Antisemiti in Parlamento

 
Emanuel Baroz
23 marzo 2013
8 commenti

Antisemiti in Parlamento

di Francesco Lucrezi

beppe-grillo-antisemitismo-focus-on-israelE così, dopo la Grecia e l’Ungheria, un altro Paese europeo – molto più grande e importante – ospita, nel suo Parlamento, un partito (pardon, movimento) apertamente, violentemente antisemita. Un partito che ha raccolto addirittura il 25 per cento dei suffragi, e che, in ragione delle forti contrapposizioni tra le altre forze politiche, tiene in mano le sorti della legislatura e del Paese, giocando con gli altri soggetti politici, e con le istituzioni, come il gatto col topo.

Al suo indiscusso capo e padrone va riconosciuto il merito di avere sbriciolato le fasulle differenze tra antisemitismo e antisionismo, grazie a una retorica equamente, imparzialmente bilanciata, nelle sue furiose invettive, tra attacchi a Israele e attacchi agli ebrei “tout court”: così, se gli israeliani ammazzano i palestinesi “come in una tonnara”, e “l’Iran è nel mirino di Israele”, “gli ebrei dominano il mondo attraverso l’usura”; se “Israele col suo comportamento può far scoppiare la terza guerra mondiale”, Eichmann è stato cattivo, più o meno, come Romiti; se Le Brigate Rosse sono state finanziate dal Mossad, “a manovrare tutto sono gli ebrei americani”, il giornalista critico è “un verme ebreo” ecc. ecc. Un merito che condivide con i suoi seguaci, che brillano tutti per autonomia di giudizio, originalità di valutazione e spirito indipendente: le pagine Facebook dei disciplinati soldatini della nuova idea grondano di pensieri carini: Israele – citiamo a caso dalla silloge offerta da Fiamma Nirenstein sul Giornale dello scorso 6 marzo – è “uno stato canaglia, equiparabile alla Germania nazista”, “gli ebrei dominano il mondo con la finanza”, la Shoah è stata una conseguenza delle ruberie degli ebrei, Israele è “uno stato sanguinario, schiavista e razzista” ecc. ecc. (voci dissenzienti? zero). Dai neo-onorevoli sono subito cominciate a venire frasi di ammirazione verso il fascismo, e arriveranno presto – se non sono già arrivate, non so – altre perle di pensiero.

La perfetta distribuzione dei colpi – metà esatta contro Israele, l’altra metà contro tutti gli ebrei – non è certo casuale, ma funzionale all’idea di novità che il movimento intende rappresentare: prendersela solo contro gli ebrei potrebbe generare confusione con i piccoli partitini neonazisti, mentre concentrarsi contro Israele potrebbe far pensare a una replica dei centri sociali e dei gruppi pro-Flotilla. Tutta roba vecchia. Il movimento è nuovo, nuovissimo, ben diverso tanto dai primi quanto dai secondi, infinitamente più grande e potente. Rifiuta l’idea che l’antisemitismo e l’antisionismo debbano essere confinati negli angusti confini di questo o quel partito, essi devono essere patrimonio di tutti.

Per questo, giustamente, il vastissimo consenso finora raggiunto appare ancora decisamente insufficiente: il 25% è solo l’inizio, l’obiettivo è il 100%. E’ un obiettivo raggiungibile, già qualcuno, in tempi non troppo lontani, ci era andato vicino. Il fatto che, in questo 100%, dovrebbe essere compresa anche l’esigua minoranza ebraica presente nel Paese, non costituirà certo un problema. Gli ebrei “si arrenderanno”.
L’Europa forse protesta? Figuriamoci. Lo fa esattamente come l’ha fatto nei confronti di Grecia e Ungheria. E gli altri partiti dello sfortunato Paese? Men che meno. Sono rosi dall’invidia, e lanciano al vincitore timide e imbarazzate “avance”, ricevendo in risposta la consueta dose di insulti.

(Fonte: Newsletter Ucei, 21 Marzo 2013)

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  • #1Daniel

    Il Pd non faccia inciuci con chi nega l’Olocausto

    di Fiamma Nirenstein

    Se il PD cerca la sponda del nuovo grande protagonista, il partito di Beppe Grillo, deve preoccuparsi di un bel problema per evitare un traumatico ed evidente “mercato delle vacche”. Sarebbe una macchia sull’intera storia d’Italia e sullo stesso PD se qualsiasi trattativa si svolgesse senza affrontare un aspetto intollerabile del leader e del Movimento 5 Stelle. Non si dovrebbe, cioè, neppure avere a che fare con un partito che sul blog del capo, nelle sue parole e in quelle dei suoi, mostra di covare un profondissimo sentimento antiebraico e antisraeliano, condito da teorie della cospirazione che coinvolgono gli Stati Uniti,accusati di dare come gli ebrei la scalata al dominio del mondo, e dall’esaltazione di un regime oppressivo e genocida come quello iraniano. Il conflitto israelo-palestinese lui lo vede così: “La Palestina è sotto il tallone di Israele, alleato degli Stati Uniti”. Ovvero: “La macchina da guerra non può fermarsi, il PIL sprofonderebbe… In lista ci sono Siria e Iran, quest’ultimo nel mirino di Israele”.

    La Shoah viene ridicolizzata da Grillo, che paragonò Eichmann a Romiti: questi secondo lui, mentre “Eichmann ha gassato tre milioni di persone per un ideale distorto (cioè, Eichmann almeno aveva un ideale ndr), ha gassato milioni di persone per un conto corrente”. Grillo oltretutto ci offre qui la sua versione del negazionismo riducendo da sei a tre milioni le vittime della Shoah. Del resto in altra sede Grillo aveva citato quella che per lui è “l’industria dell’Olocausto”. Quanto a dominare il mondo “gli ebrei lo dominano attraverso l’usura (questa è una vecchia storia in Europa”. Grillo ha difeso Mel Gibson quando, beccato in stato di ubriachezza si mise a inveire contro gli ebrei causa di tutti i mali. Per Grillo è ovvio che Gibson è una vittima del sistema ebraico holliwoodiano, e lui pensa che quando ha detto “gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre del mondo” abbia detto una semplice verità: “Israele col suo comportamento può far scoppiare la terza guerra mondiale.. Ecco l’ho detto e non sono nemmeno ubriaco”, “Le Brigate Rosse sono state finanziate dai servizi segreti della Germania Orientale, la Stasi, e anche i servizi segreti israeliani (il Mossad) offrirono il loro aiuto”. Una delle sue tante teorie della cospirazione: Grillo dice sull’11 di settembre: “La CIA è coinvolta negli attentati? Non è da escludere…L’Amministrazione Americana sapeva molto di più di quanto ha ammesso. Sembra certo”.

    Grillo, probabilmente influenzato pesantemente dalla sua gentile consorte, iraniana e, pare, affezionata al regime, sembra anche certo che Ahmadinejad non intenda affatto distruggere Israele come dice sempre, che anzi sia Israele che lo minaccia. Pensa anche che in Iran si stia benissimo e che la donna iraniana non sia affatto una vittima, contrariamente a quello che testimoniano tutte le vicende di cui siamo a conoscenza. Pensa che tutto quello che sappiamo sui conflitti di Israele e del Medio Oriente sia conseguenza delle traduzioni capziose del sito Memri, che non sarebbe com’è, un certificabilissimo sito di traduzione dei media islamici, ma un centro del Mossad. Anche le parole di Bin Laden (anche lui non voleva far del male a nessuno, come gli Ayatollah di Grillo?) sono vittima di traduzioni sbagliate; sono oggetto di involontaria distorsione tutte le ottime intenzioni islamiche e arabe, oggetto dell’odio occidentale. Il Mullah Omar è una vittima dell’imperialismo, la nostra presenza nei teatri di guerra un gesto di aggressione verso civiltà innocenti. La simpatia per l’Iran testimoniata dalle risposte al giornalista Menahem Gantz del quotidiano Yediot Ahronoth lo scorso giugno, è un segnale molto pesante dell’idea di politica estera che ha Grillo, che invece considera Israele è un paese che “massacra i vicini” e che per questo “potrebbe non avere domani amici in Occidente”. Di concerto con lui i suoi sulle pagine di Facebook si lanciano: “Si può dire che Israele è uno stato canaglia, assimilabile alla Germania nazista”; “La partigianeria ci ha spacciato la seconda guerra mondiale come un atto di forza razziale.. eppure queste cose avvenute non erano altro che un esproprio di ricchezze.. nei confronti degli ebrei che da sempre comandano il mondo..”; “Sono il popolo maledetto da Dio…” “Hitler era sicuramente un pazzo razzista ma la sua idea di eliminare gli ebrei era di eliminare la loro dittatura finanziaria”, “Israele il più sanguinario, criminale, schiavista e folle governo che esista al mondo”.

    Non è colpa di Grillo se sulla sua scia si bestemmia così, ma certo i grillini ripetono che Israele causerà la terza guerra mondiale perchè Grillo stesso l’aveva detto, di certo l’aria che emana dal suo blog e dal suo Facebook risente di dichiarazioni come “E’ una barzelletta che i cinque Paesi membri del comitato permanente dell’ONU abbiano deferito l’Iran all’ONU per il suo programma nucleare”, perchè per lui gli USA e Israele “dopo lo scalpo di Bin Laden e di Gheddafi ora vogliono quello di Ahmadinejad”. Per Grillo, come dallo stereotipo antisemita classico del blood libel, gli israeliani uccidono i palestinesi di Gaza come “in una tonnara”. E ci sono ancora un milione di esempi purtroppo. Sappiamo bene che l’antisemitismo è nella storia il cemento più importante del populismo.
    Dunque, si può fare un accordo, un governo, un programma con 5 Stelle senza verificare se siano pronti, e per primo il loro capo, a ripudiare tutte queste malvagie idiozie?

    Pensiamo di no, chiunque si avvicini a Grillo deve per prima cosa chiedergli se sugli ebrei, gli americani, l’Iran… È d’accordo con se stesso. Che smentisca pubblicamente, o niente accordi.

    (Fonte: Il Giornale, 6 Marzo 2013)

    http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=3&Id=3122

    24 Mar 2013, 17:20 Rispondi|Quota
  • #2Daniel

    Il Grillo-pensiero in politica estera

    di Angelo Pezzana

    Con gli occhi spalancati davanti ai risultati elettorali, tutti si chiedono come si comporterà Beppe Grillo, il vero vincitore, colui che ha travolto con uno Tzunami il vecchio parlamento. A differenza di quelli che a fatti avvenuti si stracciano le vesti, rammaricandosi per non averli previsti, noi seguiamo il cammino inverso, preferiamo sbagliare le previsioni piuttosto che ignorare – o sottovalutare- gli eventi che potrebbero annunciarsi imminenti. A Grillo va riconosciuto almeno un merito, quello di parlare chiaro, non la sta a menare, dice ciò che pensa. Il gioco gli è riuscito in una maniera fin troppo facile. In un tempo in cui la crisi economica colpisce le economie occidentali, presentarsi come una forza che non ha ancora governato permette a chiunque di mostrare le mani pulite, e rende qualsiasi promessa elettorale del tutto credibile. Mi permetto però di ricordare che la Germania dopo la 1° guerra mondiale, era pronta per accogliere l’arrivo di Hitler dopo il crollo della Repubblica di Weimar, come l’Italia di Mussolini, che instaura la dittatura sulle rovine dello stato liberale. Perché non dovremmo preoccuparci se nel giro di pochi anni ci siamo trovati di fronte a un signor Grillo, che poco ha da invidiare, in quanto a stile da imbonitore, ai due signori sunnominati, uno che urlerebbe a squarcia gola anche solo per dirti buona sera ? Grillo è di destra o di sinistra ? Una domanda inutile, come ha scritto Ugo Volli “Si ignora la lezione storica per cui sempre i movimenti di estrema destra si presentano all’inizio come di estrema sinistra (così i fascisti che si richiamavano nel nome ai fasci dei contadini siciliani e si presentavano come anti-capitalisti, così i nazisti o nazional-socialisti, così la Repubblica Sociale di Salò” (fonte: informazione corretta). Grillo afferma di essere estraneo a ogni ideologia, il modo più furbo per accalappiare i voti da tutti i partiti politici. Non ci stupiamo che sia riuscito a intontire il 25% degli elettori. Ma veniamo ai contenuti, ad esaminarli bene ancora peggiori della struttura piramidale faraonica del movimento che solo per caso non è riuscito, ancora, ad impadronirsi in modo totale del nostro paese. Erano tutti elencati nell’intervista che il corrispondente da Roma di Yediot Haaronot, Menachem Gantz,gli aveva fatto il 26 febbraio dello scorso anno, e ripresa in italiano da Informazione Corretta.

    Ecco il Grillo-pensiero:
    1.Per capire quel che succede in Medio Oriente il punto di riferimento è l’ex sindaco di Londra Ken Livingstone ( un politico corrotto, a libro-paga del defunto Saddam Hussein)
    2. Parlare di Israele è tabù,dice, appena tocchi l’argomento ti dicono che sei anti-sionista o razzista
    3. Israele sarà la causa della 3° guerra mondiale, se ha la bomba atomica perché non dovrebbe averla l’Iran (scritto nel suo blog, ricordiamo che la signora Grillo è iraniana, tutt’altro che dissidente)
    4. In Siria non si riesce a capire cosa succede, ha detto. Per questo non ha mai fatto cenno nel suo Blog alle stragi che vi avvengono, mentre su Gaza è sempre molto attento, con commenti durissimi contro Israele
    5. L’islam non è una religione fondamentalista, Ahmadinejad sarà anche un dittatore, ma quando ti fanno saltare in aria gli scienziati, introducono i virus, si deve difendere.

    Fin qui, una parte dell’intervista di Gantz, che è di un anno fa, dalla quale abbiamo preso il Grillo-pensiero su temi di politica estera, un anticipo di quello che vedremo quando i suoi parlamentari entreranno in un futuro governo, cosa tutta da verificare, ma anche solo nelle commissioni. E non ci si venga a dire che è prematuro dire come si comporteranno, perché all’interno del movimento 5 stelle di comportamenti ce n’è uno solo, quello del padre-padrone, chi non è d’accordo si accomodi, dimissioni e espulsione, come è avvenuto finora nelle amministrazioni locali. Esageriamo ? il paragone con Hitler e Mussolini è esagerato ? Ma se l’idolo di Grillo è Dario Fo, che ha celebrato la vittoria con un richiamo ai valori della giovinezza, non era quello lo stile mussoliniano celebrato attraverso una canzone diventata un inno del regime ? La nuotata nello Stretto di Messina, era forse diversa dal Duce a torso nudo che mieteva il grano ? Una delle prime dichiarazioni di Grillo è stata per Dario Fo prossimo Presidente della Repubblica, il guitto Premio Nobel si è un po’ schernito, ma no, sono vecchio,ha detto, ma non ha del tutto respinto l’invito. Ci troveremo al Quirinale un saltimbanco, cui l’età ha permesso di attraversare tutte le ideologie del secolo scorso, uscendone sempre indenne ? Dalla Repubblica di Salò, vabbè era giovane,qualcuno dirà, ma mentre lui era repubblichino altri giovani combattevano e morivano nel nome della libertà; poi comunista di stretta osservanza, adesso affascinato da un altro ‘piccolo padre’, d’accordo che un Nobel non si rifiuta a nessuno, ma qui ne va di mezzo il futuro del nostro paese, è troppo chiedere a chi ci insegna come mai le cose sono andate nel modo in cui non dovevano andare, di ragionarci sopra prima, come facciamo noi, forse un po’ esagerando, ma mettendo in guardia chi vuol capire verso quale baratro stiamo andando ? Intanto in tutta Europa cresce l’antisemitismo, insieme all’anti-sionismo, ma sembra che la cosa interessi poco ai mezzi di comunicazione. Ci mancava solo più un Beppe Grillo. Adesso c’è.

    (Fonte: Shalom, Marzo 2013, pag. 15)

    24 Mar 2013, 17:21 Rispondi|Quota
  • #3Daniel

    Tre domande a Menachem Gantz, corrispondente di Yediot Ahronot

    – Lei che ha intervistato Grillo, pensa che gli ebrei italiani debbano tenere alta la guardia?
    «Ci sono elementi preoccupanti nelle posizioni di Grillo e di alcuni suoi sostenitori che giocano sottilmente su posizioni difendibili davanti a giudici e tribunali ma pericolose per il messaggio inviato alle masse. È bene vigilare per l’Italia prima ancora che per gli ebrei».

    – Grillo ha invitato Pacifici a un incontro di «reciproca conoscenza». È una buona idea?
    «Il dialogo è sempre utile perché disinnesca odio e pregiudizi. Ma certe posizioni, come la condanna dell’antisemitismo, andrebbero chiarite prima di un incontro. Se sul suo blog e nei suoi spettacoli Grillo lascia intendere che Israele potrebbe essere la causa di una terza guerra mondiale e non coglie neppure l’occasione di un’intervista con un quotidiano israeliano per smentire, allora Pacifici farebbe bene a chiedere rassicurazioni in anticipo».

    – Dal punto di vista israeliano, il M5S assomiglia più a un partito di destra o di sinistra?
    «Israele era assente dalla campagna e dal programma elettorale di Grillo. Chi ha votato per lui non l’ha fatto pensando a Israele ma perché disperato, stufo della corruzione e alla ricerca di una vendetta politica. Sulla proposta alternativa e sul metodo per cambiare il sistema, il M5S mi sembra confuso così come lo è riguardo alla posizione su Israele».

    (Fonte: La Stampa, 23 marzo 2013)

    24 Mar 2013, 17:22 Rispondi|Quota
    • #4Porco Giuda

      @Daniel:
      prendo atto che quando si vota, si DEVE pensare ad Israele!!!
      e magari anche al Togo, alla Finlandia, al Nicaragua e non scordiamoci il Turkmenistan!!!
      ma per piacere

      24 Apr 2013, 15:20 Rispondi|Quota
    • #5Daniel

      @Porco Giuda: credo che come elettori si debba pensare anche alla politica estera, e se tra i sostenitori del M5S ci sono personaggi che in maniera più o meno esplicita affermano che l’esistenza dello Stato di Israele è un errore o che quandi parlano ed esaminano le varie situazioni danno spazio ai più vecchi pregiudizi antisemiti o addirittura appoggia il negazionismo…beh si, c’è da preoccuparsi secondo me!

      24 Apr 2013, 21:22 Rispondi|Quota
  • #6Daniel

    Il Pd che “apre” a Grillo, gli ha chiesto cosa pensa di Ahmadinejad?

    Mai termine su cui si potrebbero scrivere manuali di sociologia e di teoria politica fu più usato con leggerezza e a sproposito come in questi tempi: populismo. Non potendo né sapendo scrivere uno di questi manuali mi limiterò a ricordare che, tra le tante, ne esiste un’accezione importante, anche se spesso dimenticata nonostante indichi la via con cui vanno al potere i movimenti antidemocratici. È il caso in cui le “élite” politiche si inchinano di fronte all’espressione di un potente movimento di popolo in nome del principio malinteso del rispetto della volontà popolare.

    È un fatto che un quarto degli italiani abbia votato per il Movimento 5 Stelle. Solo uno sciocco può rifiutarsi di capire le ragioni per cui l’hanno fatto e rinchiudersi in un atteggiamento di disprezzo, nello stile di chi diceva che chi vota per Berlusconi o è deficiente o è un ladro. Ma di qui a chiudere nel cassetto lo spirito critico e a imboccare la via dell’opportunismo politico ne corre. Pur rispettando chi ha votato Grillo, e cercando di capirne le ragioni, gli chiederei cosa pensa di molte affermazioni del capo, se le conosce e se pensa di poterle condividere. Un politico dovrebbe chiederne conto al capo in persona.

    Bersani ha aperto a Grillo, rappresentando i sentimenti di una parte del suo partito secondo cui dialogare con il Pdl è assolutamente impossibile, mentre dialogare con Grillo è possibile. Anzi, come si affannano a dire esponenti a lui vicini, il movimento di Grillo ha molte cose in comune con la sinistra (manca solo di dire che ne è una costola). Passi pure che si dimentichino certe espressioni – “Arrendetevi! Siete circondati dal popolo italiano. Uscite con le mani alzate.” – derubricandole a folklore. Ma occorrerebbe rinfrescare la memoria su cose molto più serie, per esempio sulle dichiarazioni fatte da Grillo appena pochi mesi fa in un’intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronot. Contenevano un’accozzaglia di pregiudizi anti-israeliani che spiegano come mai sul suo blog siano tollerati commenti che sconfinano nell’antisemitismo. Secondo il guru di M5S «tutto quel che in Europa sappiamo su Israele e Palestina è filtrato da un’agenzia internazionale che si chiama Memri. E dietro Memri c’è un agente del Mossad”. Chi gliel’ha spiegato? L’ex sindaco di Londra Ken Livingstone (il noto “Ken il rosso”) che avrebbe usato testi arabi con traduzioni indipendenti. Del resto, anche i propositi di Ahmadinejad di cancellare Israele dalle mappe sarebbero una balla, come certe cose attribuite a Bin Laden: è stato il suocero iraniano a spiegargli che le traduzioni erano inesatte. Ma lasciamo pure perdere Israele, perché ha spiegato Grillo che “parlare d’Israele è un tabù, come parlare dell’euro: appena lo tocchi ti dicono che sei antisionista e razzista”. Per capire il pensiero di Grillo basta riferirsi a quello che pensa dei massacri in Siria: “Cose che non possiamo capire. Non sappiamo se sia una vera guerra civile o si tratti di agenti infiltrati nel paese”. L’Iran degli ayatollah, poi, è un paese meraviglioso, “l’economia va bene, le persone lavorano”, chi scappa è solo un “oppositore” e chi resta “non ha le stesse preoccupazioni che abbiamo noi all’estero”. Le esecuzioni capitali? Nulla di paragonabile a quello che accade negli USA: là “hanno messo a dieta uno, prima di ucciderlo, perché la testa non si staccasse. E allora: cos’è più barbaro?”.

    Non sorprende affatto che questo genere di propositi siano in perfetta sintonia con quelli di certa estrema sinistra che ha confezionato la tesi secondo cui le Twin Towers sono state abbattute dai sionisti in combutta con la CIA; ma non sembra che Bersani e la maggior parte del Pd appartengano a questa compagnia e concordino con la tesi secondo cui “noi italiani siamo sotto occupazione dell’America”.

    Come dicevo, da privato cittadino, chiederei a un elettore di Grillo se conosce questi propositi (e i tanti analoghi), come li concilia con le motivazioni che l’hanno spinto a quel voto, e se non ritiene opportuno chiedere al suo capo di smentirli. Un politico che si accinge ad “aprire” a Grillo, dovrebbe chiedergli preventivamente, con una qualche dignità, di rimetterli nel cassetto. Altrimenti, con che faccia si presenterà alla Casa Bianca il presidente del Consiglio Bersani?

    (Il Foglio, 28 febbraio 2013)

    http://gisrael.blogspot.it/2013/03/il-pd-che-apre-grillo-gli-ha-chiesto.html

    24 Mar 2013, 18:33 Rispondi|Quota
  • #7Porco Giuda

    “Non è colpa di Grillo se sulla sua scia si bestemmia così”
    nell’allucinazione sionista della menopausata Nirenstein, scrivere quacosa contro Israele equivale a bestemmiare… siamo alla follia, ai deliri messianici, una sicumera degna del peggior fanatismo di ispirazine talmudica.

    24 Apr 2013, 15:13 Rispondi|Quota
    • #8Emanuel Baroz

      allucinazione sionista?! Ma…..hai letto il tono dei commenti ai vari post di Grillo, sia sul suo blog che sotto i suoi post su FB?! Antisemitismo allo stato puro….altro che allucinazioni!!!

      24 Apr 2013, 18:32 Rispondi|Quota