Egitto: ancora un attentato al gasdotto che porta il gas in Israele
Il Cairo, 7 Luglio 2013 – Ennesimo attentato al gasdotto arabico questa notte, nella penisola egiziana del Sinai: il condotto è importante perché, raccogliendo il gas in Siria, lo porta fino in Israele, scendendo la Giordania fino ad Aqaba e risalendo il Sinai, fino ad al-Arish, teatro di forti scontri in questi giorni fra l’esercito egiziano e gli jihadisti, anche di al-Qaeda, che si annidano nella Penisola; proprio ieri le forze egiziane hanno ripreso il controllo dell’aeroporto della città e di una stazione di polizia, sul cui pennone era stata issata la bandiera nera di al-Qaeda.
Dalla caduta di Mubarak sono stati almeno una dozzina di attentati al gasdotto.
(Fonte: Notizie Geopolitiche, 7 luglio 2013)
Nella foto in alto: l’esplosione al gasdotto tra Egitto e Israele
#1Daniel
Soldato ucciso nel Sinai, a quaranta chilometri dalla striscia di Gaza
IL CAIRO – Mentre al Cairo i manifestanti pro e anti-Morsi sono tornati a manifestare – finora pacificamente – si registra un ennesima vittima nella sterminata ‘terra di nessuna’ della penisola del Sinai. Uomini armati hanno ucciso un altro soldato. Nella citta’ di el Arish, a nord, si erano registrate numerose vittime negli ultimi giorni subito dopo il golpe che ha deposto Mohamed Morsi. In realta’ e’ dalla meta’ del 2011 che il Sinai e’ teatro di agguati contro i soldati egiziani ad opera di bande di beduini che trafficano in armi e droga e formazioni jihadiste. Anche la vittima di oggi e’ stata uccisa a el Arish, citta’ costiera’ a 40 km dal confine con la Striscia di Gaza, ad un posto di controllo. Venerdi’ scorso 5 soldati egiziani erano stati uccisi nell’assalto al palazzo del governatore su cui poi fu innalzata la bandiera di miliziani islamisti.
(Fonte: AGI, 7 luglio 2013)