Torino: “boicottate gli artisti israeliani”. Manifestazioni contro gli spettacoli previsti per la rassegna Torino Danza

 
Emanuel Baroz
3 settembre 2014
3 commenti

“Boicottate gli artisti israeliani”. Nel mirino MiTo e Torino Danza

La protesta contro Tel Aviv (Gerusalemme…)tocca i concerti. Manifestazione davanti alle biglietterie.

di Massimo Numa

torino-danza-israele-boicottaggio-focus-on-israelNon erano tanti, ma è l’idea che li ha mossi a essere inquietante. Gli attivisti del «Comitato boycott Israel» di Torino, più alcuni militanti dei centri sociali torinesi, si sono ritrovati ieri pomeriggio in via Rossini, davanti alla biglietteria di Torino Danza per protestare contro il ruolo degli artisti israeliani nelle manifestazioni in programma per tutto settembre.

Un’azione che preoccupa non poco la comunità ebraica, che già lamenta minacce di boicottaggio contro i negozi. «La cultura è dialogo: attaccare gli artisti è una forma grave di antisemitismo», dice Beppe Segre, presidente della Comunità torinese.

– Quattro nel mirino
La protesta ha portato alla scrittura di un documento-appello, che invita a boicottare «quattro spettacoli con artisti israeliani». Quelli di MiTo, dove il 12 settembre è atteso il trio jazz guidato dal contrabbassista Avishai Cohen, il 19 il pianista Omri Mor, il 21 la cantante Noa. Quelli di Torino Danza, dove al Carignano si esibirà la Kibbutz Contemporary Dance Company nello spettacolo Aide-Memoire. «In conformità con la campagna internazionale di boicottaggio – prosegue il documento -, disinvestimento e sanzioni verso Israele, è importante che tutte le persone e le associazioni sensibili si mobilitino per l’annullamento di questi eventi, come forma di protesta per il regime di apartheid vigente da 66 anni in Palestina e per i terribili massacri perpetrati a Gaza. In particolare s’invita a costruire una forte mobilitazione contro l’evento del Torino Danza Festival del 27-28 settembre, in quanto direttamente sponsorizzato dall’Ambasciata israeliana. La rassegna Torino Danza – continua il documento – sembra essere particolarmente permeabile alle pressioni della “Israel lobby»: due anni fa ospitò la Batsheva Dance Company e, di fronte agli appelli che chiedevano l’annullamento dell’evento il direttore del Festival, tuttora in carica, criticò il boicottaggio definendolo una “censura violenta”».

A proposito di «Aide Memoire», uno spettacolo dedicato allo sterminio degli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale, si arriva ad accusare gli israeliani di «strumentalizzare» la storia «per giustificare l’esistenza di «Israele e i suoi crimini».

– L’attacco
Conclusione: «Si invitano singoli e associazioni a costruire una forte campagna di iniziative, dal 2 fino al 28 settembre, per il boicottaggio degli eventi culturali sopracitati, come forma di solidarietà concreta con la quotidiana Resistenza del popolo palestinese». Infine due lettere aperte, inviate ai musicisti Cohen e Mor, in cui gli artisti sono invitati a prendere posizione esplicita contro Israele confidando in una loro non «neutralità».

– Campagna d’odio
Da mesi ormai sui siti antagonisti e sui profili dei social network legati ai centri sociali,alle frange estreme del movimento No Tav e ad alcuni settori dell’area anarchica, è in atto una massiccia campagna d’odio contro Israele.

Un crescendo senza soste, culminato con la pubblicazione dei prodotti israeliani da boicottare; non solo multinazionali ma anche piccole aziende che hanno quote di partecipazione in società di medie o piccole dimensioni. Gli elenchi vengono aggiornati continuamente e il boicottaggio si riflette anche sulle aziende italiane che vendono armi, tecnologia e altro a Tel Aviv (Gerusalemme…).

Anche a Torino sono comparsi volantini davanti ai negozi gestiti da membri della comunità ebraica, per invitare i clienti a non entrare.

(Fonte: La Stampa, 3 Settembre 2014)

Articoli Correlati
Università di Torino, alla fine per fortuna la ragione trionfa: il senato accademico dice NO al boicottaggio contro Israele

Università di Torino, alla fine per fortuna la ragione trionfa: il senato accademico dice NO al boicottaggio contro Israele

Torino, no del senato accademico al boicottaggio contro il Technion di Haifa Solo i rappresentanti degli studenti votano a favore dell’iniziativa filopalestinese. Ajani accolto all’uscita da grida “Vergogna, assassini” di […]

Torino: “Boicottate l’israeliano!”. L’arrivo del cantante Asaf Avidan scatena i “soliti” odiatori di professione

Torino: “Boicottate l’israeliano!”. L’arrivo del cantante Asaf Avidan scatena i “soliti” odiatori di professione

Torino – “Boicottate l’israeliano”. Presidio contro la star Tutti i manifesti del cantante Asaf Avidan sono stati sfregiati con scritte anti-Israele o strappati. La Comunità Ebraica: a Torino cresce l’antisemitismo […]

Torino: i soliti pacifinti contestano Amos Oz!

Torino: i soliti pacifinti contestano Amos Oz!

Lo scrittore Amos Oz contestato dai manifestanti di Free Palestine Protesta al Teatro Regio nel corso di una lezione di fronte a duemila studenti. Striscioni e volantini contro Israele e […]

Fiera del Libro di Torino 2010: Vattimo propone ancora un boicottaggio antisraeliano

Fiera del Libro di Torino 2010: Vattimo propone ancora un boicottaggio antisraeliano

E a Torino Vattimo vuole ancora boicottare Israele Ancora una volta il Salone del Libro, dopo le polemiche del 2008 (e ricordiamo il boicottaggio contro l’Egitto del 2009) , quando […]

Torino: la stupidità antisraeliana non conosce confine

Torino: la stupidità antisraeliana non conosce confine

Torino: compaiono volantini per il boicottaggio della partita di Champions League Juventus-Maccabi Haifa!!!! Torino, 20 Ottobre 2009 – Organizzazioni propalestinesi (sempre le stesse….) hanno distribuito dei volantini che invitavano a […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    “Colpire la cultura è antisemitismo”

    Il presidente della Comunità Ebraica: noi siamo a fianco d’Israele.

    di Maria Teresa Martinengo

    «La stupidità umana non ha limiti, purtroppo», commenta il presidente della Comunità Ebraica, Beppe Segre, indignato per l’incitamento al boicottaggio degli artisti israeliani. «Noi crediamo – afferma Segre – che cultura e arte siano il mezzo per creare e approfondire legami, conoscersi per dialogare, posizione che deriva da tutta la tradizione ebraica e che riteniamo appartenga nel profondo alla civiltà occidentale nel suo insieme». Ancora: «La Comunità Ebraica di Torino è assolutamente contraria alle posizioni violente e distruttive espresse da questa protesta e appoggia completamente la posizione dello Stato di Israele, impegnato a difendere i suoi cittadini oggetto di una campagna violenta di odio e di assurda criminalizzazione. La Comunità propende fortemente per l’incontro e la trattativa, verso la quale pare si siano indirizzate le parti in causa, e per questo trova controproducente ogni appello alla messa al bando della cultura solo perché di provenienza ritenuta “nemica”». Segre ricorda che della cantante Noa sono note le posizioni anti-Netanyahu. «Si boicotta un’artista non per le sue idee o azioni, ma semplicemente per la sua cittadinanza israeliana. Questo è razzismo e antisemitismo, non valutazione politica. Una prassi, purtroppo, ampiamente praticata nel mondo sedicente democratico contro Università e intellettuali israeliani».

    (Fonte: La Stampa, 3 Settembre 2014)

    11 Set 2014, 00:25 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    “Non c’è posto a Torino per l’intolleranza fanatica”

    Il sindaco Fassino: “Respingiamo ogni proposta di boicottaggio”.

    di Massimo Numa

    Le parole e la rabbia che ieri sono arrivate dall’area antagonista torinese nei confronti delle collaborazioni tra i festival «MiTo» e «Torinodanza» hanno indignato la città. Per tutti parla il sindaco Piero Fassino: «Manifestazioni di ostilità rabbiosa e di fanatica intolleranza non possono trovare ospitalità in una città come Torino fondata su valori democratici di inclusività, laicità e rispetto. Per questo qualsiasi proposta di boicottaggio è inaccettabile e va respinta». Fassino prende posizione a nome di tutti i torinesi e con la sua esperienza di vicende internazionali contesta anche le modalità della protesta: «Ai conflitti non si risponde con altri conflitti, né alimentando pregiudizi e tensioni. E l’esperienza dimostra che con i boicottaggi si sono prodotte soltanto ulteriori lacerazioni. Di fronte alle tragedie che vive il Medio Oriente quel che serve non è aprire nuove ferite, ma sostenere chi ogni giorno opera per affermare confronto, dialogo convivenza e pace».

    – La manifestazione
    Parole chiare che confermano la posizione di Torino e la sua storia. Oggi scenderà in campo anche l’«Associazione Italia-Israele» che alle 17,30 manifesterà in piazza San Carlo per manifestare solidarietà nei confronti degli artisti ebrei.
    Non ci sono dubbi su cosa pensa la maggioranza dei torinesi ma la preoccupazione è che l’onda d’odio contro Israele è diventato un mantra dell’area antagonista torinese. Dopo le lettere agli artisti israeliani in cui il Comitato Boycott Israel li invita a disertare le manifestazioni in programma, il prossimo passaggio ora sono stati programmati i presidi di protesta durante gli spettacoli.

    – Presidi di protesta
    L’appello del piccolo nucleo di attivisti si concentra proprio su questo aspetto, in un crescendo di accuse. Un grafico di Casale Monferrato ha disegnato una specie di bandiera con la stella di David che si trasforma in una svastica, mentre, nei post dei social network, gli israeliani vengono definiti «nazi-sionisti» o «nazisti» tout court.

    Per le forze dell’ordine, gli attivisti anti-israeliani non costituiscono un problema di ordine pubblico. I loro presidi sono costituiti da poche decine di persone, con una prevalente presenza di anarco-insurrezionalisti e da un segmento dell’area autonoma legata ai centri sociali. Gli stessi soggetti che si ritrovano poi in Val Susa nelle manifestazioni No Tav. Nelle ultime iniziative di lotta, in particolare la marcia da Avigliana a Venaus del luglio scorso, l’assemblea aveva deciso di affiancare le bandiere palestinesi ai simboli del conflitto contro il treno superveloce.

    – Contro gli architetti
    Il Comitato Boycott Israel nel giugno scorso ha contestato gli architetti israeliani invitati a Torino e aveva tentato di organizzare una protesta «anti-sionista» anche nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile, caduta però immediatamente nell’oblio. In qualche occasione, gli attivisti si sono ritrovati appena in due o tre, sempre gli stessi. con i loro cartelloni appoggiati ai muri e i soliti slogan. Poi le foto dei bombardamenti di Gaza. Neanche una parola sui razzi di Hamas, nè sui tre adolescenti rapiti e uccisi, nè sulle esecuzioni di massa di presunte spie palestinesi, giustiziate in mezzo alla strada.

    – «Via al sabotaggio»
    Il 27 luglio ci fu un corteo pro Palestina e questa è la sintesi di un report di Infoaut, organo delll’Autonomia: «…. Ribadire come quella palestinese sia una causa che riguarda in primo luogo un’aggressione indiscriminata di uno stato razzista e segregazionista… in via Po sono state ricordate, partendo dai presidi e dalle opere di controinformazione per arrivare alle diverse pratiche di sabotaggio… » Dalle parole ai fatti.

    (Fonte: La Stampa, 4 Settembre 2014)

    11 Set 2014, 00:26 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Dalla pagina Facebook dei nostri amici di Progetto Dreyfus riportiamo il seguente post:

    TORINO, ISTITUZIONI ASSENTI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL BOICOTTAGGIO DEGLI ARTISTI ISRAELIANI

    Il sit-in organizzato a Torino dall’Associazione Italia-Israele per sensibilizzare contro il boicottaggio della rassegna musicale “MiTo-Settembre Musica”, in cui parteciperanno molti artisti israeliani, ha visto l’assordante assenza delle istituzioni cittadine, ad eccezione degli esponenti radicali Enzo Cucco, Giulio Manfredi, Alberto Ventrini, del consigliere comunale radicale/PD Silvio Viale e dell’ex consigliere regionale Gianpiero Leo.

    Un’assenza che Giulio Manfredi della Direzione Radicali Italiani e segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha commentato così:

    “In questi giorni vedo grande attenzione critica da parte del Palazzo, sindaco in testa, ad una mostra fotografica che, senza quell’attenzione, sarebbe passata del tutto inosservata. Io, invece, ritengo che la vera cosa scandalosa sia stata l’assenza, ieri, alla manifestazione di Italia-Israele, praticamente di due interi Palazzi, dei rappresentanti sia del Comune di Torino sia della Regione Piemonte. Certo, comunicati con dichiarazioni di condanna del boicottaggio ci sono stati ma non bastano; quella di ieri era una delle occasioni in cui si doveva metterci la faccia. Peccato. Alla prossima!”

    [ da Associazioneaglietta.it. Se sei interessato alla lettura di tutto l’articolo > http://www.associazioneaglietta.it/2014/09/07/manifestazione-contro-boicottaggio-artisti-israeliani-vero-scandalo-e-assenza-istituzioni/ ]

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/688021391274225/?type=1

    11 Set 2014, 00:27 Rispondi|Quota