Bnei Brak (Tel Aviv): terrorista palestinese pugnala israeliano

 
Emanuel Baroz
3 marzo 2014
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ISRAELE: PALESTINESE PUGNALA UN ISRAELIANO DI 31 ANNI

terrorismo-palestinese-focus-on-israelBnei Brak (Tel Aviv), 3 Marzo 2014 – Un ragazzo israeliano di 31 anni è stato accoltellato ieri sera da un terrorista palestinese, nei pressi del ponte di Geha, tra Bnei Brak e Petach Tikva.

Il ragazzo ultra ortodosso si trovava nei pressi di una pompa di benzina quando è stato pugnalato sopra l’addome; alcuni passanti si sono fermati ed hanno chiamato i soccorsi, che lo hanno portato in ospedale. Il ragazzo non ha mai perso coscienza ed ora le sue condizioni sono stabili, anche se i medici hanno deciso di tenerlo ancora sotto osservazione.

Intanto la polizia ha arrestato nella notte otto sospettati, tra cui è stato individuato il colpevole, un 34enne di Shechem (Nablus), che ha confessato durante l’interrogatorio: “L’ho fatto per vendicare il comportamento dell’esercito nei confronti dei palestinesi”.

Thanks to Progetto Dreyfus

Nella foto in alto: la scena dell’aggressione

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui, qui  e qui

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  • #1Emanuel Baroz

    4 marzo 2014 – Un razzo palestinese lanciato dalla striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto lunedì sera nella zona costiera di Ashkelon. L’aviazione israeliana ha reagito attaccando una cellula terroristica nella zona di Beit Hanoun (nord della striscia di Gaza). Secondo fonti palestinesi ucciso un terrorista, altri feriti.

    4 marzo 2014 – “Se l’accordo-quadro proposto dal segretario di stato Usa John Kerry non sarà di nostra soddisfazione, l’Autorità Palestinese porrà fine ai negoziati e si rivolgerà agli organismi internazionali per chiedere il riconoscimento unilaterale dello stato palestinese”. Lo ha ribadito il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) in un incontro lunedì con Zehava Gal-On, leader del partito della sinistra israeliana Meretz. Il periodo previsto di nove mesi di negoziati mediato da Kerry scade il prossimo 29 aprile. Abu Mazen ha detto che “l’unica possibilità che accetteremo di prolungare le trattative sarà se Netanyahu dichiarerà il congelamento delle costruzioni negli insediamenti e il rilascio di altri detenuti” (Israele ha già rilasciato terroristi palestinesi per ottenere l’avvio degli attuali negoziati, mentre nel 2010 accettò di congelare per dieci mesi tutte le attività edilizie ebraiche in Cisgiordania senza che questo convincesse l’Autorità Palestinese a sedere al tavolo negoziale).

    4 marzo 2014 – La Commissione legge e giustizia della Knesset ha approvato lunedì l’innalzamento al 3,25% del quorum minimo di voti per entrare in parlamento, una riforma molto criticata dai partiti minori, specie quelli all’opposizione.

    4 marzo 2014 – Nel 2013 è stata avviata la costruzione di 2.534 unità abitative ebraiche in Cisgiordania contro le 1.133 del 2012 (+123,7%), mentre nello stesso anno il numero di unità abitative completato è stato di 1.365 contro le 1.271 del 2012 (+7,4%). Lo ha comunicato lunedì l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano nel rapporto che presenta ogni anno in questo periodo.

    4 marzo 2014 – Yukiya Amano, capo della Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, ha detto lunedì che “resta ancora molto da fare” per risolvere tutte le questioni in sospeso riguardanti il programma nucleare iraniano. Il capo dell’AIEA ha tuttavia aggiunto che le misure concordate nell’ambito dell’accordo sul nucleare fra Iran e potenze mondiali sono in corso di attuazione come previsto.

    4 marzo 2014 – Siria. I combattimenti nel quartiere palestinese Yarmouk, a Damasco sud, hanno di fatto interrotto la distribuzione di aiuti essenziali ai circa 20.000 palestinesi da mesi intrappolati all’interno e che dipendono in tutto dai rifornimenti dell’agenzia Onu, Unrwa. Lo hanno comunicato lunedì fonti delle Nazioni Unite. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, gruppo palestinese schierato con il regime di Bashar Assad, ha incolpato dei combattimenti il Fronte Nusra, ramo siriano di al-Qaeda.

    4 marzo 2014 – L’israeliano Niv Adiri, originario di da Kfar Vitkin, è uno dei quattro tecnici del suono che compongono la squadra che ha ricevuto domenica sera l’Oscar per il miglior missaggio sonoro in Gravity, il film che si è aggiudicato sette statuette.

    4 marzo 2014 – “La situazione nella comunità ebraica è molto tesa – ha detto a Israel Hayom, parlando dall’Ucraina, il rabbino capo “chabad” Moshe Reuven Azman – Siamo sull’orlo di una guerra con la Russia e le persone vengono richiamate ai centri di reclutamento, tra loro anche ebrei. Non è una situazione semplice. La comunità è tesa e preoccupata e speriamo in un miracolo”. Circa la Crimea, Azman dice di essere in contatto con la comunità ebraica nella penisola e che anche là “c’è tensione e la situazione non è facile, ma con l’aiuto di Dio supereremo anche questa”. Sotto la guida di Azman, in coordinamento con l’ambasciatore ucraino in Israele, la comunità ebraica ucraina sta organizzando un volo per Israele in modo che gli ucraini feriti negli scontri possano ricevere cure mediche. Secondo Yan Epstein, console onorario d’Israele in Crimea, i circa 11.000 ebrei che vivono nella penisola “non sono troppo preoccupati: tutte le organizzazioni ebraiche funzionano come al solito e non vi sono segnali di antisemitismo”. Il rabbino “reform” Misha Kapustin, la cui sinagoga a Simferopol è stata sfregiata con svastiche, ha detto domenica che “c’è ancora un clima di pericolo, poche le persone per le strade e coloro che non hanno un motivo per uscire restano in casa”.

    3 marzo 2014 – In partenza domenica per una visita ufficiale negli Stati Uniti, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che nel suo incontro con il presidente Usa Barack Obama, in programma per lunedì, intende innanzitutto salvaguardare contro ogni pressione i vitali interessi d’Israele, a cominciare dalla sicurezza della sua popolazione.

    3 marzo 2014 – Circa 300.000 persone hanno preso parte, domenica pomeriggio a Gerusalemme, ad una manifestazione di ebrei ultra-ortodossi contro il progetto di riforma che prevede il loro arruolamento nel servizio militare di leva.

    3 marzo 2014 – Domenica a Petah Tikva un arabo si è scagliato contro un gruppo di ebrei ultra-ortodossi e ne ha accoltellato uno che camminava lungo Via Jabotinsky per poi fuggire a piedi. Il ferito è stato ricoverato all’ospedale Beilinson della città. Ancora non chiara la matrice dell’aggressione.

    3 marzo 2014 – In un’intervista lo scorso fine settimana al sito di notizie Russia Today, il presidente iraniano Hassan Rohani, pur sostenendo che il suo paese non persegue armi di distruzione di massa, avrebbe ammesso per la prima volta che l’Iran in passato aveva effettivamente un piano per lo sviluppo di armi nucleari. Il programma, secondo Rohani, venne successivamente interrotto. Va notato che il regime iraniano ha sempre categoricamente negato d’aver mai avuto l’intenzione di dotarsi di armi nucleari.

    2 marzo 2014 – Rinvenuti sabato mattina due razzi che si sono abbattuti nei pressi di un avamposto israeliano sul Monte Hermon, vicino al confine con la Siria e con il Libano. In un primo momento si è pensato che i razzi fossero colpi vaganti del conflitto interno siriano; in seguito è stata avanzata l’ipotesi che siano stati invece lanciati di proposito da Hezbollah.

    2 marzo 2014 – Il Giappone si è impegnato sabato a versare più di 200 milioni di dollari in aiuti all’Autorità Palestinese. L’impegno è stato annunciato dal ministro degli esteri giapponese Fumio Kishida durante la Seconda Conferenza sulla cooperazione tra i paesi dell’Asia orientale per lo sviluppo palestinese, tenutasi nella capitale indonesiana di Jakarta. Kishida ha detto che la prima tranche del contributo (circa 62 milioni dollari) è prevista per la fine mese.

    2 marzo 2014 – Secondo dati diffusi sabato dalle Nazioni Unite, nel mese di febbraio le violenze in tutto l’Iraq hanno causato la morte di 703 persone, un numero non lontano da quello dei 733 uccisi nel mese di gennaio. –

    2 marzo 2014 – Forze di Difesa israeliane hanno aperto il fuoco sabato contro alcuni palestinesi che si avvicinavano al confine fra Israele e striscia di Gaza senza fermarsi all’ordine ripetuto dai militari e ai colpi d’avvertimento sparati in aria. Secondo fonti mediche palestinesi, una donna sarebbe rimasta mortalmente colpita.

    2 marzo 2014 – L’aviazione israeliana ha attaccato nella notte di venerdì un lanciarazzi interrato a Beit Hanoun, nella parte nord della striscia di Gaza, che era in procinto di fare fuoco contro Israele. Il raid aveva lo scopo di “eliminare una minaccia imminente”, ha spiegato il portavoce delle Forze di Difesa israeliane.

    (Fonte: Israele.net)

    4 Mar 2014, 19:18 Rispondi|Quota