Alture del Golan: razzo lanciato dalla Siria uccide un bambino israeliano

 
Emanuel Baroz
22 giugno 2014
4 commenti

UN RAZZO LANCIATO DALLA SIRIA UCCIDE UN BAMBINO ISRAELIANO DI 15 ANNI

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Gerusalemme, 22 Giugno 2014 – Un bambino di 15 anni morto e altri tre feriti civili israeliani: questo il bilancio di un’esplosione avvenuta al confine tra Israele e la Siria. Secondo le prime informazioni, diffuse dalla radio militare, l’esplosione sarebbe dovuta ad un colpo di mortaio o ad un razzo anticarro proveniente dalla Siria.

Secondo la radio militare, il veicolo colpito dall’esplosione si trovava all’altezza del monte Hozek nel settore centrale delle alture del Golan, sul versante controllato da Israele.

In risposta all’attacco, carri armati israeliani hanno indirizzato il loro fuoco verso postazioni dell’esercito siriano nelle vicinanze della città di Quneitra. In quell’area operano anche, secondo Israele, i terroristi di Hezbollah.

Thanks to Progetto Dreyfus

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui, qui e qui

Nella foto in alto: una postazione della cosiddetta “forza di pace” ONU al confine tra Siria ed Israele, nei pressi della città di Quneitra

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  • #1Emanuel Baroz

    Colpo di mortaio dalla Siria sul Golan: ucciso un quindicenne israeliano

    GERUSALEMME, 22 giu. – E’ un ragazzo israeliano di appena 15 anni la vittima da un’esplosione, probabilmente un colpo di mortaio sparato dalla Siria sulle alture del Golan, strappate a Damasco da Israele nel 1967 ed annesse nel 1981. Lo rriferisce lo Yedioth Ahronoth secondo il quale il giovane si trovava sull’auto colpita dalla deflagrazione con il padre, rimasto ferito gravemente, ed altre due persone.

    Fonti delle forze di sicurezza hanno riferito che il padre della vittima – la prima israeliana da quando da oltre 3 anni e’ iniziata la guerra civile in Siria – era un contractor civile che stava rinforzando la barriera che Israele sta erigendo sui rilievi. Il colpo che ha centrato l’auto e’ caduto vicino a Tel Hazaka. I carri armati israeliani di stanza sul Golan hanno risposto al fuoco.

    A marzo 4 soldati israeliani erano rimasti feriti dall’esplosione di un ordigno sempre sul Golan. E’ la prima vittima israeliana sul Golan per un colpo partito dalla Siria, con cui tecnicamente Israele e’ sempre in guerra. A marzo 4 soldati israeliani erano rimasti feriti dall’esplosione di un ordigno sempre sul Golan.

    (Fonte: AGI, 22 giugno 2014)

    22 Giu 2014, 16:56 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    23 giugno 2014 – Mohammed Karaka, 13enne israeliano originario della cittadina arabo-israeliana di Arraba (Bassa Galilea), è rimasto ucciso, domenica mattina, quando un colpo di mortaio sparato dal territorio siriano (probabilmente da forze filo-Assad: esercito o Hezbollah) ha colpito l’auto in cui viaggiava nei pressi di Tel Hazaka, sulle alture del Golan, insieme al padre e ad altri 3 civili, rimasti gravemente feriti. Carri armati delle Forze di Difesa israeliane hanno reagito sparando verso l’origine del fuoco siriano. È la prima volta che un israeliano viene ucciso presso il confine con la Siria da quando, più di tre anni fa, è iniziata la guerra civile all’interno del paese vicino. Lo scorso marzo, sul confine del Golan, 4 soldati israeliani erano rimasti feriti dall’esplosione di un ordigno. Israele ha inoltrato formale denuncia all’UNDOF, la forza Onu per il mantenimento della pace di stanza al confine israelo-siriano, in seguito all’esplosione di domenica mattina che ha ucciso il 13enne e feriti altri quattro civili in quanto aperta violazione del cessate il fuoco in vigore tra Israele e Siria.

    (Fonte: Israele.net)

    23 Giu 2014, 18:16 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Blitz israeliano contro la Siria, colpiti nove obiettivi militari con jet e missili

    L’operazione più massiccia dal 2011. Gerusalemme spiega: attaccati postazioni e centro di comando della divisione siriana responsabile delle operazioni nel settore del Golan e della morte di Muhammad Karaka , il figlio quindicenne del contractor del Ministero della Difesa, oltre che del ferimento di 5 persone

    di Maurizio Molinari

    Con un blitz coordinato di aviazione e artiglieria l’esercito israeliano ha colpito nove obiettivi militari in Siria nella notte appena trascorsa.

    Si è trattato del più vasto e massiccio intervento israeliano in Siria dal 2011, quando iniziò la guerra civile. E’ stato l’ufficio del portavoce delle forze armate a spiegare che jet e missili terra-terra Tamuz hanno bersagliato “obiettivi scelti con cura”.

    Per la radio israeliana si è trattato di postazioni e centro di comando della 90ma divisione siriana, responsabile delle operazioni nel settore del Golan da dove domenica è partito il colpo che ha centrato l’auto di un contractor del ministero della Difesa, uccidendo sul colpo il figlio di 15 anni Muhammad Karaka e ferendo altre 5 persone. Il contractor è un arabo-israeliano che ha ricevuto la telefonata del premier Benjamin Netanyahu. “I terroristi non distinguono fra arabi ed ebrei, vogliono semplicemente ucciderci e non glielo lasceremo fare” ha detto Netanyahu poco prima di autorizzare il raid, la cui estensione supera quelli lanciati in precedenza a seguito di attentati sul Golan o per bloccare consegne di armi siriane ad Hezbollah.

    Fonti militari a Gerusalemme attribuiscono il raid alle valutazioni seguite all’attacco di domenica, perché si sarebbe trattato non di un colpo caduto casualmente sul lato israeliano bensì di un attacco deliberato. Il maggiore timore di Israele è che gli Hezbollah libanesi sfruttino la guerra civile in Siria per insediarsi sul Golan, aprendo un nuovo fronte di attrito militare con il sostegno del regime di Damasco.

    http://www.lastampa.it/2014/06/23/esteri/blitz-israeliano-contro-la-siria-colpiti-nove-obiettivi-militari-con-jet-e-missili-J8futrs6bO1L6blao4T9DJ/pagina.html

    23 Giu 2014, 18:17 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Israele ha attaccato in Siria? Succede quando tocchi i figli israeliani

    di Sarah F.

    Porca miseria, stavolta i pacivendoli avranno veramente di che parlare, potranno stracciarsi le vesti e gridare alla violazione dei Diritti Umani. Israele ha attaccato almeno quattro obbiettivi militari in Siria e lo ha fatto con una durezza che non lascia adito a dubbi sulla volontà di distruggere gli obbiettivi.

    Adesso dalla solita mediocre stampa occidentale ci aspettiamo titoloni ad effetto del tipo: “Israele bombarda la Siria”, oppure “bombardamento israeliano in Siria. Decine di morti” o peggio, “Israele dichiara guerra alla Siria”. Insomma ci aspettiamo la solita solfa della inversione causa/effetto, dove si evidenzia l’effetto e si trascura completamente la causa.

    E si, cari pacivendoli, perché non è che siccome ieri sera a Gerusalemme avevano la luna storta hanno deciso di bombardare quattro obbiettivi militari siriani, dietro a questa decisione c’è una causa ben precisa, cioè l’ennesimo lancio di missili dal Golan verso Israele. Solo che ieri quel lancio di missili ha ucciso un ragazzino di 13 anni, Mohammed Karaka. Il problema è che quel ragazzino era israeliano ed è morto veramente, senza possibilità di miracolose resurrezioni come avviene per i palestinelli, quindi non interessa a nessuno.

    Peccato che a Gerusalemme non la pensino così. Quando agli israeliani gli toccano i figli hanno la brutta abitudine d incazzarsi. In Israele i figli sono sacri, non si usano come scudi umani, non si immagina per loro un futuro da Shaid, a scuola non gli si insegna l’odio.

    E così può avvenire che se ammazzano un ragazzino israeliano o ne rapiscono tre, la reazione non sia proprio “diplomatica”. E considerando che gli arabi non comprendono bene le “reazioni diplomatiche” può succedere che per farsi capire bene Israele sia costretto a parlare con altri argomenti, gli unici che gli arabi riescono a capire.

    Quindi sbraitate pure cari pacivendoli, sbracciatevi e urlate alla violazione dei Diritti, protestate perché l’IDF per cercare i tre ragazzi rapiti isola la Cisgiordania, fate manifestazioni davanti all’Onu perché i caccia israeliani hanno bombardato basi militari in Siria, quando agli israeliani gli tocchi i figli è quello che ti devi aspettare.

    http://www.rightsreporter.org/israele-ha-attaccato-in-siria-succede-quando-tocchi-i-figli-israeliani/

    23 Giu 2014, 18:18 Rispondi|Quota