Quei volti intolleranti del Front National di Marine Le Pen

 
Emanuel Baroz
31 marzo 2014
6 commenti

Per non dire domani che non sapevate del Front National, del suo antisemitismo e del suo fascismo.

Dietro la maschera della normalità i volti intolleranti del Front National

di Bernard-Henri Lévy

French Far Right Party 'Front National' May Day Demonstration In ParisDovete sapere che Louis Aliot, candidato del Front national (Fn) a Perpignano, è il proprietario di una rivista, Nations presse magazine , di cui ha affidato la direzione a un ex dirigente dell’ «Oeuvre française», il gruppuscolo antisemita disciolto nel 2013.

Dovete sapere che Laurent Comas, che si presenta nel quinto settore di Marsiglia, nelle ultime elezioni cantonali aveva come direttore di campagna un uomo condannato per detenzione illegale di armi da fuoco e di elementi atti a comporre una bomba. E che il suo compagno Jean-Pierre Baumann, capolista nel terzo settore della città, presiede l’associazione di sostegno ai tre attacchini che, il 21 febbraio 1995, assassinarono a sangue freddo un giovane comoriano di 17 anni.

Dovete sapere che Gilbert Collard, candidato a Saint-Gilles, e che vorrebbe tanto rappresentare il volto umano del partito di Jean-Marie Le Pen, lo scorso 3 dicembre era presente ai funerali di Paul Aussaresses, il generale tristemente celebre per essersi vantato di aver praticato senza rimorsi, in Algeria, la tortura. Quel giorno, in chiesa, davanti ad alcune decine di vecchi parà, spesso passati per l’Oas, ha dichiarato : «La sua più nobile decorazione è quella dell’obbrobrio».

Dovete sapere che Fabien Engelmann, in pista per il comune di Hayange, è un tipo delicato che ha avuto «voglia di vomitare» il giorno dell’elezione del presidente «islamo-socialista» François Hollande, ma che senza vomitare si è scelto, nelle successive legislative, un supplente, Stéphane Lormenil, che oggi presiede l’associazione estremista «Génération Patriotes».

Dovete sapere che, se Louis-Armand de Béjarry, candidato a Maubeuge, evita dal 2003 di farsi vedere alla Festa dell’identità che, in realtà, è una festa dove si commemora, per esempio, la Notte dei cristalli, ha recentemente fatto parlare di sé in una sordida e misteriosa vicenda di abiti neonazisti commercializzati con la marca Thor Steinar.

Dovete sapere che Lydia Schénardi, candidata al Comune di Mentone, è un’ammiratrice di Alain Soral e qualche mese fa, durante un incontro con studenti di giornalismo, accarezzava l’idea di una “tracciabilità dei bambini” analoga alla “tracciabilità della carne” nelle buone macellerie.

Dovete sapere che il candidato a Six-Fours Frédéric Boccaletti, cui si attribuisce circa il 30 per cento dei voti, è stato condannato a una pena di un anno, di cui sei mesi da scontare in carcere, per «violenza con arma in una riunione».

Dovete sapere che Laurent Lopez, candidato a Brignoles, è un soggetto che, secondo un documento presentato il 16 ottobre 2013 dal sito della rivista Le Point e, per quanto ne so, non contestato, professa una certa ammirazione per il personaggio Adolf Hitler.

Dovete sapere che Adrien Mexis, candidato a Istres e vicino agli «Identitaires», ha inserito nella propria lista un militante neonazista.

Dovete sapere che uno dei compagni di lista di Dominique Martin, candidato per il Fn a Cluses, nella sua pagina Facebook dice di «amare il Mein Kampf» .

Dovete sapere che Robert Ménard, candidato sostenuto dal Fn a Béziers, non si fa scrupolo, in nome della «libertà di espressione», di difendere il comico Dieudonné o di dialogare con quell’Alain Soral di cui sopra.

Dovete sapere che Thibault de La Tocnaye, candidato a Cavaillon e vicino alla sfera elettorale ultrà del partito animata da Bernard Antony, si vanta di aver combattuto nelle file delle milizie libanesi colpevoli, fra molti altri, dei massacri di Sabra e Shatila.

Dovete sapere che Valérie Laupies, candidata a Tarascon, è anche lei un’ammiratrice di Alain Soral, che trova «molto underground ».

Dovete sapere che David Rachline, candidato a Fréjus e responsabile della pagina Twitter di Marine Le Pen (su cui ci sarebbe molto da dire, ma sarà per un’altra volta), è un altro personaggio vicino a Soral, e che lo invitò ad appoggiarlo nelle amministrative del 2008.

Questa enumerazione, che potrebbe essere più lunga, molto più lunga, fa venire la nausea. E tremiamo di collera al pensiero di aver dovuto stampare, qui, il nome di tali personaggi e la traccia delle loro infamie. Si tratta di fatti documentati, attestati, confermati. Pubblicati sul sito della mia rivista (laregledujeu.org ) e mai smentiti. Mi auguro possano prenderne atto, prima che sia troppo tardi, i lettori di questo articolo che credessero in buona fede alla «sdemonizzazione» del Fn. Mi auguro possano trarne le conseguenze quei candidati democratici che, arrivati al primo turno in terza posizione, pensassero di non ritirarsi al secondo turno per non dover scegliere fra i loro due avversari.

Il Front national — questo può essere verificato con un semplice clic da qualsiasi cittadino onesto — non è, né per la destra né per la sinistra, un avversario come un altro. Il Front national, lo dico con calma, attenendomi ai fatti, non è il rimedio per coloro che sono scoraggiati dal clima deleterio che regna nella vita politica francese. Se si è di destra, si può combattere duramente la sinistra. Se si è di sinistra, si può volere la sconfitta della destra. Se si è democratici, non si possono dare le chiavi delle nostre città a donne e uomini che rappresentano la peggiore delle soluzioni.

(Fonte: Corriere della Sera, 27 Marzo 2014)

Nella foto in alto: Marine Le Pen, leader del Front National

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Commento

  • #1Emanuel Baroz

    La vera storia del trionfo di Marine Le Pen alle elezioni

    I numeri dicono che il vero trionfatore a destra è l’UMP e che la formazione lepenista in realtà ha ottenuto un risultato negativo

    Suona la tromba del trionfo dell’estrema destra in Francia, ma i risultati del Front National non sono per niente eccezionali, tanto che rimane al di sotto dei suoi massimi storici.

    UNA SCONFITTA – La fredda realtà dei numeri dice che il decantato trionfo del Front National è stato invece un mezzo disastro, tanto che i principali esponenti del partito sono stati sconfitti dove si sono presentati e che il risultato del FN è rimasto al di sotto di quello delle amministrative del 1995, come fa notare Le Nouvel Observateur, che pone a confronto i 1.363 seggi alle comunali del 1995 con i 1.180 di oggi o che ricorda che nel 1995 la conquista più grossa fu Tolone, con 170.000 abitanti e oggi il FN si deve accontentare di Frejus, che ne ha appena 52.000. E nel 1995 non c’era tutta l’ostilità all’Europa che c’è ora, non c’era l’euro e non c’erano altri partiti di destra in Europa che ne avevano tratto grande successo

    LE BATOSTE – Il giornale racconta anche di come lo stesso compagno di Marine Le Pen, vicepresidente del partito, si è fatto massacrare a Perpignan dove il sindaco uscente dell’UMP è stato confermato con oltre il 55% dei consensi e poi ha avuto anche la pessima idea d’accusare il suo rivale di aver comprato dei voti, quando in tutta evidenza non ne aveva proprio bisogno.

    GLI SCARSI SUCCESSI – Stessa sorte per altri pezzi grossi del partito, tanto che le poche vittorie s’accompagnano a situazioni locali che hanno indirizzato i consensi sul FN in mancanza di meglio, come ad Hayange, una città siderurgica tradita dalle promesse di socialisti e centristi dove peraltro il FN ha candidato uno storico sindacalista della CGT, o situazioni nelle quali ha pesato sproporzionatamente il voto dei militari, come nel piccolo paese di Le Luc, 9.000 anime e nei pressi di una base militare o in altre aree dove Fn ha fatto bene anche grazie al contributo dei militari ospitati nelle vicine basi, anche nel caso di Frejus, per i quali la simpatia verso il partito d’estrema destra resta alta e costante da anni.

    http://www.giornalettismo.com/archives/1435095/la-vera-storia-del-trionfo-di-marine-le-pen-alle-elezioni/

    1 Apr 2014, 13:53 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    1 Apr 2014, 13:54 Rispondi|Quota
  • #3Alfredo

    1 Apr 2014, 14:56 Rispondi|Quota
  • #4Alfredo

    Ma davvero in Francia ha vinto il Front National? In realtà (per ora) è quarto dietro ai Verdi

    http://www.greenreport.it/news/comunicazione/ma-davvero-francia-ha-vinto-il-front-national-realta-per-ora-e-quarto-dietro-ai-verdi/

    1 Apr 2014, 14:57 Rispondi|Quota
  • #5Alfredo

    In Europa soffia un vento di destra. Ma l’Italia non ha vele

    http://www.affaritaliani.it/politica/in-europa-soffia-vento-destra.html?refresh_ce

    1 Apr 2014, 14:58 Rispondi|Quota
  • #6Parvus

    Alcune cose le ritengo un merito, come l’aver combattuto nelle milizie cristiane libanesi.
    Altre, sono molto inquietanti.

    3 Apr 2014, 16:54 Rispondi|Quota
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