Parigi (Francia): manifestazione propalestinese degenera nuovamente nella violenza antisemita

 
Emanuel Baroz
21 luglio 2014
6 commenti

Francia. Scontri e assalti alle sinagoghe parigine

di Stefano Montefiori

manifestazione-gaza-parigi-antisemitismo-focus-on-israelNonostante il divieto delle autorità, le manifestazioni di sostegno a Gaza e gli incidenti non si fermano a Parigi. Dopo gli scontri di sabato nel quartiere di Barbès, ieri centinaia di persone hanno affrontato la polizia a Sarcelles, alla periferia della capitale. Automobili incendiate, lancio di pietre contro gli agenti che hanno risposto sparando proiettili di gomma e lacrimogeni Scontri violenti in particolare nei pressi della sinagoga, colpita da bottiglie molotov. (Oltre a questo sono stati distrutti, saccheggiati e poi incendiati alcuni negozi appartenenti ad ebrei, in pieno stile nazista)

Intorno alle 19 poi si è sparsa la voce che gli estremisti islamici stavano per dare l’assalto a rue de Rosiers, la via simbolo della comunità ebraica parigina, nel cuore del Marais. I commercianti hanno chiuso le saracinesche e sono arrivati una decina di camion della polizia; gli agenti hanno presidiato la vicina stazione di metropolitana Saint Paul. Schierati anche i militanti della «Ligue de défense juive», il movimento in prima linea nel difendere le sinagoghe dall’attacco di domenica 13 luglio, ma poi accusato — anche da alcune voci all’interno della comunità ebraica — di provocazioni.

«Gaza, là una guerra, qui una polveriera», titola in prima pagina oggi il quotidiano Libération. Il governo difende la contestata linea di proibire le manifestazioni nella regione parigina: «Questi eccessi inaccettabili giustificano ancora di più la nostra scelta» ha detto il premier Manuel Valls alla commemorazione per il 72 anniversario della retata del Vél dl-liv (13.152 ebrei arrestati e deportati nel luglio 1942). Valls ha denunciato «un nuovo antisemitismo, che si diffonde su Internet e nei nostri quartieri popolari, che nasconde il suo «odio dell’ebreo» dietro un antisionismo di facciata e dietro l’odio per lo Stato di Israele».

(Fonte: Corriere della Sera, 21 Luglio 2014, pag. 2)

Nella foto in alto: l’assalto antisemita al quartiere ebraico parigino

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  • #1Emanuel Baroz

    Parigi, gravi violenze antisemite

    PARIGI – Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, si è recato oggi a Sarcelles, cittadina della banlieue di Parigi teatro ieri di violenti scontri a margine di una manifestazione pro-palestinese non autorizzata nei pressi di una sinagoga, e ha parlato di “violenze antisemite” e “atti gravi e intollerabili” da parte dei dimostranti.

    “Quando si minaccia una sinagoga, e si brucia un negozio perché il proprietario è ebreo, si commette un gesto antisemita. Le cose vanno definite”, ha detto il ministro, che sul posto ha incontrato alcuni rappresentanti della comunità e il gran rabbino di Francia.

    Cazeneuve ha anche difeso la decisione di vietare la manifestazione pro-palestinese di sabato a Parigi, che ha portato a un corteo non autorizzato degenerato in pesanti scontri nella capitale. “Non è il divieto alla manifestazione che porta la violenza, è la violenza che porta al divieto alla manifestazione”, ha dichiarato. Intanto, i militanti hanno lanciato un nuovo appello a manifestare a Parigi, ancora nel pomeriggio di sabato.

    http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/111290/parigi-gravi-violenze-antisemite.html

    22 Lug 2014, 20:19 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Parigi vieta i cortei. E le piazze si infiammano: scontri e violenze

    di Stefano Montefiori

    Dopo l’assalto di domenica a due sinagoghe, il prefetto di Parigi aveva vietato nella capitale ogni manifestazione in sostegno di Gaza o di Israele, evocando «gravi rischi di ordine pubblico». Dal Ciad, dove era in visita ufficiale, anche il presidente François Hollande ieri ha chiesto ai parigini di rinunciare ai cortei. Risultato: migliaia di persone in piazza nonostante il divieto, lanci di pietre e lacrimogeni, due feriti tra i manifestanti, 13 tra i poliziotti, 41 arresti. Pneumatici e immondizia incendiati, pezzi di asfalto divelti, bandiere israeliane date alle fiamme. Se la preoccupazione era l’ordine pubblico, raramente è stato così violato come ieri nei quartieri di Barbès e Château-Rouge, nella Parigi multietnica, araba e africana. Altrove, per esempio a Lione e Marsiglia, le manifestazioni erano autorizzate e non ci sono stati scontri. «Non lasceremo che il conflitto israelo-palestinese venga importato in Francia», avevano ripetuto sia il premier Manuel Valls sia Hollande, preoccupati che la piazza venisse strumentalizzata dagli estremisti islamici. La sensazione è che Valls abbia tentato di ripetere l’operazione riuscita a gennaio con Dieudonné, ossia la messa al bando pura e semplice: allora del comico antisemita, adesso dei cortei pro-palestinesi che rischiano di trasformarsi in esplosioni di odio contro gli ebrei. Ma la proibizione di manifestare, oltretutto in una città da sempre attraversata dai cortei, non ha funzionato. Anzi, ha fatto crescere la tensione. Restano la violenza (non solo) degli slogan — «Israele assassino, Hollande complice» — e l’imbarazzo su come gestire il nuovo corteo pro-Gaza, mercoledì sera a Parigi.

    (Fonte: Corriere della Sera, 20 Luglio 2014, pag. 13)

    22 Lug 2014, 20:20 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Gaza, l’antisemitismo sibila ancora in Europa. Da Parigi a Londra, slogan terribili contro gli ebrei. “Hitler aveva ragione”

    http://www.huffingtonpost.it/2014/07/22/antisemitismo-manifestazioni-pro-gaza_n_5608708.html?utm_hp_ref=italy

    22 Lug 2014, 20:22 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    BARBARIE E CIVILTA’

    di Alex Zarfati

    Italiani particolarmente solerti a berciare di “pena di morte”, “castrazioni chimiche”, “deportazione zingari” ,”spari ai barconi degli immigrati” a casa propria, si trasformano in operatori umanitari quando parlano di conflitto israelo-palestinese. Conflitto che loro comprendono come io comprendo di fisica quantistica, ma sul quale non rinunciano a voler dare il loro parere a costo di apparire ridicoli. Li aiuto io.

    Pratica del rapimento dei soldati, degli animali-bomba, l’uso degli aiuti umanitari per costruire tunnel, gli arsenali nelle moschee, le rampe di missili negli ospedali, i cecchini nelle case, l’incoraggiamento a fare da scudi umani, il lancio di migliaia di razzi contro la loro stessa gente, il rifiuto di ogni tregua e il dichiarato obiettivo di “radere al suolo Israele”, “colpire chiunque e dovunque” da parte di Hamas è ‘LA BARBARIE’. Impiego di soldati per smantellamento delle infrastrutture del terrore in risposta a migliaia di attacchi subiti da anni, l’uso di avvisi telefonici, sms, volantini, il coordinamento con gli operatori umanitari, l’invio di acqua, luce, medicinali, beni di prima necessità, l’accettare ogni tregua e il dichiarato obiettivo di “colpire solo i terroristi”, di “rinunciare ad ogni attacco se si rischia di coinvolgere civili” da parte di Israele è ‘LA CIVILTA’ ‘.

    Fare la conta comparativa dei morti senza fornire i motivi della disparità equivale ad incoraggiare Hamas a perseguire la strategia degli scudi umani. Fare la conta comparativa dei morti senza chiarire che Hamas incoraggia al martirio la propria gente equivale ad avere sulla coscienza quei morti.

    https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/664555413620823/?type=1

    22 Lug 2014, 20:23 Rispondi|Quota
  • #5Frank

    L’ho sempre detto e lo dirò sempre che il overno Israeliano era troppo lassista quanto tramavano l’organizzazione terroristica Hamas, aspettavano il tempo opportuno lanciando molti razzi per far scattare IDF su Gaza. Certo ora l’invasione di terra trova difficoltà forse non se l’aspettavano la resistenza e la selvaggia aggressioni d’Hamas. Il Governo e generali IDF sapevano che entrare a Gaza, s’infuoca l’antisemitismo in Europa (specialmente dove vi sono un’enorme densità di mussulmani). Ripeto tutto quanto é colpa del lassismo e la lentezza di decisione politica israeliana, di mettere a tacere definitivamente Hamas. Israele doveva controllare con la loro tecnologia il territorio di Gaza, non lasciare costruire innumerevoli gallerie e campi di addestramento, industrie per la costruzione di razzi. L’opinione pubblica mondiale (amici d’Israele e israeliani) si domandano macosa ha fatto IDF tutti in questi anni, direi ben poco le prove le vediamo ora sul campo di battaglia. Secondo me e penso dopo il conflitto israelo-Hamas alcuni ministri perderanno la posizione ( il primo ministro BIBI sicuramente é un incompetente riguardo le decisioni belliche). Va ricordato da come si evolgono le azioni contro Hamas, penso che i nemici d’Israele si fanno uno specchio dell’efficacia dell’IDF (questo ci preoccupa altro che deterrenza ). Sono passate le vecchie gloriose guerre arabo-israele, i tempi sono cambiati il terrorismo é forte più che mai e ben armato. Dormire sugl’allori delle vecchie glorie belliche é una pazzia. Se gli americani ricattano Israele ha fare una tregua riguardo il conflitto di Gaza, sarebbe un disastro per IDF. Dopo poco tempo i terroristi inizieranno ancora e più ferocemente i lanci di razzi.

    22 Lug 2014, 22:02 Rispondi|Quota
  • #6Frank

    DAMASCO – Tutte le donne dello Stato islamico, che si estende da Aleppo in Siria a Mosul in Iraq, deve subire l’infibulazione. Esso fornisce un “decreto” promulgato dall’autoproclamato “Califfo” Abu Bakr al Baghdadi, la cui autenticità non può essere verificata.
    immagini

    Il decreto è del 21 luglio e ha le insegne dello Stato islamico in Aleppo, nella regione di Azaz, a nord della città siriana settentrionale.

    Il testo, che ha un certo numero di errori tipografici, si basa sui presunti detti attribuiti al Profeta Maometto, ma le fonti utilizzate non sono quelle solitamente citati per sostenere la validità della tradizione profetica.

    Il testo afferma che “per proteggere lo Stato Islamico in Iraq e il Levante, e nel timore che il peccato e il vizio si propagano tra uomini e donne nella nostra società islamica, nostro signore e principe dei credenti Abu Bakr al Baghdadi ha deciso che in tutte le regioni dello Stato islamico le donne dovrebbero essere cucite. ”

    Cosa sta succedendo là fuori, oltre l’immaginazione di qualsiasi bestialità:

    infibulazione massa imposte alle donne:
    I cristiani perseguitati e uccisi se non si convertono (le loro case contrassegnati)
    intere famiglie massacrate perché stavano festeggiando la laurea di una figlia,

    ecc ecc ecc

    E tutto questo, con il silenzio assordante degli Stati Uniti, Unione europea e vari idioti.

    Dopo aver creato quella situazione, ora si lavano le mani ei piedi!

    Ricordate che ciò che sta accadendo lì, se non fermato, accadrà prima o poi da noi.
    E gli islamisti impazziti, saranno nemmeno scontare i temibili relativisti / collaboratori e leccare “ass” vari.

    23 Lug 2014, 12:48 Rispondi|Quota
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