Si rafforza l’asse tra Putin e gli ayatollah: la Russia vende missili all’Iran

 
Emanuel Baroz
13 aprile 2015
6 commenti

Putin vende missili S-300 a Teheran

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La Russia riprende le forniture dei sistemi missilistici antiaerei s-300 all’Iran. Lo ha deciso il leader del Cremlino, Vladimir Putin, mentre l’alleggerimento delle sanzioni internazionali all’Iran resta ancora un nodo da sciogliere dopo l’intesa di massima sul nucleare. “cancella il bando al trasferimento dalla Russia al trasporto e alla consegna dei sistemi all’Iran” con effetto immediato.

Un contratto da 800 milioni di dollari per la fornitura di diverse batterie di s-300 era stato firmato tra Teheran e Mosca nel 2007, annullato poi dal Cremlino in seguito all`introduzione delle sanzioni contro il paese mediorientale. Lo scorso 2 aprile l’Iran e il gruppo 5+1 delle potenze mondiali, Russia compresa, hanno raggiunto un accordo sul programma nucleare di Teheran.

Successivamente da Rostec, compagnia statale russa per lo sviluppo e l`esportazione di prodotti industriali per uso civile e militare, si era affermato che le forniture di armamenti all`Iran sarebbero riprese.

Legami economici più forti. La decisione di Putin mostra la determinazione del Cremlino di rafforzare i legami economici con Teheran. Un ufficiale del governo ha anche dichiarato che la Russia ha iniziato a fornire grano, equipaggiamenti e materiali da costruzione all’Iran in cambio di greggio, sulla base di un accordo di scambio. I due governi hanno diffuso dichiarazioni contrastanti in proposito, ma secondo quella del vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov l’accordo viene già applicato. “In cambio di forniture di greggio iraniano, stiamo consegnando determinati prodotti. Questo non è vietato o limitato, secondo le attuali sanzioni“, ha dichiarato.

Telefonata Lavrov-Kerry su prossimi passi verso Teheran. Intanto c’è stata una telefonata tra il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, e il segretario di Stato Usa John Kerry, durante la quale “sono stati discussi alcuni aspetti degli ulteriori passi da parte della comunità internazionale nei rapporti con l’Iran alla luce del progresso raggiunto nei colloqui” sul nucleare iraniano, ha riferito il ministero degli esteri russo. Lavrov ha sottolineato che la fornitura di batterie anti-aeree all’Iran non pone minacce a Israele. Come ha ribadito il capo della diplomazia russa, l’accordo quadro firmato a Losanna elimina la necessità di tenere in vigore la misura restrittiva.

(Fonte: Affaritaliani.it, 13 Aprile 2015)

Nell’immagine in alto: la struttura del sistema missilistico di difesa aerea S-300 (presa da qui)

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  • #1Emanuel Baroz

    Da Putin missili a Teheran

    Perché Mosca ha sbloccato la vendita degli 5-300?

    di Maurizio Molinari

    II Cremlino sblocca la vendita dei missili S-300 all’Iran e Israele reagisce denunciando la «legittimazione del riarmo di un regime terrorista» per effetto dell’intesa di Losanna sul nucleare. Gli S-300 sono vettori terra-aria con 200 km di gittata che Mosca decise nel 2010 di fornire a Teheran congelando la decisione a seguito delle sanzioni Onu contro il programma nucleare iraniano.

    Usa e Israele esercitarono forti pressioni sul Cremlino per bloccare la consegna in quanto i missili consentono a Teheran di aumentare in maniera significativa la protezione degli impianti nucleari da possibili raid, indebolendo di conseguenza l’opzione militare. La decisione di Mosca di «sospendere» la fornitura arrivò quando Teheran aveva già versato 800 milioni di dollari e la contromossa iraniana fu di denunciare la Russia, lamentando danni per 4 miliardi di dollari.

    A porre fine al braccio di ferro legale arriva ora il cambiamento di posizione del Cremlino. È il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, a spiegare che la «sospensione volontaria unilaterale» era stata decisa per «contribuire ai negoziati con l’Iran sul nucleare» ma all’indomani dell’accordo quadro di Losanna nulla più osta alla consegna. «Forniremo gli S-300 al più presto» assicura il ministero della Difesa russo andando incontro all’immediato plauso del viceministro della Difesa di Teheran, Reza Talainik, che parla di «passo avanti bilaterale».

    La Russia è una delle sei potenze (con Usa, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) che hanno partecipato ai negoziati di Losanna e punta a cementare le relazioni strategiche con l’Iran. Per Israele è un grave errore. «Sebbene l’Iran smentisca articolo per articolo l’accordo annunciato sul nucleare – afferma Yuval Steinitz, ministro dell’Intelligence – la fornitura di missili russi è un risultato della legittimazione che l’intesa garantisce a Teheran» così «anziché chiedergli di cessare il terrorismo in Medio Oriente e nel mondo, gli si consente di ottenere armi avanzate destinate ad accrescere la sua capacità di commettere aggressioni».

    Da Washington il Segretario di Stato John Kerry ha chiamato Lavrov per esprimergli «forte preoccupazione». Il timore della Casa Bianca è duplice: la consegna dei missili russi diminuisce la deterrenza militare nei confronti dell’Iran e spinge il Congresso ad opporsi all’intesa di Losanna.

    (Fonte: La Stampa, 14 Aprile 2015)

    17 Apr 2015, 15:43 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Netanyahu a Putin: «Delusi per i missili all’Iran»

    Il premier israeliano: «A rischio la sicurezza in Medio Oriente».

    Benjamin Netanyahu ha parlato con Vladimir Putin a cui ha espresso «la delusione» di Israele per lo sblocco dei missili S-300 russi all’Iran. La mossa, ha detto il premier, secondo la ricostruzione israeliana serve solo ad accrescere l’aggressività di Teheran e può mettere a rischio la sicurezza in Medio Oriente.

    «L’affare della vendita delle armi sofisticate all’Iran», ha poi detto Netanyahu ripetendo un concetto già manifestato il 13 aprile, «è una conseguenza dell’accordo pericoloso che prende forma tra Teheran e le potenze. Dopo questa vendita di armi c’è ancora forse qualcuno», si è chiesto retoricamente a margine della telefonata con il presidente russo, «che seriamente sostiene che l’accordo con l’Iran accrescerà la sicurezza in Medio Oriente?».

    (Fonte: Lettera43, 14 Aprile 2015)

    17 Apr 2015, 15:44 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Putin rassicura Netanyahu: S300 a Iran? Non è una minaccia per Israele

    MOSCA – Il presidente russo Vladimir Putin ha rassicurato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che la revoca dell’embargo sulle forniture di sistemi di difesa aerea S-300 all’Iran non minacciano la sicurezza di Israele. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Cremlino, spiegando che Putin e Netanyahu hanno discusso la decisione del presidente russo in una telefonata. “Putin ha sottolineato che il sistema missilistico S-300 è puramente difensivo e non rappresenta una minaccia per Israele, o per qualsiasi altro paese del Medio Oriente” ha detto il Cremlino.

    (Fonte: Contatto News, 14 Aprile 2015)

    17 Apr 2015, 15:44 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Russia-Iran: accordo sui missili! Shock per Usa e Israele

    Dopo il recente accordo sul programma nucleare conclusosi a Losanna col Consiglio di Sicurezza Onu, l’Iran ritrova il sostegno di un partner non di poco conto: la Russia di Vladimir Putin. Mosca, infatti, ha deciso di revocare l’embargo alla vendita dei sistemi missilistici S-300 a Teheran. La decisione sblocca così un contratto da 800 milioni di dollari stipulato nel 2007 e poi congelato a causa del controllo delle attività militari in campo nucleare. Il sistema S-300 è considerato di micidiale precisione nell’intercettare e colpire aerei e missili di ogni tipo. Con questa mossa, la Russia ha assestato un bel colpo agli Stati Uniti di Barack Obama, ma soprattutto ha provocato l’acida reazione di Israele: “Ecco a che cosa ha portato legittimare l’Iran. Adesso abbiamo la prova che il beneficio ricavato dalla fine delle sanzioni sarà usato per il riarmo”. La risposta del Cremlino non si è fatta attendere ed è stata affidata alle beffarde parole di Oleg Valetskij, tra i più noti esperti militari russi: “Teheran non potrà attaccare nessuno. Usa e Israele sono contrariati solo perché con gli S-300 non sarà più ipotizzabile un progetto di attacco all’Iran senza subirne pesanti conseguenze”.

    La decisione del Cremlino, sebbene abbia un netto valore di strategia geo-politica, non è però libera dai soliti interessi economici. Oltre ai sistemi missilistici difensivi, Mosca avrebbe iniziato a fornire grano, equipaggiamenti e materiali da costruzione all’Iran in cambio di greggio, sulla base di un accordo di scambio. Tra i due Paesi si sta profilando la costruzione di un inatteso grande fronte commerciale che potrebbe essere un toccasana per la Russia, la cui economia è stata pesantemente colpita dalle sanzioni internazionali determinate dal conflitto ucraino. La cosa più inquietante è che i diversi esponenti dei Paesi citati continuano a parlare di missili, attacchi, difesa e guerra come se stessero giocando a un gioco da tavola, come se si trattasse solo di un lancio di dadi.

    http://www.direttanews.it/2015/04/15/russia-iran-accordo-sui-missili-shock-per-usa-e-israele/

    17 Apr 2015, 15:46 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Caos medio oriente: la Russia arma l’Iran con i sistemi antiaerei S-300

    http://www.ilprimatonazionale.it/esteri/russia-missili-s-300-iran-21269/

    17 Apr 2015, 15:47 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Sempre più consistenti le forniture militari inviate dall’Iran a Hezbollah, Israele teme un nuovo conflitto su larga scala

    http://www.progettodreyfus.com/sempre-piu-consistenti-le-forniture-militari-inviate-dalliran-a-hezbollah-israele-teme-un-nuovo-conflitto-su-larga-scala/

    17 Apr 2015, 15:48 Rispondi|Quota