura? L’attitudine a pensare con la propria testa? O la tendenza a protestare di fronte a ciò che si ritiene ingiusto? Sarebbero tutte e tre ipotesi piuttosto lusinghiere, così come è lusinghiero verificare che ai fascisti continuiamo a non stare simpatici. Se chi invoca napalm, olio bollente, pece e piume o colpi di mortaio contro ragazzi colpevoli solo di manifestare le proprie opinioni dichiarasse simpatia per gli ebrei, allora sì che dovremmo preoccuparci. Intanto, tra le scuse per le assunzioni all’Atac, per l’uso di social network durante le ore di lavoro e per le battute antisemite, non pare (se non ho perso qualche passaggio) che il sindaco di Roma abbia trovato il tempo per scusarsi con gli studenti e ribadire il loro diritto a manifestare liberamente. Sarebbe un peccato se le giuste condanne dell’antisemitismo fossero usate per distrarre l’attenzione pubblica da altri fenomeni non meno inquietanti.

    (Fonte: Rassegna Ucei, 31 Dicembre 2010)

    2 Gen 2011, 17:00 Rispondi|Quota