Più di 90 razzi palestinesi da Gaza sui civili del sud d’Israele

 
Emanuel Baroz
10 marzo 2012
4 commenti

Più di 90 razzi palestinesi da Gaza sui civili del sud d’Israele

Ondata di razzi palestinesi lanciati dal nord della striscia di Gaza sulle città israeliane di Beersheba, Ashdod, Gan Yavne e su villaggi e fattorie del sud di Israele.

Secondo la stima delle Forze di Difesa israeliane, da venerdì sera fino a mezzogiorno di sabato i terroristi palestinesi hanno lanciato più di 90 razzi, fra Qassam e Grad a più lunga gittata. Almeno otto i feriti, venerdì sera, nella zona di Eshkol, compresi alcuni lavoranti stranieri. Danni a vetture, tralicci elettrici, finestre delle abitazioni.

Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato che reagiranno con la massima determinazione alla serie di attacchi. Fonti della difesa hanno inoltre elogiato il sistema anti-missile “cupola di ferro” e le squadre che vi operano, che hanno intercettato con successo i 25 razzi sparati dalla striscia di Gaza sulle città di Beersheba, Ashdod e Ashkelon, mentre altri 65 razzi esplodevano in campi aperti. Si tratta della migliore performance del sistema antimissile israeliano finora registrata.

“Le istruzioni date alla popolazione dal Comando della difesa civile – ha detto un ufficiale – si sono dimostrate valide per salvare vite umane, e vanno seguite”. Il Comando, fra l’altro, ha dato istruzione a tutti coloro che vivono nel raggio di 40 km dalla striscia di Gaza di restare sempre nelle vicinanze di rifugi e aree protette.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono col sindaco di Ashkelon, Benny Vakni, esprimendogli solidarietà e appoggio di fronte all’escalation che colpisce gli abitanti della città.

“Questa escalation non può essere ignorata” ha dichiarato il sindaco di Beersheba, Ruvik Danilovich, aggiungendo d’essere totalmente d’accordo con la decisione del governo di autorizzare l’uccisione mirata di capi di cellule terroristiche che preparano attentati contro i cittadini israeliani. “Questi terroristi devono capire che la responsabilità è loro – ha sottolineato Danilovich – Anche se al momento [le uccisioni mirate] aumentano le tensioni, alla lunga producono deterrenza”.

Venerdì sera le Forze di Difesa israeliane hanno colpito e ucciso Zuhair al-Qaissi, comandante dell’ala terroristica dei Comitati di Resistenza Popolare, il gruppo terroristico alleato di Hamas responsabile del sequestro di Gilad Shalit (il soldato israeliano trattenuto in ostaggio per più di cinque anni e usato come arma di ricatto per costringere Israele a scarcerare più di mille palestinesi condannati a pene detentive per reati di terrorismo). Nell’esplosione che ha distrutto l’autovettura di al-Qaissi è morto anche suo genero, Mahmoud Hanini, anch’egli un capo terrorista. Secondo il portavoce dell’esercito israeliano, l’azione si è resa necessaria per sventare un grave attentato contro Israele che era ormai giunto alla fase dei preparativi finali e che probabilmente sarebbe stato realizzato a partire dal Sinai (come quello che ha causato 6 morti e 25 feriti nell’agosto scorso, nella zona a nord di Eilat).

Il raid israeliano contro i capi terroristi è stato condannato sia da Hamas che dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen).

Più tardi, nel corso della notte di venerdì notte e della mattinata di sabato, le Forze di Difesa israeliane hanno individuato e colpito a più riprese cellule di terroristi impegnate nel lancio di razzi. Secondo l’agenzia palestinese Ma’an, i raid avrebbero causato la morte di 10 o 12 terroristi della Jihad Islamica.

Le Forze di Difesa israeliane hanno ribadito di non essere in alcun modo interessate a un’escalation, ma di essere determinate a difendere i cittadini d’Israele da ogni attacco e a reagire tempestivamente contro qualunque tentativo di attività terroristica.

(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 10.3.12)

Israele.net

Per ulteriori dettagli cliccare qui e qui

Nella foto in alto: il sistema antimissile Iron Dome in azione

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  • #1Samuel

    LEGGETE E RABBRIVIDITE. QUESTE SONO LE ULTIME NOTIZIE DA ISRAELE, DA
    PARTE DELLA MIA AMICA, MAT ROD :

    Buongiorno a tutti

    Questa mattina mi sono svegliata prestissimo per ascoltare le notizie locali, poi ho dato un’ occhiata alle notizie dall’estero, ho chiuso immediatamente il mio pc come al solito disgustata e molto amareggiata…abbiamo ucciso 12 “eroi della resistenza palestinese” !!!
    …L’eroe principale che abbiamo ucciso e’ un signore che si chiama Zuhair al-Qaissi, capo della cellula dell’Islamic Jihad a Gaza ovvero capo della succursale Iraniana nella zona..ma guarda caso!!! Gli altri 10 sono pure suoi compagnucci o del Hazit Haamamit, di uguale ideologia, l’undicesimo e’ uno degli assassini rilasciati per lo scambio Shalit che stranamente si trovava in macchina con Zuhair, dimenticavo fra tutte le atrocita’ progettate e messe in atto da questo eroe vi e’ l’ultimo attentato svoltosi in agosto al confine Egiziano…Quello che forse i giornali nel mondo hanno dimenticato di dire e’ che questo “assassinio di eroi” e’ giunto dopo 1 settimana di lanci di missili da parte loro (senza contare le migliaia di precedenti) sulla popolazione civile che vive nel sud di Israele, poi non so se i media si sono ricordati di dire che nelle ultime 24 ore sono arrivati in Israele 82 missili e che 1.000.000 di abitanti civili sono sotto tiro!! Cosa farebbe l’Italia, la Francia o la Germania se si trovasse nella stessa situazione?…forse assassinerebbe degli eroi!!

    Shalom!

    p.s. Questi stessi eroi hanno delle cellule anche in Europa…pronte per voi…se noi non riusciamo a fermarle per tempo! AUGURI

    11 Mar 2012, 15:32 Rispondi|Quota
  • #2Samuel

    Israele a Gaza, ucciso comandante del gruppo che rapì Shalit

    Gaza City (Striscia di Gaza), 9 mar. (LaPresse/AP) – In un raid israeliano su Gaza è rimasto ucciso il comandante Zuhair al-Qaissi, leader dell’ala armata dei Comitati popolari di resistenza, gruppo responsabile del rapimento del soldato Gilad Shalit. Nell’attacco è morto anche un militante, identificato come Mahmoud Hanini, e una terza persona di cui non è nota l’identità è rimasta ferita. Al-Qaissi, spiega l’esercito di Tel Aviv, stava studiando un attacco in Israele simile a quello condotto dal suo gruppo ad agosto, in cui morirono otto persone e altre 40 rimasero ferite. Secondo quanto riferiscono testimoni, alcuni droni israeliani sono stati visti volare sopra il luogo poco prima che il veicolo sui cui si trovavano le vittime esplodesse, in un distretto meridionale di Gaza City.

    Il portavoce dei Comitati popolari di resistenza, gruppo di militanti vicino ad Hamas, ha confermato la morte del leader. “I codardi sionisti – riferisce l’uomo, utilizzando lo pseudonimo di Abu Mujahid – hanno commesso un terribile crimine e conoscono il prezzo che dovranno pagare. Chiediamo ai nostri combattenti di rispondere al nemico sionista con tutta la forza. Dobbiamo vendicare il nostro leader e la risposta, voglia Dio, sarà di portata equivalente a questo efferato crimine”.

    L’esercito israeliano ribadisce di non volere una escalation ma si dice “preparato a difendere i residenti”. I militari accusano Hamas di utilizzare altri gruppi per condurre gli attacchi e sostengono che “dovrà affrontare le conseguenze di queste azioni”. Tel Aviv spesso prende di mira militanti di Gaza che sostiene stiano preparando attacchi, ma negli ultimi mesi la situazione è stata abbastanza calma.

    Al-Qaissi, conosciuto anche come Abu Ibrahim, è la figura di più alto profilo tra i militanti uccisa a Gaza negli ultimi mesi. Una terza persona, sempre di Gaza, è rimasta ferita nell’attacco. La sua identità non è chiara. Secondo le autorità di Tel Aviv, Al-Qaissi è responsabile di diversi attacchi mortali contro Israele, e sotto accusa per aver trasferito fondi dal gruppo libanese Hezbollah ad altre formazioni militanti di Gaza.

    11 Mar 2012, 15:33 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Qui Gerusalemme – Piovono razzi, clima rovente

    di Sergio Minerbi, diplomatico

    Da alcuni giorni gli abitanti delle zone adiacenti alla Striscia di Gaza sono sottoposti ad attacchi di razzi lanciati dai palestinesi. Venerdì si è offerta agli israeliani un’occasione unica. I servizi di informazione avevano segnalato la presenza a Gaza di Zuhir el-Qassi, Segretario generale del Comitato di resistenza popolare che aveva progettato qualche mese fa l’attentato sulla strada 12 che costeggia la frontiera con l’Egitto verso Eilat. Il suo veicolo a Gaza è stato subito attaccato ed el-Qassi è rimasto ucciso. Per ritorsione i palestinesi hanno aumentato il lancio di razzi e nelle scorse ore e gli israeliani del sud sono stati sottoposti al tiro di un centinaio di razzi contro le città di Ashdod, Ashkelon e Beer Sheba. Più di un milione di israeliani hanno dovuto trascorrere il sabato nei rifugi o nelle stanze corazzate. Otto persone, fra le quali tre lavoratori tailandesi, sono rimaste ferite dai razzi. Nelle tre città citate ha dimostrato la sua efficienza il sistema difensivo “cupola di ferro” che è riuscito ad abbattere circa 30 razzi in volo. Tale sistema lancia un razzo che abbatte il razzo nemico e inoltre sa distinguere ed evitare quei razzi che sono destinati a cadere in zone non abitate. Oggi, domenica, sono sospesi gli studi nelle scuole e nelle università delle tre città prese di mira. Gli aerei israeliani avevano colpito con grande precisione 15 attivisti della Jihad islamica.

    Secondo i commentatori israeliani nella Striscia di Gaza Hamas sarebbe disposto ad una convivenza acccanto a Israele, mentre la Jihad islamica e i Comitati di resistenza vogliono conquistare il potere palestinese con la violenza contro Israele. Inoltre l’Egitto con un Parlamento dominato al 75 per cento dai Fratelli Musulmani e dai Salafiti, non è molto propenso ad agire per mantenere la calma a Gaza. Ci vorrà del tempo prima di riuscire a mettere d’accordo i palestinesi fra di loro, e di riflesso a raggiungere un modus vivendi con Israele.

    (Fonte: newsletter Ucei, 11 Marzo 2012)

    11 Mar 2012, 15:44 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Consiglio UCEI – Sostegno alla popolazione civile colpita dai missili di Gaza nel sud di Israele

    Il Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, riunito stamane in Roma, ha emesso nel corso dei suoi lavori la seguente mozione:

    “Con la chiara intenzione di distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dai massacri della popolazione civile perpetrati in Siria e dalla crescente minaccia atomica iraniana, militanti islamisti, lunga mano del regime di Teheran, stanno sferrando in queste ore un pesante attacco missilistico nei confronti della popolazione civile del Sud di Israele.
    Il Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane esprime grave preoccupazione per il rischio di escalation che finora ha visto una risposta mirata di Israele.
    Il Consiglio UCEI ribadisce il proprio sentimento di vicinanza e incondizionato sostegno alle popolazioni civili di Israele sotto attacco e auspica che il mondo civile non abbassi la guardia nei confronti del regime iraniano, che rappresenta una minaccia non solo per Israele, unica democrazia del Medio Oriente, ma per l’intera comunità delle nazioni”.

    (Fonte: newsletter Ucei, 11 Marzo 2012)

    11 Mar 2012, 15:45 Rispondi|Quota
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