In Europa il pregiudizio antiebraico si diffonde sempre più pericolosamente

 
Emanuel Baroz
25 luglio 2014
9 commenti

L’antico veleno del pregiudizio

di Pierluigi Battista

antisemitismo-europa-focus-on-israelIn un’Europa dove a Berlino, attorno a una moschea, hanno gridato «viva Hitler» e In Francia militanti pro Hamas danno l’assalto a una sinagoga con lo slogan «Mort aux juifs», in quest’Europa fragile e intossicata bisogna almeno prestare ascolto all’Anti-Defamation League quando denuncia un ambasciatore europeo in pectore, reo di aver bollato gli ebrei come «agenti di Satana» e beneficiari dell’«industria dell’Olocausto». Péter Szentmlhàlyi Szabó, l’autore di queste dichiarazioni antisemite, sta infatti per occupare il ruolo di ambasciatore d’Ungheria in Italia. L’AntiDefamation League chiede alle autorità italiane, e in primo luogo al presidente della Repubblica, di bloccare la sua nomina. È un segnale dl allarme, non un’interferenza. La velocità con cui si stanno propagando i veleni dell’antisemitismo richiede risposte rapide, nitide, gravi quanto grave è il contesto che le giustifica.

L’Italia non è immune da questo catastrofico degenerare della critica anti israeliana nella resa agli stereotipi antisemiti mascherati da antisionismo. Hanno imbrattato le mura della sinagoga di Vercelli con scritte in cui si accusano tout court «gli ebrei» di esser complici del massacro di Gaza. Ogni critica, anche la più feroce, alla politica dello Stato di Israele è legittima. Si può pensare tutto il male possibile di una protesta davanti alle ambasciate e al consolati israeliani: ma è libera contestazione di un governo, di una condotta bellica. Invece sembra che si sia sbriciolata la frontiera che divide la critica allo Stato di Israele e l’accusa indiscriminata agli «ebrei» sparsi nel mondo e in Europa in particolare.

C’è qualcosa di mostruoso in un’Europa in cui le scuole ebraiche sono sotto il mirino dei terroristi, in cui i cortei sfociano negli assalti ai quartieri a forte insediamento ebraico (anche questo è accaduto a Parigi), in cui vengono minacciati e fatti bersaglio di raccapriccianti ingiurie i rabbini, come è successo in Olanda, in cui i pregiudizi del vecchio e repellente antisemitismo nazistoide si saldano con i nuovi pregiudizi «antisionisti», in cui è pericoloso indossare la kippah, in cui i bambini ebrei vanno a scuola con la paura disegnata sul volto dei genitori. I primi a denunciare questa spaventosa deriva antiebraica e giudeofobica dovrebbero proprio essere i sostenitori della causa palestinese, gli spiriti più critici nei confronti dello Stato di Israele e della sua invasione della Striscia di Gaza. Dovrebbero essere loro a tracciare una linea di demarcazione invalicabile, a cacciare dalle loro manifestazioni gli energumeni antisemiti, a non permettere che a Roma ancora oggi si possano immaginare assalti al Ghetto ebraico dove il 16 ottobre del ’43 i nazisti deportarono uomini e donne sulla strada senza ritorno per Auschwitz. E invece tacciono. Fanno finta di non capire. Accettano commistioni intollerabili, si adeguano alla linea che non riconosce a Israele nemmeno il diritto di esistenza accanto a uno Stato palestinese, non spendono nemmeno una parola sui razzi sparati da Hamas per terrorizzare la popolazione civile delle città israeliane.

E allora, dentro un’Europa di nuovo così ostile nei confronti degli ebrei, è bene che le autorità italiane prendano sul serio l’appello accorato dell’Anti-Defamation League e si uniscano alla protesta contro un ambasciatore che avrebbe definito gli ebrei «agenti di Satana». Un piccolo segnale. Per una battaglia che vale la pena combattere.

(Fonte: Corriere della Sera, 25 Luglio 2014)

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  • #1Frank

    Non c’é da meravigliarsi, l’antisemitismo in Europa c’é sempre stato soltanto ora con tutte quelle guerre sante in MO sale esponenzialmente verso una situazione critica e alquanto pericolosa. I vari governi europei hanno anche una loro responsabilità, non troncando sul nascere di organizzazioni anti-ebraiche e manifestazioni naziste. Comunque la situazione diventa sempre più critica non solo per gli ebrei ma anche per i loro sostenitori. I pacifinti comunque non fanno del bene, anzi gettano benzina sulle manifestazioni anti-ebraiche.

    25 Lug 2014, 21:56 Rispondi|Quota
  • #2Simone

    Qualcuno si è mai chiesto il perchè di questo odio? Per la cronaca, io sono uno di quei filopalestinesi che si incazza a morte quando sente parlare di Hitler o dell’odio contro gli ebrei….
    Sarebbe carino mi rispondeste una volta, magari senza insulti, se non chiedo troppo!

    26 Lug 2014, 12:23 Rispondi|Quota
    • #3Alberto Pi

      @Simone: si chiama pregiudizio antiebraico. Quello di cui sei pieno anche tu fin sopra i capelli

      27 Lug 2014, 01:26 Rispondi|Quota
  • #4Simone

    Alberto Pi ha detto:

    @Simone: si chiama pregiudizio antiebraico. Quello di cui sei pieno anche tu fin sopra i capelli

    Antiebraico? E per quale motivo? Antisionista sicuramente, considerando il Male che si sta facendo, ma non antiebraico o antisemita, questo non lo permetto a nessuno di dirlo!!!

    27 Lug 2014, 11:11 Rispondi|Quota
  • #5Mario

    Ieri, mentre facevo una doccia tra un allarme missile ed un altro ed il mondo chiedeva ad Israele di lasciarsi bombardare senza reagire (col presidente mussulmano Hussein Obama in testa), gli islamisti in Siria decapitavano 60 persone (cranio più cranio meno). È veramente impressionante e rassicurante allo stesso tempo sentire le voci di orrore e condanna da parte di quei benpensanti che guardano solo verso casa mia, qui in Israele…

    28 Lug 2014, 08:17 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Non può morire qualche israeliano in più?

    di Giulio Meotti

    Manifestazioni antisraeliane in tutte le città d’Europa, assalti alle sinagoghe, interrogazioni parlamentari, titoli e immagini in prima pagina su giornali e telegiornali, appelli radio a sparare ai sionisti. Ormai è chiaro che all’opinione pubblica non interessa se un tank israeliano si ferma di fronte a un terrorista di Hamas con in braccio i suoi figli. Non gli interessano i video dei piloti israeliani che abortiscono una missione se sotto hanno dei civili (il generale inglese Kemp ha detto che nessuno al mondo ha standard etici così elevati in guerra come Israele). Non vuole sentir parlare di missili stipati nelle scuole con la bandiera dell’Onu. Non interessa sapere il numero di missili lanciati da Hamas, chi li paga, chi paga il cemento usato per i tunnel della morte, le ong subdole, la doppia morale, l’odio antisemita, l’islam politico. Per il mondo, Israele è il capro espiatorio. Gli ebrei sono semplicemente ingiusti. Non puoi placare questa follia. E’ come un virus. Ed è un virus che ha contagiato anche giornalisti che pretendono di essere terzi. Allora mi viene un dubbio: non è che il mondo si sentirebbe meglio se un po’ di israeliani in più si lasciassero uccidere, giusto per pareggiare i conti? Siamo sempre al vecchio mercante di Venezia di Shakespeare, Shylock che chiede “una libbra della vostra bella carne da tagliarsi e da prendersi in quella parte del vostro corpo che a me piacerà”.

    (Fonte: Il Foglio, 25 Luglio 2014)

    28 Lug 2014, 13:12 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Allarme in Norvegia, musei ebraici chiusi

    Autorità mettono in guardia su possibile “imminente” attacco.

    I musei ebraici in Norvegia sono rimasti chiusi oggi dopo l’allarme lanciato ieri dalle autorità del Paese che hanno messo in guardia sulla possibilità di un “imminente” attacco terroristico da parte di individui provenienti dalla Siria. La comunità ebraica potrebbe rientrare tra gli obiettivi dei militanti islamici radicali, anche alla luce dell’attacco avvenuto a maggio al museo ebraico di Bruxelles. I musei ebraici norvegesi riapriranno al pubblico da martedì.

    (Fonte: ANSA, 25 luglio 2014)

    28 Lug 2014, 13:13 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    Episodi di antisemitismo in Europa

    Violenze e minacce in Francia, Germania e Norvegia

    PARIGI – Ha destato sgomento e preoccupazione in Francia quanto accaduto ieri a Bobigny, periferia di Parigi, dove un gruppo di giovani, forse una decina, ha aggredito e malmenato un ebreo di diciannove anni.

    Il ragazzo, membro della Ligue de défense juive, è stato fermato intorno alle quattro e mezza del pomeriggio. «Lo hanno colpito diverse volte alla gamba e sul fianco» ha riferito una fonte citata dalla stampa. Fuggito, il ragazzo si è quindi recato in ospedale per le ferite riportate e ha sporto denuncia alla polizia. L’unione degli studenti ebrei di Francia ha parlato esplicitamente di «un’aggressione antisemita». L’unione ha inoltre affermato che il giovane «era stato individuato su Internet» nelle scorse settimane e i suoi dati erano stati pubblicati su Facebook, con tanto di minacce e di insulti.

    Intanto, un altro presunto episodio di antisemitismo è stato denunciato in Germania. Un giovane con una kippah, il tradizionale copricapo ebraico, è stato aggredito nel centro di Berlino. Stando a quanto riferito dalla polizia, il giovane di i8 anni è stato attaccato da uno sconosciuto che lo ha colpito al volto e ha schiacciato coi piedi gli occhiali che gli erano caduti a terra. Il ragazzo si è poi rifugiato nella vicina sinagoga.

    Sempre di ieri si è diffusa la notizia che in Norvegia i musei ebraici sono rimasti chiusi dopo l’allarme lanciato dalle autorità del Paese che hanno messo in guardia sulla possibilità di «un imminente attacco terroristico da parte di individui provenienti dalla Siria». La comunità ebraica, rilevano le autorità norvegesi, potrebbe rientrare tra gli obiettivi.

    (Fonte: L’Osservatore Romano, 27 Luglio 2014)

    28 Lug 2014, 13:13 Rispondi|Quota
  • #9Parvus

    Tranne in alcuni casi di laido razzismo, penso non si debbano criminalizzare oltremisura i razzistelli che vanno a scrivere sui muri. I Veri criminali sono i docenti che sono andati a raccontare ai ragazzi che i superstiti dei campi di sterminio sono andati in palestina a fare ai palestinesi la stessa cosa che avevano subito dai nazisti, e i giornalisti che fanno credere agli ingenui che gli israeliani facciano apposta ad ammazzare i bambini. Sappiamo che una buona parte di questa gentaglia, non agisce solo per razzismo, ma perché prezzolata dal denaro degli sceicchi. Spero che questi criminali vengano individuati e portati innanzi a un tribunale, ma fin d’ora dobbiamo denunciare questi giuda seminatori d’odio.

    29 Lug 2014, 12:09 Rispondi|Quota