Israele rilascia altri terroristi? Da Gaza ringraziano lanciando razzi!

 
Emanuel Baroz
28 ottobre 2013
7 commenti

Israele rilascia altri terroristi? Da Gaza ringraziano lanciando razzi!

razzi-gaza-terrorismo-palestinese-focus-on-israelGerusalemme, 28 Ottobre 2013 – Mentre il governo israeliano è impegnato nella liberazione di altri 26 terroristi come gesto di buona volontà per i “colloqui di pace”, palestinesi a Gaza hanno risposto con il lancio di altri razzi su Israele, mirando su civili israeliani.

Le sirene sono suonate nella città meridionale di Ashkelon questa mattina presto (05:08), avvisando i residenti di evacuare. Migliaia di residenti spaventati, tra cui donne e bambini sono corsi ai ripari temendo che i razzi potessero colpire le loro case.

Per loro fortuna,  il sistema di difesa antimissile Iron Dome (Cupola di Ferro) ha intercettato con successo i razzi e quindi non ci sono stati feriti.

Progetto Dreyfus

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui e non qui o qui, dove troverete di tutto meno che le notizie che dovrebbero essere pubblicate

Nella foto in alto: il sistema israeliano di difesa antimissile Iron Dome (Cupola di Ferro)

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  • #1Emanuel Baroz

    28 ottobre 2013 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incaricato il ministero degli esteri di inviare una delegazione, martedì a Ginevra, all’audizione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, con il compito di presentare una relazione sulla condizione dei diritti umani in Israele. I rapporti fra Israele e Consiglio Onu dei diritti umani erano interrotti dal 2012, ma sin dalla rifondazione del Consiglio nel 2006 Gerusalemme aveva insistentemente lamentato un atteggiamento pregiudizialmente ostile, a cominciare dal numero clamorosamente sproporzionato di mozioni contro Israele rispetto a quelle su qualunque altro paese. Israele è anche l’unico paese al mondo in cui il Consiglio ha stabilito un investigatore permanente. La decisione di rinnovare la collaborazione è stata resa possibile dai progressi nei colloqui tra Israele e Occidente sulla richiesta di Gerusalemme di revocare il punto 7 dell’Agenda del Consiglio, che impone agli stati membri di dibattere le presunte violazioni israeliane in ogni sessione, e di entrare nel gruppo delle nazioni occidentali, visto che attualmente Israele è l’unico dei 193 paesi che compongono il Consiglio a non essere incluso in nessun gruppo regionale. Israele si riserva di ristabilire pieni rapporti col Consiglio solo quando questi nodi saranno pienamente risolti.

    28 ottobre 2013 – Il parlamentare iraniano Alaeddin Boroujerdi, presidente della Commissione esteri e sicurezza, ha affermato domenica che il suo paese non accetterà mai di chiudere l’impianto nucleare di Fordo, che considera una “linea rossa”. Lo ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Mehr.

    28 ottobre 2013 – Il Comitato speciale sulla scarcerazione di detenuti, presieduto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha confermato domenica il rilascio di altri 26 palestinesi detenuti per reati contro la sicurezza, nel quadro dello schema per la ripresa dei colloqui di pace con l’Autorità Palestinese. Tra i membri del Comitato figurano il ministro della difesa Moshe Ya’alon e il ministro della giustizia Tzipi Livni. Pubblicato domenica notte, dopo che sono state avvertite le famiglie delle vittime, l’elenco dei nomi dei detenuti interessati dal rilascio, tutti condannati per reati commessi prima della firma degli Accordi di Oslo del 1993. Lo scorso agosto Israele ha scarcerato i primi 26 detenuti dei 104 preannunciati.

    28 ottobre 2013 – Nel quadro della continua campagna contro bande armate e terroristiche nella penisola del Sinai, il Cairo ha deciso sabato di chiudere a tempo indeterminato il valico di frontiera di Rafah tra striscia di Gaza e Sinai egiziano, dopo aver permesso il passaggio ai palestinesi di ritorno dal pellegrinaggio Hajj in Arabia Saudita.

    28 ottobre 2013 – A cinque giorni dalle elezioni locali, la città arabo-israeliana di Nazareth (Galilea) non ha ancora un sindaco. Varie discrepanze nel conteggio hanno reso inammissibile il riscontro finale. Resta così in dubbio la vittoria di stretta misura dell’uomo d’affari Ali Salim sul sindaco uscente Ramez Jarishi, del partito Hadash. Un giudice della Corte di Nazareth ha raccomandato che le parti “si rivolgano a un arbitrato o a qualsiasi altro processo a beneficio degli abitanti della città”.

    28 ottobre 2013 – Il presidente iraniano Hassan Rohani ha detto a Lakhdar Brahimi, inviato in Siria per conto di Onu e Lega Araba, che l’unica soluzione per la crisi interna siriana consiste nell’espulsione di tutti i “gruppi terroristici” attivi nel paese. Lo ha riferito domenica l’agenzia di stampa statale iraniana IRNA.

    28 ottobre 2013 – Il Comitato ministeriale per la Legislazione ha respinto domenica una proposta di legge del partito Bayit Yehudi volto a impedire a qualunque governo israeliano di decretare scarcerazioni di detenuti per reati contro la sicurezza. Hanno votato contro il disegno di legge, proposto dal parlamentare Orit Struck, otto ministri di Likud, Yesh Atid e Hatnua, mentre hanno votato a favore cinque ministri di Bayit Yehudi e Yisrael Beytenu. “Questo è un triste giorno per la lotta contro il terrorismo – ha commentato il partito Bayit Yehudi in una nota – Noi continueremo a usare tutto il nostro potere per bloccare il rilascio di assassini, e siamo molto sorpresi che i ministri del Likud abbiano votato contro la nostra proposta di legge”. Dal canto suo, il ministro della Giustizia Tzipi Livni ha commentato: “Oggi abbiamo visto che il governo, nonostante i tentativi di uno dei partiti della coalizione, agisce sulla base degli interessi nazionali e non di interessi faziosi o di quelli dei rappresentanti più estremisti dei coloni di Cisgiordania. Questo governo promuove un processo politico che è nell’interesse nazionale del Paese e della sua sicurezza”.

    28 ottobre 2013 – Due colpi di mortaio palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza contro Israele si sono abbattuti domenica pomeriggio su terreni agricoli nella zona di Eshkol.

    28 ottobre 2013 – Siria. Decine di combattenti libanesi Hezbollah sono stati feriti in una esplosione che ha squarciato una delle loro sedi in un sobborgo di Damasco. Lo ha riferito domenica mattina la tv Al-Arabiya citando fonti dei ribelli.

    28 ottobre 2013 – Dieci autobombe sono esplose domenica mattina a Baghdad e provincia, uccidendo almeno 37 persone. Nove delle esplosioni hanno colpito quartieri prevalentemente sciiti.

    28 ottobre 2013 – Terminato anche in Israele, sabato notte, il periodo di ora legale (che riprenderà il 28 marzo 2014).

    (Fonte: Israele.net)

    28 Ott 2013, 13:50 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    27 ottobre 2013 – Il deputato iraniano Alaeddin Boroujerdi, presidente della Commissione esteri e sicurezza, ha dichiarato sabato che la Repubblica Islamica continua ad arricchire l’uranio al 20%, contraddicendo un’affermazione fatta martedì scorso dal parlamentare Hossein Naqavi Hosseini secondo cui Teheran aveva smesso di arricchire l’uranio oltre il 5%. Lo ha riferito l’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars. “Il dibattito sulla necessità o meno che l’Iran fermi l’arricchimento al 20% è irrilevante – ha detto un alto funzionario israeliano – Anche se l’Iran si fermasse al 20%, è comunque dotato di centrifughe che gli permettono di passare all’arricchimento di livello militare del 90% nel giro di poche settimane. La comunità internazionale deve garantire il completo smantellamento del programma nucleare militare iraniano, e fino ad allora le sanzioni devono essere mantenute e intensificate”.

    27 ottobre 2013 – Gli Emirati Arabi Uniti hanno concordato sabato di dare al governo militare egiziano altri aiuti per 3,9 miliardi dollari, dopo il trasferimento di 1 miliardo lo scorso luglio. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa ufficiale WAM. Gli Emirati Arabi Uniti e le altre monarchie del Golfo sono tra i più convinti sostenitori del rovesciamento del 3 luglio scorso del primo presidente islamista egiziano Mohamed Morsi.

    27 ottobre 2013 – I servizi di sicurezza dell’Autorità Palestinese in Cisgiordania hanno arrestato tre studenti di ingegneria dell’Università di Hebron accusati d’aver progettato un “drone” (velivolo telecomandato) equipaggiato con esplosivi per colpire Israele. Lo ha detto venerdì una fonte della sicurezza palestinese senza fornire ulteriori dettagli. Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia “questa nuova prova della cooperazione dei servizi dell’Autorità palestinese con l’occupante (Israele) sulla sicurezza”. Hamas ha anche criticato l’Autorità Palestinese accusata di “ostacolare tutti gli sforzi della resistenza e proteggere la sicurezza dell’occupante”. Lo scorso 25 aprile Israele ha abbattuto al largo delle sue coste settentrionali un drone proveniente dal Libano, il secondo del genere in sette mesi attribuito al movimento sciita libanese Hezbollah.

    (Fonte: Israele.net)

    28 Ott 2013, 13:52 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    25 ottobre 2013 – Studenti universitari e di scuola superiore israeliani hanno ascoltato giovedì una lezione eccezionale: il docente era infatti l’astronauta italiano Luca Parmitano, in collegamento dalla missione dell’Agenzia Spaziale Europea. La trasmissione in diretta sulla vita nella stazione spaziale internazionale lo ha messo in collegamento con l’Auditorium Wise, nel campus di Givat Ram dell’Università di Gerusalemme, in collaborazione con la Israel Space Agency. Per iniziativa dell’Università di Gerusalemme, sul veicolo automatizzato che porta rifornimenti alla stazione spaziale sono stati messi dei documenti provenienti dall’Archivio Einstein dell’Università israeliana. Le copie saranno firmate da Parmitano e riportate sulla Terra. L’astronauta italiano si trova nello spazio per una missione di 166 giorni, durante la quale deve compiere una ventina di esperimenti scientifici.

    25 ottobre 2013 – “Per chi non se ne fosse accorto, è già in corso una guerra civile in Libano. La jihad globale si è infiltrata in Libano e attacca Hezbollah facendo scoppiare autobombe e sparando razzi a Dahia e nella Valle della Beka’a”. Lo ha detto mercoledì il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon, aggiungendo che si tratta degli stessi elementi della jihad globale che erano dietro al lancio di quattro razzi dal Libano sul nord di Israele lo scorso agosto: cercavano di provocare una reazione israeliana contro Hezbollah, ha spiegato Ya’alon, ma Hezbollah “si è affrettato a dire: non siamo stati noi”. Il che dimostra, secondo il ministro, quanto conti la forza deterrente ripristinata da Israele. Forza deterrente che si esercita con successo anche nel tenere a bada Hamas e prevenire attentati da Gaza, ha aggiunto Ya’alon.

    25 ottobre 2013 – Il mese scorso le autorità indiane hanno avvertito Israele che il gruppo terroristico indiano dei Mujaheddin stava preparando un attentato contro turisti israeliani nel Rajasthan. Lo ha riferito mercoledì il giornale Hindustan Times, citando il ministero dell’interno indiano e fonti israeliane.

    25 ottobre 2013 – Il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Benny Gantz, ha approvato la nomina a comandante della prestigiosa Brigata Golani del colonnello Ghassan Alian: il primo arabo-israeliano (della comunità drusa) a ricoprire tale incarico.

    25 ottobre 2013 – L’organizzazione israeliana Almagor, che raccoglie famigliari di vittime del terrorismo, ha rinnovato la richiesta alle autorità di riconsiderare la prevista scarcerazione di altri terroristi. Il governo israeliano ha approvato il rilascio di oltre 100 detenuti palestinesi come gesto verso il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) alla vigilia della ripresa dei negoziati di pace. Secondo l’organizzazione, citata da Israel Radio, il recente picco di episodi terroristici contro militari e civili israeliani in Cisgiordania impone un riesame della controversa decisione.

    25 ottobre 2013 – L’Iran ha deciso di rinviare la prevista visita a Teheran del capo del politburo di Hamas, Khaled Mashal. Lo ha detto mercoledì un alto esponente del gruppo islamista palestinese. La scorsa settimana Hamas aveva annunciato che una delegazione guidata da Mashal si sarebbe recata in Iran per rafforzare i legami con la repubblica islamica. Le relazioni tra Hamas e Iran sono molto peggiorate dopo che il movimento palestinese ha rotto l’alleanza con il regime di Assad in Siria.

    25 ottobre 2013 – “L’Iran patisce povertà, fame e grave disoccupazione. Non bisogna sottovalutare la forza del popolo iraniano: una primavera iraniana è sicuramente possibile”. Lo ha detto il presidente israeliano Shimon Peres intervenendo giovedì a un convegno sulla politica estera organizzato dal Jerusalem Post. “Khamenei – ha aggiunto Peres – afferma che la sua religione vieta l’uso del nucleare per scopi militari. Se è così, perché continuano a sviluppare missili a lungo raggio per testate nucleari, quando questi missili hanno solo scopi militari?”.

    25 ottobre 2013 – Siria. Negli ultimi due giorni il regime del presidente Bashar Assad ha rilasciato 61 donne, nel quadro di uno scambio di ostaggi in tre fasi mediato da Qatar e Turchia. Ne ha dato notizia l’Osservatorio Siriano per i diritti umani (anti-Assad). Nel frattempo, la Suprema Corte di Sicurezza siriana ha concesso giovedì un condono di pena a Tal al-Mallohi, una blogger arrestata quando aveva meno di vent’anni, più di un anno prima che iniziasse la rivolta anti-regime del marzo 2011. Mallohi, nipote di un ex ministro, era stata arrestata nel 2009 per i suoi scritti politici. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il suo rilascio è ormai questione di poche settimane.

    25 ottobre 2013 – Il segretario di stato Usa John Kerry non è riuscito a convincere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal che Washington “non abbasserà la guardia” nelle trattative sul nucleare iraniano. Lo ha scritto giovedì il New York Times secondo il quale Kerry, nonostante il lungo colloquio a Roma, non ha convinto Netanyahu ad ammorbidire la richiesta che l’Iran smantelli completamente il programma nucleare in cambio dell’allentamento delle sanzioni. Ma le critiche più severe, scrive il quotidiano americano, Kerry le ha ricevute dai rappresentanti sauditi.

    (Fonte: Israele.net)

    28 Ott 2013, 13:54 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Gerusalemme – Due razzi palestinesi sono stati lanciati lunedì mattina dalla striscia di Gaza verso la città israeliana di Ashkelon. Uno è stato intercettato dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”, l’altro si è abbattuto in uno spazio aperto nella zona di Eshkol. Le Forze di Difesa israeliane hanno dato istruzione agli agricoltori di non lavorare nei campi vicini al confine con Gaza per il pericolo di altri razzi. I lanci hanno avuto luogo poche ore dopo l’annuncio da parte di Israele dell’imminente scarcerazione di altri 26 terroristi palestinesi (compresi 5 originari di Gaza). Secondo fonti locali, l’aviazione israeliana ha reagito ai lanci di razzi di domenica e lunedì colpendo un campo di addestramento delle Brigate Kassam, a ovest della città di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Ma’an, non vi sono state vittime.

    (Fonte: Israele.net, 29 Ottobre 2013)

    29 Ott 2013, 16:32 Rispondi|Quota
  • #5Ruben DR

    Israele: una follia il rilascio dei terroristi palestinesi

    di Miriam Bolaffi

    Non si capisce perché John Kerry che rappresenta l’America, che con i terroristi non tratta e tantomeno li rilascia, pretenda da Israele il rilascio di decine e decine di terroristi colpevoli di efferati omicidi e di azioni terroristiche eclatanti contro lo Stato di Israele.

    Si dirà che è un segno di pace verso i palestinesi. Ma quale segno di pace? Di quale pace stiamo parlando? I palestinesi non la vogliono la pace con Israele, lo hanno dimostrato decine di volte. Perché allora fargli anche il favore di rilasciare i loro terroristi? Allora si dirà che serve ad Abu Mazen per ottenere un vantaggio politico nei confronti di Hamas. Ma quale vantaggio se proprio Abu Mazen sta lavorando per la “riconciliazione” con Hamas?

    Ieri 3.000 persone, tra cui i famigliari delle vittime dei terroristi che Israele si appresta a rilasciare, hanno protestato davanti alla prigione di Ofer contro il rilascio dei terroristi. Il gruppo Almagor ha presentato una petizione alla Corte suprema per bloccare il rilascio di 26 terroristi che dovrebbe avvenire questa notte. Ma un po’ tutta l’opinione pubblica israeliana non capisce e non approva questa decisione imposta dagli Stati Uniti a Netanyahu.

    «L’ultima volta che Israele ha liberato dei terroristi questi sono stati accolti come eroi dai palestinesi, non come criminali» dice uno dei manifestanti davanti alla prigione di Ofer. «Per loro sono eroi anche quando ammazzano a sangue freddo donne e bambini, perché mai dovremmo fargli un favore rilasciandoli ben spendo che torneranno a uccidere israeliani» dice invece una donna che porta con se la foto di un ragazzo ucciso da uno dei terroristi che verranno rilasciati.

    Intanto giungono notizie che i palestinesi stanno preparando grandi festeggiamenti per il ritorno dei loro “eroi”. Quelli che andranno nella West Bank avranno una vera e propria cerimonia di bentornato con tanto di visita alla tomba di Arafat. E poi via alla festa. A quelli che andranno invece nella Striscia di Gaza li aspetta una accoglienza da eroi e una vita confortevole in un hotel di lusso di Gaza, cioè lo stesso trattamento riservato agli “eroi” liberati in precedenza da Israele.

    Permettetemi di dire che è uno schifo, una follia che Israele rischia di pagare caro non solo perché questi terroristi torneranno prontamente a studiare piani per compiere stragi e omicidi contro gli israeliani, ma perché non ha alcun senso rilasciare nemici giurati di Israele in cambio di una pace che tutti sanno non avverrà mai fino a quando ci saranno Hamas, la Jihad Islamica e un Governo corrotto come quello di Abu Mazen. Sembra di tornare indietro a quando l’utopia della pace era rappresentata dalla cessione di terra (terra in cambio di pace) per poi accorgersi che nonostante la restituzione di ampie regioni la pace non è per niente arrivata. La Striscia di Gaza ne è un esempio anche se dovrebbe essere un monito.

    Quella di Netanyahu è una follia, una vera e propria follia che non porterà a nulla se non a nuovi lutti per Israele.

    http://www.rightsreporter.org/israele-follia-il-rilascio-dei-terroristi-palestinesi/

    29 Ott 2013, 19:07 Rispondi|Quota
  • #6Ruben DR

    Missili su Israele: ad Hamas serve un palcoscenico internazionale

    http://www.rightsreporter.org/missili-israele-ad-hamas-serve-palcoscenico-internazionale/

    29 Ott 2013, 19:08 Rispondi|Quota
  • #7HaDaR

    PECCATO SOLO CHE NON CADANO A REHAVIA.

    DA ANNI SUCCEDE LA STESSA COSA E I GOVERNANTI CONTINUANO.

    Come insegna Einstein:
    LA MALATTIA MENTALE È FARE E RIFARE LE STESSE COSE E PRETENDERE RISULTATI DIVERSI.

    30 Ott 2013, 06:05 Rispondi|Quota