Cisgiordania: esercito israeliano sventa ennesimo attentato di terroristi palestinesi

 
Emanuel Baroz
22 maggio 2013
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Cisgiordania: esercito israeliano sventa ennesimo attentato di terroristi palestinesi

cisgiordania-terrorismo-palestinese-attentato-focus-on-israelGerusalemme, 21 Maggio 2013 – Forze di difesa e servizi di sicurezza israeliani hanno sventato un attentato terroristico ideato da Hamas e Jihad islamica palestinese: una cellula di Hamas di nove membri, originari del villaggio di Bani Naim (situato nei pressi di Hebron e già nel 2010 scena di un sanguinoso attentato in cui persero la vita quattro israeliani, tra cui una donna incinta), avevano progettato di uccidere un israeliano in una zona agricola ebraica vicina al loro villaggio e di nasconderne il corpo per chiedere la liberazione di detenuti palestinesi in cambio della sua restituzione.

Durante le perquisizioni effettuate nelle case dei sospettati sono stati rinvenuti degli esplosivi rudimentali e alcuni fogli di “istruzioni per l’uso” riguardanti ordigni.

(Fonte: Israele.net, 22 Maggio 2013)

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui e qui

Nella foto in alto: l’esplosivo rudimentale (ma non per questo non efficace…) rinvenuto nelle case dei sospettati

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  • #1Emanuel Baroz

    22/05/2013 Un soldato israeliano del Genio è rimasto ucciso martedì durante un’operazione di sminamento nella parte meridionale delle alture del Golan, vicino al moshav Yonatan, a causa dell’esplosione di una vecchia mina anticarro. Altri due soldati hanno riportato ferite non gravi. I soldati avevano trovato, esposto e contrassegnato una serie di mine quando, per cause ancora ignote, si è verificata la deflagrazione. Le Forze di Difesa hanno aperto un’inchiesta. Nel frattempo hanno deciso di sospendere tutte le attività di sminamento.

    22/05/2013 A proposito dell’attacco siriano a un veicolo militare israeliano e della reazione israeliana che ha distrutto un avamposto siriano, il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane Benny Gantz, citato da radio Galei Zahal, ha smentito la versione siriana dei fatti eventi. ”La jeep si trovava alla recinzione di confine, e non su territorio siriano. Hanno sparato tre volte, e chiaramente da quella postazione siriana”. Ganz ha aggiunto: “Assad promuove attività anti-israeliane sulle alture del Golan, ma non permetteremo che il Golan diventi una zona di comodo per Assad. Se intende far saltare l’ordine, ne pagherà il prezzo”.

    22/05/2013 Israele continua a portare avanti un intenso dialogo sul processo di pace in Medio Oriente con il segretario di Stato Usa, John Kerry. Lo ha detto martedì il ministro della giustizia israeliano, Tzipi Livni, che è anche ministro responsabile per i colloqui di pace, parlando alla commissione esteri e difesa della Knesset. L’obiettivo comune, ha detto Tzipi Livni, è riavviare colloqui diretti tra Israele e palestinesi: ”Vogliamo che l’Autorità Palestinese sappia che i negoziati di pace sono l’unica partita da giocare”, ha detto Livni

    22/05/2013 Le Forze di Difesa israeliane hanno smentito martedì l’affermazione dei comandi militari siriani che dicevano d’aver distrutto un veicolo israeliano sconfinato sulle alture del Golan. Un portavoce delle forze armate israeliane ha solo confermato, come già annunciato in precedenza, che un loro veicolo era stato danneggiato in zona israeliana da fuoco proveniente dalla Siria, senza vittime né feriti. Le truppe israeliane hanno risposto al fuoco. ”La nostra politica è chiara: non interveniamo nella guerra civile siriana, ma non permettiamo che si faccia fuoco verso il nostro territorio”, ha detto martedì il ministro della difesa Moshe Ya’alon, che ha aggiunto: ”Oggi abbiamo distrutto una postazione dell’esercito siriano sul Golan in risposta a tale fuoco”.

    22/05/2013 Si è appreso martedì che Forze di difesa e servizi di sicurezza israeliani hanno sventato un attentato terroristico ideato da Hamas e Jihad islamica palestinese: una cellula di Hamas di nove membri, originari del villaggio di Bani Naim, avevano progettato di uccidere un israeliano in una zona agricola ebraica vicina al loro villaggio e di nasconderne il corpo per chiedere la liberazione di detenuti palestinesi in cambio della sua restituzione.

    22/05/2013 ”La questione non è più se, ma quando saranno lanciati missili contro i principali centri della popolazione israeliana”. Lo ha detto martedì il ministro della protezione civile, Gilad Arden, nel corso di una conferenza stampa alla vigilia della prossima esercitazione annuale del Comando Fronte Interno, che inizierà domenica prossima sulla base di uno scenario che suppone migliaia di missili lanciati da Siria, Libano e striscia di Gaza su centri abitati e strutture strategiche. L’esercitazione prevederà anche l’eventualità di un attacco chimico.

    22/05/2013 Per la prima volta dall’inizio della guerra civile in Siria, la scorsa settimana la Giordania avrebbe allontanato migliaia di profughi siriani. Ne hanno parlato martedì diplomatici, attivisti e operatori umanitari. Panos Moumtzis, alto funzionario Onu per i profughi dalla Siria, ha riferito di un improvviso calo negli ultimi quattro giorni del numero di arrivi in Giordania (da tremila al giorno a quasi zero) per motivi ”non chiari”. La Giordania, che dovrebbe ospitare mercoledì una conferenza internazionale sulla crisi siriana, ha già accolto 473.587 profughi siriani sul totale di 1,5 milioni di siriani fuggiti dal paese a causa del conflitto, stando ai dati delle Nazioni Unite.

    22/05/2013 Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha inviato una lettera di condoglianze al presidente Usa, Barack Obama, e al popolo americano per le devastanti conseguenze del tornado in Oklahoma che ha causato la morte di più di 90 persone, tra cui numerosi bambini.

    22/05/2013 Un cittadino siriano, ferito negli scontri interni in corso nel suo paese, durante la notte di lunedì è stato trasportato dalle Forze di Difesa israeliane allo Ziv Medical Center di Safed, dove è stato operato per ferite all’addome. Nel fine settimana erano rientrati in Siria altri due siriani feriti e curati nell’ospedale di Safed.

    22/05/2013 La Knesset, riunita in sessione plenaria, ha approvato in seconda e terza lettura la legge di bilancio israeliana per il biennio 2013-2014.

    22/05/2013 Agenzie di stampa siriane legate al governo hanno annunciato lunedì la cattura dalle mani dei ribelli, nel corso di combattimenti in una città al confine con il Libano, di una jeep israeliana: la prova, secondo Damasco, che Gerusalemme aiuta le forze anti-regime. Un portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, citato Times of Israel, ha spiegato che il veicolo visibile nel filmato diffuso dalla Siria è un residuato bellico appartenuto all’ex-Esercito del Libano Meridionale (alleato di Israele nella fascia di sicurezza tra il 1982 e il 2000), e in particolare di un modello fuori uso da più di un decennio.

    21/05/2013 Siria. La tv Al-Arabiya ha riferito di 20 attivisti di Hezbollah uccisi in scontri nella città siriana ribelle di Quseir e trasferiti in un ospedale di Beirut. Secondo il reportage, una delle vittime sarebbe il figlio del capo libanese del partito Baath siriano. Inoltre, più di 60 feriti sarebbero stati portati in vari ospedali libanesi. Intanto fonti ribelli siriane hanno annunciato di essere ancora in controllo di Quseir, nonostante l’attacco congiunto di Hezbollah e forze di Assad.

    21/05/2013 Colpi d’arma di fuoco sono stati sparati domenica notte in direzione di una unità delle Forze di Difesa israeliane in servizio di pattuglia al confine con la Siria. La valutazione prevalente è che i colpi non fossero deliberatamente mirati verso Israele, ma che siano stati sparati nel quadro delle battaglie in corso tra ribelli e forze del regime.

    21/05/2013 Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha escluso domenica di negoziare con i rapitori, nel Sinai, di tre poliziotti e quattro soldati che in un video diffuso dai sequestratori appaiono costretti a perorare la loro liberazione in cambio del rilascio di detenuti.

    21/05/2013 Israele ha cancellato lunedì la prevista visita di una delegazione dell’Unesco, l’organizzazione culturale delle Nazioni Unite, volta a ispezionare il lavoro di conservazione nella Città Vecchia di Gerusalemme, spiegando che i palestinesi avevano ”politicizzato” la delegazione. ”I palestinesi hanno violato tutti gli accordi che avevamo fatto con l’Unesco – ha spiegato un funzionario israeliano – Questa doveva essere una visita puramente operativa e professionale”. Il funzionario ha accusato i palestinesi d’aver cercato di introdurre una ”sfilza” di elementi politici, mentre il ministro degli esteri dell’Autorità Palestinese Riyad al-Malki la definiva una “commissione d’inchiesta” per mettere sotto indagine le attività israeliane a Gerusalemme.

    21/05/2013 Tragica sparatoria, lunedì, in una banca di Beersheba: 4 morti. Dopo aver pensato a un fallito tentativo di rapina, la polizia israeliana è orientata sulla tesi che il 40enne aggressore, che si è poi suicidato, avesse sin dall’inizio intenzione di sparare per “vendicarsi” di una questione di debiti.

    21/05/2013 Un palestinese arrestato a Hebron dalle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese ha perso la capacità di parlare a seguito delle gravi torture subite. Lo afferma un rapporto pubblicato dalla Independent Commission for Human Rights palestinese, che ha documentato almeno 28 casi di tortura nelle carceri palestinesi il mese scorso in Cisgiordania. La Commissione ha riferito inoltre che le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese continuano ad arrestare e intimidire giornalisti palestinesi.

    21/05/2013 Tra il 1935 e 1944, quando era delegato apostolico del Vaticano a Istanbul, l’arcivescovo Angelo Roncalli non si risparmiò per salvare “il maggior numero possibile di ebrei dallo sterminio nazista”. Il futuro papa Giovanni XXIII “fece azioni straordinarie per il tempo e il contesto in cui viveva per aiutare gli ebrei, allora perseguitati”. Tra queste, l’emissione di “certificati di immigrazione” nella Palestina del Mandato Britannico tramite il corriere diplomatico del Vaticano. Monsignor Roncalli intervenne anche a favore degli ebrei slovacchi e bulgari. Lo ha sottolineato Baruch Tenembaum, della Fondazione Raoul Wallenberg, che recentemente ha partecipato in Israele a un convegno internazionale dal titolo “Omaggio alla memoria di Papa Giovanni XXIII: la Shoah, gli Ebrei e lo Stato di Israele”. La Fondazione Raoul Wallenberg ha presentato la documentazione al Museo della Shoà Yad Vashem (a Gerusalemme) affinché Roncalli sia riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”. Tenembaum ha anche ricordato il ruolo dell’allora nunzio Roncalli nell’ottenere il voto favorevole dei paesi latino-americani al piano di spartizione dell’Onu del 1947.

    20/05/2013 Con una nota pubblicata sul proprio sito web il 14.5.13, l’UNRWA ha cercato di rispondere alla denuncia, fatta il giorno prima da Palestinian Media Watch, del fatto che la direttrice dell’UNRWA in Libano aveva posato con una mappa della “Palestina” da cui Israele risulta cancellato. L’UNRWA sostiene che “la mappa in questione raffigura una mappa pre-1948 e quindi antecedente alla creazione dello stato di Israele”. L’affermazione dell’UNRWA è manifestamente falsa. La mappa è intitolata “Palestina araba”, un’entità inesistente prima della nascita di Israele quando la regione era la “Palestina Mandataria Britannica”, e riporta accanto al titolo in bella evidenza la bandiera palestinese adottata dall’Olp nel 1964. Inoltre, fra i paesi confinanti è indicata la Giordania, anche questa un’entità inesistente prima della nascita di Israele quando al suo posto c’era invece la Transgiordania.

    20/05/2013 Il Jerusalem Post ha annunciato domenica il lancio della sua nuova TV di notizie on-line (in inglese): The Jerusalem Post News, in onda in esclusiva su JPost.com ogni sera su JPost.com da domenica a giovedì, con l’intento di offrire un riepilogo degli eventi che fanno notizia in Israele, nella regione e nel mondo ebraico con analisi di esperti, inviati e interviste.

    20/05/2013 Siria. Truppe siriane appoggiate da miliziani libanesi Hezbollah hanno attaccato domenica la città di Qusair, vicino al confine libanese, in mano ai ribelli. Sostenute da aerei, carri armati, artiglieria, le forze del regime hanno martellato la zona causando non meno di 30 morti e costringendo la popolazione a nascondersi in scantinati e rifugi di fortuna.

    20/05/2013 Hamas ha confiscato un centinaio di razzi e altri tipi di armi appartenenti alle Brigate Martiri di al-Aqsa, braccio armato del Fatah di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), quando queste hanno cercato di spostare il materiale bellico da una posizione a un’altra nella striscia di Gaza. Lo hanno rivelato domenica fonti palestinesi citate dall’agenzia Palestine Press, affiliata a Fatah, secondo la quale “agenti” di Hamas avrebbero anche arrestato quattro attivisti di Fatah. Secondo le fonti, membri della Jihad Islamica sarebbero intervenuti per mediare tra Hamas e Fatah dopo la confisca delle armi e l’arresto dei quattro.

    20/05/2013 “Seguiamo da vicino gli sviluppi in Siria e ci stiamo preparando per qualsiasi scenario”. Lo ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aprendo la riunione del Consiglio dei ministri. Netanyahu ha aggiunto che il governo israeliano “continuerà ad agire per la sicurezza dei suoi cittadini con lo scopo di impedire che armi avanzate finiscano nelle mani di Hezbollah o di altri gruppi terroristici”.

    20/05/2013 La radio di stato iraniana ha annunciato che le autorità hanno giustiziato per impiccagione due uomini, Mohammad Heidari e Kourosh Ahmadi, accusati di spionaggio a favore di Israele e Stati Uniti.

    20/05/2013 Israele ha dovuto mandare al presidente siriano Bashar Assad delle minacce pubbliche dopo che i messaggi fatti arrivare per canali riservati erano stati ignorati da Damasco. Lo hanno detto domenica fonti diplomatiche israeliane citate da Radio Israel. Secondo le fonti, la decisione di mandare un avvertimento ad Assad attraverso le pagine del New York Times è stata presa dopo che Assad aveva minacciato ritorsioni nonostante i messaggio tranquillizzanti fatti arrivare da Israele tramite terzi. La scorsa settimana un funzionario israeliano ha contattato il New York Times e ha detto che Assad rischia il rovesciamento del suo regime se pensa di reagire agli attacchi attribuiti a Israele contro trasferimenti di armi verso Hezbollah.

    20/05/2013 Damasco ha numerosi missili puntati su Tel Aviv e sarebbe pronta ad usarli se Israele decidesse di condurre un attacco in Siria. Lo ha scritto domenica il britannico Sunday Times.

    (Fonte: Israele.net)

    22 Mag 2013, 13:42 Rispondi|Quota
  • #2Ruben DR

    Palestina simbolo dell’antisemitismo globale

    di Sharon Levi

    Mentre il mondo si infiamma e in Siria è in corso una delle peggiori carneficine che la storia ricordi, la preoccupazione principale della Amministrazione Obama, degli sceicchi del Golfo e soprattutto dei pacivendoli di tutto il mondo è ancora la Palestina.

    Che chi, come lo sceicco del Qatar, Hamad bin Khalifa al-Thani, arriva a sostenere che le primavere arabe (sic) impongono subito una pace tra Israele e Palestina (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4382132,00.html), una pace che naturalmente deve essere fatta alle condizioni arabe, inaccettabili per Israele. E gli USA che, mentre la situazione in Medio Oriente crolla giorno dopo giorno, impegnano il Segretario di Stato John Kerry in un tour dedicato esclusivamente a perorare la proposta della Lega Araba.

    Ma è veramente così importante la questione palestinese? In realtà al momento nel contesto mediorientale di tutte le situazioni in atto è la mano importante. Pensate non solo alla tragedia siriana ma a quello che sta avvenendo in Egitto di nuovo sull’orlo della sommossa interna, di quello che sta accadendo in Libano alla vigilia di nuove elezioni con fazioni contrapposte che quotidianamente si combattono e con il rischio molto concreto si essere trascinato nella guerra siriana. Pensate alla Tunisia e all’Algeria, alla Libia e alla Turchia, anch’essa in situazione delicatissima per via della faccenda siriana. Il Medio Oriente sta letteralmente esplodendo e gli Stati Uniti e la Lega Araba credono che risolvendo la questione palestinese come per magia tutto il resto tornerà al suo posto.

    La realtà è ben diversa. A parte che una eventuale soluzione della questione palestinese non risolverà proprio un bel niente e poi, siamo sicuri che i palestinesi la vogliono veramente una soluzione? Per non parlare poi di tutti quei movimenti che girano intorno e lucrano milioni di dollari proprio sulla Palestina (http://www.rightsreporter.org/palestina-aiuti-umanitari-e-ong-un-business-milionario-report/). A giudicare dai sondaggi arabi la maggioranza dei palestinesi non vuole una soluzione pacifica con Israele ma vuole la cancellazione dello Stato Ebraico. Le percentuali di chi non vuole una soluzione pacifica diventa poi oceanica nel mondo arabo. E se prendiamo la cosiddetta “società civile” filo-palestinese noteremo come la questione palestinese oltre che a fruttare milioni e milioni di dollari nasconda un sostanziale sentimento antisemita piuttosto che un legittimo sentimento di simpatia verso la Palestina. Insomma, la questione palestinese viene usata per manifestazioni antisemite che poco hanno a che fare con la soluzione del problema, anzi, è il problema stesso che viene messo in dubbio e identificato unicamente con l’esistenza di Israele.

    Non ci vuole molto per capirlo, basta andare a una qualsiasi manifestazione pro-Palestina e sentire cosa dicono di Israele e degli ebrei. Non si parla di pace o di proposte accettabili che prevedano l’esistenza di Israele. In compenso si parla di “lobby ebraiche” e di “potere ebraico” come fossero i mali di tutto il mondo. Si sente urlare “morte a Israele” e non parole di pace. Si distorce la storia passata e si altera quella presente in configurazione prettamente antisemita. Ogni manifestazione di odio verso gli ebrei prevede bandiere palestinesi, persino se organizzate dall’estrema destra.

    E allora cosa diventa la bandiera della Palestina se non il simbolo dell’odio antisemita? Cosa rappresenta la Palestina per questa gente se non un mezzo per celare l’odio antisemita e per raggiungere la tanto agognata distruzione di Israele? Vogliamo dirla tutta? A questa gente dei palestinesi non frega un piffero, basti vedere come hanno reagito al massacro di palestinesi in Siria (1.287 morti palestinesi senza che nessuno abbia fatto un fiato http://www.rightsreporter.org/israele-siria-la-sinistra-ipocrita-e-antisemita-mostra-il-suo-vero-volto/), a loro importa solo attaccare Israele, l’ebraismo e puntare dritto alla distruzione dello Stato Ebraico con ogni mezzo. Non capire questa realtà significa negare l’evidenza.

    http://www.rightsreporter.org/palestina-simbolo-dellantisemitismo-globale/

    22 Mag 2013, 21:06 Rispondi|Quota