Cisgiordania (Giudea e Samaria): sgominata cellula di Hamas che progettava attentato allo stadio di Gerusalemme e il rapimento di cittadini israeliani

 
Emanuel Baroz
27 novembre 2014
4 commenti

Cisgiordania (Giudea e Samaria): sgominata cellula di Hamas che progettava attentato allo stadio di Gerusalemme e il rapimento di cittadini israeliani

stadio-gerusalemme-hamas-terrorismo-attentato-focus-on-israelGerusalemme, 27 Novembre 2014 – L’esercito israeliano e lo Shin Bet (servizio di sicurezza interno) hanno annunciato di aver scoperto nel Settembre scorso una ampia cellula di Hamas in Cisgiordania con il compito di reclutare unità armate per attacchi contro Israele. Trenta gli arrestati ai quali – hanno precisato i media – sono stati sequestrate armi, munizioni ed esplosivi.

Secondo quanto rivelato, la cellula aveva in progetto attentati nello stadio di calcio Teddy Stadium a Gerusalemme (già in passato “selezionato” dai terroristi come possibile obiettivo), contro il tram leggero sempre a Gerusalemme, macchine bombe e il rapimento di israeliani in Cisgiordania e all’estero.

Proprio ieri Israele ha chiesto alla Nato che la Turchia adotti provvedimenti per indurre Hamas a cessare l’ispirazione di attività terroristiche dai suoi uffici di Istanbul.

(Fonte: Swissinfo, 27 Novembre 2014)

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui, qui e qui

Nella foto in alto: il Teddy Stadium di Gerusalemme, obiettivo dei terroristi palestinesi

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  • #1Emanuel Baroz

    Israele avverte la Nato: “Hamas fomenta terrore da Turchia”

    L’Alleanza non puo’ lasciare spazio a simili attivita’

    Israele si e’ rivolto di recente alla Nato affinche’ esiga dalla Turchia provvedimenti adeguati per indurre Hamas a cessare la ispirazione di attivita’ terroristiche dai suoi uffici di Istanbul. Lo scrive il quotidiano filo-governativo Israel ha-Yom.
    Da un fonte ufficiale il giornale ha appreso che ad Istanbul Hamas ha allestito un ufficio che conduce sia attivita’ politica sia militare, in sostituzione degli uffici evacuati da Damasco a causa della guerra civile in Siria.

    Questo nuovo ufficio – sostiene il quotidiano – e’ stato affidato a Salah al-Aruri: un esponente di Hamas a cui Israele attribuisce una serie di attivita’ clandestine fra cui un progetto di destabilizzazione dell’Anp di Abu Mazen, sventato la scorsa estate, nonche’ il rapimento di tre ragazzi ebrei. Israele, conclude Israel ha-Yom – ha fatto presente alla Nato che e’ inconcepibile che un Paese dell’ Alleanza lasci spazio per attivita’ del genere. (ANSA).

    https://it-it.facebook.com/542828819070401/photos/a.612910485395567.1073741834.542828819070401/882542941765652/?type=1

    27 Nov 2014, 13:12 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    27 novembre 2014 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto mercoledì alla Knesset che intende proporre un nuovo progetto di legge per prevede la revoca dei diritti assistenziali agli abitanti implicati in terrorismo, istigazione e violenze. “Coloro che glorificano gli assassini – ha detto Netanyahu – che li esaltano come martiri, che li esortano e li incoraggiano non godranno più dei benefici del welfare israeliano. Chi agisce per distruggere lo Stato d’Israele non potrà più godere di tutti i benefici dello stato sociali garantiti dallo Stato d’Israele. E’ assurdo che avvenga, e noi porremo fine a questa assurdità”.

    27 novembre 2014 – L’Egitto ha riaperto per alcune ore, mercoledì e giovedì, il valico di Rafah tra Sinai e striscia di Gaza per permettere ad alcune migliaia di palestinesi bloccati all’esterno di rientrare, ma senza permettere il flusso in senso contrario. Il valico di Rafah era stato chiuso dalle autorità del Cairo lo scorso 25 ottobre dopo che jihadisti islamisti nel Sinai avevano ucciso 33 membri delle forze di sicurezza egiziane. Un mese di chiusura ha visto circa 6.000 palestinesi di Gaza bloccati in Egitto o in altri paesi, mentre circa un migliaio di malati sarebbero bloccati all’interno di Gaza.

    27 novembre 2014 – Egitto. Il tribunale minorile di Alessandria ha condannato a pene fino a 5 anni 78 minorenni fra i 13 e i 17 anni d’età per partecipazione a manifestazioni islamiste, blocco del traffico, incendio di pneumatici e danneggiamento di proprietà private. Lo ha detto mercoledì un funzionario del tribunale.

    27 novembre 2014 – Il principe Feisal, fratello del re di Giordania, ha esortato mercoledì i musulmani moderati a prendere posizione contro gli estremisti i quali, ha detto, violano i valori fondamentali dell’islam. Il principe Feisal ha anche detto che la Giordania sta cercando di disinnescare le tensioni religiose attorno ai luoghi di Gerusalemme venerati da musulmani ed ebrei. Circa la minaccia dell’estremismo islamista, Feisal ha detto che “occorre che i moderati si facciano sentire affermando che ciò non ha nulla a che fare con la nostra religione”.

    27 novembre 2014 – “Coloro che vogliono entrare nella spianata del Monte del Tempio rispettando le norme dello status quo, possono farlo. Ma quelli che vogliono entrare nel complesso per cercare di modificarne lo stato quo e creare una provocazione vengono bloccati all’ingresso”. Lo ha detto il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, parlando mercoledì al college Sapir, che si trova vicino alla striscia di Gaza.

    27 novembre 2014 – Siria. E’ salito a 95 morti, di cui almeno 52 civili, il bilancio dell’ultima serie di raid aerei delle forze di Damasco sulla città di Raqqa, roccaforte dell’ISIS nella Siria nord-orientale. Lo ha comunicato Rami Abdurrahman, dell’Osservatorio siriano per i Diritti Umani.

    26 novembre 2014 – Il Parlamento Europeo ha deciso martedì di rinviare al prossimo 18 dicembre la votazione su una risoluzione che riconosce lo “stato palestinese”. Partiti di sinistra e di destra non sono d’accordo sulla necessità o meno di condizionare il riconoscimento al previo raggiungimento di un accordo di pace “a due stati” negoziato con Israele.

    26 novembre 2014 – Secondo il presidente d’Israele Rueven Rivlin, varare la controversa legge su Israele come stato ebraico, promossa dal primo ministro Benjamin Netanyahu, è sostanzialmente inutile. “Dobbiamo chiederci seriamente, qual è il senso di questo disegno di legge? – ha detto Rivlin martedì sera, intervenendo alla conferenza annuale del procuratore di stato – Promuovere questa legge non significa di fatto mettere in dubbio il successo dell’impresa sionista in cui abbiamo la fortuna di vivere? La Dichiarazione d’Indipendenza, considerata carta costituzionale dalla Corte Suprema, afferma con forza il carattere ebraico e democratico dello Stato d’Israele”. Rivlin ha aggiunto che “mettere in rapporto gerarchico il carattere ebraico e il carattere democratico significa non cogliere il grande valore della Dichiarazione d’Indipendenza che ha unito i due elementi, senza separarli”.

    26 novembre 2014 – “Il riconoscimento di Israele come stato nazionale del popolo ebraico è la base di qualsiasi accordo di pace”. Lo ha ribadito martedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante un incontro fra i governi d’Israele e della Repubblica Ceca. “Israele – ha detto Netanyahu – è sempre stato e rimarrà una democrazia esemplare. La democrazia in Israele è garantita, mentre quella che viene messa in discussione è l’esistenza di Israele come stato nazionale del popolo ebraico. Per questo vogliamo ancorare nella legge il diritto nazionale del popolo ebraico, accanto alle garanzia dei diritti individuali per tutti i cittadini”.

    26 novembre 2014 – Benché sia “quasi impossibile” avere un dialogo con i ribelli dello “Stato Islamico” (ISIS), la porta non deve essere mai chiusa. Lo ha detto Papa Francesco martedì ai giornalisti, sull’aereo di ritorno da Strasburgo dove ha parlato al Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa. Papa Francesco ha aggiunto: “Io non dico mai: tutto è perduto. Mai. Forse non ci può essere un dialogo, ma non si può mai chiudere la porta. E’ difficile, si potrebbe dire quasi impossibile, ma la porta è sempre aperta”.

    26 novembre 2014 – Il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e la sua squadra negoziale hanno lasciato Vienna martedì. I colloqui con le potenze occidentali sul controverso programma nucleare iraniano sono stati aggiornati senza essere arrivati a un accordo su questioni fondamentali come le potenzialità di arricchimento dell’Iran.

    26 novembre 2014 – Il gruppo “Stato Islamico” (ISIS) ha ottenuto l’anno scorso tra i 35 e i 45 milioni di dollari in pagamenti di riscatti. Lo ha detto lunedì Yotsna Lalji, esperta Onu per il monitoraggio delle sanzioni anti al-Qaeda, in una riunione del Comitato anti-terrorismo del Consiglio di Sicurezza. Secondo Lalji, si stima che tra il 2004 e il 2012 siano stati versati 120 milioni di dollari in riscatti a gruppi terroristici. Il sequestro a scopo di estorsione “è in continuo aumento”, ha detto, come dimostra il denaro raccolto dall’ISIS. Al-Qaeda e affiliati hanno fatto del rapimento “il nucleo centrale della loro tattica per generare entrate”.

    26 novembre 2014 – Un account Twitter gestito dall’ufficio della Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha attaccato martedì “le potenze arroganti che hanno fatto di tutto per mettere in ginocchio la Repubblica islamica, ma hanno fallito”.

    25 novembre 2014 – Il ministero degli esteri giordano ha convocato lunedì l’ambasciatore israeliano in Giordania, Daniel Nevo, per via dei suoi commenti su mass-media israeliani contro il minuto di silenzio e la lettura di versetti del Corano che si sono tenuti nel parlamento giordano in onore dei due terroristi che hanno perpetrato strage alla sinagoga di Har Nof, a Gerusalemme, la scorsa settimana. L’ambasciatore israeliano dal canto suo ha presentato al ministero degli esteri giordano una protesta formale per la lettera ufficiale di condoglianze che il primo ministro giordano Abdullah Ensour ha inviato ai parenti giordani dei due terroristi. Nevo ha anche portato al ministero giordano una raccolta di vignette antisemite e anti-israeliane apparse di recente sulla stampa giordana, sottolineando come esse contribuiscano alla campagna di istigazione all’odio e alla violenza.

    25 novembre 2014 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto lunedì che le donne non sono uguali agli uomini, accusando le femministe di non capire lo status speciale che l’islam attribuisce alle madri. Intervenendo a un incontro a Istanbul su donne e giustizia, Erdogan ha detto che uomini e donne sono creati in modo diverso e che non si può pretendere che le donne svolgano gli stessi lavori degli uomini.

    25 novembre 2014 – L’influente rivista americana Wine Spectator ha selezionato il Cabernet Sauvignon della Cantina Recanati, fondata nel 2000 in alta Galilea, come uno dei 100 migliori vini del 2014. Ogni anno Wine Spectator degusta 18.000 vini provenienti da vigneti di tutto il mondo per scegliere i 100 migliori. Questa è la prima volta che un vino prodotto in Israele entra nel prestigioso elenco, esattamente in 93esima posizione.

    25 novembre 2014 – “Siamo a un bivio e dobbiamo scegliere tra unità e divisione”, ha detto lunedì la ministra Tzipi Livni parlando a una riunione del partito Hatnua. Livni ha respinto l’idea che rinviare il voto circa la controversa legge su Israele come stato ebraico possa portare a una soluzione di compromesso. “Quello redatto da Elkin – ha detto Livni – è un disegno di legge inutilmente divisivo: porta Israele su una brutta strada. Essere contemporaneamente ebraico e democratico è ciò che unisce Israele. Mi dicono che il voto è stato rinviato di una settimana. Ma in ogni caso, che sia oggi domani o in futuro, noi non ci allontaneremo da da questi principi”.

    25 novembre 2014 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato lunedì che intende portare avanti il controverso disegno di legge su Israele come stato ebraico, pur preservando i diritti di tutti i cittadini di Israele. Parlando a una riunione del Likud, Netanyahu ha detto che è importante far avanzare il progetto di legge che mira a consolidare la natura ebraica dello Stato di diritto israeliano, con o senza l’accordo di tutti i membri della coalizione di governo. Netanyahu ha tuttavia aggiunto che intende promuovere un dialogo sulla questione al fine di arrivare a una formulazione di compromesso. Alla domanda se il paese rischia di andare a elezioni anticipate, Netanyahu ha risposto: “Solo il tempo lo dirà”.

    25 novembre 2014 – La coalizione di governo israeliana ha concordato di rinviare alla prossima settimana il voto della Knesset circa il controverso disegno di legge su Israele come stato ebraico, originariamente previsto per questo mercoledì. La votazione del governo sul progetto di legge ha provocato una forte lacerazione all’interno della coalizione guidata da Benjamin Netanyahu.

    25 novembre 2014 – Le autorità giordane hanno espulso “profughi siriani vulnerabili”, tra cui feriti e bambini non accompagnati. Lo ha detto lunedì Human Rights Watch aggiungendo che un portavoce del governo giordano ha invece smentito l’accusa. Tra gli espulsi vi sarebbero 12 siriani in cura presso un centro di riabilitazione e quattro rifugiati, tre dei quali bambini, che la polizia di frontiera giordana ha fermato vicino al confine siriano. “La Giordania – ha dichiarato Nadim Houry, vice direttore per il Medio Oriente di Human Rights Watch – sta sopportando un carico molto pesante di profughi, ma in ogni caso non dovrebbe mettersi ad espellere rifugiati verso una zona di conflitto in cui rischiano la vita, soprattutto bambini e feriti che non possono nemmeno camminare. Queste espulsioni diffondo un clima di paura fra tutti i profughi”.

    24 novembre 2014 – “Israele si riserverà sempre il diritto di difendersi con le proprie forze contro qualsiasi minaccia”. Lo ha ribadito alla tv ABC il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla vigilia della scadenza, lunedì, per un accordo tra le potenze mondiali e l’Iran sul controverso programma nucleare di Teheran. Netanyahu ha definito un “cattivo accordo” qualsiasi accordo “che permetta all’Iran di mantenere migliaia di centrifughe che potrebbe utilizzare per arricchire in un breve periodo di tempo l’uranio necessario per una bomba nucleare”. Secondo Netanyahu, il “principio fondamentale” è quello di non smantellare il regime di sanzioni prima che sia smantellata la capacità dell’Iran di costruire una bomba nucleare. “E da quanto ho capito – ha aggiunto – gli iraniani sono ben lungi dall’accettare questo principio. Se, per qualsiasi motivo, gli Stati Uniti e le altre potenze decideranno di lasciare l’Iran con quella capacità, penso che si tratterà di un errore di portata storica”, ha concluso Netanyahu.

    24 novembre 2014 – L’attivista Yehuda Glick, 49 anni, è stato dimesso lunedì pomeriggio dallo Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme meno di un mese dopo esservi stato ricoverato in condizioni gravi per essere stato colpito da colpi d’arma da fuoco alla fine di una conferenza sul diritto degli ebrei di visitare e pregare al Monte del Tempio. Glick si è detto grato per la “rapida eliminazione del terrorista nel giro di poche ore” e per le “strette misure di sicurezza adottate da polizia e forze di sicurezza israeliane”. Glick ha poi elogiato la stretta cooperazione di ebrei e arabi all’interno dell’ospedale, ed ha aggiunto: “Chi spara a un’altra persona in nome di al-Aqsa disonora al-Aqsa. Un musulmano che cura i malati rispetta davvero l’islam. I medici e paramedici musulmani che lavorano nell’ospedale e mi hanno curato sono quelli che rispettano la loro religione, e non l’uomo che mi ha sparato”.

    24 novembre 2014 – Si è appreso che un mese fa polizia e servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato, all’aeroporto Ben Gurion al suo ritorno dalla Siria, Hamza Sami Sari Magasmah, un 23enne arabo-israeliano di Yafa an-Naseriyye, bassa Galilea, perché accusato d’essersi arruolato nello “Stato Islamico” (ISIS) in Siria.

    24 novembre 2014 – Incriminato domenica davanti al tribunale di Be’er Sheva un palestinese residente a Gaza accusato d’aver tentato di entrare in Israele attraverso il valico di Erez utilizzando un permesso medico falsificato, comprato per 1.500 dollari.

    24 novembre 2014 – Quattro poliziotti israeliani feriti domenica da manifestati arabi violenti del quartiere Isawiya di Gerusalemme est.

    24 novembre 2014 – Il vice segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato domenica che le capacità di lancio di razzi dell’organizzazione terroristica libanese sono significativamente migliorate e che l’Iran ha avuto un ruolo importante in tale miglioramento. La dichiarazione di Qassam giunge dopo che nei giorni scorsi l’agenzia iraniana Fars aveva scritto che l’Iran ha fornito a Hezbollah razzi avanzati capaci di raggiungere l’impianto nucleare di Dimona, nel sud di di Israele.

    24 novembre 2014 – Soldati israeliani hanno individuato domenica due palestinesi di Gaza che si avvicinavano al confine senza fermarsi all’alt e ai colpi d’avvertimento sparati in aria. I militari hanno quindi mirato alle gambe ferendo uno dei due, successivamente evacuato da un’ambulanza palestinese, mentre l’altro si dava alla fuga. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha dichiarato di non poter confermare le condizioni del ferito che, secondo fonti del ministero della sanità palestinese, sarebbe poi deceduto. Si è trattato del secondo incidente di frontiera della giornata, dopo che domenica mattina una pattuglia israeliana aveva arrestato due palestinesi che avevano attraversato la barriera di sicurezza fra Gaza e Israele ed erano penetrati in territorio israeliano portando con sé una granata. Il capo del consiglio regionale di Eshkol, Haim Yellin, ha detto che dall’inizio di novembre ci sono stati 12 tentativi di infiltrazione da Gaza bloccati dalle Forze di Difesa israeliane.

    24 novembre 2014 – La polizia del distretto di Gerusalemme ha fermato domenica per eccesso di velocità e guida pericolosa il convoglio del primo ministro dell’Autorità Palestinese, Rami Hamdallah, mentre transitava sulla Strada 60, in Cisgiordania, tra le località di Eli e di Shilo.

    24 novembre 2014 – In un’intervista pubblicata domenica dal quotidiano italiano Corriere della Sera, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha detto che sarebbe pronto a inviare truppe in un futuro stato palestinese per contribuire a stabilizzarlo. Sisi, che lunedì inizia il suo primo viaggio in Europa visitando Francia e Italia, ha detto che manderebbe le sue forze in un futuro stato palestinese, in coordinamento con Israele e Autorità Palestinese, per aiutare la polizia locale e per rassicurare gli israeliani attraverso il proprio ruolo di garante. “Non per sempre, ovviamente – ha aggiunto Sisi – ma per il tempo necessario a ristabilire la fiducia”.

    (Fonte: Israele.net)

    27 Nov 2014, 13:14 Rispondi|Quota
  • #3Frank

    Grandi i servizi di sicurezza interni israeliani, senza il loro intervento sarebbe stato una strage.

    27 Nov 2014, 14:40 Rispondi|Quota
  • #4Daniel

    “Israele sconfigga l’organizzazione di mio padre”, parla il figlio del capo di Hamas nel West Bank

    http://www.progettodreyfus.com/israele-sconfigga-lorganizzazione-di-mio-padre-parla-il-figlio-del-capo-di-hamas-nel-west-bank/

    27 Nov 2014, 15:18 Rispondi|Quota