Gaza: scoppia l’Intrafada tra Hamas e Isis

 
Emanuel Baroz
5 maggio 2015
2 commenti

Gaza – Tensioni tra Hamas e i salafiti filo Isis

Moschea rasa al suolo da Hamas. Arresti.

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Gaza – Un clima di tensione si avverte nella Striscia in seguito agli arresti da parte di Hamas di attivisti salafiti locali seguaci dello Stato Islamico.

L’episodio che ha inasprito gli animi e’ avvenuto la scorsa notte a Dir el-Ballah, nel settore centrale della Striscia, quando da una moschea salafita ancora in fase di costruzione e’ stata lanciata una bomba a mano verso agenti di Hamas, che sono rimasti illesi. La moschea e’ stata rasa al suolo e subito dopo sono iniziati gli arresti di salafiti.

In reazione a questi episodi, anonimi sostenitori dello Stato Islamico hanno diffuso a Gaza via internet un minaccioso volantino in cui condannano gli arresti di attivisti salafiti da parte di Hamas e stabiliscono un ultimatum di 72 ore entro il quale tutti dovranno essere rimessi in liberta’. ”Altrimenti – avvertono – tutte le opzioni sono aperte”.

Fonti di Deir el-Ballah, aggiungono che nella notte agenti di sicurezza di Hamas hanno compiuto decine di arresti. Negli ambienti salafiti si aggiunge che nei loro confronti Hamas avrebbe praticato sevizie. Hamas finora ha ignorato queste accuse.

(Fonte: ANSAmed, 4 Maggio 2015)

Nella foto in alto: Hamas vs Isis

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  • #1Emanuel Baroz

    Ora Hamas se la deve vedere con lo Stato islamico a Gaza

    I baghdadisti annunciano un ultimatum (scade oggi) contro il gruppo palestinese che “opprime gli abitanti della Striscia”.

    di Daniele Raineri

    Oggi scade un ultimatum di tre giorni contro Hamas annunciato da un gruppo palestinese che si fa chiamare “I sostenitori dello Stato islamico a Gerusalemme” e fa riferimento esplicito allo Stato islamico, il gruppo comandato da Abu Bakr al Baghdadi che ha già fazioni satellite in Nigeria, Egitto, Libia e Yemen. L’ultimatum chiede la liberazione di alcuni palestinesi salafiti – appartenenti quindi a un frangia particolarmente rigida dell’islam – arrestati nei giorni scorsi da Hamas dentro la Striscia (non che Hamas non sia rigida; ma in tutto questa durezza ci sono differenze, se non altro di tattica e visione militare). L’ultimatum dello Stato islamico è stato annunciato poche ore dopo una esplosione contro un comando della polizia di Hamas. Un account su Twitter legato al gruppo dice che i palestinesi di Gaza devono sopportare “arresti, torture e fughe dalle loro case” per colpa di Hamas. Un video dello stato islamico messo lunedì su internet mostra un combat- tente a Yarmouk, il quartiere palestinese di Damasco, in Siria, mentre dice: “Hamas sostiene di proteggere quella gente, ma in nome di Dio, non hanno nulla a che vedere con i nostri musulmani in Palestina”.

    L’organizzazione che dal 2007 governa la Striscia di Gaza arresta salafiti a intervalli regolari per evitare di essere contestata da gruppi islamisti che si pongono fuori dalla sua autorità. E’ successo anche negli anni passati ed è una conseguenza (anche) della tensione tra al Qaeda – che ispira i gruppuscoli salafiti – e Hamas, che invece ha per modello la Fratellanza musulmana. Il capo di al Qaida, l’egiziano Ayman al Zawahiri, in passato ha accusato la Fratellanza e Hamas di accettare lo strumento democratico del voto e quindi di tradire i princìpi del vero islam, che non tollera poteri superiori sull’uomo che non siano quelli di Dio. Inoltre, per uno di quegli intrecci mediorientali che ingarbugliano l’intera situazione, Hamas riceve finanziamenti dall’Iran, quindi dal potere sciita, e per questo risulta ancora più odiosa agli occhi dei jihadisti sunniti Quest’anno però, a differenza che in passato, il fermento salafita sta prendendo un colore diverso e potenzialmente anche più pericoloso, con la conversione al Califfato di alcune cellule nella Striscia, che ora espongono la bandiera di Baghdadi, pubblicizzano i contatti che hanno con alcuni combattenti in Siria e Iraq e organizzano raccolte fondi per espandersi dentro alla Striscia. Secondo un sondaggio di marzo del Palestinian Center for Policy and Survey Research, l’86 per cento degli abitanti di Gaza pensa che “lo Stato islamico non rappresenta il vero islam”. E’ ancora molto prematuro parlare di “competizione” fra i due gruppi come fa Foreign Policy, ma in passato sottovalutare la capacità di penetrazione e persuasione dello Stato islamico s’è dimostrato un errore.

    (Fonte: Il Foglio, 6 Maggio 2015)

    6 Mag 2015, 17:01 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    6 maggio 2015 – Giro di vite di Hamas contro i gruppi salafiti estremisti, dopo una serie di attentati non rivendicati nella striscia di Gaza. I salafiti accusano Hamas di essere troppo morbida con Israele e di non imporre in modo adeguato la legge islamica. Hamas ha schierato uomini armati e mascherati nelle roccaforti salafite, ha istituito posti di blocco e ha distrutto una moschea artigianale dicendo che veniva utilizzata dai salafiti per lanciare attacchi. I salafiti hanno chiesto a Hamas di mettere in libertà tutti i loro sostenitori incarcerati, minacciando: “Altrimenti, tutte le opzioni sono aperte”.

    (Fonte: Israele.net)

    6 Mag 2015, 17:01 Rispondi|Quota