Anche l’Unesco è costretta ad ammeterlo: nelle scuole palestinesi si insegna l’odio contro Israele e gli ebrei

 
Emanuel Baroz
7 febbraio 2013
7 commenti

I libri di testo palestinesi sono razzisti contro Israele

di Leonardo Piccini

Adesso è ufficiale: i libri di testo delle scuole palestinesi, delle elementari alle Università, «tendono ad avvalorare tesi razziste e pregiudizi negativi contro Israele e il popolo ebraico». A metterlo nero su bianco, uno studio commissionato dall’Unesco a tre ricercatori, che per alcuni anni hanno letto e riletto i manuali in uso nelle scuole dell’Autorità Nazionale Palestinese e in quelle controllate da Hamas a Gaza.

I tre esperti, il professore Sami Adwan, docente palestinese dell’Università di Betlemme, Daniel Bar-Tal, dell’Università di Tel Aviv, e il professore Bruce Wexler, dell’Università americana di Yale, hanno presentato il risultato del loro lavoro, in una conferenza stampa a New York, evidenziando come «gravi manipolazioni, omissioni storiche e una falsa rappresentazione degli eventi politici, tendano a rappresentare il popolo israeliano come nemico dei palestinesi, ed esaltino al contempo, le gesta del popolo palestinese come vittima di gravi ingiustizie e soprusi».

Gli studiosi rincarano la dose affermando come «perfino eventi storici poco significativi, vengono presentati in modo assolutamente selettivo e artificioso, al fine di avvalorare l’idea di una comunità e di un popolo in lotta contro l’ingiustizia». Non mancano poi «delle descrizioni artificiose che tendono a disumanizzare gli israeliani… libri che spesso non parlano né della religione, né della cultura, né dell’economia o delle attività quotidiane e perfino della semplice esistenza degli israeliani. L’assenza di questo tipo di informazioni serve a sminuire la presenza legittima dell’altro». Il rapporto dimostra che «la rappresentazione negativa dell’altra comunità, e l’assenza di qualsiasi informazione che la riguardi, sono estremamente marcate nei libri in uso nelle scuole palestinesi, mentre si ravvisano casi meno eclatanti e più sporadici nelle scuole ultraortodosse ebraiche».

I tre professori, hanno insistito sulla scientificità di un lavoro che ha analizzato anche i libri in uso nelle scuole israeliane: hanno studiato per tre anni 640 manuali (492 israeliani, e 148 palestinesi): «il 58% dei libri palestinesi non menzionano l’esisten – za di frontiere tra i due Stati (la “linea verde”, che dal 1949 divide Israele dalla Cisgiordania), arrivando perfino a bollare come una leggenda l’esistenza e la legittimità storica dello Stato d’Israele». Secondo l’81% dei libri in uso nelle scuole secondarie palestinesi, «gli israeliani sono “IL NEMICO”, e l’87% dei libri definisce come negativi o molto negativi, gli atti compiuti dagli israeliani». Il rapporto dei tre studiosi avvalora la denuncia da parte israeliana secondo cui i testi scolastici palestinesi continuano a essere in stridente contraddizione con lo spirito del processo di pace avviato nel 1993. Il movimento islamistaHamas haulteriormente aggravato la situazione: nelle scuole primarie «circolano libri che paragonano gli ebrei a serpi assassine e la lotta armata in nome della Palestina viene invece celebrata con toni trionfalistici». In questi testi «è perfino scomparsoil nome di Israele, né si facenno alla presenza ebraica nell’antica terra d’Israele/Palestina. Nella Striscia di Gaza, le scuole distribuiscono materiale didattico in cui il processo di pace viene a malapena citato ». Viene poi introdotto il concetto di “ri – bat”, che letteralmente indica l’occupare posizioni strategiche contro i nemici dell’Islam: un concetto che esalta la lotta religiosa contro Israele, ed è propedeutico alla regola del jihad, cioè della guerra santa contro l’infedele.

(Fonte: Libero, 7 Febbraio 2013, pag. 17)

Nella foto in alto: una recita di fine anno in una scuola palestinese. Tutto normale, no?

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  • #1Emanuel Baroz

    La gioventù hitleriana palestinese si prepara al Jihad

    Quasi 10.000 bambini palestinesi hanno ricevuto un addestramento militare da Hamas, allo scopo di prepararsi al jihad nei confronti di Israele. Gli esponenti di Hamas riportano che circa 9.000 bambini si sono iscritti nei 36 campi dislocati in tutta la Striscia di Gaza, dove hanno appreso l’uso di diverse armi, e a maneggiare esplosivi.

    I campi sono stati intitolati “Al Futuwwa”: è il nome del movimento giovanile nazionalista panarabo di simpatie naziste, esistente in Iraq durante gli anni ’30 e ’40. Nel 1938, il movimento Al Futuwwa inviò un delegato alle celebrazioni del partito nazista a Nuremberg, e ricevette in seguito la visita del leader della gioventù hitleriana Baldur von Schirach. Hamas afferma che lo scopo di questi campi è di preparare i bambini palestinesi, sia dal punto di vista militare che da quello psicologico, a «liberare la Palestina dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo)”, rispecchiando le ambizioni di Hamas di sradicare lo stato ebraico nella sua interezza.

    Khaled Abu Toameh, un giornalista arabo israeliano del Jerusalem Post, si chiede: «come si può parlare di soluzione di due stati per due popoli, quando migliaia di bambini palestinesi sono educati ad usare armi ed esplosivi per cancellare lo stato ebraico e rimpiazzarlo con uno islamico? Mahmoud Abbas ritiene che questi bambini accetteranno mai una strategia di pace nei confronti di Israele?»

    Secondo Abu Toameh, questo addestramento è tenuto sotto la supervisione del ministero dell’istruzione di Hamas.

    La passata settimana, durante una cerimonia di consegna dei diplomi per migliaia di bambini, il primo ministro di Hamas Ismail Haniyeh ha affermato che il suo movimento sta pianificando l’istituzione di una accademia militare. E rivolgendosi ai cadetti, ha dichiarato: «siete voi i futuri leader. Condurrete il popolo verso la libertà e la dignità. I campi Al-Futuwwa porteranno alla vittoria e alla liberazione di tutta la Palestina, dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo».

    Fonte: The Commentator

    (Fonte: Il Borghesino, 6 febbraio 2013)

    8 Feb 2013, 00:15 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    08/02/2013 Il leader supremo iraniano, ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato giovedì irricevibile l’offerta degli Stati Uniti di colloqui diretti sulla controversa questione del nucleare iraniano. L’offerta era stata avanzata dal vicepresidente Usa, Joe Biden.

    08/02/2013 Secondo una fonte egiziana, in un incontro mercoledì al Cairo a margine dei lavori dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) avrebbe chiesto al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad di non invocare in pubblico la distruzione di Israele perché “queste affermazioni danneggiano la causa palestinese”.

    08/02/2013 Il quotidiano francese Figaro ha pubblicato giovedì notizie confidenziali relative all’inchiesta bulgara che ha attribuito a Hezbollah la responsabilità dell’attentato di Bourgas contro un autobus di turisti israeliani del luglio scorso. Secondo le autorità bulgare, due giovani canadesi e uno australiano, tutti e tre originari del Libano, hanno realizzato l’attentato che ha causato sei morti e 30 feriti. Uno dei canadesi è stato ucciso dalla carica esplosiva di più di 3 kg che aveva nello zaino; i due complici sono tornati in Libano, attraverso un altro paese europeo. “Tutte le piste portano a Beirut”, ha dichiarato un alto funzionario di polizia dopo la sessione speciale del Consiglio di Sicurezza Nazionale dello scorso 5 febbraio con cui Sofia ha ufficialmente accusato Hezbollah della strage.

    08/02/2013 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha condannato le recenti visite nella striscia di Gaza di diversi ministri e capi di stato arabi dicendo che esse non fanno che aggravare le divisioni fra palestinesi e ostacolano il processo di riconciliazione nazionale. Parlando al summit dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica al Cairo, Abu Mazen ha chiesto di distinguere fra “legittimi aiuti umanitari” alla striscia di Gaza e contatti politici con Hamas, questi ultimi compiuti – ha detto – come se “la striscia di Gaza avesse uno status politico a parte”.

    08/02/2013 Le forze di sicurezza egiziane hanno scoperto mercoledì un deposto di missili terra-aria nel centro della penisola del Sinai. Lo hanno affermato fonti della sicurezza egiziana. Si tratta della seconda scoperta di un deposito di armi nel Sinai in meno di 48 ore: il giorno prima le forze di sicurezza egiziane avevano confiscato 99 missili anti-aerei ed esplosivi nascosti nel sottosuolo a meno di 30 km dal confine con Israele. Nel frattempo, i servizi di sicurezza egiziani affermano d’aver di recente sventato nel Sinai cinque tentativi di contrabbando di armi e munizioni provenienti dalla Libia e dirette alla striscia di Gaza.

    08/02/2013 “Sincero rammarico e scuse per il mio infelice Twitter su Israele e Bulgaria”. Con questo messaggio postato mercoledì da Londra, Borzou Daragahi, corrispondente del Financial Times per Medio Oriente e Nord Africa, si è scusato per il suo twitter del giorno prima in cui diceva: “Non ho alcun dubbio sul fatto che Hezbollah e Iran sono dietro all’attentato in Bulgaria, ma penso anche che Israele può aver pagato Sofia per raccontare qualunque cosa”. Commento di Frida Ghitis, che scrive per testate come CNN e Miami Herald: “Lieta delle scuse, ma resto scioccata da ciò che quel Twitter rivela. Incredibile che un vero giornalista diffonda tali veleni”.

    08/02/2013 Gli islamisti al potere in Tunisia hanno annunciato mercoledì le dimissioni del governo e promesso elezioni anticipate, nel tentativo di sedare le violente proteste innescate dall’assassinio del leader dell’opposizione laica Chokri Belaid.

    08/02/2013 Dopo un’inchiesta interna, l’Onu ha reciso il contratto di lavoro con Khulood Badawi, la dipendente dell’Ufficio Coordinamento Affari Umanitari che nel marzo 2012 aveva diffuso via internet l’immagine di una bambina di Gaza vittima di un incidente interno spacciandola per vittima dell’aviazione israeliana. Si veda: http://www.israele.net/articolo,3393.htm

    07/02/2013 L’Iran è ”pronto a marciare su Israele per annientarlo” se la repubblica islamica verrà attaccata. Lo ha detto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad in visita al Cairo, citato mercoledì dalla agenzia ufficiale Mena.

    07/02/2013 Imbarazzante lapsus del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) che, parlando mercoledì davanti a capi di stato e rappresentanti dei 56 paesi membri dell’Organizzazione della Conferenza Islamica riuniti al Cairo, si è rivolto al presidente egiziano chiamandolo Hosni (Mubarak) anziché Morsi.

    07/02/2013 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha incontrato mercoledì al Cairo il presidente iraniano Mahmoud Ahmedinedjad, a margine del Consiglio dei paesi islamici, e lo ha ringraziato per il sostegno del suo paese.

    07/02/2013 Il primo ministro turco Erdogan ha dichiarato che il suo paese si oppone alla proposta della Nato di accogliere Israele nell’organizzazione. Erdogan ha detto che la Turchia cesserà la sua partecipazione alla Nato se Israele dovesse diventarne membro.

    07/02/2013 Secondo dati diffusi mercoledì dall’Ufficio Centrale di Statistica, in Israele in 10 anni il numero di famiglie monoparentali (con figli sotto i 17 anni) è aumentato del 20% e comprende oggi circa il 6% del totale delle famiglie.

    07/02/2013 Libano. Ziad al-Kadrin, membro del movimento libanese Al-Mustaqbal contrario a Hezbollah, e Al-Kadri, parlamentare libanese, hanno pubblicamente dichiarato che evidentemente Hezbollah conduce operazioni paramilitari al di fuori del Libano, un riferimento all’attentato di Burgas e ai risultati dell’inchiesta bulgara, aggiungendo che Hezbollah esercita un’influenza molto negativa e danneggia l’immagine del Libano nel mondo. L’Alleanza del 14 Marzo (coalizione di partiti dell’opposizione libanese) ha dichiarato che le accuse bulgare a Hezbollah avranno ripercussioni in Libano. ”Il popolo libanese non vuole essere ostaggio di Hezbollah, nè che i suoi interessi vengano compromessi”, si legge in una nota del segretariato generale dell’Alleanza.

    07/02/2013 Technion, il politecnico di Haifa, offre un nuovo programma di studi per ”Business Administration Master in startup”. Il corso si concentra sull’applicazione pratica di innovazione, imprenditorialità e gestione della tecnologia.

    07/02/2013 Siria. Gruppi estremisti ribelli hanno eseguito delle condanne a morte di prigionieri tagliando loro la gola. Lo ha denunciato martedì l’Osservatorio Siriano per i diritti umani con base a Londra, citando due video in cui si vedrebbe l’uccisione di un prigioniero accusato di aver collaborato con il regime e di un soldato catturato.

    06/02/2013 La Casa Bianca ha annunciato martedì sera che il presidente Barack Obama visiterà Israele nella prossima primavera. Alcune fonti hanno avanzato la data del 20 marzo, ma non vi sono conferme. Obama, che durante il suo primo mandato non si era mai recato in visita ufficiale in Israele, si recherà anche a Ramallah (Cisgiordania) e in Giordania.

    06/02/2013 Dopo un incontro martedì con il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad in visita al Cairo, Ahmed al-Tayyeb, capo della prestigiosa istituzione teologica dell’islam sunnita Al-Azhar, ha esortato l’Iran a fermare lo spargimento di sangue in Siria. L’esponente sunnita ha anche chiesto allo sciita Ahmadinejad di non interferire negli affari delle monarchie del Golfo, citando in particolare il caso del Bahrain, ed ha sottolineato la necessità di riconoscere ai sunniti iraniani i loro diritti civili e politici. Infine al-Tayyeb si è espresso contro una espansione dello sciismo nei paesi sunniti.

    06/02/2013 La Casa Bianca ha esortato martedì l’Europa ad agire contro la minaccia rappresentata da Hezbollah, dopo che la Bulgaria (paese UE) ha indicato il gruppo terrorista sciita libanese come responsabile per l’attentato anti-israeliano dello scorso luglio costato la vita a sei persone. John Brennan, consigliere speciale del presidente Barack Obama per l’antiterrorismo e probabile futuro capo della CIA, ha chiesto ai paesi europei di adottare misure preventive per gettare luce sulle strutture di Hezbollah e sulle sue reti operative e finanziarie.

    06/02/2013 “I risultati dell’indagine bulgara, così come sono stati pubblicati oggi, sono chiarissimi: Hezbollah è direttamente responsabile dell’atroce attentato di Bourgas” del luglio 2012. Lo ha sottolineato martedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha aggiunto: “Si tratta di un’ulteriore conferma di quanto già sapevamo: Hezbollah e il suo patrono, l’Iran, gestiscono un sistema terroristico globale che scavalca frontiere e continenti. Ci auguriamo che gli europei traggano le opportune conclusioni per quanto riguarda la vera natura di Hezbollah”.

    06/02/2013 ”Mentre siamo impegnati a migliorare la nostra qualità di vita, dobbiamo anche garantire la nostra esistenza a fronte delle nuove minacce che ci circondano”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo all’apertura della nuova Knesset. “E mentre affrontiamo queste sfide – ha continuato – dobbiamo anche cercare di arrivare a una pace sicura e realistica con i nostri vicini. Nessuno farà la pace con un Israele debole e diviso”.

    06/02/2013 Intervistato dal quotidiano Al Mayadeen (vicino a Hezbollah), durante la sua visita ufficiale in Egitto, sulla possibilità di un nuovo asse d’alleanza fra Tehran e il Cairo, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto: “E’ possibile. Ad esempio, se adottassimo una posizione comune sulla questione palestinese, ribalteremmo i rapporti di forza. L’influenza dei nostri due paesi è decisiva per la causa palestinese, anche in assenza di altri paesi, e lo stesso vale per la questione siriana. Cambierebbe la geografia politica mediorientale e il resto della regione sarebbe costretto a seguirci”.

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    06/02/2013 Secondo il ministro delle finanze israeliano, il calo degli incidenti stradali tra il 2000 e il 2011 ha comportato per lo Stato un risparmiamo di quasi 12 milioni di shekel (quasi 2 milioni e mezzo di euro). Diminuiti del 39% anche i prezzi delle assicurazioni.

    (Fonte: Israele.net)

    8 Feb 2013, 00:16 Rispondi|Quota
  • #3luther blisset

    Toglietemi una curiosità. Voi fate parte di quel gruppo di persone reclutate dall’ambasc israeliana x fare propaganda sul web, o lo fate vostra sponte?

    9 Feb 2013, 12:21 Rispondi|Quota
    • #4Emanuel Baroz

      “gruppo di persone reclutate dall’ambasciata israeliana”?! Hahaha!!!! Ma certo! Ci addebitano direttamente tutto il nostro compenso su un conto alle isole Cayman!

      11 Feb 2013, 13:31 Rispondi|Quota
    • #5Robdic

      @luther blisset: Non solo, ma siamo pure al soldo del Mossad, sei sotto sorveglianza, attento!

      11 Feb 2013, 16:12 Rispondi|Quota
    • #6barbara

      @Robdic: E poi diglielo che oltre a voi dichiarati ci siamo anche tutti noi sotto copertura!

      11 Feb 2013, 22:50 Rispondi|Quota
    • #7robdic

      @barbara: si è vero, voi sotto copertura siete i più pericolosi perchè siete agenti sionisti incalliti

      12 Feb 2013, 18:11 Rispondi|Quota
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