I comunisti italiani e quell’ostinato pregiudizio antisraeliano duro a morire

 
Emanuel Baroz
15 febbraio 2013
10 commenti

I comunisti italiani e quell’ostinato pregiudizio antisraeliano duro a morire

Il Festival di Sanremo, è risaputo, è una vetrina mediatica spesso sfruttata da politici (specie se poco noti al grande pubblico) per ottenere una visibilità nazionale altrimenti sconosciuta. A questo deve aver pensato Maurizio Musolino, coordinatore Esteri e membro della Direzione del Pdci (l’ormai scomparso – per fortuna – partito di Oliviero Diliberto, cofondatore con Antonio Ingroia, Luigi De Magistris e Antonio Di Pietro della Lista Rivoluzione Civile, candidata alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 Febbraio 2013), che ha attaccato la kermesse canora organizzata da Fabio Fazio per la presenza di troppi israeliani sul palco.

Il fin qui ignoto ai più Musolino in una nota ufficiale del partito scrive infatti che “ancora una volta il carrozzone del Festival di Sanremo diventa vetrina privilegiata per Israele”, aggiungendo che Fabio Fazio “ha pensato bene di far fare alla modella israeliana Bar Rafaeli il contro altare alla simpatica e brava Littizzetto… ma non paghi di ciò a metà serata sale sul palco dell’Ariston Asaf Avidal, cantante sempre israeliano, figlio di diplomatici… Una canzone, piccolo bis e via il gioco è fatto, tanto più che sembra che nelle prossime serate si esibirà anche l’ottimo direttore d’orchestra Daniel Barenboim”.

Si, avete capito bene: la presenza di una modella dalla bellezza straordinaria, di uno dei più importanti direttori d’orchestra mondiali (che alla fine ha dato forfait), e dell’autore di una hit musicale di successo internazionale, tutti colpevoli di essere cittadini israeliani, ognuno con le proprie idee (che spesso non sono state favorevoli, com’è normale che sia in una piena democrazia, con le azioni del proprio governo), è per questi signori motivo di protesta perchè “Negli occhi e nella mente dei dieci milioni di italiani che seguiranno il Festival resterà così l’idea di Israele come stato ‘normale’“, cosa che ovviamente per chi ha sempre appoggiato la politica terrorista di Arafat prima e di Hamas ed Hezbollah poi è considerato un crimine, tanto è insito in loro il pregiudizio antisraeliano (nella nota si parla anche di presunte “politiche razziali contro i cittadini israeliani non ebrei, l’apartheid verso i palestinesi…. le angherie quotidiane su donne, bambini e uomini palestinesi…” per finire invocando “una par condicio anche su questi temi” e rilanciando la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani).

Davvero c’è qualcuno ancora convinto che la loro sia una semplice ed obiettiva critica al governo israeliano?

Thanks to Progetto Dreyfus

Nella foto in alto: Fabio Fazio sul palco dell’Ariston tra Bar Rafaeli e Asaf Avidan

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  • #1Emanuel Baroz

    A scanso di equivoci o di future cancellazioni del testo del RIDICOLO comunicato del PDCI postiamo qui la nota ufficiale ripresa dal loro sito:

    Sanremo diventa vetrina per Israele, invochiamo par condicio

    Giovedì, 14 Febbraio 2013 – 14:37

    Ancora una volta il carrozzone del Festival di Sanremo diventa vetrina privilegiata per Israele. Ieri sera infatti Fabio Fazio ha pensato bene di far fare alla modella israeliana Bar Rafaeli il contro altare alla simpatica e brava Littizzetto. La splendida Bar non è certo una ultrà pro Israele, aveva fatto discutere un suo twitter non sufficientemente schierato con l’attacco Gaza dei mesi scorsi e prima ancora delle sue dichiarazioni sull’Idf (esercito di Israele), quindi una presenza che serve ad avvalorare una presunta pluralità e l’idea di un Paese democratico dove tutto e tutti sono ammessi. Ma non paghi di ciò a metà serata sale sul palco dell’Ariston Asaf Avidal, cantante sempre israeliano, figlio di diplomatici, questa volta più in linea con il sentire di gran parte dei suoi concittadini. Una canzone, piccolo bis e via il gioco è fatto, tanto più che sembra che nelle prossime serate si esibirà anche l’ottimo direttore d’orchestra Daniel Barenboim.
    Negli occhi e nella mente dei dieci milioni di italiani che seguiranno il Festival resterà così l’idea di Israele come stato “normale”. L’occupazione delle terre palestinesi e arabe, le politiche razziali contro i cittadini israeliani non ebrei, l’apartheid verso i palestinesi, il muro divisorio ripetutamente condannato dall’Alta corte dell’Aja, le decine di risoluzioni delle Nazioni Unite disattese, le angherie quotidiane su donne, bambini e uomini palestinesi, le migliaia di prigionieri politici, scivolano così via come acqua.
    Verrebbe proprio voglia di invocare una par condicio anche su questi temi, ma siccome non nutriamo nessuna fiducia sull’equilibrio e la pluralità di questa televisione rilanciamo la campagna Bds (boicottaggio sanzioni e disinvestimenti) che giorno dopo giorno si sta espandendo in tutto il mondo al fine di indurre lo stato di Israele ad accettare e rispettare la legalità internazionale.


    Maurizio Musolino
    Membro della Direzione Nazionale
    Coordinatore Dipartimento Esteri Pdci

    http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=8753

    15 Feb 2013, 17:08 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    15 Feb 2013, 17:11 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Sanremo e la canea antisemita dei comunisti italiani

    Il coordinatore Esteri Pdci invita a boicottare il Festival. Il motivo? La presenza all’Ariston di due artisti israeliani: una top-model (pacifista) e un cantante pop

    di Marco Ventura

    Niente israeliani, niente ebrei a Sanremo! Boicottiamo Israele. È in sintesi l’appello dei Comunisti italiani che appoggiano Ingroia.

    Indecenza. Ignoranza. Intolleranza. Quante altre parole possono venire in mente leggendo la nota del partito dell’ex ministro della Giustizia (!) Oliviero Diliberto, co-fondatore con Ingroia, De Magistris e Di Pietro della Lista Rivoluzione Civile che a questo punto meriterebbe di esser chiamata Rivoluzione Incivile. Che vergogna dare copertura a chi protesta per la partecipazione (reale o presunta) a Sanremo di uomini e donne di spettacolo, e artisti di calibro mondiale, che hanno l’unica “pecca” di essere israeliani. Anzi, ebrei.

    Maurizio Musolino, coordinatore Esteri e membro della Direzione del Pdci, scrive infatti che “ancora una volta il carrozzone del Festival di Sanremo diventa vetrina privilegiata per Israele”, Fabio Fazio “ha pensato bene di far fare alla modella israeliana Bar Refaeli il contro altare alla simpatica e brava Littizzetto… ma non paghi di ciò a metà serata sale sul palco dell’Ariston Asaf Avidal, cantante sempre israeliano, figlio di diplomatici… Una canzone, piccolo bis e via il gioco è fatto, tanto più che sembra che nelle prossime serate si esibirà anche l’ottimo direttore d’orchestra Daniel Barenboim”.

    Ora, qual è il problema? Musolino riconosce che Bar Refaeli è stata anche criticata in patria per un tweet pacifista di equidistanza tra Israele e Gaza nel pieno della guerra. E proprio questa sarebbe la furba operazione pro-Israele: la presenza della controversa modella (l’unica cosa sulla quale tutti concordano è la sua bellezza) “serve ad avvalorare una presunta pluralità e l’idea di un Paese democratico dove tutto e tutti sono ammessi”, e quindi “negli occhi e nella mente dei dieci milioni di italiani che seguiranno il Festival resterà l’idea di Israele come stato ‘normale’”. Seguono le solite accuse a Israele per crimini, apartheid, angherie. Il Pdci invoca la par condicio e rilancia la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani.

    E adesso ditemi se questo non è antisemitismo. Musolino omette (o non sa) che Barenboim ha infranto il blocco israeliano a Gaza tenendo un concerto nella Striscia su invito delle Ong palestinesi e dell’Onu, e ha pubblicamente dichiarato, fra l’altro: “Il mondo intero deve accettare la creazione di una Palestina indipendente, penso che il blocco sia un enorme sbaglio”. La popolazione di Gaza “chiede una migliore qualità della vita, e se tu glielo impedisci diventano automaticamente nemici. Mi ha colpito che, nonostante tutto, siano riusciti a costruire 12 università in un territorio così piccolo”. Barenboim parla di “occupazione israeliana”. Ma allora, se questo grande direttore d’orchestra e divulgatore di musica, e la splendida Refaeli, vengono invitati a San Remo, l’obiezione non può essere politica.

    Risiede esclusivamente nel loro essere israeliani e ebrei, in quanto tali da boicottare (anzi, a maggior ragione se di larghe vedute e quindi capaci di generare ammirazione per il coraggio delle loro posizioni). Qui risiede il virus dell’antisemitismo. Un orrore, un obbrobrio, che va denunciato. E complimenti per la bella compagnia di magistrati militanti e moralisti che tollerano l’intollerabile.

    http://news.panorama.it/marco-ventura-profeta-di-ventura/Sanremo-e-la-canea-antisemita-dei-comunisti-italiani

    16 Feb 2013, 21:10 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    L’ultima comica comunista: vogliono la parcondicio sugli israeliani a Sanremo

    http://www.ilpattosociale.it/news/1297/L-ultima-comica-comunista-vogliono-la-parcondicio-sugli-israeliani-a-Sanremo.html

    19 Feb 2013, 01:11 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Israele a Sanremo : fiele comunista e par condicio a fasi alterne

    di Sharon Levi

    Se non fosse una cosa seria verrebbe da riderci sopra per quanto è grottesca la dichiarazione di Maurizio Musolino della Direzione Nazionale Coordinatore Dipartimento Esteri Pdci apparsa ieri sul sito del Partito dei Comunisti Italiani (qui il link).

    Musolino se la prende con Fazio per aver invitato al Festival di Sanremo due artisti israeliani (la modella israeliana Bar Rafaeli e il cantante Asaf Avidal) mostrando così al mondo un “Israele paese normale e democratico” che, secondo l’esponente bolscevico, non corrisponde a realtà. Per dimostralo il povero bolscevico cita il muro di difesa che ha azzerato gli attentati e che lui definisce “il muro divisorio”, la presunta discriminazione verso gli arabi che però hanno diritto di voto e rappresentanti alla Knesset nonostante le loro aperte posizioni anti-israeliani (è come se un parlamentare italiano si augurasse il bombardamento di Roma), la presunta politica espansionistica israeliana che però non esiste semplicemente perché i coloni occupano territori ebraici e per finire con il botto delle “angherie quotidiane su donne, bambini e uomini palestinesi e le migliaia di prigionieri politici” prese da chissà quale trasformazione della realtà di una mente malata e accecata dall’antisemitismo visto che non ci sono prigionieri politici in Israele (a meno che non si intenda per prigionieri politici dei terroristi) e se gli arabi subiscono angherie forse si dovrebbe guardare a Fatah e ad Hamas piuttosto che a Gerusalemme.

    Musolino invoca quindi la par condicio. Bene, allora la invochiamo anche noi facendolo per conto di tutti gli arabi uccisi e incarcerati da Hamas e da Fatah, per le migliaia di arabi massacrati in Siria che non hanno avuto nemmeno un millesimo delle attenzioni rivolte dai “compagni” ai cosiddetti palestinesi, non un flotilla, non una “missione umanitaria”, non una manifestazione di sdegno. La invochiamo per conto dei cosiddetti palestinesi depredati dei loro soldi da Abu Mazen, che il compagno De Magistris vuole fare cittadino onorario di Napoli. Vogliamo parlare di par condicio? Bene, allo parliamo pure e discutiamo anche di questo. Ma naturalmente al compagno Musolino queste cose non interessano, accecato com’è dall’odio anti-israeliano queste cose gli scivolano via sulla pelle e sulla bandiera rossa.

    Povera Italia se dovesse finire nelle mani di questa gentucola pacivendola che sostituisce la svastica con la falce e il martello ma che porta avanti le stesse idee omicide dei vari Hitler e Stalin, uniti nella persecuzione e nell’omicidio di massa di milioni di ebrei, che se potesse darebbe l’Europa in mano agli arabi che nazisti lo sono veramente senza nemmeno nascondersi dietro ad un dito.

    http://www.rightsreporter.org/israele-a-sanremo-fiele-comunista-e-par-condicio-a-fasi-alterne/

    19 Feb 2013, 01:15 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    19 Feb 2013, 01:16 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Israele al festival di Sanremo

    Commento di Deborah Fait

    Cosa c’entra il Festival di Sanremo con Israele? Ve lo state chiedendo, vero? C’entra, c’entra, eccome, tutto c’entra con Israele per gli antisionisti/antisemiti. Sono la’ come le jene, pronti a sbranare virtualmente chiunque non vomiti odio contro il Paese degli ebrei. E’ successo che gli organizzatori del Festival hanno fatto, secondo costoro , una enorme mascalzonata, hanno invitato , addirittura nella stessa serata, neanche diluiti nella settimana, nella stessa identica serata, (capite che ardire!) ben due israeliani e un ebreo italiano , anzi di piu’…. un ebreo osservante. Il massimo dell’orrore. Mi riferisco a Raiz, il cantante del gruppo Almamegretta, che ha cantato colla kipa’ in testa e che ieri, venerdi’, si e’ fatto sostituire per poter rispettare lo shabat. Il tutto si e’ svolto con estrema calma e serenita’, senza procurare problemi a nessuno, con civile discrezione.

    Ma, ebreo osservante a parte, quale e’ stato il grande, tremendo peccato di Fabio Fazio? Ha pensato, subdolamente, di far apparire Israele un paese normale, come gli altri, con le sue modelle, meravigliose, i suoi cantanti, bravissimi, senza che nessuno accennasse a guerra o soldati o alle cattiverie di Israele contro i poveri innocenti pacifici palestinesi; senza che nessuno puntasse il dito contro il solito Paese reo di ogni porcheria che accade nel mondo, eventi naturali compresi: terremoti, tsunami e, naturalmente, di tutte le guerre passate presenti e future in ogni paese del mondo.

    Gli organizzatori, dunque, hanno avuto la sfacciataggine di invitare a Sanremo Bar Rephaeli, modella israeliana, bellissima e spiritosa che si e’ divertita a fare brevemente da spalla a Fabio Fazio e a Luciana Littizzetto e che, alla fine, ha presentato, orrore, l’israeliano numero DUE della serata: Assaf Avidan, cantante rock che in Israele va per la maggiore, bravissimo, strepitoso, con una voce speciale e una presenza sul palcoscenico estremamente emozionante, da pelle d’oca. Assaf ha fatto crollare il teatro, gli hanno chiesto, ennesimo orrore, il bis e alla fine se ne e’ andato col pubblico in piedi che lo osannava in una meravigliosa, per noi israeliani, standing ovation! Grande felicita’ e grande orgoglio per noi abituati a ricevere calci negli stinchi !

    Naturalmente la presenza sul palco piu’ famoso d’Italia di due israeliani di quel calibro ha scandalizzato il solito comunista, forse anche qualche altro politicamente corretto, ma e’ di Maurizio Musolino del pdci questa dichiarazione in odore di assoluta idiozia:
    http://www.ilmondo.it/politica/2013-02-14/sanremo-pdci-vetrina-israele-invochiamo-par-condicio_199011.shtml
    “Ancora una volta il carrozzone del Festival di Sanremo diventa vetrina privilegiata per Israele. Ieri sera infatti Fabio Fazio ha pensato bene di far fare alla modella israeliana Bar Rafaeli il contro altare alla simpatica e brava Littizzetto. La splendida Bar non è certo una ultrà pro Israele, aveva fatto discutere un suo twitter non sufficientemente schierato con l’attacco Gaza dei mesi scorsi e prima ancora delle sue dichiarazioni sull’Idf (esercito di Israele), quindi una presenza che serve ad avvalorare una presunta pluralità e l’idea di un Paese democratico dove tutto e tutti sono ammessi.”

    Ancora una volta? Quando mai il Festival e’ stato vetrina privilegiata di Israele? E quando invitano gli americani sarebbe vetrina privilegiata per l’America? E i francesi? E i tedeschi? Tutte vetrine privilegiate o fa rabbia solo quando , per una volta, lo e’ per Israele? Ma veniamo a Bar Rephaeli le cui opinioni politiche valgono quanto quelle di un qualsiasi cittadino del mondo , la politica non e’ il suo mestiere, e’ una ragazza bellissima che lavora in America, che torna in Israele per le feste ebraiche e per visitare la sua famiglia e le sue parole vanno prese nel giusto contesto e non strumentalizzate in chiave antisraeliana dai soliti media avvoltoi e dal comunista di turno. Bar, come ogni israeliano, puo’ essere d’accordo o meno col suo governo. Ogni cittadino del mondo, fino a prova contraria e a meno che non viva in una dittatura islamica, fascista o comunista, ha il diritto di esprimersi pro o contro il proprio governo, in lberta’assoluta. Usare opinioni personali, vere o presunte, per far apparire Bar Rephaeli una non- ultra’ pro Israele e’ una vigliaccata. Uno non puo’ amare il proprio paese al di la’ della politica del proprio governo? E poi cosa vuol dire Ultra’? Gli israeliani sono tifosi spacca stadi? Bene, sono un’ultra’ anch’io, ne vado fiera e non frequento gli stadi. Ma Musolino, non contento, vigliaccamente fa di piu’, insinua il dubbio che la Rephaeli e le sue opinioni siano usate per avvalorare una presunta pluralità e l’idea di un Paese democratico dove tutto e tutti sono ammessi. E invece, Musolino? Israele e’ esattamente quello che lei vuole negare, Israele e’ un Paese pluralista, democratico dove tutto e tutti possono entrare a meno che non siano terroristi o amici dichiarati dei terroristi. Il guaio e’ che questa gente odia le democrazie e apprezza e difende le dittature arabe dove si sbattono in galera i giornalisti, dove si si impiccano gli omosessuali e si linciano le donne. Dove nessun ebreo puo’ entrare pena la morte, dove si insegna nelle scuole che gli ebrei sono discendenti di scimmie e maiali, che Israele va distrutto , dove si esaltano gli assassini kamikaze, dove si sgozzano bambini di pochi mesi e intere famiglie. Il signor comunista Musolino insinua, vuole consolarsi per lo smacco ricevuto dal “Festival vetrina privilegiata di Israele”, facendo passare la Rephaeli per una che non ama poi tanto Israele, cerca di sminuire la presenza di tutti questi israeliani, troppi, a Sanremo…. si, vabbe’, ci sono, ma mica sono tutti e due pro Israele, anzi!!! Ci sono anche le “brave persone”, che diamine, e Assaf Avidan non ne fa parte, anzi e’ un quasi ultra’ come la maggioranza degli israeliani .

    Ecco il giudizio di Musolino sul cantante:
    “Ma non paghi di ciò – aggiunge Musolino – a metà serata sale sul palco dell’Ariston Asaf Avidal, cantante sempre israeliano, figlio di diplomatici, questa volta più in linea con il sentire di gran parte dei suoi concittadini. Una canzone, piccolo bis e via il gioco è fatto, tanto più che sembra che nelle prossime serate si esibirà anche l’ottimo direttore d’orchestra Daniel Barenboim”.

    “Non paghi di cio’ ” scrive il signor Musolino, cioe’ non bastava un’ israeliana, seppure non- ultra’, gli organizzatori del Festival hanno esagerato, sono andati scandalosamente oltre, hanno invitato un secondo rappresentante di quel paesaccio schifoso! “e via il gioco e’ fatto” quale gioco? Cosa e’ successo che non me ne sono accorta? Quale subdola porcata hanno commesso gli organizzatori di Sanremo invitando tutti questi israeliani? Quali erano le loro intenzioni malefiche?
    Ce lo dovrebbe spiegare, Musolino, di che gioco si tratta . Assaf Avidan non ha la sua approvazione dunque perche’ oltre ad avere il marchio infamante dell’israeliano e’ anche ultra’ pro Israele come “gran parte “ dei suoi concittadini, forse sarebbe piu’ esatto dire “connazionali” , cosa ne dice Musolino, Israele e’ una nazione non una citta’. Lo sapeva?
    Non pago, non sapendo come esprimere la sua paranoica ostilita’, fa notare che, si, gli hanno chiesto il bis a Avidan (unico tra gli ospiti, aggiungo io) ma era “piccolo”, per fortuna! Ridete? Io ho riso come una matta quando ho letto quel “piccolo bis” perche’ l’odio ha tante forme e questa e’ cosi’ stupida ma cosi’ stupida che non si puo’ fare altro che seppellirla con una risata.
    Mi spiace dare una delusione a Musolino ma l’ottimo Barenboim non verra’, forse anche lui, da odiatore che si rispetti, disgustato dalla presenza israeliana al Festival.

    Andiamo avanti:
    “Negli occhi e nella mente dei dieci milioni di italiani che seguiranno il Festival resterà così l’idea – sottolinea Musolino – di Israele come stato ‘normale’.

    Vi rendete conto? Capite quale enorme scivolata democratica hanno fatto Fazio e gli altri organizzatori? Hanno fatto credere agli italiani, milioni di italiani, molto piu’ di 10, quasi 14 per la disperazione del signor Musolino, che Israele sia addirittura uno stato normale . Quale bestemmia! “Quel piccolo paese di merda”, quel paese che nel partito di Musolino viene descritto come razzista e nazista e assassino, fatto passare, scandalosamente, per normale!

    Il prosieguo dell’articolo e’ il solito, tragicamente banale nel suo odio e nelle sue menzogne, la solita patetica paranoica tiritera, mentire perche’ prima o poi si e’ creduti , diffondere odio perche’ e’ questo che rende credibili le menzogne:

    “ L’occupazione delle terre palestinesi e arabe, le politiche razziali contro i cittadini israeliani non ebrei, l’apartheid verso i palestinesi, il muro divisorio ripetutamente condannato dall’Alta corte dell’Aja, le decine di risoluzioni delle Nazioni Unite disattese, le angherie quotidiane su donne, bambini e uomini palestinesi, le migliaia di prigionieri politici, scivolano così via come acqua”. “Verrebbe proprio voglia – conclude – di invocare una par condicio anche su questi temi, ma siccome non nutriamo nessuna fiducia sull’equilibrio e la pluralità di questa televisione rilanciamo la campagna Bds (boicottaggio sanzioni e disinvestimenti) che giorno dopo giorno si sta espandendo in tutto il mondo al fine di indurre lo stato di Israele ad accettare e rispettare la legalità internazionale”.

    Qui il signor comunista Musolino raggiunge l’apice. Vuole la par condicio ma non ho capito bene per cosa. Vuole forse quattro palestinesi sul palco di Sanremo? Vuole che questa sera, durante il gran finale del festival, qualcuno salga sul palco a dire che Israele non e’ quella di Bar o di Assaf e di altri 6 milioni di israeliani come loro ma e’ quella schifezza fascista che lui e i suoi kompagni odiano tanto? Non mi risulta che i due ospiti israelian i abbiano detto una sola parola su Israele quindi che cavolo di par condicio vuole questo signore? Musolino infine vuole ri-lanciare la campagna BDS. Rilanciare cosa? E’ gia’ lanciata, alla grande, e lo dice anche lui, in tutto il mondo, quella parte di mondo che vive di odio antisemita, che trema di odio, che vomita odio, quel mondo malato e paranoico che vorrebbe la fine di Israele e, al posto suo, una Palestina arabo/islamica. Il BDS, ormai lo sanno tutti grazie alla propaganda nazicomunista, e’ quella campagna internazionale, vergognosa, di boicottaggio totale contro Israele che ha l’ardire di difendersi dagli attacchi degli arabi palestinesi. Avete sentito forse parlare di boicottaggio contro altri paesi dove la guerra ammazza centinia di migliaia di cittadini inermi? La Siria per esempio? Esiste un BDS contro la Siria? Quasi centomila morti ammazzati in due anni, migliaia di bambini innocenti che pero’ non son degni dell’attenzione dei comunisti, fascisti e neonazisti perche’ non sono ammazzati da Israele percio’ chi se ne frega!. Esiste un BDS contro altri paesi arabi dove le guerre fratricide sono quotidiane ? Ditemi, amici, cosa farebbe quella parte di mondo paranoico se non potesse odiare Israele? Contro chi potrebbe sfogarsi? Israele, l’ebreo tra gli stati, e’ qui che aspetta consapevole che mai nulla cambiera’ nel mondo. Consapevole, forte e coraggioso , capace di stare sempre a testa alta di fronte all’odio di quel mondo malato che sputa veleno. E adesso, amici, rallegratevi ascoltando Assaf Avidan a Sanremo.

    http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=&sez=70&id=48131

    19 Feb 2013, 01:17 Rispondi|Quota
  • #8Robdic

    Il delirio d’odio di questo sedicente comunista italiano l’ho segnalato giorni fa sul blog della CER (uno dei pochi risvolti negativi del mio lavoro è che, disponendo delle agenzie di stampa in tempo reale, vengo a sapere subito non solo le poche buone notizie ma anche sproloqui come questo di cui si parla). Il contenuto mi era parso così farneticante che, per provare che fosse reale, ho fatto il copia e incolla e l’ho messo nel mio commento. Sono passati alcuni giorni, ma io non riesco a chiudere il mio commento qui in modo diverso da come l’ho chiuso lì: per definire questo individuo non trovo parole, soltanto parolacce.

    19 Feb 2013, 12:03 Rispondi|Quota
  • #9Il Borghesino

    Che poi si capisce bene perché Barenboim sarebbe un “ottimo” direttore d’orchestra…

    http://ilborghesino.blogspot.it/2011/05/daniel-barenboim-un-degno-cittadino-di.html

    19 Feb 2013, 12:33 Rispondi|Quota