Liberazione Shalit: un retroscena che non tutti conoscono

 
Emanuel Baroz
20 ottobre 2011
2 commenti

Giornalisti arabi

di Giulio Meotti

Prima di consegnare Gilad Shalit agli israeliani, l’Egitto ha pensato bene di costringerlo a dieci minuti di intervista. Accanto alla cosiddetta giornalista araba Shahira Amin c’era un terrorista mascherato delle brigate Qassam che teneva una videocamera. E’ stato uno dei capitoli più tragici del giornalismo.

L’Egitto, nuova balia di Hamas, voleva uno strumento di propaganda per le masse arabe. Shahira Amin, l’autrice dello “scoop”, è pronta per un lavoro alla BBC.

Zakor

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  • #1Emanuel Baroz

    Dieci anni e una promessa

    http://www.ilfoglio.it/zakor/935

    23 Ott 2011, 14:51 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    20 ottobre 2011 – ore 11:17

    Prigionieri

    di Giulio Meotti

    Compariamo il trattamento ricevuto da Gilad Shalit e quello riservato da Israele ai terroristi palestinesi.

    Intrattenimento: Shalit poteva vedere soltanto la tv araba; i terroristi palestinesi avevano accesso a dieci diversi canali oltre a molti libri.

    Attività fisica: Shalit è tornato pallido e insofferente alla luce del sole; i terroristi palestinesi avevano accesso all’oria d’aria ogni giorno, oltre alle sessioni di preghiera e di studio.

    Visite: Shalit non è mai stato visitato, neppure dalla Croce Rossa; i terroristi palestinesi ricevevano visite ogni due settimane e potevano abbracciare i bambini fino agli otto anni.

    Comunicazioni con il mondo: Shalit ha registrato un video, un audio e tre lettere in cinque anni; i terroristi palestinesi hanno incontrato avvocati, giornalisti e rappresentanti della Croce Rossa.

    Trattamento medico: Shalit, che portava gli occhiali, è tornato a casa senza lenti, subendo un danno alla vista; i terroristi palestinesi avevano diritto a ogni tipo di visita medica.

    Cibo: Shalit è tornato a casa pallido ed emaciato; i terroristi palestinesi avevano diritto a tre pasti al giorno e ricevevano 350 dollari al mese da varie organizzazioni per acquistare prodotti in più in carcere.

    La grandezza d’Israele, la sua moralità, legalità e umanità, è un letto caldo per terroristi seriali e assassini di bambini. Non passerà troppo tempo prima che cerchino di rapire altri soldati. E se anche dovessero essere catturati dagli israeliani, i terroristi sanno già che usciranno di carcere più grassi e sani di come sono entrati. Hamas gli ha appena regalato una vacanza negli alberghi di lusso di Gaza (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4136934,00.html) .

    http://www.ilfoglio.it/zakor/940

    23 Ott 2011, 15:00 Rispondi|Quota
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