Ancora colpi di mortaio sul Golan: Israele chiude l’accesso al monte Hermon

 
Emanuel Baroz
16 maggio 2013
2 commenti

Due colpi di mortaio in Golan. Israele chiude il monte Hermon

golan-siria-colpi-mortaio-focus-on-israelGerusalemme, 15 Maggio 2013 – Almeno due colpi di mortaio sono caduti sulle alture del Golan occupate da Israele, nei pressi del monte Hermon. Lo scrive il sito Ynet. Non ci sono vittime ne’ danni. L’esercito ha deciso di chiudere il monte ai visitatori. Non si è potuto determinare il numero esatto dei colpi arrivati dalla Siria a causa delle cattive condizioni del tempo.

Secondo quanto riferiscono i media si tratterebbe comunque di tiri involontari sparati da una delle due parti che si contrappongono nella guerra civile siriana. L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver inoltrato alle forze Onu dislocate lungo la frontiera un rapporto sull’incidente.

(Fonte: ANSAmed, 15 maggio 2013)

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui e qui

Nella foto in alto: un osservatorio dell’ONU al confine tra Israele e Siria sulle alture del Golan

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  • #1Emanuel Baroz

    17/05/2013 Le autorità di New York hanno smantellato mercoledì un grosso giro del contrabbando, composto da membri di Hamas e Hezbollah che convogliavano milioni di dollari, ricavati dalla vendita clandestina di sigarette esentasse, a favore di organizzazioni terroristiche. Ne ha dato notizia il New York Daily News, secondo il quale il procuratore generale e il Dipartimento di Polizia di New York hanno arrestato 16 membri del gruppo.

    17/05/2013 Il “ministero dell’interno” di Hamas nella striscia di Gaza ha annunciato giovedì lo stato di allerta lungo il confine con l’Egitto dopo che miliziani non identificati hanno rapito sette agenti di sicurezza e di polizia egiziani poco fuori la città di el-Arish, capoluogo del Governatorato del Sinai settentrionale.

    17/05/2013 L’agenzia di stampa araba siriana Sana ha riferito che cinque navi da guerra russe hanno attraversato mercoledì il Canale di Suez e sono entrate nel Mar Mediterraneo. Un portavoce della Marina russa ha sottolineato che questa è la prima volta dopo decenni che navi da guerra russe dell’Oceano Pacifico fanno rotta verso quest’area. Il ministro della difesa russo ha affermato d’aver avviato “la creazione di una forza speciale di navi da guerra nel Mediterraneo allo scopo di tutelare gli interessi della Russia nella regione”.

    17/05/2013 Al termine di un incontro nell’ufficio del ministro della giustizia israeliano, Tzipi Livni, a cui hanno partecipato rappresentanti delle forze di polizia e di sicurezza, è stato deciso di presentare al governo un’iniziativa volta a definire “atti di terrorismo” gli atti di vandalismo anti-arabo compiuti per reazione al terrorismo anti-israeliano (giornalisticamente noti in Israele col termine “cartellino del prezzo” nel senso di “farla pagare”).

    17/05/2013 Turchia. Il presidente turco Abdullah Gul ha aspramente criticato, giovedì, la reazione del mondo al conflitto interno in Siria definendola puramente “retorica”. Gul ha aggiunto che il suo paese ha ricevuto ben poco aiuto per far fronte all’enorme afflusso di profughi siriani.

    17/05/2013 Siria. Secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, è salito a 145 morti documentati il bilancio del ”massacro settario” dei primi di maggio nella città costiera di Banias. Tra le vittime, 34 minori di 16 anni, compresi dei neonati, e 40 donne. Il bilancio delle vittime identificate è aumentato nelle ultime due settimane, ha spiegato l’Osservatorio, perché ”a decine erano dispersi, i loro corpi sepolti nelle macerie delle loro case”. Foto e video da Banias hanno mostrato decine di corpi mutilati per le strade, compresi molti bambini.

    17/05/2013 Siria. Miliziani del Fronte Nusra, collegato ad al-Qaeda, hanno diffuso un video che mostra la fucilazione di undici uomini delle forze del presidente Bashar Assad. Nel video, un uomo dal volto coperto spara, a uno a uno, alla nuca degli undici uomini inginocchiati, bendati e allineati. “La corte della sharia per la regione orientale di Deir al-Zor ha condannato a morte questi soldati apostati per i massacri commessi contro i nostri fratelli e le nostre famiglie in Siria”, afferma il boia nel video. Si tratta del secondo filmato diffuso in due giorni che mostra questo genere di esecuzioni da parte di combattenti che dicono di appartenere al gruppo terrorista qaedista. Il primo, diffuso on-line mercoledì dalla provincia settentrionale di Raqqa controllata da ribelli islamici, mostrava tre uomini seduti e bendati che venivano uccisi con un colpo di pistola alla testa. Video di esecuzioni e torture sono diventati sempre più comuni in Siria dove, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, più di 94.000 persone sono state uccise in un conflitto interno entrato ormai nel terzo anno.

    17/05/2013 Un gruppo palestinese che si firma ”Halal Abd al-Qader al-Husseini” ha diffuso un video-comunicato in cui afferma d’aver lanciato, mercoledì, dei razzi contro una postazione israeliana sulle alture del Golan per “vendicare” la Naqba (termine con cui i palestinesi indicano la ”catastrofe” della nascita di Israele nel 1948). Il gruppo sembra fare riferimento ai colpi di mortaio abbattutisi per la prima volta, mercoledì mattina, nella zona del Monte Hermon e ritenuti da Israele colpi fuori mira del conflitto interno siriano. Il gruppo,affiliato al Free Palestine Movement, definisce “l’attacco missilistico” un avvertimento “al nemico sionista” che ”è iniziata la campagna per regolare i conti”. Pochi giorni fa il gruppo palestinese aveva affermato d’essere riuscito a colpire una stazione radar israeliana, ma la notizia è risultata infondata. Di recente Siria, Iran e Hezbollah avevano minacciato di aprire un nuovo fronte contro Israele sulle alture del Golan.

    16/05/2013 Si è tenuto a Holon, nel quadro di un progetto chiamato Vicini Uniti, un incontro di calcio amichevole fra adolescenti palestinesi e israeliani, con il sostegno dell’Unione Europea. Ma appena le foto dei giocatori sono apparse su alcuni di siti web, gli attivisti di Fatah hanno denunciato l’evento come una forma di ”normalizzazione” con Israele. Diversi di loro hanno postato su internet messaggi di minaccia contro i ragazzi e le ragazze palestinesi che avevano partecipato al torneo. Anche un comunicato emesso dalla dirigenza di Fatah, a Ramallah, ha condannato l’evento minacciando di rivelare le identità dei palestinesi responsabili dell’organizzazione della partita di calcio con gli israeliani.

    16/05/2013 Delek Drilling e Avner Oil Exploration hanno annunciato d’aver trovato prove della presenza di gas nel pozzo “Shark 1”. L’analisi dei risultati sarà disponibile fra due mesi. Le due società detengono quote paritarie del 53% della piattaforma petrolifera. Il resto è di proprietà di Noble Energy.

    16/05/2013 Un alto funzionario israeliano, citato dal New York Times, ha segnalato mercoledì che Israele sta considerando ulteriori azioni militari per fermare il trasferimento di armi sofisticate ai terroristi islamisti. “Se il presidente siriano Assad pensa di reagire attaccando Israele o di colpire Israele attraverso i suoi terroristi per procura – ha detto la fonte – rischierà di perdere il suo regime, perché Israele risponderà”.

    16/05/2013 La Sottosegretaria di stato Usa per gli affari politici, Wendy Sherman, ha detto che l’Iran, se dovesse decidere di montare una bomba atomica, ci metterebbe meno di un anno per farlo. Wendy Sherman, che è capo negoziatore americano con l’Iran sul controverso programma nucleare, ha aggiunto c’è ancora tempo per la diplomazia, ma che si sta esaurendo in fretta. Ha anche detto che il governo degli Stati Uniti prende molto sul serio le minacce del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, secondo cui Siria e Hezbollah dovrebbero unire le forze per distruggere Israele.

    16/05/2013 Siria. Il bilancio delle vittime di due anni di guerra civile nel paese è di almeno 80.000 morti, con un incremento di circa 20.000 dall’inizio dell’anno. Lo ha detto mercoledì il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vuk Jeremic. Il giorno prima l’Osservatorio Siriano per i diritti umani aveva parlato di almeno 94.000 morti accertati, che potrebbero però essere addirittura 120.000.

    16/05/2013 Un razzo palestinese lanciato mercoledì dalla striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto su un terreno non edificato nella zona di Eshkol.

    16/05/2013 Nell’anniversario (secondo il calendario civile) della Dichiarazione d’indipendenza israeliana, manifestazioni violente e tafferugli mercoledì in varie località della Cisgiordania e a Gerusalemme per commemorare la Naqba (“catastrofe”: il termine con cui i palestinesi indicano la nascita di Israele). Nel villaggio di Hursa, a sud-ovest di Hebron, una molotov lanciata contro una jeep delle Forze di Difesa israeliane è penetrata nel veicolo causando un incendio che ha fatto perdere al conducente il controllo del mezzo. Quattro soldati israeliani sono rimasti feriti nell’incidente. A Gerusalemme, manifestanti palestinesi hanno lanciato pietre contro cittadini ebrei alla Porta di Damasco. Feriti tre agenti di polizia.

    16/05/2013 Secondo una fonte ufficiale di Teheran citata da Al-Hayat, il regime iraniano è riuscito a convincere il presidente siriano Bashar Assad a concedere a Hezbollah tutti i mezzi a sua disposizione per aprire un “secondo fronte” contro Israele sulle alture del Golan (oltre a quello libanese). La fonte iraniana ha spiegato al giornale che Teheran è determinata a impedire la caduta del regime di Assad a Damasco perché il presidente siriano è stato convinto ad aprire il Golan a tutti i musulmani che vogliono combattere Israele.

    16/05/2013 Un centinaio di parlamentari iraniani, citati mercoledì dall’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Fars, hanno fatto appello al Consiglio dei Guardiani del paese perché vietino all’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani di candidarsi alla presidenza a causa del suo appoggio all’opposizione nelle contestazioni del voto del 2009, e a Esfandiar Rahim Mashaei, uomo di fiducia di Ahmadinejad, per una sua presunta attitudine non-islamica.

    16/05/2013 Da un rapporto dell’OCSE risulta che Israele ha un tasso di povertà più alto degli altri stati dell’organizzazione (21%, rispetto al 13,8% registrato nel 1995). Secondo il rapporto, Israele è il quinto paese per quanto riguarda il gap di reddito tra ricchi e poveri dopo Cile, Messico, Turchia e Stati Uniti.

    16/05/2013 Fatah e Hamas hanno nuovamente deciso di formare un governo di unità nazionale. Abu Marzouk, ex vice presidente del politburo di Hamas, ha detto all’agenzia di stampa palestinese Maan che i delegati di Hamas e Fatah si sono incontrati al Cairo e hanno concordato un calendario che prevede il varo del governo di unità entro il prossimo luglio.

    16/05/2013 Almeno due colpi di mortaio si sono abbattuti mercoledì in territorio israeliano nei pressi del Monte Hermon (nord della alture del Golan). Secondo le valutazioni, si è trattato di colpi erroneamente sparati verso Israele nel quadro del conflitto interno siriano.

    15/05/2013 Siria. Sarebbero non meno di 94.000 le persone uccise durante il conflitto interno siriano scoppiato poco più di due anni fa, ma secondo alcune stime il bilancio reale potrebbe già essere di 120.000 morti. Lo ha detto martedì l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, secondo il quale 41.000 delle vittime confermate erano alawiti, la setta cui appartiene il presidente Bashar al-Assad.

    15/05/2013 In uno dei video più scioccanti della guerra civile siriana, il comandante ribelle Abu Sakkar, noto ai giornalisti e riverito da molti ribelli, si è fatto riprendere mentre taglia gli organi a un soldato morto e ne morde il cuore, dicendo alla telecamera: “Giuro su Dio che mangeremo il vostro cuore e il vostro fegato”, fra le acclamazioni dei suoi uomini. Sakkar, già membro fondatore della Brigata Farouq, una delle principali unità ribelli siriane, ha poi formato una sua propria brigata che, nel mosaico di centinaia di gruppi dell’opposizione, non viene considerata né islamista né laica, ma solo molto dura.

    15/05/2013 Secondo una fonte militare siriana citata dal quotidiano arabo edito a Londra Al-Quds Al-Arabi, la Siria ha già ricevuto dalla Russia 200 lanciatori dell’avanzato sistema missilistico antiaereo S-300. La fornitura sarebbe avvenuta dopo lo scoppio del conflitto interno siriano. Il reportage contraddice altre fonti secondo le quali la Russia non ha ancora consegnato alla Siria il sistema antiaereo previsto dal loro contratto.

    15/05/2013 Gli Stati Uniti si rifiuteranno di inviare il loro ambasciatore a qualsiasi riunione dell’unico Forum delle Nazioni Unite in cui viene negoziato il disarmo nucleare che sia presieduta dall’Iran, un paese sotto sanzioni Onu a cui non dovrebbe essere permesso di ricoprire tali posizioni. Erin Pelton, portavoce della missione Usa alle Nazioni Unite, ha detto che un paese ”in flagrante violazione” degli obblighi stabiliti dal Consiglio di Sicurezza e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), dovuti al suo sospetto programma nucleare, dovrebbe essere escluso da qualsiasi carica formale o cerimoniale negli organismi delle Nazioni Unite.

    15/05/2013 La legge di bilancio israeliana per il 2013-2014, che comporta tagli alla maggior parte degli uffici ministeriali e aumenti delle tasse, è stata approvata martedì dal governo con 21 voti a favore e uno contrario. In base alla legge, tutti i ministeri (tranne difesa e welfare) subiranno tagli del 2% quest’anno e del 3% l’anno prossimo. La leader dell’opposizione, Shelly Yacimovich, ha annunciato una “dura lotta”, parlamentare e popolare, contro una legge che ha definito “uno schiaffo in faccia” alla popolazione.

    15/05/2013 Le autorità israeliane in Giudea e Samaria (Cisgiordania) hanno presentato un piano per la costruzione di 1.140 unità abitative destinate a palestinesi, su terreni demaniali nella Zona C (sotto amministrazione israeliana), vicino alla città di Gerico. Il progetto mira ad offrire una soluzione abitativa legale ai palestinesi che in quell’area vivono in abitazioni abusive e villaggi non autorizzati non correttamente allacciati alle forniture civili. Il piano è stato approntato ”in accordo” coi capi-villaggio palestinesi e con il coinvolgimento dell’Autorità Palestinese.

    15/05/2013 Secondo il capo del Comitato Esecutivo dell’Olp, Yasser Abed Rabbo, citato lunedì da Times of Israel, Israele e Autorità Palestinese hanno cercato di intavolare un canale riservato di trattative dirette tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 in una serie di incontri segreti tra l’inviato del primo ministro israeliano, Yitzhak Molcho, e lo stesso Rabbo, culminati in un incontro tra Rabbo e il primo ministro Benjamin Netanyahu nell’abitazione privata di Molcho, in Israele, senza peraltro arrivare a un rilancio dei negoziati. Gli ultimi colloqui diretti tra Netanyahu e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) si erano tenuti nel settembre precedente, allo scadere dei dieci mesi di moratoria delle attività edilizie ebraiche in Cisgiordania decretata da Netanyahu appunto per favorire la ripersa dei negoziati, ma si erano arenati sulla richiesta di Abu Mazen di rinnovare la moratoria come ulteriore condizione per continuare gli incontri. Un altro giro di conversazioni senza risultato si era poi tenuto per una ventina di giorni ad Amman (Giordania) nel gennaio 2012 fra Molcho, l’assistente di Netanyahu, Yoaz Hendel, e il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat.

    14/05/2013 I rappresentanti di Hamas e Fatah hanno in programma colloqui al Cairo, martedì, per discutere la formazione di un governo di unità nazionale palestinese. L’anno scorso, Hamas e Fatah avevano concordato a Doha (Qatar) la formazione di un governo di unità nazionale che prepari nuove elezioni presidenziali e parlamentari. L’accordo prevedeva che Mahmoud Abbas (Abu Mazen) aggiungesse la carica di primo ministro a quella di presidente dell’Autorità Palestinese.

    14/05/2013 Il Consiglio della Shura, organo legislativo provvisorio in Egitto, ha chiesto che l’ambasciatore israeliano Yaakov Amitai venga espulso immediatamente dal paese e che venga fermata la normalizzazione dei rapporti con Israele. Un ministro egiziano ha detto che il governo trasmetterà la richiesta al presidente Mohamed Morsi. L’ambasciatore israeliano era stato convocato qualche giorno fa in relazione a quello che il Cairo ha definito un ”trattamento inappropriato” di diplomatici egiziani a Gerusalemme.

    14/05/2013 “Non firmeremo eventuali nuovi contratti, ma per quanto riguarda quelli vecchi, inclusi quelli relativi ai sistemi di difesa missilistica, intendiamo attenerci ad essi. Lo abbiamo già fatto parzialmente e porteremo a compimento la nostra parte del contratto”. Lo ha detto lunedì il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov a proposito della fornitura di missili S-300 alla Siria. Il Cremlino ha comunicato che martedì, a Mosca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrà colloqui con il presidente russo Vladimir Putin sul conflitto in Siria e sulle forniture in questione.

    14/05/2013 Il Gabinetto di Sicurezza israeliano ha approvato all’unanimità la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di tagliare il bilancio della difesa di 3 miliardi di shekel (più di 640 milioni di euro), un miliardo in meno di quanto inizialmente proposto del ministero delle finanze.

    14/05/2013 “Le porte dell’Egitto verso Gaza saranno ovviamente spalancate per il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan”. Lo ha detto sabato il primo ministro egiziano Hesham Kandil al quotidiano turco Hurriyet Daily News, parlando dell’intenzione ribadita da Erdogan di visitare la striscia di Gaza nel prossimo mese (nonostante il parere contrario di Usa e Autorità Palestinese).

    14/05/2013 Il ministro israeliano della difesa civile Gilad Erdan ha detto che “lo scenario principale a cui ci stiamo preparando prevede la caduta di razzi a lunga gittata tesi a logorare il fronte interno e disseminare paura tra i cittadini. Il sistema anti-missile Cupola di ferro – ha aggiunto – non può proteggere completamente il fronte interno da centinaia di missili”.

    14/05/2013 Turchia. Profughi siriani temono di subire conseguenze a causa delle autobombe che hanno ucciso 50 persone durante lo scorso fine settimana in una città di confine. La Turchia ospita circa 400.000 profughi della guerra civile che imperversa da più di due anni in Siria. “Confidiamo in Dio – ha dichiarato ai giornalisti un anziano profugo – ma la nostra paura è di venire additati come causa degli attentati. Dobbiamo proteggerci”.

    (Fonte: Israele.net)

    16 Mag 2013, 23:23 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Bambina siriana salvata da cardiochirurghi israeliani

    Una bambina di quattro anni proveniente dalla Siria è stata sottoposta con successo, lunedì, a un intervento vitale di chirurgia cardiaca presso il Wolfson Medical Center di Holon (Israele), nel quadro delle attività volontarie di Save a Child’s Heart (“Salva il cuore di un bambino”). Il caso della bambina, la cui identità non è stata divulgata per tutelare la famiglia dagli estremisti che imperversano nel suo paese, era stato presentato a Save a Child’s Heart da un’organizzazione umanitaria americana che opera in Giordania e Israele.

    La bambina è arrivata in Israele la scorsa settimana da un paese terzo dove lei e la madre erano giunte come profughi in fuga dalla guerra civile che infuria in Siria. Al suo arrivo, è stata visitata da un’équipe medica di Save a Child’s Heart che ha valutato che necessitava di un intervento a cuore aperto al più presto possibile: il tutto gratis, grazie al lavoro volontario dello staff medico e ai fondi raccolti. Ora la bambina si sta riprendendo, nel reparto di terapia intensiva della pediatria dell’ospedale Wolfson, in attesa di poter tornare in Giordania. “Senza l’intervento, poteva morire nel giro di pochi mesi, forse anche settimane” spiega il chirurgo, Lior Sasson. E aggiunge: “E’ incoraggiante poter eseguire un intervento chirurgico su una piccola proveniente da un paese ostile”.

    Stando al racconto della madre, i medici in Siria avevano scoperto la malfunzione cardiaca quando la figlia aveva sei mesi d’età, ma non erano disponibili terapie adeguate. “Continuavamo a portarla dai dottori – dice – ma non c’era niente che si potesse fare per lei. Non poteva né correre né giocare come gli altri bambini, e per la maggior parte del tempo stava davvero male”.

    Quando è scoppiata la guerra civile siriana, la madre si è resa conto che la famiglia, per salvare la figlia, non aveva altra scelta che lasciare il paese e cercare aiuto all’estero. Un anno e mezzo fa si sono spostati in Giordania, dove la madre si è rivolta a un’associazione cristiana americana supplicandola di aiutarla. A sua volta l’associazione ha contattato Save a Child’s Heart e pochi giorni fa, in coordinamento con il ministro degli interni israeliano Gideon Sa’ar, madre e figlia hanno potuto entrare in Israele.

    “All’inizio temevo la reazione del regime siriano al fatto che venissimo qui – ricorda la donna – e naturalmente io stessa avevo paura a venire in Israele. Ma dal momento che siamo arrivate, mi sono sentita a mio agio. I dottori hanno trattato bene sia me che mia figlia”. E aggiunge che al Wolfson ha incontrato altri pazienti accuditi da Save a Child’s Heart, fra i quali molti palestinesi e arabi di altri paesi mediorientali.

    La fondazione israeliana Save a Child’s Heart, creata nel 1995 dal compianto cardiochirurgo pediatrico Amiram Cohen, ha già assistito più di 3.200 bambini in 44 paesi in via di sviluppo. Con l’intervento di lunedì, la Siria è diventata il 45esimo paese.

    (Fonte: Jerusalem Post, YnetNews, 14 Maggio 2013)

    http://www.israele.net/articolo,3736.htm

    16 Mag 2013, 23:45 Rispondi|Quota
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