Siria: Iran ed Hezbollah addestrano le milizie di Assad

 
Emanuel Baroz
11 febbraio 2013
3 commenti

Siria: Iran ed Hezbollah addestrano le milizie di Assad

Washington, 11 Febbraio 2013- L’Iran e il movimento sciita libanese Hezbollah stanno creando un network di milizie in Siria per proteggere i loro interessi nel caso che il regime di Bashar al Assad perda il potere.

Lo affermano funzionari americani e mediorientali citati in forma anonima dal Washington Post, secondo cui si tratta di milizie che attualmente combattono a fianco delle forze governative contro i ribelli. Con ogni probabilità il progetto a lungo termine dell’Iran è di avere una forza affidabile a cui fare riferimento nel caso in cui la Siria, con il crollo del regime di Assad, si ritrovi divisa lungo linee etniche e religiose.

Secondo un alto funzionario dell’amministrazione citato dallo stesso giornale, l’Iran ha affermato di essere impegnato a sostenere 50 mila miliziani in Siria. “Si tratta di una grande operazione”, ha detto, aggiungendo che “l’intenzione attuale è quella di sostenere il regime siriano. Ma è importante per l’Iran avere una forza affidabile in Siria su cui poter contare”. Si tratta di gruppi, ha affermato la stessa fonte, che vengono addestrati da responsabili del movimento Hezbollah e della Guardia repubblicana iraniana.

(Fonte: TicinOnline.ch, 11 Febbraio 2013)

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  • #1Emanuel Baroz

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    11/02/2013 Siria/Iran. Il presidente siriano Bashar al-Assad ha inviato domenica una lettera al suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad per congratularsi con lui “e con il popolo iraniano” in occasione del 34esimo anniversario della rivoluzione islamica.

    11/02/2013 In un’intervista al giornale turco Sabaah, Suha vedova Arafat sostiene di aver sposato Yasser Arafat (nel 1990, quando lei aveva 27 anni e lui 61) contro il parere della madre, e di aver poi cercato molte volte invano di separarsi e divorziare da lui, durante i 14 anni della loro unione. Nell’intervista, Suha Arafat ammette di ricevere una pensione dall’Autorità Palestinese, ma nega d’essersi appropriata di soldi dai conti del marito.

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    10/02/2013 Egitto. Un tribunale egiziano ha decretato la sospensione per un mese di YouTube in tutto il paese per aver veicolato il trailer del film “L’innocenza dei musulmani”, considerato blasfemo contro l’islam.

    (Fonte: Israele.net)

    11 Feb 2013, 18:50 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    L’Iran aggira le sanzioni

    di Dimitri Buffa

    Pochi giorni fa l’ultimo allarmato articolo sul quotidiano saudita stampato a Londra, Al shark al awsat, e posseduto da un magnate più o meno liberale: il traffico d’oro tra Turchia e Iran, via Dubai, per triangolare il pagamento del gas di Teheran ad Ankara, sta alterando i valori del mercato. E gli Stati Uniti non staranno più a lungo a guardare e a fare finta di niente. Il meccanismo di base che sta andando avanti da almeno due anni è semplice: la Turchia ha bisogno di gas e se ne frega dell’embargo comprandolo dall’Iran. Però non può pagare in euro o dollari perché l’Onu proibisce alle banche le transazioni. Ergo? Gli iraniani accettano le lire turche ma in cambio pretendono che, in campo neutro, i turchi vendano il proprio oro in cambio di esse.

    Il campo neutro è il Dubai dove l’oro, comprato da agenti dei servizi segreti iraniani con le lire turche (con cui è stato pagato il gas iraniano direttamente per conto del governo di Teheran) lo possono convertire in valuta pregiata, possibilmente differenziata. Oppure tramite spalloni di lusso si riportano direttamente l’oro turco in lingotti, che è uno dei più pregiati nel post lavorazione, in Iran. Questo sta alterando il prezzo dell’oro che quasi tutte le banche danno in crescita fino a 2 mila dollari l’oncia entro il 2013 ma che attualmente sta subendo una flessione, a quota 1650 dollari l’oncia, dopo l’impennata di fine 2012 in cui aveva toccato i 1800 dollari. Nei primi 9 mesi dell’anno in corso il deflusso d’oro dalla Turchia ha battuto il record ed è arrivato a 10,7 miliardi di dollari. 6,4 miliardi di dollari in oro sono stati mandati nell’Iran.

    Nel bilancio energetico turco la quota del gas iraniano sale al 18%. L’Iran, che rappresenta uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio e gas, è da tempo sottoposto a pesanti sanzioni, a seguito delle controversie sul suo programma nucleare, che alcuni Paesi occidentali, Usa e Israele in testa, ritengono nasconda finalità belliche. Queste sanzioni, che l’UE ha rafforzato unilateralmente, danneggiano certamente l’economia iraniana (che dipende per l’80% dalle esportazioni di idrocarburi) ma colpiscono inevitabilmente anche quei Paesi che, come il nostro, dipendono in parte più o meno significativa dal petrolio e dal gas iraniani. E la Turchia, Paese in rapido sviluppo industriale, che attualmente importa dall’Iran il 18% del fabbisogno di gas e il 51% di petrolio necessario per i propri consumi privati e industriali, ha ritenuto di usare questi metodi un po’ sporchi per aggirare questi svantaggi. Nel corso dei primi mesi del 2012 la Turchia, come si diceva, ha venduto 6,4 miliardi di dollari di oro all’Iran. Per avere un’idea dell’exploit delle transazioni in oro tra i due Paesi, basti pensare che, nel corso di tutto il 2011, la cifra totale era stata di appena 54 milioni di euro.

    (Fonte: L’Opinione, 10 Febbraio 2013)

    11 Feb 2013, 18:51 Rispondi|Quota
  • #3Alberto Pi

    12/02/2013 Secondo un reportage del Washington Post di domenica, che cita fonti mediorientali e americane, Iran e Hezbollah si stanno preparando per il giorno in cui il regime siriano di Bashar Assad dovesse essere rovesciato, stabilendo sul terreno una rete di operativi in grado di proteggere i loro interessi in una eventuale Siria post-Assad frammentata lungo linee etniche e religiose. Secondo un funzionario dell’amministrazione Obama, Tehran appoggia finanziariamente almeno 50.000 miliziani in Siria. ”La strategia dell’Iran – concorda un alto funzionario arabo – segue due piste: una è sostenere Assad fino in fondo, l’altra è prepararsi il terreno per lo scenario del crollo del regime”

    (Fonte: Israele.net)

    12 Feb 2013, 15:31 Rispondi|Quota