Siria: Assad punta i missili su Tel Aviv mentre massacra il proprio popolo

 
Emanuel Baroz
20 maggio 2013
8 commenti

Siria-Israele, Damasco punta i missili su Tel Aviv

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Il governo minaccia: pronti a colpire se nuovo raid in territorio siriano. Nuova offensiva dell’esercito contro Qusayr, roccaforte dei ribelli al confine con il Libano e snodo cruciale nei collegamenti tra i due paesi. Convocata per giovedì una riunione d’urgenza dei ministri degli Esteri della Lega Araba

Damasco, 19 Maggio 2013 – Damasco ha spostato le proprie batterie di missili Tishreen puntandole contro Tel Aviv e avverte Israele: colpiremo in caso di un nuovo raid in territorio siriano. Lo rivela il Sunday Times. L’esercito siriano ha iniziato a dispiegare i missili avanzati terra-terra Tishreen, capaci di trasportare una testata da mezza tonnellata, scrive il giornale britannico, precisando che queste informazioni derivano dal monitoraggio satellitare delle forze siriane. I militari, afferma il quotidiano, “hanno ricevuto ordine di colpire Israele in caso di altri attacchi in Siria”.

L’esercito siriano ha poi lanciato oggi un’offensiva contro la città di Qusayr (Qusseir), roccaforte dei ribelli nel centro della Siria da questa mattina sotto il tiro di raid aerei. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Invece secondo la Tv di Stato la città è stata conquistata. Qusayr è collocata tra la città siriana di Homs e il confine con il Libano, in una zona cruciale per i collegamenti tra la Siria e il Libano e in particolare la valle della Beqaa, retrovia di Hezbollah, il movimento sciita antisraeliano libanese.

“L’assalto a Qusayr è cominciato e violenti combattimenti tra ribelli ed esercito sono in corso nella città”, ha dichiarato il direttore dell’ong Rami Abdel Rahmane. Secondo gli attivisti dell’Osservatorio, le forze governative siriane sarebbero penetrate a Qusseir da sud, appoggiate da miliziani sciiti libanesi di Hezbollah, alleati del regime di Damasco e dell’Iran. “L’assalto è cominciato e ci sono combattimenti accaniti fra i ribelli e l’esercito”, ha detto una fonte. L’opposizione anti-Assad ha denunciato da parte sua l’attacco come un’azione destinata di fatto a sabotare l’ipotesi di conferenza di pace proposta in questi giorni da Usa e Russia e paventando il rischio di un nuovo eccidio.

Su richiesta del Qatar la Lega Araba ha convocato per giovedì una riunione d’urgenza dei ministri degli esteri arabi sulla crisi siriana, sotto la presidenza del capo della diplomazia di Doha, Sheikh Ahmad Ben Jassem al Thani. Lo ha reso noto il vicesegretario generale, Ahmed ben Helli. La riunione, che ha all’ordine del giorno la situazione in Siria dopo l’appello internazionale per una soluzione urgente, si terrà il giorno dopo la conferenza degli ‘amici della Siria’ convocata in Giordania mercoledì.

Repubblica.it

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  • #1Emanuel Baroz

    21/05/2013 Siria. La tv Al-Arabiya ha riferito di 20 attivisti di Hezbollah uccisi in scontri nella città siriana ribelle di Quseir e trasferiti in un ospedale di Beirut. Secondo il reportage, una delle vittime sarebbe il figlio del capo libanese del partito Baath siriano. Inoltre, più di 60 feriti sarebbero stati portati in vari ospedali libanesi. Intanto fonti ribelli siriane hanno annunciato di essere ancora in controllo di Quseir, nonostante l’attacco congiunto di Hezbollah e forze di Assad.

    21/05/2013 Colpi d’arma di fuoco sono stati sparati domenica notte in direzione di una unità delle Forze di Difesa israeliane in servizio di pattuglia al confine con la Siria. La valutazione prevalente è che i colpi non fossero deliberatamente mirati verso Israele, ma che siano stati sparati nel quadro delle battaglie in corso tra ribelli e forze del regime.

    21/05/2013 Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha escluso domenica di negoziare con i rapitori, nel Sinai, di tre poliziotti e quattro soldati che in un video diffuso dai sequestratori appaiono costretti a perorare la loro liberazione in cambio del rilascio di detenuti.

    21/05/2013 Israele ha cancellato lunedì la prevista visita di una delegazione dell’Unesco, l’organizzazione culturale delle Nazioni Unite, volta a ispezionare il lavoro di conservazione nella Città Vecchia di Gerusalemme, spiegando che i palestinesi avevano ”politicizzato” la delegazione. ”I palestinesi hanno violato tutti gli accordi che avevamo fatto con l’Unesco – ha spiegato un funzionario israeliano – Questa doveva essere una visita puramente operativa e professionale”. Il funzionario ha accusato i palestinesi d’aver cercato di introdurre una ”sfilza” di elementi politici, mentre il ministro degli esteri dell’Autorità Palestinese Riyad al-Malki la definiva una “commissione d’inchiesta” per mettere sotto indagine le attività israeliane a Gerusalemme.

    21/05/2013 Tragica sparatoria, lunedì, in una banca di Beersheba: 4 morti. Dopo aver pensato a un fallito tentativo di rapina, la polizia israeliana è orientata sulla tesi che il 40enne aggressore, che si è poi suicidato, avesse sin dall’inizio intenzione di sparare per “vendicarsi” di una questione di debiti.

    21/05/2013 Un palestinese arrestato a Hebron dalle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese ha perso la capacità di parlare a seguito delle gravi torture subite. Lo afferma un rapporto pubblicato dalla Independent Commission for Human Rights palestinese, che ha documentato almeno 28 casi di tortura nelle carceri palestinesi il mese scorso in Cisgiordania. La Commissione ha riferito inoltre che le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese continuano ad arrestare e intimidire giornalisti palestinesi.

    21/05/2013 Tra il 1935 e 1944, quando era delegato apostolico del Vaticano a Istanbul, l’arcivescovo Angelo Roncalli non si risparmiò per salvare “il maggior numero possibile di ebrei dallo sterminio nazista”. Il futuro papa Giovanni XXIII “fece azioni straordinarie per il tempo e il contesto in cui viveva per aiutare gli ebrei, allora perseguitati”. Tra queste, l’emissione di “certificati di immigrazione” nella Palestina del Mandato Britannico tramite il corriere diplomatico del Vaticano. Monsignor Roncalli intervenne anche a favore degli ebrei slovacchi e bulgari. Lo ha sottolineato Baruch Tenembaum, della Fondazione Raoul Wallenberg, che recentemente ha partecipato in Israele a un convegno internazionale dal titolo “Omaggio alla memoria di Papa Giovanni XXIII: la Shoah, gli Ebrei e lo Stato di Israele”. La Fondazione Raoul Wallenberg ha presentato la documentazione al Museo della Shoà Yad Vashem (a Gerusalemme) affinché Roncalli sia riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”. Tenembaum ha anche ricordato il ruolo dell’allora nunzio Roncalli nell’ottenere il voto favorevole dei paesi latino-americani al piano di spartizione dell’Onu del 1947.

    20/05/2013 Con una nota pubblicata sul proprio sito web il 14.5.13, l’UNRWA ha cercato di rispondere alla denuncia, fatta il giorno prima da Palestinian Media Watch, del fatto che la direttrice dell’UNRWA in Libano aveva posato con una mappa della “Palestina” da cui Israele risulta cancellato. L’UNRWA sostiene che “la mappa in questione raffigura una mappa pre-1948 e quindi antecedente alla creazione dello stato di Israele”. L’affermazione dell’UNRWA è manifestamente falsa. La mappa è intitolata “Palestina araba”, un’entità inesistente prima della nascita di Israele quando la regione era la “Palestina Mandataria Britannica”, e riporta accanto al titolo in bella evidenza la bandiera palestinese adottata dall’Olp nel 1964. Inoltre, fra i paesi confinanti è indicata la Giordania, anche questa un’entità inesistente prima della nascita di Israele quando al suo posto c’era invece la Transgiordania.

    20/05/2013 Il Jerusalem Post ha annunciato domenica il lancio della sua nuova TV di notizie on-line (in inglese): The Jerusalem Post News, in onda in esclusiva su JPost.com ogni sera su JPost.com da domenica a giovedì, con l’intento di offrire un riepilogo degli eventi che fanno notizia in Israele, nella regione e nel mondo ebraico con analisi di esperti, inviati e interviste.

    20/05/2013 Siria. Truppe siriane appoggiate da miliziani libanesi Hezbollah hanno attaccato domenica la città di Qusair, vicino al confine libanese, in mano ai ribelli. Sostenute da aerei, carri armati, artiglieria, le forze del regime hanno martellato la zona causando non meno di 30 morti e costringendo la popolazione a nascondersi in scantinati e rifugi di fortuna.

    20/05/2013 Hamas ha confiscato un centinaio di razzi e altri tipi di armi appartenenti alle Brigate Martiri di al-Aqsa, braccio armato del Fatah di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), quando queste hanno cercato di spostare il materiale bellico da una posizione a un’altra nella striscia di Gaza. Lo hanno rivelato domenica fonti palestinesi citate dall’agenzia Palestine Press, affiliata a Fatah, secondo la quale “agenti” di Hamas avrebbero anche arrestato quattro attivisti di Fatah. Secondo le fonti, membri della Jihad Islamica sarebbero intervenuti per mediare tra Hamas e Fatah dopo la confisca delle armi e l’arresto dei quattro.

    20/05/2013 “Seguiamo da vicino gli sviluppi in Siria e ci stiamo preparando per qualsiasi scenario”. Lo ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aprendo la riunione del Consiglio dei ministri. Netanyahu ha aggiunto che il governo israeliano “continuerà ad agire per la sicurezza dei suoi cittadini con lo scopo di impedire che armi avanzate finiscano nelle mani di Hezbollah o di altri gruppi terroristici”.

    20/05/2013 La radio di stato iraniana ha annunciato che le autorità hanno giustiziato per impiccagione due uomini, Mohammad Heidari e Kourosh Ahmadi, accusati di spionaggio a favore di Israele e Stati Uniti.

    20/05/2013 Israele ha dovuto mandare al presidente siriano Bashar Assad delle minacce pubbliche dopo che i messaggi fatti arrivare per canali riservati erano stati ignorati da Damasco. Lo hanno detto domenica fonti diplomatiche israeliane citate da Radio Israel. Secondo le fonti, la decisione di mandare un avvertimento ad Assad attraverso le pagine del New York Times è stata presa dopo che Assad aveva minacciato ritorsioni nonostante i messaggio tranquillizzanti fatti arrivare da Israele tramite terzi. La scorsa settimana un funzionario israeliano ha contattato il New York Times e ha detto che Assad rischia il rovesciamento del suo regime se pensa di reagire agli attacchi attribuiti a Israele contro trasferimenti di armi verso Hezbollah.

    20/05/2013 Damasco ha numerosi missili puntati su Tel Aviv e sarebbe pronta ad usarli se Israele decidesse di condurre un attacco in Siria. Lo ha scritto domenica il britannico Sunday Times.

    19/05/2013 “Non vi è alcuna possibilità che Israele possa raggiungere un accordo di pace con Hamas”. Lo ha ribadito sabato sera il ministro della giustizia israeliano Tzipi Livni, intervistata da radio Galei Tzahal in quanto responsabile per i colloqui di pace. Facendo riferimento a recenti dichiarazioni del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan a favore della riconciliazione Fatah-Hamas, Tzipi Livni ha detto che Erdogan da anni vede positivamente Hamas, ma che “questa percezione è sbagliata: Hamas rappresenta un’ideologia islamista che non riconosce l’esistenza di Israele, e che preferisce isolarsi piuttosto che rinunciare alla violenza e dire che Israele ha il diritto di esistere”.

    19/05/2013 Egitto. Il Fronte di Salvezza Nazionale, principale coalizione di partiti d’opposizione liberali e di sinistra, ha denunciato sabato un disegno di legge sostenuto dalla Fratellanza Musulmana, volto a regolamentare i gruppi per i diritti umani, dicendo che si tratta di un tentativo di soffocare la loro attività attraverso una legislazione più restrittiva di quella in vigore ai tempi del deposto presidente Hosni Mubarak.

    (Fonte: Israele.net)

    20 Mag 2013, 22:14 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Siria: 007 Israele divisi su sorte Assad

    Per alcuni resta ‘male minore’,ma ex dirigente ne auspica caduta

    (ANSA) – Tel Aviv (in realtà, lo ricordiamo, è GERUSALEMME!!!), 19 Maggio 2013 – L’interesse d’Israele e’ che il regime di Bashar Assad cada al piu’ presto. Lo ha affermato oggi l’ex capo deglo 007 militari Amos Yadlin, polemizzando con un anonimo responsabile della sicurezza israeliana, citato dal Times di Londra, secondo cui il presidente siriano, al contrario, resta il male minore rispetto ai jihadisti attivi fra gli insorti. Secondo Yadlin, invece, Assad e’ ormai il pericolo numero uno poiche’ consente all’Iran di trasferire missili verso gli Hezbollah libanesi.

    20 Mag 2013, 22:16 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Siria-Israele, spari sul Golan

    Fonti locali: blitz notte,nessun ferito

    Colpi d’arma da fuoco provenienti dal territorio siriano hanno raggiunto nella notte le alture del Golan occupato da Israele, senza causare danni o vittime. Lo rende noto un portavoce dell’esercito israeliano citato da Ynet. Secondo la fonte, si sarebbe tratto di colpi di armi leggere. L’esercito sta valutando se i colpi siano stati intenzionali o meno.

    (Fonte: TgCom, 20 Maggio 2013)

    20 Mag 2013, 22:16 Rispondi|Quota
  • #4Parvus

    Si tratta chiaramente di una mossa disperata, perché, se da una parte Assad può certamente contare sul fatto che, durante la guerra con Israele, i ribelli non portino attacchi alle sue roccaforti; è altrettanto evidente che per sperare proseguano la tregua dopo la fine della guerra, l’unica sua possibilità sarebbe di vincerla la guerra con Israele.
    Dato che è pressocché impossibile ipotizzare che il già logorato esercito di Assad vinca l’esercito di Davide, sarebbe poi inevitabile che in poche settimane i ribelli travolgano ciò che rimarebbe dell’armata di Assad.
    Perciò non riterrei una cattiva idea se qualcuno proponesse ad Assad un salto di alleanze. L’Iran ormai è una carta perdente. Resistere all’infinito ai Salafiti è impossibile. Quindi, l’unica possibilità di sopravvivenza per Assad ed i suoi, sarebbe costituire un enclave in cui si arrocchino gli Aleuiti ed i cristiani, la quale collegandosi poi con una enclave costituita nel Libano da cristiani e Drusi, darebbe vita ad una nuova entità statale in cui in medioriente trovino rifugio coloro che non vogliano piegarsi allo strapotere dilagante del sunnitismo delle “primavere arabe”

    21 Mag 2013, 12:05 Rispondi|Quota
  • #5Siria Libera

    nel video i “ribelli” tanto amati dall’Italia e dai sionisti di tutto il mondo, mentre eseguono un’esecuzione sommaria di civili siriani colpevoli solo di difendere il proprio Paese.

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fnhHx2hRQYQ

    24 Mag 2013, 16:45 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      “i ribelli amati dai sionisti di tutto il mondo”?! Ma che film hai visto?! Ma quando mai?!

      26 Mag 2013, 09:11 Rispondi|Quota
    • #7Parvus

      @Siria Libera: @Siria Libera:

      Guarda che noi non abbiamo niente contro Assad, niente contro l’Iran, e neppure niente contro l’Arabia, l’Egitto, Il Libano, la Giordania, la Libia, La Tunisia, L’Iraq, l’Algeria, il Marocco, L’Oman, Gli emirati arabi uniti.
      Semplicemente gli arabi nel 690 hanno proibito agli ebrei di possedere e lavorare la terra, costringendoli quasi tutti alla diaspora. Il 25 Aprile del 1920 la società delle nazioni ha deliberato che questa terra di diritto spetta agli ebrei. Perciò da parte ebraica si vuole solo che finiscano le aggressioni allo stato nato sulla base di questa deliberazione, confermata dall’Onu nel 1947 con una riduzione dei territori assegnati agli ebrei cui rimasero solo quelli in cui erano maggioranza.
      Nessun ebreo vuole Damasco, il Cairo o La Mecca. Sono gli arabi che vogliono trasformare nuovamente Israele in colonia.

      26 Mag 2013, 12:59 Rispondi|Quota
    • #8Robdic

      @Siria Libera: A me sembra più appropriato definirli i ribelli più amati dagli anti-sionisti di tutto il mondo…

      27 Mag 2013, 14:55 Rispondi|Quota