67 innovazioni per i tuoi 67 anni. Buon compleanno Israele!

 
Emanuel Baroz
23 aprile 2015
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67 innovazioni per i tuoi 67 anni. Buon compleanno Israele!

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Oggi Israele compie 67 anni! Yom Ha Hatzmaut è la festa dell’indipendenza dello Stato di Israele che cade il 5 di Iyar nel calendario ebraico.

Una delle fonti di orgoglio di Israele è l’enorme numero di invenzioni e innovazioni che sono state ideate sul suo suolo in 67 anni di esistenza. Nonostante le numerose sfide quotidiane le menti israeliane hanno dato vita ad innovazioni “futuristiche”.

Per celebrare insieme i 67 anni della Storia di Israele, ripercorrendo tutte le innovazioni di cui abbiamo parlato in questi mesi e aggiungendo alcune novità, abbiamo stilato una lista di 67 innovazioni tecnologiche, di qualsiasi genere, realizzate in questo Paese.

67 innovazioni per 67 anni

  1. EyeMusic: una applicazione che aiuta i non vedenti a vedere, grazie all’utilizzo della percezione del suono.
  2. OrCam: è una piccola telecamera agganciata agli occhiali, simili ai Google Glass per aiutare chi ha problemi di vista.
  3. PillCam: realizzata dalla Given Imaging, è la prima pillola che può essere inghiottita per registrare le immagini del tratto digestivo.
  4. Flash USB: Israele è stato il primo paese a sviluppare la prima unità di archiviazione dati flash USB.
  5. Waze: è un’applicazione per la navigazione e per evitare il traffico con la comunità di utenti più numerosa ed attiva al mondo.
  6. Epilady: lo strumento per l’epilazione femminile, è stato originariamente prodotto in un kibbutz nel 1986, e da allora ha venduto più di 30 milioni di unità.
  7. Sistema di irrigazione a goccia: Inventata nel 1960, l’irrigazione a goccia consente di risparmiare acqua e fertilizzanti.
  8. Pomodoro ciliegino: lo mangiamo tutti, ed è israeliano!
  9. BabySense: dispositivo che aiuta ad impedire le morti in culla dei neonati, monitorando la respirazione del bambino.
  10. Viber: consente di inviare messaggi di testo ed effettuare chiamate gratis, tramite WiFi, agli altri utenti Viber, su qualsiasi dispositivo e rete ed in qualsiasi Paese.
  11. Emergency Care Bandage: inventato da un medico militare israeliano, è usato per arrestare l’emorragia da ferite profonde.
  12. Mobileye: una tecnologia, la cui azienda risiede a Gerusalemme, per l’identificazione e l’avviso in tempo reale dei rischi di guida.
  13. SenAHeart: rivela un attacco cardiaco allo stato preliminare.
  14. NICOM non- invasive cardiac output monitor: strumento per prevenire la sepsi, un’infezione del sangue responsabile di decessi in ospedale.
  15. Lubo Airway Collar: apparecchio per la gestione delle vie aeree per i casi di gravi traumi al collo e alla colonna vertebrale.
  16. L’Agilite Instant Harness: è il sistema di cablaggio più piccolo al mondo. Si tratta di una imbracatura a discesa in corda doppia che ha salvato la vita ai minatori sudafricani intrappolati sottoterra nel 2013.
  17. Injured Personal Carrier: un dispositivo per il trasporto di feriti che consente al soccorritore di caricare sulle proprie spalle una persona ferita – anche in stato di incoscienza.
  18. Hyginex: è un braccialetto intelligente creato per essere indossato da ogni membro del personale ospedaliero per assicurarsi che tutto il personale si lavi le mani dopo il contatto con un paziente.
  19. FODetect: è un sensore di pista avanzato, che mantiene le piste aeree di tutto il mondo sgombre da qualsiasi presenza di detriti o oggetti estranei.
  20. iMayDay: rileva una macchina ha avuto un incidente si attiva automaticamente e lancia un allarme a cinque indirizzi preimpostati dall’utente(oppure genera fino a 50 sms).
  21. TagYourCar: la targa viene utilizzata per identificare gli utenti. Per entrare in contatto con il proprietario di un veicolo, è sufficiente inserire il numero della targa all’interno dell’applicazione scegliendo tra i loghi in rappresentanza di tutti i tipi di veicoli, dai camion agli scooter.
  22. Wiki-Kids: l’enciclopedia che stimola la curiosità nei bambini.
  23. CardioFit: dispositivo di stimolazione elettrica che si impianta per migliorare la funzione cardiaca.
  24. Moovit: ha cambiato il modo in cui le persone utilizzano i mezzi pubblici, utilizzando i dati in crowd-sourcing e informazioni in tempo reale da parte dei passeggeri, è possibile raccomandare le linee più veloci in quel determinato momento.
  25. HopOn: si comporta come un portafoglio elettronico, che consente di pagare il titolo di viaggio con un semplice click.
  26. GetTaxi: bastano pochi click e un taxi è già in arrivo.
  27. BiondVax: il primo vaccino anti influenzale universale.
  28. BreezoMeter: monitora l’inquinamento nell’aria.
  29. Fansino: migliore app dell’anno, permette ai fan della musica di interagire con i musicisti in tempo reale
  30. Meerkat: applicazione di video streaming che offre agli utenti la possibilità di condividere automaticamente in tempo reale (o di pubblicare in differita) un live stream su Twitter.
  31. StoreDot: la batteria, che sarà disponibile dal prossimo anno, si ricarica completamente in un minuto.
  32. Carne in vitro: si presenta, per forma e consistenza, come il petto di pollo.
  33. Forno Goji: con le dimensioni di un forno a microonde tradizionale, Goji svolge gli stessi compiti di un forno tradizionale, cucina a vapore, con grill, ha una pentola a pressione ed un piano cottura. Goji ha inventato la cucina intelligente uscendo dall’utilizzo di elettrodomestici ingombranti, in altre parole abbiamo un elettrodomestico all in one.
  34. SniffPhone: è un sensore sensibile agli adori ed è in grado di rilevare il cancro allo stadio iniziale.
  35. eTree: un albero artificiale multifunzione alimentato da energia solare.
  36. MUVe: lo scooter elettrico pieghevole per circolare in città.
  37. TACount: dispositivo che consente il rilevamento e conteggio di microrganismi nocivi in pochi minuti, ideale per bevande, alimenti e farmaci.
  38. Elya: metodo innovativo per il riciclaggio della plastica basata su una formulazione specializzata di ingredienti naturali.
  39. WatchPAT: dispositivo diagnostico per il trattamento dell’apnea notturna.
  40. AFC (Active Flow Control): un sistema di miscelazione aria-gas intelligente per sostituire tutte le tecnologie di miscelazione esistenti.
  41. Decell Technologies: leader globale nella fornitura di informazioni in tempo reale sul traffico stradale basata sul monitoraggio della posizione e movimento di telefoni e dispositivi GPS.
  42. Takadu: software di monitoraggio dei servizi idrici. Il prodotto offre rilevamento e controllo sugli eventi di rete, quali perdite, esplosioni e inefficienze in tempo reale.
  43. Zomet: la tecnologia Zomet è dietro a metal detector, jeep, ascensori, sedie a rotelle elettriche e macchine da caffè che possono essere utilizzati durante lo Shabbat (giorno di riposo ebraico).
  44. EarlySense: soluzione di monitoraggio continuo che permette agli infermieri di controllare la frequenza cardiaca dei pazienti.
  45. TourEngine: riduce sensibilmente il consumo di carburante e le emissioni nocive di motori comuni attraverso una sofisticata strategia di gestione termica.
  46. Scio: è un “sensore molecolare tascabile”. In particolare, con questo dispositivo, è possibile analizzare qualsiasi tipo di materiale o oggetto, per avere direttamente sul cellulare tutta la sua composizione con ogni informazione.
  47. Nano Retina: un chip per sostituire quella piccola ma fondamentale parte della retina danneggiata che causa cecità.
  48. Bionic: lente a contatto che permette ai non vedenti di vedere trasmettendo informazioni visive utilizzando una piccola telecamera nella lente, che invia segnali elettrici alla cornea ed alle aree cerebrali sensoriali.
  49. UpSense Keyboard: permette di scegliere in modo intuitivo la propria lingua. Inoltre la tastiera può essere attivata da qualsiasi punto dello schermo del dispositivo, eliminando le difficoltà percepite dai non vedenti nel trovare il punto esatto dello schermo per iniziare a digitare.
  50. NotalVision: monitora i pazienti affetti da degenerazione maculare direttamente a casa, particolarmente indicato per soggetti anziani.
  51. BlindAid: un disposito ottico 3D collegato ad un joystick che digitalizza le informazioni spaziali. Quando l’utente si avvicina ad ostacoli come muri e marciapiedi, il joystick si irrigidisce.
  52. La Bibbia più piccola del mondo: gli scienziati del Technion , hanno inciso la Torah (la Bibbia ebraica) su un chip non più grande di un chicco di zucchero.
  53. Myndlift: è una applicazione il cui obiettivo è quello di sconfiggere la sindrome da Deficit di attenzione e iperattività (ADHD) mediante il gioco.
  54. Nano – proiettile contro il cancro: nano proiettile che fornisce la chemioterapia direttamente alle cellule tumorali.
  55. Raygo: è un sistema brevettato per smartphone che permette agli automobilisti di interagire con il loro dispositivi senza distogliere lo sguardo dalla strada.
  56. Pancreas artificiale: il sistema comprende un sensore di glucosio sottocutaneo che controlla il livello di quest’ultimo e collega il sensore ad una pompa dell’insulina.
  57. Scanovate: una tecnologia che permette agli utenti di eseguire azioni come pagare le bollette cartacee e ricaricare la carta prepagata, semplicemente puntando la fotocamera del cellulare sul documento necessario.
  58. Magisto: è un’applicazione che trasforma automaticamente le foto presenti nello smartphone in brevi video pronti da condividere sui social.
  59. DaPulse: rivoluzionerà l’approccio che le aziende hanno sempre avuto per determinare obiettivi e per gestire il team.
  60. RealView: un nuovo rivoluzionario strumento che promette nientemeno che di mettere le madri di fronte a un ologramma del bambino che portano in grembo.
  61. Phinergy: batterie per auto che producono energia basandosi sull’interazione fra alluminio, aria e acqua. Nei test l’auto è riuscita a percorrere circa 300 chilometri.
  62. ReWalk: consente di riprendere la posizione eretta e di camminare, a persone con lesioni midollari.
  63. Sesame Enable: lo smartphone per disabili che si controlla con i movimenti del capo e con la voce.
  64. Keepod: si propone di fornire ai paesi più poveri del mondo un computer con accesso a Internet, racchiuso in una chiavetta USB.
  65. AposTherapy: scarpe convesse per combattere i dolori alla schiena, al ginocchio e all’anca.
  66. Carrelli del supermercato che ricaricano smartphone e tablet: mentre si fa la spesa si ricaricano le batterie dei dispositivi grazie agli appositi cavi.
  67. Rescuedose: sistema di erogazione robotico è specialmente indicato nella somministrazione di farmaci radioterapici, i quali hanno bisogno di maggiore attenzione e controllo.

Quante ne aggiungeremo il prossimo anno? Tanti Auguri Israele!

Siliconwadi.it

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  • #1Emanuel Baroz

    Il Giorno del ricordo dei caduti e il Giorno dell’Indipendenza

    Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

    Cari amici,

    fra i compiti che mi sono preso per le mie “cartoline” di Informazione Corretta vi è quello di commentare le feste religiose ebraiche e quelle civili israeliane, via via che si succedono. E’ un compito un po’ ripetitivo, dato che il ciclo di queste ricorrenze è annuale, ma credo importante. Perché è importante spiegare almeno gli aspetti più vistosi della nostra cultura a coloro, come parecchi dei nostri lettori, che simpatizzano con Israele e gli ebrei, ma conoscono poco della sua complessità. In questo spirito mi permetto di informarvi che oggi per Israele è Yom haZikharon, il giorno del ricordo, che commemora i soldati morti in difesa dello Stato e le vittime del terrorismo. E che questa sera inizierà invece Yom haAtzmaut, la giornata che festeggia l’anniversario della dichiarazione di lndipendenza, che per il calendario occidentale ricorre il 14 maggio, mentre per quello ebraico il 5 del mese di Iyar. Dato che questo calendario è lunisolare (cioè rispetta il ciclo lunare di 28 o 29 giorni), la corrispondenza fra data ebraica e data occidentale può variare notevolmente. Quest’anno c’è quasi un mese di anticipo.

    La data del giorno dell’indipendenza è evidentemente casuale, dato che dipende dalla scelta di Ben Gurion di annunciare la costituzione dello Stato ebraico alla viglia dell’abbandono del territorio da parte delle truppe inglesi, che, ben dopo il voto dell’Onu di spartizione del mandato britannico di Palestina, legittimando uno Stato degli ebrei, fu improvvisamente e certo non benevolmente anticipato al 15 maggio 1948. Il ricordo dei caduti venne collocato in seguito alla sua vigilia per una ragione simbolica molto chiara: il sacrificio di coloro che si sacrificarono o furono uccisi per lo Stato di Israele è stato e continua ad essere la condizione della sua sopravvivenza. Israele è uno stato minacciato: si possono contare tredici guerre grandi e piccole nei 67 anni della sua esistenza. Solo nella guerra di Indipendenza cadde l’1% della popolazione e un altro 2% fu ferito gravemente. E purtroppo la minaccia è tutt’altro che cessata, la sua distruzione è iscritta negli statuti e nei programmi politici delle organizzazioni palestiniste (non solo Hamas, ma anche Fatah) e degli islamisti delle più diverse tendenze, da Hezbollah allo Stato Islamico, da Assad all’Iran. E’ necessario dunque, non solo per la dimensione intima del lutto, ma anche per quella pubblica del patto sociale, ricordare prima il prezzo di sangue e di dolore e poi il premio che esso ha consentito.

    Ma il caso di questa data ha composto un ciclo pieno di senso, che illustra la dinamica così centrale nella storia ebraica fra oppressione e liberazione, sofferenza e rinascita, storia e presente. Una settimana circa dopo la festa di Pesach, che ricorda la liberazione dall’Egitto e la costituzione degli ebrei in popolo, si ricorda la Shoah, cioè il tentativo di distruggere interamente questo popolo. Dopo pochi altri giorni ci sono le due giornate del ricordo e dell’indipendenza di cui vi sto parlando. Ma questo è anche il periodo dell’ ”omer” cioè del conteggio rituale legato al raccolto che porta da Pesach verso Shavuot (quel che in italiano è la Pentecoste, che nell’ebraismo ricorda la Rivelazione del Sinai). Ma la prima parte di questo periodo è luttuosa, perché in essa si ricordano migliaia di studenti di un grande maestro del Talmud, Rabbi Akivà, che secondo la tradizione morirono di una “misteriosa epidemia”. Dato che lo stesso Rabbi Akivà era il leader spirituale dell’ultima grande rivolta ebraica contro i Romani, la cosiddetta Terza Guerra Giudaica fra il 132 e il 135, e fu orribilmente ucciso per rappresaglia, è probabile che sotto il velo dell’epidemia degli allievi del maestro si nasconda il ricordo di quest’altra resistenza del popolo ebraico purtroppo sfortunata, che si concluse con la cacciata di tutti gli ebrei da quel che restava di Gerusalemme e il cambiamento oltraggioso di nome della Giudea in Palestina – come vedete, un nome che ci affligge ancora adesso. Il ciclo si conclude fra una decina di giorni, con la celebrazione della festa di Lag Baomer, legata al misticismo della Kabbalah, centrata sulla figura di un altro allievo di Rabbi Akivà resistente a Roma, Rabban Shimon bar Yochai, cui è attribuita dalla tradizione (non dagli studiosi) la composizione del capolavoro del misticismo ebraico, il libro dello “Zohar” (lo splendore).

    Mi rendo conto che il percorso che vi ho tracciato possa apparire tortuoso, oscuro e naturalmente affetto da casualità. Ma a me sembra importante ricordarlo perché espone alcuni dati permanenti della cultura ebraica. Innanzitutto un rapporto fra presente e passato che nessuna cultura al mondo conosce. Quale altro popolo oggi festeggerebbe o terrebbe il lutto per eventi politici o civili che sono avvenuti due o tre millenni fa? Potrebbero i Greci festeggiare la conquista di Troia e i romani portare il lutto per Brenno, legandoli alle vicende politiche attuali? Gli ebrei lo fanno. La liberazione dalla schiavitù d’Egitto, collocata dalla tradizione biblica trentadue secoli fa, è messa in relazione con la difficile uscita degli ebrei da Auschwitz; la resistenza ai romani è la premessa per la decisione con cui Israele si difende dall’assedio dei suoi nemici; i soldati delle forze di difesa israeliane giurano davanti ai resti del Tempio distrutto da Tito o a Masada, la fortezza che resistette fino all’ultimo uomo alla repressione romana.

    La seconda caratteristica è il legame fra vita religiosa e vita nazionale, che è altrettanto tipico. L’ebraismo è religione di un popolo, che non pretende di avere il monopolio della salvezza, non fa proselitismo, vuole espandere a tutta l’umanità i suoi valori etici, non la sua ritualità e i suoi obblighi religiosi. Per questa ragione la vita religiosa dell’ebraismo è legata alle vicissitudini del piccolo popolo ebraico, duramente provato dalla storia ma capace di sopravvivere alle peggiori sciagure innanzitutto perché convinto che la sua esistenza abbia un senso, non sia solo un desiderio egoistico ma una missione. Per quanto si sia laici, non è possibile rinunciare alla tradizione religiosa di Israele, perché essa è il cuore della sua cultura. I religiosi che rifiutano di impegnarsi a difendere lo Stato (purtroppo ce ne sono) saranno dotti e morali, ma non capiscono una grande lezione della stessa tradizione che difendono.

    Torniamo ora a Yom haZikharon e Yom HaAtzmaut. La prima giornata è luttuosa, segnata anch’essa in Israele dal suono delle sirene, che convocano momenti di silenzio e di meditazione collettiva, e dalla visita ai cimiteri, dal pensiero dei momenti più dolorosi per famiglie e collettività, quello in cui sono morti figli e fratelli giovani e pieni di speranza, o sono state uccise dai terroristi persone inermi e inoffensive, impegnate nella loro vita quotidiana. Dopo questo momento triste, la sera esplode l’allegria, perché nonostante tutto, anzi proprio grazie al loro sacrificio, “Am Israel chai”, il popolo ebraico vive, Israele anche ed è pieno di successi e di realizzazioni, la sua vita continua tumultuosa e ricca di opportunità e di gioia. Le piazze si riempiono di musica, di balli, di festa ed esplode l’ottimismo e la voglia di vivere di una popolazione entusiasta e piena di speranze, che vuole la vita e non la guerra. E’ un momento straordinario: chi vi ha assistito non può dimenticarlo. E sarà giusto dire questa sera, in Israele e nella diaspora: Hag sameach, buona festa.

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=57963

    24 Apr 2015, 11:52 Rispondi|Quota
  • #2Elisabetta Zambruno

    Grande Israele!!

    27 Apr 2015, 18:55 Rispondi|Quota